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Ninna Nanna

Post n°546 pubblicato il 18 Novembre 2017 da Zero.elevato.a.Zero
 

Yersinia

 

 

 

 

...dov'è un papà che caccia via la notte
di tutti gli uomini persi dal mondo...
di tutti i cuori dispersi nel mondo...
(C. Baglioni)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La musica è nata per la celebrazione di riti sacri, è un vettore di scambio con le potenze del cielo che altrimenti comunicano in modo troppo difficile da comprendere; lo dicono studiosi esperti, lo dice anche il mio preferito, quindi faccio anche io atto di fede.
La musica nasce per raccontare il mistero, quello che le parole non sanno contenere e quindi non possono razionalizzare e questo è un passo diretto verso il senso religioso di ogni essere umano, che pratichi o meno un rito codificato.
Eppure, tra le forme più antiche di canto, c’è quello che serve a fare addormentare i bambini, assieme ad un movimento che ricorda loro il dondolio intrauterino e per questo lo chiamiamo con una onomatopea: ninna nanna; non sembra qualcosa di sacro, ha uno scopo perfettamente umano.
Il sonno è qualcosa di indispensabile ma allo stesso tempo incute paura, c’è il timore di essere inermi, o quello ancora meno razionale di trovare un mondo diverso al riaprirsi degli occhi, perfino quello di non svegliarsi più. Il bambino che è in noi esprime in modo meno mediato paure e timori e vuole rassicurazioni prima di coricarsi chiudendo gli occhi. Siamo di fronte ad un mistero ed ogni mistero contiene per sua necessità un concetto religioso che trascende la razionalità.
Credo sia per questo che tutti quelli che hanno nel cuore il senso della musica sentono il bisogno di comporre o almeno di cantare una ninna nanna, che vale come una piccola luce a dimostrare come il mondo della notte non durerà e domani ci sarà ancora un mattino di sorrisi caldi quanto il sole tornato ad illuminare.
Esiste un universo infinito di canzoni dedicate a confortare l’ingresso al sonno, i migliori e più sensibili autori immancabilmente si sono cimentati lasciandoci pezzi musicali bellissimi, perfetti per ogni papà che deve svolgere il suo ruolo consolatorio di guardiano del sonno.
I miei figli sono ormai grandi, le loro canzoni preferite sono rimaste nei miei ricordi: quelli musicali per me sono più efficaci degli odori, per questo anche senza un dovere da soddisfare mi piace ancora scoprire nuove ninne nanne lasciandomi rapire dal ritmo lento, dalle parole sussurrate, dal testo che porta pace nell’anima. Più di recente ho scoperto che anche i gatti di casa apprezzano la ninna nanna, certo per loro è una vibrazione che non si basa sulle parole, eppure esprimono il conforto provate con le proprie fusa, quelle che pian piano si spengono assieme alla voce che si abbassa.
Tu che paghi tuoi desideri impermanenti con ore rubate al sonno, mi hai chiesto di parlare della ninna nanna ed io ho pensato di proportene una della tua preferita, così adesso ne ho fatto la conoscenza anche io, spero ti aiuti a trovare subito quella leggerezza di piume che solleva dal mondo terreno e conduce in quello dei sogni.
Buon riposo :)


Elisa - Lullaby

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Commenti al Post:
pacandrea0
pacandrea0 il 18/11/17 alle 17:49 via WEB
Buon sabato in primis. Hai iniziato dicendo che la musica è nata per gli dei poi un trattato sulla ninna nanna. Preferisco il perdermi nella ninna nanna che canticchio al cellulare per i miei piccoli quando sono lontano. Ricordo filastrocche lontane e tramandate ma anche nenie sacre di petulanti in ricorrenze di festività di santi. Non potrei vivere senza musica.
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 19/11/17 alle 08:40 via WEB
Buona Domenica a te,
a mio modo di vedere esiste un filo che collega il mondo del divino con quello dei sogni, entrambi affrontano un mistero e si affacciano sulla soglia di un universo con una dimensione superiore, tanto che la nostra mente razionale non riesce a comprenderla. Quella piccola morte che è il sonno ci rende inermi e senza certezze, credo sia questo che conduce alla necessità di un canto consolatorio, quasi un dialogo con forze più grandi di noi che non potendo governare cerchiamo di incontrare in pace.
La musica, almeno per me, costituisce la spina dorsale dei ricordi delle esperienze vissute, per cui riascoltando questa il pensiero torna ai miei primi giorni da papà, con la meraviglia della vita nuova fatta di piccole mani che si distendono al sonno.
Ti ringrazio moltissimo dei tuoi pensieri e della condivisione di questa necessità di vivere cantando, benvenuto tra queste righe con un grande sorriso :)
 
NoRiKo564
NoRiKo564 il 18/11/17 alle 18:44 via WEB
Io non ho il ricordo di ninna nanna cantatemi per farmi addormentare (sarà che dalla nascita hanno subito avuto il problema opposto...di svegliarmi, almeno per riuscire a farmi mangiare, dormivo e dormo ancora senza nessuna difficolta':praticamente un ghiro), tuttavia mi piacerebbe ricordare mio padre con il suo vocione da basso intento a cantarmi qualcosa...
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 19/11/17 alle 08:41 via WEB
Una piccola bimba che dorme e cresce tranquilla è precisamente il contrario della primavera di mia figlia, la quale pur superata l'età della ragione un risveglio notturno se lo concede ancora, per fortuna in piena silenziosa autonomia. A lei cantavo spesso questa ballata, accompagnandomi con la chitarra perchè così le piaceva di più; anche io, malgrado l'ottava preferita dall'autore, in chiave di Fa.
Dormi e non pensare ;)
 
surfinia60
surfinia60 il 19/11/17 alle 09:08 via WEB
La ninna nanna migliore è quella delle fusa del gatto. Bel micio! ciao
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 19/11/17 alle 17:49 via WEB
Nell'istantanea l'ultima benvenuta di casa che si chiama Yersinia, con lo stesso sorriso do il mio benvenuto anche a te.
 
   
RavvedutiIn2
RavvedutiIn2 il 26/11/17 alle 21:36 via WEB
Si, da amante degli animali e soprattutto dei gatti, concordo in pieno : Yersinia è proprio carina forte, e pare che se la goda proprio la musica, che, come tutti gli esseri viventi, lei vive innanzitutto come vibrazione o per meglio dire come un insieme di vibrazioni, cosa che può sembrare uguale ma non lo è, c'è una sottile differenza fra le due cose. L'universo è vibrazione, lasciamo perdere fin troppo facili e compiaciute esposizioni di teorie su stringhe e " fette, parti di universo" che esprimono, dicono, diverse forme d'onda e dunque diverse vibrazioni. Si può dire che il Creatore ami molto la musica ed abbia espresso, creato, tutto in base ad essa. Perfino il cuore più duro s'intenerisce di fronte ad un buon insieme di note. Comunque è vero che nel sonno siamo inermi, io ad esempio da qualche tempo mi addormento con la paura di potermi non più risvegliare. Beh, non tutte le volte... per fortuna. Ciao
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 28/11/17 alle 17:21 via WEB
Yersinia condivide la casa con un altro gattone nero in modo che possa avere anche relazioni feline e non solo umane; quello che mi piace dei gatti è che sono loro in qualche modo ad adottarti e sempre loro decidono i momenti di relazione facendoti capire chiaramente cosa preferiscono. Continuo così a canticchiare quando fa cantuccio sulle mie gambe persuaso che se non gradisse troverebbe un migliore angolino della casa.
La tradizione induista racconta la creazione del mondo come frutto di un canto ed anche il mio preferito disquisisce delle fonti evangeliche riportando il Logos di Giovanni ad un suono, una vibrazione primordiale: mi piace così pensare che ciascuno di noi sia una nota unica nel canto fondamentale della vita.
Affrontare quindi il mistero con la musica è più rasserenante, è un ritorno alla prima impronta del mondo, non fa eccezione il dovere affrontare il mare scuro del sonno. Considerando con molto rispetto la tua paura, assiema al coraggio di raccontarla, vorrei aggiungere un pensiero: se la morte fosse l’interruzione di ogni cosa allora addormentarsi per non svegliarsi più non avrà conseguenze dolorose, se invece, come io credo sulla base di qualcosa di irrazionale, di emotivo, la morte costituisce una soglia, allora il risveglio sarà semplicemente una sorpresa per un modo in qualche modo diverso, ma tutto da scoprire con meraviglia.
Ti sono molto grato del piacere e del regalo dei tuoi pensieri, sentiti il benvenuto in mezzo a queste righe; ti saluto con un sorriso :)
Max
 
     
RavvedutiIn2
RavvedutiIn2 il 28/11/17 alle 20:55 via WEB
La morte costituisce senz'altro la soglia su di un altro mondo. Sono andato a vedere, chiaramente su web, qualche cenno, e anche più di un cenno, circa il Logos di Giovanni, dico con sincerità che non ne sapevo nulla. Ora invece ho capito qualcosa in più. Efeso, il Cristianesimo primitivo, la fuga della stessa Maria di Nazareth, poi ho guardato il video, pensa che apprezzo Branduardi fin dai suoi esordi, avrò avuto più o meno tredici o quattordici anni, anni bellissimi e lontani, molto diversi da quelli odierni, anni forse ingenui ma comunque vivi e non stereotipati come sono i giorni dell 'Oggi. Il suono primordiale, si, gli animali devono probabilmente sentirlo molto più nitidamente di noi. Grazie per il benvenuto, lo ricambio di cuore. Serve anche questo, su Libero e non solo su Libero tutto ciò non è usuale, buono e bello quando accade, in più il mio è un momento particolare, fatto di grossi cambiamenti interiori, cosa che non avrei neanche ipotizzato fino a qualche tempo fa. Ciao e a presto Max, grazie ancora.
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 30/11/17 alle 07:06 via WEB
Avevo più o meno la tua età quando un amico che mi insegnava a strimpellare la chitarra mi ha invitato a scoprire questo interprete originale in un concerto acustico prima ancora di pubblicare un LP, assieme al suo complice preferito: Maurizio Fabrizio. Singolare come la ruota del tempo faccia in modo che oggi di nuovo, famosi e pieni di esperienza, i due si ripropongano così come allora, intrecciando in due repertori molto più ricchi, anche quella canzone manifesto che mi ha fatto entrare Branduardi prepotentemente nel cuore.
Il blog a me ha fatto bene, mi ha insegnato la capacità di analizzare meglio le mie emozioni e di registrarle per un confronto nel trascorrere dei giorni, in modo da essere cosciente dei cambiamenti ai quali la vita mi porta.
Hai ragione: non esiste un ritmo costante nella nostra evoluzione, per cui è interessante capirsi e capire il camino dentro di noi. che siamo come un bosco del quale da fuori è difficile capire la forma ed i sentieri.
Buen Camino :)
 
Stolen_words
Stolen_words il 19/11/17 alle 11:11 via WEB
passo da te, alcune volte in silenzio e leggo. I tuoi pensierisono così particolari e semplici. Difficile per me aggiungere un commento molte volte perchè è già tutto "espresso" utilizzi un linguaccio che cattura l'attenzione con immagini musica e strofe delicate e preziose. Ecco, però ,che questo commento che ti lascio ora li vale tutti :)) a presto Juliet
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 19/11/17 alle 17:49 via WEB
Ti ringrazio molto del tuo passo imponderabile e del tuo pensiero delicato che ricorda la brezza di sera, quando scivola tra i rami come una ballerina.
 
lightdew
lightdew il 20/11/17 alle 10:07 via WEB
Quanto vicina al Bardo...mi sento a volte. Pensa: stanotte ho fatto un sogno strano davvero e dove se non qui, raccontarlo? in fondo tra donne nel tempo ancestrale, era d'uso raccontarsi di buon mattino, i sogni, per poterli interpretare insieme. Si, lo so, tu non sei donna, ma un amico caro e in fondo non cambia. Dunque: avevo ricevuto un invito da parte di una collega che ho deciso di accettare. Si trattava di recarsi in un luogo conosciuto ma all'arrivo sembrava tutto diverso, anche la vegetazione e gli abitanti. L'unico che riuscii a riconoscere era uno zio, mancato da poco. Della collega neppure l'ombra, invece il luogo era zeppo di strane anguille di mare che però stavano a terra, anche dentro le case, agevolate da zampe ben grosse. Si. Immagino cosa stai pensando ma ti assicuro che la mia cena di ieri è stata molto parca.
Aspetto con curiosità la tua risposta.
Grazie ;)

https://www.youtube.com/watch?v=z8_OYYNkYMQ
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 20/11/17 alle 12:33 via WEB
(51 75 77) Sognare un parente scomparso da poco è una fase naturale dell’elaborazione del lutto, soprattutto quando i rapporti non erano particolarmente intensi. Più interessante la visione delle anguille pluripode: secondo la tradizione ebraica il serpente nel Giardino dell’Eden aveva le zampe, le perse dopo avere tentato Eva, punito dall’Onnipotente a strisciare sul proprio ventre. Esprime quindi una tentazione di varia natura e anche una ribellione verso quanto ostacola l’avverarsi di questo desiderio profondo. Forse, come potrebbe suggerire l’appuntamento mancato, senti che i tuoi sentimenti non sono ricambiati come vorresti e che il tuo desiderio non è condiviso e quindi resta incompreso.
Da ultimo ogni interpretazione onirica è un vaticinio: quasi mai dà una risposta compiuta, semmai è un dito puntato verso una direzione dove orientare lo sguardo per trovare la propria risposta. Fai sogni belli)
 
oltreleparole_2010
oltreleparole_2010 il 22/11/17 alle 21:28 via WEB
La musica, un meraviglioso dono che parla al cuore e che può influire profondamente sul cuore, la mente e il corpo. Buona serata
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 23/11/17 alle 10:41 via WEB
Tutto l'universo è vibrazione a ben vedere quindi tutto l'universo è musica. Esistono secondo le più antiche tradizioni Veda frequenze particolari che sono la rigenerazione del suono primordiale, quello che gli induisti chiamano Pranava (il suono eterno) e che ha valicato i confini dell'India con il termine sillabico di Om. É un Mantra e quindi un pensiero che offre protezione, un suono autoprodotto che riporta quiete ed armonia grazie alla sua energia: in buona sostanza una medicina per l'anima.
Namasté
 
lab79
lab79 il 23/11/17 alle 05:38 via WEB
(Ci provavo, quando mio figlio era molto piccolo, ad addormentarlo in braccio e avvolgendolo nelle poche canzone che sapevo. Non ha funzionato mai. E a qualcuno sembrava una volgare invasione, e le canzoni forse inappropriate per un bambino. E allora ancora per qualche tempo mi limitavo a mormorarle. Poi il tempo è passato, e il momento di accompagnarlo sulla soglia dei suoi sogni non è più stato compito mio. Allora mi limito a spengere le luci, ad accompagnarlo in cucina quando mi chiede da bere. Ad aspettare che si addormenti, nella consapevolezza di non essere altri che colui che sta a guardia dei suoi sogni.)
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 23/11/17 alle 10:41 via WEB
Avvicinarsi al sonno incute inconsciamente un senso di impotenza e di vulnerabilità, forse a tuo figlio bastava la tua presenza per sentirsi rassicurato e garantito che, in caso di sogni spiacevoli, ci sarebbe stato un guardiano a proteggerlo dai "terrori della notte" e a portarlo al sicuro sulle sue ali d'aquila. Non è piccola cosa questo dovere che mette di fronte ai nostri stessi dubbi e timori, doverli rassicurare permette di definirli meglio anche a noi stessi, dare un nome alle paure vuol dire togliere loro consistenza, fino a farle evaporare improvvisamente dal palmo della mano.
Ti ringrazio molto dei tuoi pensieri, benvenuto tra le mie righe sconclusionate :)
 
   
lab79
lab79 il 01/12/17 alle 03:59 via WEB
Ti ringrazio! ;-)
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 01/12/17 alle 17:57 via WEB
:)
 
surfinia60
surfinia60 il 22/12/17 alle 20:32 via WEB
Confesso di non aver letto integralmente il post. Non ho molta resistenza per i lunghi scritti. Mi soffermo sulla foto del micio, immagine di beatitudine. E visto che anch’io adoro i gatti, ti lascio ringraziandoti del passaggio. E buon Natale!
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 24/12/17 alle 10:57 via WEB
Cercherò allora di essere conciso e di mettere in un sorriso che non si vede ma si può immaginare tutta la sincerità nel ricambiare il tuo augurio: Buon Natale :)
 
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