Creato da ilpoliedrosicurezza il 12/06/2008

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sicurezza sul lavoro

 

 

Una giornata infortunata

Post n°101 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da ilpoliedrosicurezza

MAURIZIO

 
 
 

Liguria choc: 19 morti sul lavoro

Post n°100 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da ilpoliedrosicurezza
Foto di ilpoliedrosicurezza

Si muore cadendo da un ponteggio, si muore alla guida di un camion, si muore all’improvviso o si muore dopo mesi in un letto. Così in tutta Italia: tre morti, 27 invalidi permanenti e 2.500 incidenti al giorno (1.200 vittime in totale nel 2007, 800 mila gli invalidi).

Così in Liguria, dove il bilancio dei morti e degli infortuni sul lavoro ha registrato un netto aumento, rispetto all’anno scorso. Eclatante quello dei deceduti: da gennaio ad agosto quest’anno sono morti 19 lavoratori, in tutto l’anno scorso sono stati 15 e 14 nei primi otto mesi. Intorno agli 11 mila, quest’anno, gli infortuni, nel 2007 in tutto l’anno si era arrivati a 15 mila. Molti, inoltre, continuano ad ammalarsi. L’ultimo caso è quello di una bidella di una scuola genovese, che dopo una vita passata nelle cucine si è vista diagnosticare, la settimana scorsa, una forma di mesotelioma con probabile origine da amianto. A snocciolare le cifre del dramma è stata ieri l’Associazione nazionale mutilati e invalidi (Anmil), nel giorno in cui viene celebrata in tutta Italia la giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro. Con un messaggio scritto, alla presentazione a Roma dei dati è intervenuto anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. «Quotidianamente ci vengono proposti casi drammatici, persino ripetitivi nella loro dinamica, storie personali e familiari di dolore e sofferenze - ha scritto Napolitano - verso questi casi si è levato un condivisibile “basta”. Migliorare le norme legislative è un obiettivo di civiltà che dobbiamo al sacrificio dei tanti caduti, mutilati ed invalidi sul lavoro».

Oltre al convegno nazionale sono stati organizzati, in tutto il Paese, convegni e conferenze per illustrare le realtà locali del fenomeno. «Genova e la Liguria forniscono dati in pesante controtendenza - denuncia Marco Prevignano, presidente provinciale dell’Anmil - Significa, sostanzialmente, che qualcosa da noi non funziona, perché un motivo ci dovrà pur essere se in Liguria i morti aumentano nel momento in cui altrove diminuiscono: l’anno scorso, fino ad agosto, erano 14, quest’anno nello stesso periodo ne sono stati contati ben 19». «Le spiegazioni possono essere solo due - continua Prevignano - Da noi mancano i controlli di Asl e Ispettorato del lavoro, oppure abbiamo un sistema imprenditoriale delinquenziale. Crediamo più alla prima ipotesi, dal momento che i controlli sembrano essere stati affidati a fantasmi. È inammissibile che questa situazione possa ancora essere tollerata».

Nel capoluogo ligure, in particolare, quest’anno le morti bianche sono state 9 (contro le 5 del 2007). Dati da aggiornare visto il ripetersi di morti bianche, ultima solo in ordine di tempo quella dell’operaio di 33 anni a Scarpino. Il numero delle vittime liguri sarebbe in realtà di 20 unità, per il 2008. Anzi di 21, perché ieri nel primo pomeriggio è morto anche Alfredo Bellani, l’edile spezzino caduto da un’impalcatura venerdì e da allora ricoverato in disperate condizioni all’ospedale San Martino di Genova. Significativi anche i dati dei decessi provocati dalle malattie professionali, la cui prima causa a Genova e in Liguria resta il mesotelioma provocato dall’esposizione all’amianto, «il cui picco si stima possa essere raggiunto nel 2014: quasi cento ogni anno, con inquietanti risvolti anche per quanto riguarda le scuole genovesi con la malattia che nell’ultimo anno ha colpito due bidelle in servizio negli edifici del Comune di Genova». L’ultima donna, secondo quanto riportato al convegno genovese, si è vista diagnosticare il mesotelioma la settimana scorsa. Si tratta di una cinquantenne che ha lavorato per una vita nelle cucine delle scuole. L’associazione sottolinea che i morti sul lavoro sono più del doppio di quelli provocati dagli omicidi. In Italia ci sono 800 mila invalidi del lavoro e quasi 130mila superstiti di caduti sul lavoro, tra vedove ed orfani. Per questi, secondo l’Anmil, è necessario «arrestare il progressivo deterioramento dei livelli di tutela indennitaria, interrompendo la deriva assistenzialistica verso cui il sistema si sta spingendo negli ultimi anni». Il presidente nazionale dell’Anmil Pietro Mercandelli sostiene che il bilancio dei tre-quattro deceduti al giorno non può far restare indifferenti. «I dati sugli infortuni sul lavoro sembrano segnalare, a livello nazionale, un leggero andamento positivo, ma ciò non toglie che il numero delle morti bianche sia comunque impressionante - sostiene Mercandelli - come impressionanti sono gli altri numeri del fenomeno: sempre ogni giorno 2500 incidenti e 27 invalidi. Naturalmente ci auguriamo che i segnali positivi si consolidino ulteriormente, ma la cautela resta ancora d’obbligo. Non vorremmo, infatti, che questa tendenza al ribasso si traducesse in minore attenzione, perché è proprio quando l’attenzione si allenta che esplode la tragedia». L’Anmil chiede anche al Ministero dell’Economia «di sbloccare i fondi a disposizione dell’Inail che pure è in attivo e sono ormai più di 14 i miliardi di euro incamerati dallo stesso Ministero». Secondo il presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini «Il fenomeno delle morti bianche costituisce un’emergenza sociale assoluta, che offende la coscienza di ognuno di noi e impone a tutte le istituzioni un deciso impegno volto a porvi urgentemente fine». «La sicurezza dei lavoratori rappresenta una priorità assoluta per il nostro Paese», sottolinea invece il presidente del Senato Renato Schifani. «Questa consapevolezza - aggiunge Schifani - deve spingerci ad un costante impegno per valorizzare e diffondere tra i cittadini una cultura di maggiore attenzione e precauzione negli ambienti lavorativi, dove l’attuazione delle norme a tutela della salute e della vita dei lavoratori deve essere piena ed efficace».

MAURIZIO

 
 
 

A Savona approvato odg in consiglio comunale

Post n°99 pubblicato il 09 Ottobre 2008 da ilpoliedrosicurezza
Foto di ilpoliedrosicurezza

E’ stato approvato dal consiglio comunale di Savona l’ordine del giorno sull’individuazione di azioni volte a promuovere e a favorire l’adozione di misure di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. L’odg era stato presentato lo scorso 23 settembre dal presidente del consiglio comunale Marco Pozzo, dal consigliere Federico Larosa e dal vicepresidente della Quinta Commissione consiliare Alessandro Parino. L’approvazione è giunta al termine di una seduta monotematica “aperta”, a cui hanno preso parte autorità, enti e personalità della politica cittadina, provinciale e regionale.

In apertura, l’intervento del presidente del consiglio comunale Marco Pozzo, che ha spiegato l’importanza dell’ordine del giorno, “in considerazione del fatto che, in un Paese come il nostro, condizionato da una idea robusta di sicurezza sociale sviluppatasi nel secondo dopoguerra, che conferisce centralità alla persona umana, è sconfortante ammettere che si può ancora morire di lavoro, e quindi bisogna stare attenti a non commettere il grave errore di abituarsi a questi tragici accadimenti”.

Il prefetto di Savona, Nicoletta Frediani, ha sottolineato la positiva riduzione degli incidenti sul lavoro dal 2006 al 2007 ma, al contempo, la necessità di tener desta l’attenzione sulla materia e di promuovere una sempre maggiore cultura della prevenzione e della coscienza del rischio che vengano meno le necessarie condizioni di sicurezza.

Hanno preso poi la parola i rappresentanti delle unioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, che hanno approfondito i temi della sicurezza in ambito portuale, in cui la città di Savona si distingue per eccellenza e sarà presto la prima città ad avere una compagnia portuale con certificazione di sicurezza, ed edile, nel cui ambito, anche in collaborazione con la scuola edile di Savona, vengono promosse numerose campagne di formazione e prevenzione in materia di sicurezza. Sottolineata anche l’importanza di aver portato l’Italia a dotarsi di un testo unico in materia di sicurezza, il decreto legislativo 81/2008 e la necessità di prevedere sanzioni per quelle imprese che non mettono in cima alla propria scala di valori la sicurezza dei lavoratori.

Il direttore dell’Inail Savona, Alessandra Lanza, ha sottolineato l’ampliarsi dei compiti dell’istituto, che si occupa anche di promuovere iniziative in materia di formazione, prevenzione e assistenza alle impresa sui temi della sicurezza e degli infortuni, attività che rivolge, in collaborazione con altri enti ed organismi, anche ai giovani.

Il responsabile Unità Operativa Prevenzioni Sicurezza Ambienti sul Lavoro Asl 2 Savonese, Angelo Sergi, ha rimarcato l’importanza di alcune novità introdotte dal decreto legislativo 81/2008 e in particolare la disciplina dell’impresa affidataria e l’introduzione di obblighi per il lavoro autonomo.

Condivisione della responsabilità, sinergia e coordinamento tra tutti gli attori coinvolti sono gli elementi portati all’attenzione dal comandante provinciale dei vigili del fuoco Vincenzo Lotito, mentre l’assessore regionale Giovanni Enrico Vesco, ha voluto sottolineare l’importanza prioritaria per la Regione di stabilire un legame indissolubile tra qualità e sicurezza sul posto di lavoro, che va garantito a tutti i cittadini come un diritto fondamentale. A questo proposito, Vesco ha citato alcune iniziative promosse dalla Regione Liguria, come la proposta di legge, approvata dal consiglio regionale, che vuole promuovere il mercato del lavoro e lottare contro il precariato.

“Trovo che quello di oggi sia stato un momento importante che fa onore a questa amministrazione e ai suoi rappresentanti - ha sottolineato l’assessore regionale Vesco - La mia soddisfazione è poi maggiore perché questa iniziativa nasce dalla volontà del più giovane dei consiglieri, Federico Larosa, a dimostrazione che il senso delle istituzioni e degli incarichi che i nostri elettori ci hanno assegnato sono ben presenti anche per chi affronta per la prima volta questi impegni. Il reiterarsi con cadenza giornaliera di incidenti e morti sui posti di lavoro deve essere un monito per tutti noi impegnati nelle istituzioni e nei partiti a lottare per trovare modi e tempi per arginare queste sciagure”.

Il sindaco di Savona, Federico Berruti, ha chiuso gli interventi previsti esprimendo a nome della giunta comunale condivisione e plauso per l’aver promosso il Consiglio monotematico, “un’iniziativa proposta da esponenti di parti politiche diverse e, anche per questo, ancor più meritevole”. Il Comune di Savona, ha dichiarato il sindaco Berruti, ha così svolto opera di sensibilizzazione di stesso e, di conseguenza, della sua cittadinanza e - ha detto “è utile che, per quanto di sua competenza, esegua un lavoro di verifica delle coerenza tra le norme di cui è dotato in materia edilizia e un’indagine per acquisire nuove proposte in materia dagli operatori del settore”.

MAURIZIO

 
 
 

Quattro incontri  sul testo unico per la sicurezza

Post n°98 pubblicato il 09 Ottobre 2008 da ilpoliedrosicurezza
Foto di ilpoliedrosicurezza

Prende il via martedì 14 ottobre un ciclo di quattro incontri sul Testo Unico per la sicurezza, organizzati dal Gruppo Giovani Imprenditori API.

La nuova normativa, entrata in vigore lo scorso 15 maggio, sarà affrontata dal punto di vista degli aspetti organizzativi e di quelli tecnici. Nell’ultimo appuntamento verrà anche simulato un caso aziendale.
I relatori, coordinati da Ivan Farioli dell’area tecnica API, sono professionisti del settore: tecnici dello Studio Sviluppo, Ambiente e Sicurezza, tecnici Spsal, medici e legali.
Ogni convegno sarà aperto dall’intervento di un imprenditore associato al Gruppo Giovani API. Inizia martedì 14 ottobre la Presidente Cinzia Rubertelli (Prati Group di Scandiano), seguita da tre consiglieri: Luca Gorreri (Gorreri srl di Brescello) il 21 ottobre, Cinzia Lucenti (Feredil srl di Pratissolo) il 28 ottobre e Silvia Arduini (IGR spa di Puianello).
I convegni sono rivolti a imprenditori, responsabili e addetti alla sicurezza e a tutte le figure che, a vario titolo, svolgono in azienda mansioni connesse con la sicurezza: dalla manutenzione degli impianti alla gestione della documentazione. 
La sede dei convegni sarà il centro servizi PMI (via Aristotele 109 - Reggio Emilia), l’orario dalle ore 15 alle ore 18.
Info: postoffice@api.re.it, tel. 0522/292842.
 
 
Programma:
 
Martedì 14 ottobre 2008
Dal datore di lavoro al lavoratore, i nuovi obblighi generali per le figure della prevenzione.
Ruoli, figure, requisiti, competenze e responsabilità.
dalle 15.00 alle 18.00
Testimonianza di Cinzia Rubertelli, Presidente Gruppo Giovani e imprenditrice del Settore Legno Presentazione di Ivan Farioli - API Reggio Emilia. Consulente STUDIO SAS Sviluppo Ambiente Sicurezza Avvocato specialista in materia
presso Centro Servizi PMI
Via Aristotele, 109 – Reggio Emilia
 
Martedì 21 ottobre 2008
La Valutazione dei Rischi e il Piano di Emergenza. Aggiornamento della documentazione di sicurezza in base al D.Lgs.81/08.
Gestione della documentazione aziendale.
dalle 15.00 alle 18.00
Testimonianza di Luca Gorreri, Consigliere Gruppo Giovani e imprenditore del Settore Metalmeccanico.
Presentazione di Ivan Farioli – API Reggio Emilia. Consulente - STUDIO SAS Sviluppo Ambiente Sicurezza Intervento di un tecnico dell’AUSL di Reggio Emilia
presso Centro Servizi PMI
Via Aristotele, 109 – Reggio Emilia
 
Martedì 28 ottobre 2008
Sorveglianza sanitaria. Medico competente e visite periodiche, sorveglianza droga e alcool, e tutte le novità in materia.
Dati infortunistici e malattie professionali.
dalle 15.00 alle 18.00
Testimonianza di Cinzia Lucenti, Consigliere Gruppo Giovani e imprenditrice del Settore Edile. Presentazione di Ivan Farioli – API Reggio Emilia. Consulente - STUDIO SAS Sviluppo Ambiente Sicurezza Intervento di un medico competente
presso Centro Servizi PMI
Via Aristotele, 109 – Reggio Emilia
 
Martedì 4 novembre 2008
La gestione della sicurezza in azienda.
Caso aziendale di applicazione pratica dei nuovi orientamenti legislativi in base al D.Lgs.81/08.
dalle 15.00 alle 18.00
Testimonianza di Silvia Arduini, Consigliere Gruppo Giovani e imprenditrice del Settore Metalmeccanico.
Presentazione di Ivan Farioli - API Reggio Emilia. Consulente - STUDIO SAS Sviluppo Ambiente Sicurezza Intervento di un’ azienda del settore PMI
presso Centro Servizi PMI
Via Aristotele, 109 – Reggio Emilia
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A Modena

Post n°97 pubblicato il 07 Ottobre 2008 da ilpoliedrosicurezza
Foto di ilpoliedrosicurezza

La campagna 2008/2009, promossa dall'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, ha per tema la valutazione dei rischi, pilastro fondamentale del programma quadro e delle direttive di riferimento in materia di salute e sicurezza sul lavoro, la cui diffusione ed applicazione risulta purtroppo ancora carente in tutti i paesi europei. La realtà produttiva italiana, caratterizzata soprattutto da piccole e micro imprese, presenta notevoli criticità in questo ambito.

La valutazione dei rischi nelle PMI: metodologie e strumenti è il seminario che si svolgerà domani 8 ottobre, a partire dalle 9 presso la Fiera di Modena 'Ambiente Lavoro Convention'. Il seminario tecnico sarà l'occasione per focalizzare le difficoltà applicative della valutazione dei rischi delle PMI e contribuire all'individuazione di procedure e modelli standardizzati, alla luce del nuovo Testo Unico sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) che riorganizza, rivisita ed armonizza tutte le leggi vigenti in materia, nel rispetto delle direttive comunitarie.

La Campagna 2008/2009 è promossa dall'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro di concerto con: Ministero del Lavoro e della Salute, Ispesl, Inail, Ias, Iss, Regione Lazio, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Cgil, Csil, Uil, Ugl, Organizzazioni di rappresentanza dei datori di lavoro, ANMIL, Comitato Paritetico Territoriale di Roma e Provincia.

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