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Voragini e ancora voragini nel nostro quartiere ...

Post n°310 pubblicato il 29 Marzo 2016 da centocellestorica
 

Probabilmente andrebbe eseguito un monitoraggio periodico e attento della rete idrica e di quella fognante del territorio.

Sono infatti sempre più frequenti l'aprirsi, in maniera repentina, di pericolosissime voragini nel nostro territorio.

Dopo quella su via Tor de' schiavi che ha costretto a deviazioni le linee ATAC che vi transitato, se ne sono aperte di ulteriori, e spesso ancora più insidiose,

E' il caso di quella di via degli Ulivi, di qualche giorno fa, quando il terreno ha ceduto al passaggio di una spazzatrice Ama, è anche il caso del cratere (profondo venti metri e largo tre) che si è aperto nel vialetto di camminamento che collega due palazzine popolari dell'Ater in via di Centocelle, al civico 3. 

Sono state prontamente evacuate le famiglie residenti, che così hanno passato la Pasquetta in albergo.

A quanto si è appreso dai primi sopralluoghi condotti da tecnici di Italgas e Acea, si tratterebbe della rottura di una tubazione, a sua volta crollata sulla volta di una delle tante cavità sotterranee presenti sul territorio.

Non poteva mancare la solidarietà dei candidati Sindaco agli sfollati.

Scrive Romatoday: "Ma per chi abita quella fetta pericolante di Roma est, quanto accaduto non sorprende". 

uscendo dal perimetro del nostro quartiere, come non ricordare la voragine apertasi in via Augusto Dulceri che il 10 settembre 2012, che inghiottì due macchine in un diametro di dieci metri, che però  è stata riparata dopo due anni. 

"E poi le buche più piccole, nei pressi dei tombini, che restano transennate settimane, mesi, costringendo auto e mezzi pubbliche a eterne gincane". 

Di seguito un estratto dell'articolo presente su http://centocelle.romatoday.it/voragini-municipio-5-centocelle-evacuati.html: 

APPELLI E DENUNCE DEI CITTADINI - Sono anni che i cittadini chiedono interventi sul sistema di cavità. Anche l'ex sindaco Marino, con la nostra rubrica #chiedoalsindaco, ha avuto modo di conoscere il problema. L'ex assessore all'ambiente dell'ex VII municipio, Alessandro Moriconi, lo interrogò direttamente quasi un anno fa, quando lo stesso geologo capitolino, Theo Uber, esprimeva un parere poco incoraggiante per i residenti dell'area di villa De Sanctis e villa Gordiani. Si parlava di "quadro che potrebbe ingenerare situazioni di pericolo", data "l'impossibilità di stabilire precisamente la stabilità dell'intero sistema". Poco è cambiato. L'allora sindaco promise ispezioni, sopralluoghi, progetti e cantieri, ma senza risorse. Poi, con le dimissioni, anche le rassicurazioni finirono in cavalleria. Il risultato è quello della voragine in via di Centocelle, che costringe decine di persone fuori casa. 

C'è una memoria di giunta (7785/2014) con la quale il municipio ha dato mandato ai direttori dei dipartimenti preposti a realizzare una struttura organica di geologi che possa intervenire sul fenomeno del dissesto strutturale del sottosuolo. Ma di operativo e realizzato abbiamo poco. Di un mese fa l'istituzioni di un gruppo di lavoro interdipartimentale (Roma Capitale Urbanistica- Lavori Pubblici – Protezione Civile) sul tema con il municipio. E un programma di studio per realizzazione di un progetto che preveda la messa in sicurezza del rischio cavità, votato all’unanimità in Consiglio. Ma ancora siamo fermi ai proclami, mentre il territorio continua a sprofondare.

Probabilmente andrebbe esguito un monitoraggio periodico e attento della rete idrica e di quella fognante del territorio.

Sono infatti sempre più frequenti l'aprirsi, in maniera repentina, di pericolosissime voragini nel nostro territorio.

Dopo quella su via Tor de' schiavi che ha costretto a deviazioni le linee ATAC che vi transitato, se ne sono aperte di ulteriori, e spesso ancora più insidiose,

E' il caso di quella di via degli Ulivi, di qualche giorno fa, quando il terreno ha ceduto al passaggio di una spazzatrice Ama, è anche il caso del cratere (profondo venti metri e largo tre) che si è aperto nel vialetto di camminamento che collega due palazzine popolari dell'Ater in via di Centocelle, al civico 3. 

Sono state prontamente evacuate le famiglie residenti, che così hanno passato la Pasquetta in albergo.

A quanto si è appreso dai primi sopralluoghi condotti da tecnici di Italgas e Acea, si tratterebbe della rottura di una tubazione, a sua volta crollata sulla volta di una delle tante cavità sotterranee presenti sul territorio.

Non poteva mancare la solidarietà dei candidati Sindaco agli sfollati.

Scrive Romatoday: "Ma per chi abita quella fetta pericolante di Roma est, quanto accaduto non sorprende". 

Uscendo dal perimetro del nostro quartiere, come non ricordare la voragine apertasi in via Augusto Dulceri che il 10 settembre 2012, che inghiottì due macchine in un diametro di dieci metri, che però  è stata riparata dopo due anni. 

"E poi le buche più piccole, nei pressi dei tombini, che restano transennate settimane, mesi, costringendo auto e mezzi pubbliche a eterne gincane". 

Di seguito un estratto dell'articolo presente su http://centocelle.romatoday.it/voragini-municipio-5-centocelle-evacuati.html: 

"APPELLI E DENUNCE DEI CITTADINI

Sono anni che i cittadini chiedono interventi sul sistema di cavità. Anche l'ex sindaco Marino, con la nostra rubrica #chiedoalsindaco, ha avuto modo di conoscere il problema. L'ex assessore all'ambiente dell'ex VII municipio, Alessandro Moriconi, lo interrogò direttamente quasi un anno fa, quando lo stesso geologo capitolino, Theo Uber, esprimeva un parere poco incoraggiante per i residenti dell'area di villa De Sanctis e villa Gordiani. 

Si parlava di "quadro che potrebbe ingenerare situazioni di pericolo", data "l'impossibilità di stabilire precisamente la stabilità dell'intero sistema". Poco è cambiato. 

L'allora sindaco promise ispezioni, sopralluoghi, progetti e cantieri, ma senza risorse. Poi, con le dimissioni, anche le rassicurazioni finirono in cavalleria. Il risultato è quello della voragine in via di Centocelle, che costringe decine di persone fuori casa. 

C'è una memoria di giunta (7785/2014) con la quale il municipio ha dato mandato ai direttori dei dipartimenti preposti a realizzare una struttura organica di geologi che possa intervenire sul fenomeno del dissesto strutturale del sottosuolo. Ma di operativo e realizzato abbiamo poco. 

Di un mese fa l'istituzioni di un gruppo di lavoro interdipartimentale (Roma Capitale Urbanistica- Lavori Pubblici – Protezione Civile) sul tema con il municipio. E un programma di studio per realizzazione di un progetto che preveda la messa in sicurezza del rischio cavità, votato all’unanimità in Consiglio. Ma ancora siamo fermi ai proclami, mentre il territorio continua a sprofondare".

 
 
 
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