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« LA MALATTIA INFIAMMATO...PREVENZIONE ENDOMETRIOSI »

BLENORRAGIA(Gonorrea)

Post n°334 pubblicato il 10 Giugno 2015 da un_uomonormale

La  blenorragia;  ovvero  la  gonorrea,  è  una  malattia  di  regola  trasmessa  col  contatto  sessuale.   Il  germe  si  dffonde  attraverso  la  superficie  delle  mucose  e  tende  a  localizzarsi  nell'uretra,  nelle  ghiandole  periuretrali,  nella  ghiandola   del  Bartolini,  nella   cavità  centrale  del  collo  dell'utero;  ovvero  nell'endocervice  e  talora  viene  reperito  anche  a  livello  rettale  e  orofaringea.  A   livello   rettale,  ed  orofaringea,  il  gonococco   persiste  più  a  lungo  rispetto   a  come  nell'uretra  e  nel  collo  uterino(cervice),  area  questa  che  spesso  la  terapia  riesce  ad  eliminarlo.  La  mucosa  vaginale,  invece,  nella  donna  in  età  riproduttiva,  essendo  caratterizzata  da  un  epitelio  squamoso,  e  da  uno  Ph  acido  e  da  elevata  presenza  di  lattobacilli  di  Doderlein  è  particolarmente  resistente  a  questo  microrganismo.  La  vaginite  da  gonococco  può  invece  comparire  più  facilmente  in  caso  di  contagio  nell'età  prima  della  pubertà  ed  in  quella  post-menopausale  a  causa  della  carenza  di  estrogeni  che  abbassano  le  difese.  Dalla  cavità  centrale  del  collo  dell'utero,  il  gonococco  può  risalire  alle  Tube  e  dare  origine  ad  una  salpingite  più  o  meno  grave  che  tlora  si  estende  all'ovaio  ed  al  peritoneo  pelvico(malattia infiammatoria pelvica).  Molto  raramente   si  sviluppa  una  setticemia   gonococcica  con  manifestazioni  variabili:  ascessi  cutanei,  artrite  settica,   periepatite(  manifestazione infiammatoria della capsula peritoneale che riveste il fegato) ecc.   Non  di  rado,  in  questi  casi,  di  sovente  la  sintomatologia  viene  confusa  erroneamente  con   una  colecistite.

L'inizio  della  infezione  gonococcica  localizzata  alla  endocervice(cavità centrale del collo dell'utero),  ed  all'uretra  di  solito  produce  pochi  disturbi  nella  donna,  e  ciò  in  contrasto  di  quanto  si  verifica  invece,  nell'uomo  che  presenta  quasi  sempre  manifestazioni   acute  di  uretrite  anteriore( bruciore alla minzione, secrezione purulenta dell'uretra)  seguite  spesso  da  minzione  urgente  e  stranguria  a  motivo  del  coinvolgimento  della  parte  posteriore  dell'uretra  e  dolori  ai  testicoli    e  nel  caso  viene  coinvolto  l'epididimo  si  ha  una  epididimite.

Nella  donna  il  metao  uretrale  talora  appare  arrossato  e  si  nota  una  piccola  secrezione  purulenta.  Esistono  poi  perdite  muco-purulente  in  quantità  variabile  da  caso  a  caso  che  sono  dovute  alla  infezione  dell'endocervice;  ovvero  della  cavità  centrale  dell'utero.  Queste  perdite  non  hanno  caratteristiche  specifiche  anche  se  sovente  presentano  un  colore  verdastro.  Di  solito  non  sono  maleodoranti,  se  paragonate  a  quelle  da  Trichomonas,  anche  se  le  due  infezioni  possono  coesistere.  Si  apprezza  una  erosione  al  collo  dell'utero.

Il  reperto  ginecologico  è  tutt'altro  che  specifico  e  ciò  giustifica  come  si d ebba  avere  sempre  il  sospetto  di  questa  infezione  anche  se  poi  in  pratica  la  diagnosi  può  essere  fatta  solo  in  laboratorio.

Importante  è  la  diagnosi  che  deve  essere  fatta  il  più  rapidamente  possibile  per  potere  instaurare  una  terapia  appropriata  che  estingua  la  malattia  ed  eviti  le  complicanze  oltre  ad  impedire  il  contagio  ad  altre  persone.  La  diagnosi  più   utilizzata,  sia  pure  non  esente  da  possibili  errori,  è  quella  attuata  sullo  striscio  colorato  col  gram.  Con  questa  metodica,  prelevando  le  secrezioni  uretrali,  si  riesce  in  pochi  minuti  a  confermare  il  sospetto  di  infezione  da  gonococco  in  quasi  tutti  gli  uomini  che  presentano  sintomi  di  uretrite  acuta.

Nelle  donne  infette  invece  la  ricerca  del  gonococco   sullo  striscio  ttuato  con  le secrezioni  uretrali  e  cervicali  e  colorato  da  gram,  risulta  positivo  in  circa  il  60%  dei  casi.  Il  prelievo  per  lo  striscio  è  consigliabile   effettuarlo  pure  nella  mucosa  rettale    e  nella  gola.  Il  gonococco,  infatti,  talora  scompare  grazie  alla  terapia  dall'endocervice  o  dall'uretra,  ma  persite   a  livello  della  mucosa  del  retto.  Qualora  il  prelievo  venga  fatto  solo  nella  parte  alata  della  vagina,  anzichè  nell'endocervice  nel  95%  dei  casi  risulta  negativo.  Nel  caso  di  bambine  prepuberali  e  nelle  donne  in  post  menopausa,   la  vagina  può  divetare  sede  di  gonorrea  per  cui  il  prelievo  che  viene  fatto   nella  parte  alta  della  vagina  il  risultato  è  positivo.

Il  prelievo  per  lo  striscio  e  l'esame  per  individuare  le  localizzazioni  deve  essere  fatto  con  la  donna  in  posizione  ginecologica.  Debbono  essere  ispezionati :  il  meato  uretrale,   il  vestibolo  vulvare,  la  regione  anale   e  la  cervice.  Le  secrezioni  vengono  fatte  uscire  dall'uretra  premendo   con  un  dito  introdotto  in  vagina,  lungo  il  canale  dell'uretra,  dall'interno  verso  l'esterno  e  premendo  con  un  dito  sulla  cervice.  Se  esistono  secrezioni   agli  sbocchi  delle  ghiandole  di  Bartolini  si  devono  raccolgiere.

Per  il  trattamento  occorre  la  consulenza  del  venereologo.  Se  l'infezione  da  gonococco  è  limitata  all'uretra  e  all'endocervice  può  essere  eliminata  con  penicillina,  se  non  esiste  allergia,  che  persita  per  un  periodo  di  almeno  8-12  ore.  Questo  obiettivo  si  può  raggiungere  con  una  singola  dose  di  penicillina.  La  terapia  classica   per  la  gonorrea  uretrale  ed  endocervicale  che  non  sia  complicata  da  infezione  alle  tube(salpingite)  consiste  quindi  nella  iniezione  endomuscolare  di  penicillina  4.800.000 U.I.  fino  a  6  megaunità,  associata  alla  somministrazione  orale  di  un  antiurico,  che  ha  lo  scopo  di  diminuire  l'eliminazione  dell'antibiotico  rallendandone  l'escrezione  renale,  al  fine  di  mantenere   nel  siero  livelli  alti  di  penicillina quanto  più  tempo  possibile.  Le  Cefalosporine  di  terza  generazione  hanno  fatto  rilevare  un  significativo  successo,  come  pure  la  Doxiciclina.  Il  Tianfenicolo  1,5 gr  al  giorno   per  bocca  suddiviso  in  tre  somministrazioni  per  6  giorni,  sembra  dare buoni  risultati.  Ovviamente,  il  trattamento  segue  l'ordine  conoscitivo  del  medico  che   ha  in cura  il/la  paziente.

Utile  mettere  a  conoscenza  un  aspetto  significativo,  e  cioè  che  talora  l'uomo  ha  un'uretrite  paracisintomatica  e   non  si  accorge  quindi  dell'infezione.

 

 

 
 
 
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