Creato da: rewide il 29/05/2012
Cronaca di un taxista italiano a Barcelona (e non solo!)
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« Pigliangolo o mettingolo?Ping pong mortale »

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Post n°20 pubblicato il 16 Luglio 2012 da rewide
 

Porto Olimpico, notte.

Sono fermo, in coda, silente aspetto il mio turno per caricare nuovi clienti. Scendo dalla macchina per sgranchirmi le gambe e ne approffito per stirarmi le braccia. In giro ci sono le solite persone: prostitute, ladroni, ubriachi, la solita Guardia Urbana a caccia di taxisti, i ladroni li lasciano stare; e ci sono anche loro, i boys de Los Eventos Alemanos. Questi ultimi cercano persone da portare nei loro night club, a sbavare dietro a qualche alemanna o moldava mentre si struscia dietro un palo e ti guarda con occhi spenti per cercare di capire se al maschietto tira o no. Lo struscio dietro il palo si chiama lapdance, lo struscio con il palo dentro si chiama in un altro modo. E sia quel che sia, lap o slap, cento euro non ti bastano. Poi parliamo di crisi.

Mentre pensavo a tutto ció, si profila davanti a me la sagoma di una persona che procede a passo sostenuto verso di me, e mi fissa dritto negli occhi. Temo per la mia incolumitá fisica, visto che ha la faccia da cattivo.

Mi preparo a difendermi, non si sa mai, quasi quasi salgo nel taxi, ma non faccio a tempo a fare nulla che il tipo mi é addosso...mi supera...io lo seguo con gli occhi, mi giro un poco per vedere dove va, e quello si ferma al taxi che mi precede, apre la portiera, afferra il collega per il pigiama a righe, lo tira fuori e gli da quattro ceffoni (quattro!) e un pugno in mezzo al naso.

Poi non scappa. Si ferma li e fissa il collega seduto per terra con la schiena appoggiata al taxi che si prende in mano il naso, o quel che resta, e dice solo: ahia!

Io, e tutti i presenti, non sappiamo cosa fare. Rimaniamo senza parole.

Io non vado certo a dirgli perché lo ha picchiato, avrá avute le sue buone ragioni. Il taxista, oggetto del vil perquotere, é un pakistano, alto come la macchina che guida, leggermente bruttino, con la barba rossiccia, folti capelli e un vestito che é come un pigiama.

Mentre altri colleghi, pakistani, lo aiutano a sollevarlo da terra dicendogli che ci sono cose peggiori nella vita, come pestare la merda di elefante al suo paese, e che non é stato un treno della Generalitat a colpirlo, ma un bruto venuto da chissá dove...mentre occorreva tutto questo, sopraggiungeva sul luogo una pattuglia della Guardia Urbana che fermava il tipo (a dire il vero non si era mai mosso da dov'era), lo spingeva da un lato, e gli domandava che stava succedendo, ma quello non diceva una parola, non staccava mai lo sguardo dal collega. 

Che cosa avrá combinato l'amico pakistaní? Mistero.

E mentre si cercava di capire qualche cosa, la fila dei taxi andava avanti e i clienti aspettavano il loro turno, il bruto veniva ammanettato e portato via, mentre un ambulanza prestava i primi (e ultimi) soccorsi al collega.

E io caricavo, ironia della sorte, due indiani con il turbante che puzzavano di tabacco da fare schifo. 

C'est la vie.

 

 

 
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