Creato da viscontina17 il 30/06/2012

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IL MINUSCOLO SQUALO TASCA CHE SOMIGLIA A UN CAPODOGLIO

Post n°304 pubblicato il 22 Settembre 2015 da viscontina17

Nella letteratura scientifica ha fatto la sua ricomparsa quella che sembra una rarissima specie di squalo, lunga pochi centimetri e se qualcuno ne trovasse un altro esemplare sarebbe il terzo mai visto da un essere umano al mondo. Gli scienziati della National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) e dell’università di Tulane si sono imbattutti per caso nel secondo esemplare ed hanno pubblicato sulla rivista internazionale di tassonomia Zootaxa lo studio “First record of Mollisquama sp. (Chondrichthyes: Squaliformes: Dalatiidae) from the Gulf of Mexico, with a morphological comparison to the holotype description of Mollisquama parini Dolganov”, nel quale spiegano che il nome di questo strano squaletto non deriva dal fatto di poter stare comodamente in una tasca ma dall’apertura che ha sopra la pinna pettorale, una delle molte caratteristiche fisiologiche che i ricercatori stanno cercando di capire meglio. Non è chiaro a cosa serva esattamente questa ghiandola a tasca, ma gli scienziati, sulla base di precedenti ricerche di specie simili, pensano che lo squalo possa servirsene per rilasciare feromoni.

Il principale autore dello studio, Mark Grace, che lavora per i Noaa/Nmfs/Sefsc/Mississippi Laboratories, spiega che «Lo squalo tasca che abbiamo trovato era lungo solo 5 pollici e mezzo, ed era un maschio appena nato». Infatti aveva ancora la cicatrice ombelicale appena chiusa e Grace aggiunge. «Quando lo abbiamo scoperto abbiamo subito pensato a dove potessero essere la mamma e il papà e come siano arrivati nel Golfo. L’unico altro campione conosciuto è stato trovato molto lontano, al largo del Perù, 36 anni fa».

Anche la scoperta del secondo esemplare di squalo tasca è stata fatta in maniera singolare e non in mare, ma studiando i campioni che erano custoditi nei laboratori del NOAA a Pascagoula. Infatti, lo squaletto è stato pescato nelle profondità marine a circa 190 miglia al largo della Louisiana durante una missione Noaa Ship Pisces del 2010 per studiare l’alimentazione capodoglio e la cosa davvero singolare e impressionante è la somiglianza di questo stranissimo squalo con un capodoglio. Grace ed i suoi colleghi che facevano parte di quella missione non si erano assolutamente accorti di aver pescato qualcosa di molto raro e lo squaletto tasca è riemerso solo dopo anni dai campioni pescati nel Golfo del Messico, mentre due ricercatori dell’università di Tulane, Michael Doosey e Henry Bart, e il genetista del Noaa Ocean Service Gavin Naylor, dopo averlo individuato tra gli organismi congelati, hanno esaminato da vicino l’animale. (WEB)

 
 
 
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