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Post n°65 pubblicato il 17 Novembre 2009 da capodiferromarco

A chi va davvero l'8 per mille?

 

Quasi la metà dei soldi destinati dai contribuenti allo Stato finisce in realtà alla Chiesa Cattolica: è giusto? Dì la tua

 

 

di Redazione

Se credete che i soldi che i contruibuenti hanno scelto di destinare all'Erario firmando l'otto per mille vadano effettivamente nelle casse statali per opere pubbliche di varia natura, vi sbagliate di grosso! Quasi la metà degli introiti finiscono infatti alla Chiesa Cattolica. Proprio come la maggior parte dei soldi di chi non firma per nessuno che finiscono comunque nel calderone per poi essere ripartiti fra gli aventi diritto a seconda delle preferenze espresse.

Secondo un'inchiesta pubblicata proprio oggi su Repubblica i 43 milioni 969 mila e 406 euro che gli italiani hanno scelto di destinare quest'anno allo Stato sono stati ripartiti in modo piuttosto "creativo".

Per esempio: 10 milioni e 586 mila euro andranno ai "Beni culturali" ma nello specifico sono stati assegnati a progetti di restauro o completamento di immobili ecclesiastici. 14 milioni e 692 mila euro è invece la cifra destinata all'Abruzzo, per interventi dovuti al terremoto, ma quasi tutte le richieste (sono 32) risultano in realtà essere state presentate in data antecedente il sisma del 6 aprile e, anche in questo caso, i beneficiari sono per di più monasteri e parrocchie fra l'Aquila, Pescara e Teramo.

Ad associazioni e onlus che operano nel cosiddetto mondo della solidarietà andranno invece solo (è il caso di dirlo) 814 mila e 192 euro, cioè circa il 2% del totale. Ci sarebbe poi anche il capitolo "Assistenza ai rifugiati" al quale sono stati sì assegnati 2 milioni e 6mila euro (cioè circa il 5% del totale) ma quasi l'intera cifra (2 milioni e 300 mila euro) serve a coprire le spese del Consiglio italiano per i rifugiati.

Il perché è presto detto: appena dopo l'incidente diplomatico della querelle mediatica Il Giornale-Boffo, del 28 agosto di quest'anno, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha posto in calce la sua firma su un atto del governo (il n°121) che conferma sì la destinazione dei soldi al fondo Stato ma stabilisce anche piena discrezionalità del capo del Governo per quanto riguarda il loro utilizzo.

L'atto in questione è sottoposto a parere parlamentare ma delle sole "commissioni bilancio": quella parlamentare l'ha già approvato, quella del senato lo farà a breve anche se la maggioranza ha chiesto alcune modifiche non condividendo le incongruenze derivanti per esempio dalla esigua cifra che si legge sotto il capitolo "Fame nel mondo". Cambierà davvero qualche cosa? Non rimane che restare a vedere, ma i dubbi sulla correttezza e trasparenza di un tale atto rimangono.

Anche perché l'otto per mille, introdotto al posto della cosiddetta congrua dopo il concordato firmato da Craxi nel 1984 che rivedeva i patti lateranensi, e poi concesso anche ad altre confessioni religiose, ha portato sempre più soldi nel paniere - anche grazie all'aumento delle tasse e del reddito degli italiani - passando dai 398 milioni di euro del 1990 ai 1.002 del 2008. C'è anche da dire che secondo la legge, ogni tre anni una commissione potrebbe modificare la percentuale, riducendola, per esempio, da otto per mille a sei o quattro per mille, ma nonostante la crisi questo non è mai stato fatto. Cosa dire poi del fatto che con così tanti soldi ci sarebbero, soprattutto in questo momento di grave difficoltà, ben più interveti urgenti che non il restauro di chiese, come per esempio azioni concrete a sostegno della scuola e/o dei lavoratori. Che ne pensi?

 

 
 
 

Barça addio, per Tourè c'è l'Inter da gennaio

Post n°64 pubblicato il 15 Novembre 2009 da capodiferromarco

Barça addio, per Tourè c'è l'Inter da gennaioL'agente: «Troveremo una squadra tra le più grandi»
Sneijder, altro stop: a rischio il Barça
Laporta: «Inter mi ha chiesto Messi»
25 commenti
Barça addio, per Tourè c'è l'Inter da gennaio © AP/LaPresse
MILANO, 14 novembre - Peccato che Massimo Morat­ti abbia deciso di non commentare le pa­role che Laporta gli ha dedicato nell’in­tervista concessa al nostro giornale. Era­no parole molto belle, divertenti, rilascia­te a pochi giorni da una sfida complicata come quella del Camp Nou. Parole nel segno della distensione, mentre l’Inter sta preparando il viaggio a Barcellona. Ha perso un’occasione, nono­stante il prodigarsi del­l’ufficio stampa e comu­nicazione dell’Inter. Ma fra Moratti e Lapor­ta i contatti proseguiranno lo stesso. Co­me ha detto il presidente del Barça nella stessa intervista: «Se saranno interessan­ti per entrambe le parti, in futuro ci sa­ranno sicuramente altre operazioni tra Inter e Barcellona, tra me e Massimo Moratti» . E l’occasione potrebbe arriva­re addirittura in anticipo rispetto alle previsioni del presidente catalano. Yaya Tourè sembra clamorosamente vicino ad un addio al pianeta blaugrana. E, tenuto conto degli straordinari rapporti che le­gano Laporta e Massimo Moratti, c’è da scommettere che, qualora l’ivoriano do­vesse davvero essere ceduto, allora la prima squadra ad essere interpellata sa­rebbe proprio l’Inter.

Sneijder, altro stop: a rischio il Barça

Laporta: «Inter mi ha chiesto Messi»

RETROSCENA - Ma per­ché si è arrivati a questa situazione? Colpa di una serie di esclusioni decise da Pep Guardiola che hanno infastidito il cen­trocampista e quindi il suo entourage, che non ha trovato di meglio che ren­dere pubblico il malcontento. «Se il Bar­ca non vuole più Yaya allora troveremo un'altra squadra tra le più grandi al mon­do - ha dichiarato, senza mezzi termini, Dimitri Seluk l’agente di Tourè -. Capi­sco che in una grande squadra ci sia tur­nover, ma come è possibile che sia sem­pre lo stesso giocatore a restare fuori? Perché Keita ha già giocato 10 partite e Yaya solo 5 (nella Liga, ndr)? Pochi me­si fa abbiamo firmato il rinnovo del con­tratto. Non contesto le legittime scelte del tecnico, ma allora perché hanno voluto che Yaya prolungasse?».

 
 
 

Julio Cesar-Inter fino al 2014

Post n°63 pubblicato il 12 Novembre 2009 da capodiferromarco
Foto di capodiferromarco

Julio Cesar-Inter fino al 2014
"E ora tante nuove vittorie"Trovato l'accordo per il rinnovo tra il portiere brasiliano e il club nerazzurro: "Qui ho giá vinto tanto, ma la nostra forza è continuare a lavorare per raggiungere tanti nuovi traguardi"

MILANO, 10 novembre 2009 - Julio Cesar ha rinnovato con l'Inter fino al 30 giugno 2014. Lo ha annunciato il club nerazzurro. "E adesso voglio festeggiare con tante nuove vittorie", dice il portiere brasiliano sul sito dell'Inter al termine della riunione con il vice presidente Rinado Ghelfi e il direttore tecnico Marco Branca. L'accordo formalizzato oggi sará depositato ni prossimi giorno negli uffici della Lega. "Sono molto contento e ringrazio il presidente Moratti e tutta la societá", prosegue Julio Cesar, in partenza dall'Italia per rispondere alla convocazione della nazionale brasiliana. "Con l'Inter ho giá vinto tanto, ma la nostra forza è continuare a lavorare per raggiungere tanti nuovi traguardi".

Julio Cesar, 30 anni. Reuters
Julio Cesar, 30 anni. Reuters

in cerca del sudafrica — Nell'Inter, intanto, c'è chi cerca il pass mondiale, c'è chi si rifugia fra le braccia del c.t. per sfuggire a un clima piuttosto teso con l'allenatore, c'è chi starà attento a non farsi male e chi a convincere il selezionatore che fino ad oggi si era davvero sbagliato. Tredici nerazzurri in giro per il mondo per gli impegni con le nazionali. Qualcuno sarà sotto stretta osservazione. Il discorso non coinvolge la nazionale di Lippi (nessun convocato nerazzurro), ma in questo doppio turno c'è chi ancora cerca un biglietto per il Sudafrica. E' il caso di Samuel Eto'o, che sabato sarà in Marocco per l'ultima gara del girone A africano: dovrà difendere un punto di vantaggio in classifica sul Gabon, a sua volta impegnato in Togo. Il tutto magari senza ricadute sul piede infortunato. Ma anche nei playoff europei c'è una rappresentanza interista: è quella di René Khrin, classe 1990 ma nel gruppo della Slovenia che proverà a opporre resistenza alla Russia di Hiddink (sabato a Mosca, mercoledì a Maribor). Krhin ha debuttato lo scorso settembre in amichevole e giocato uno spezzone della gara di qualificazione contro San Marino, a metà ottobre. Non parte fra i titolari, ma essere lì, a 19 anni, è già un bel segnale. Gara di qualificazione anche per Muntari (Ghana-mali, domenica), ma le Black Stars sono già qualificate

Mario Balotelli. Afp
Mario Balotelli. Afp

in cerca di riscatto — Per qualcuno la sosta è arrivata provvidenziale: è il caso di Mario Balotelli e Davide Santon. I due "bambini" per motivi diversi sono recentemente finiti fra i "cattivi" nelle liste di Mourinho. Con l'Under 21 di Casiraghi, che in due partite (in Ungheria e Lussemburgo) ha bisogno di sei punti per credere all'Europeo 2011, ritornano centrali nel progetto e "fondamentali" per l'allenatore. Ora tocca a loro rispondere sul campo: anche Mou si rallegrerà di ritrovare i due con fiducia e morale rinfrancati.

Esteban Cambiasso a Barajas. Epa
Esteban Cambiasso a Barajas. Epa

in cerca di una maglia — Può sembrare una assurdità, ma Esteban Cambiasso deve ancora convincere qualcuno: in particolare Diego Armando Maradona, che lo ha chiamato per la prima volta nella sua gestione (ok, ha contribuito anche qualche infortunio) e che inizialmente non lo vedeva fra i convocabili per il Mondiale (così come Javier Zanetti). Complice l'assenza di Veron, Cambiasso potrebbe anche partire titolare contro la Spagna (a Madrid): si gioca con Gago una maglia, vicino all'intoccabile Mascherano.

evitare infortuni — Per gli altri, gli impegni sono meno "pregnanti" e si tratterà soprattutto di evitare infortuni. E' il caso soprattutto di Wesley Sneijder, impegnato contro gli azzurri sabato e poi in Olanda contro il Paraguay. In casa interista si spera che il c.t. van Marwijk non abusi dei muscoli dell'eroe di Kiev. Sotto osservazione anche Chivu, non al meglio ma fra i romeni impegnati con l Polonia. Remunerativa (per la federazione) tournée araba per i brasiliani Julio Cesar, Maicon e Lucio (con l'Inghilterra a Doha, poi in Oman contro i locali), lavoro in vista del Sudafrica per Stankovic (Irlanda del Nord-Serbia) e Suazo (Honduras-Lituania e Honduras-Perù).

 
 
 

PLATINI PERCHE' NN PARLI DELLA TUA JUVE CHE DI PROBLEMI NE HA TANTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Post n°62 pubblicato il 04 Novembre 2009 da capodiferromarco

L'Inter replica a Platini
"Noi siamo sani"

In una nota sul sito ufficiale, la società di Moratti replica al presidente Uefa. "Comprendiamo le sue preoccupazioni, ma noi non siamo tra i club che hanno debiti con le banche"

Massimo Moratti

MILANO - L'Inter replica subito a Platini, il numero 1 del calcio europeo che in un'intervista a un quotidiano inglese si chiede, retoricamente, chi possa essere così stupido da comprare club con debiti alti come Inter, Manchester United e Chelsea.

Il club nerazzurro non ci sta e in una nota sul suo sito "risponde con chiarezza al presidente Uefa". "L'Inter non è una società indebitata", si legge. "Comprendiamo le sue preoccupazioni istituzionali per l'economia del calcio europeo, ma citando l'Inter nei suoi ragionamenti dimentica che il nostro club non ha debiti con le banche. L'Inter non rientra nell'ambito di quei club che, da questo punto di vista, possono preoccupare il presidente Uefa".

3 novembre 2009

 
 
 

Mourinho: "Andava chiusa prima"

Post n°61 pubblicato il 25 Ottobre 2009 da capodiferromarco
Foto di capodiferromarco

Mourinho: "Andava chiusa prima"
E si parla di super turnover..."Sono contento per il modo in cui la squadra ha giocato nel primo tempo e per come ha lottato nel secondo - spiega l'allenatore dell'Inter -, ma avremmo dovuto archiviare prima la gara". Su Balotelli: "Non rispondo". Eto'o: "Mi manca Milito"

 

José Mourinho durante Inter-Catania. Ap
José Mourinho durante Inter-Catania. Ap

MILANO, 24 ottobre 2009 - "Sono contento per il modo in cui la squadra ha giocato nel primo tempo e per il modo in cui la squadra ha lottato nel secondo tempo. Ovviamente non è mai facile dopo una partita di Champions, abbiamo fatto 3-4 cambi. Ma era una partita che poteva essere diversa, più facile, abbiamo avuto qualche possibilità di finirla prima, con la traversa di Viera e altre giocate. Con un gol tutto è diverso, il 2-1 ha dato speranza al Catania e reso il nostro finale più preoccupato".

e ora piu' turnover — Dai microfoni di Sky, Josè Mourinho commenta così la partita che la sua squadra ha vinto, con più fatica del previsto, a spese del Catania. Poi il portoghese aggiunge che vorrebbe avere sempre a disposizione Sneijder "per alimentare la mia squadra dal punto di vista offensivo. Mi sembra un giocatore molto molto importante per noi, non gli chiedo tanto, gli chiedo solo di recuperare (è uscito acciaccato, ndr) per giocare la prossima partita". Ma quella del turnover sarà una costante fino alla partita di Kiev? "Non posso dirlo - risponde Mourinho -. Oggi abbiamo fatto così perchè sapevamo che Cordoba era pronto per giocare, abbiamo deciso di lasciare Samuel a riposare un po'. Stessa cosa per Stankovic, perchè Viera vive un momento molto positivo, sta bene fisicamente, ha fiducia nel suo gioco. Abbiamo fatto questi 2-3 piccoli cambi. Chissà se con il Palermo cambieremo 2-3 giocatori, però in questo momento non abbiamo una rosa nelle condizioni di fare un super turnover". È soddisfatto della prestazione di Balotelli? "Non rispondo - dice il portoghese -. Sono molto soddisfatto del primo tempo della squadra, soddisfatto del secondo tempo e dei 3 punti che in campionato sono molto importanti". Ma come si comporta un giocatore come Balotelli, nei suoi confronti, dopo le parole dette ieri dal tecnico? "Normale, come sempre - risponde Mourinho -, tranquillo. Non ci sono giocatori di 18 o 30 anni, ci sono professionisti". Facendo poi un paragone fra l'Inter ed il Porto ed il Chelsea che ha allenato negli anni precedenti, Mourinho dice che "siamo una squadra diversa, con un altro tipo di profilo di giocatori, che quando arrivano in Europa, per giocare 2-3 partite, fa fatica. Questo mi farà pensare prima di qualche partita importante di Champions di lasciare fuori 3-4 giocatori fondamentali per noi e rischiare qualcosa in campionato dove abbiamo 40 partite da giocare e scommettere un po' di più sulla Champions".

José Mourinho durante Inter-Catania. Ap
José Mourinho durante Inter-Catania. Ap

parla zanetti — "Le partite bisogna chiuderle, sul 2-0 se ti fanno un gol la partita rimane aperta e Mourinho ci ha chiesto concentrazione. Alla fine il gol è arrivato e noi abbiamo dovuto soffrire". Questa l'analisi della gara con il Catania di capitan Javier Zanetti, oggi alla sua centotrentanovesima gara consecutiva, la n. 476 in serie A, come Giacinto Facchetti. Il capitano si sofferma poi sulle parole della vigilia di Mourinho su Balotelli: "Lo spogliatoio è molto unito e queste parole gli sono servite, è un giovane che sta cominciando ora e deve capire che lo facciamo per il suo bene. Farò i mondiali? Farò di tutto per portare in alto l'Argentina".

Eto'o, nostalgia milito — Samuel Eto'o sente molto la mancanza in campo del suo compagno d'attacco Diego Milito, ancora infortunato. "Mi manca tantissimo", ha detto il camerunense al termine della partita con il Catania, in cui non è riuscito a segnare, ma ha ricevuto l'applauso del pubblico interista quando è stato sostituito a pochi minuti dalla fine. Eto'o non ha voluto giudicare la prestazione di Mario Balotelli nè il suo comportamento in allenamento. "Non sono pagato dall'Inter per giudicare Balotelli", ha detto parlando del suo partner d'attacco questa sera. "Mi trovo bene con tutti i miei compagni che giocano in attacco - ha aggiunto Eto'o - quindi anche con Balotelli".

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Data di creazione: 27/06/2009
 

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