Creato da alf.cosmos il 28/05/2009
ACQUISIRE CONSAPEVOLEZZA
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

MIO CANALE YOUTUBE

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

lightdewnatodallatempesta0alf.cosmosQuartoProvvisorioelyravossimoracassetta2Estelle_kbubriskamuranofrancesco.aCherryslcielostellepianetiivoneformaliberahesse_f
 
 

Ultimi commenti

 

       

  
  
  
  
  

 
Citazioni nei Blog Amici: 153
 

I miei Blog Amici

- Sorgente Divina
- Diario Stellare
- Arcobaleno dAmore
- Pensieri
- IlPiccoloMondoDiMery
- IL VERO SE sentire percepire guardare oltre..
- Sol Tre News
- RI_INCONTRIAMOLO
- anima blu
- Angeli
- angeli_senza_ali
- FIGLIA DELLE STELLE
- terrarisonante di Don Luisito
- SentiSenti
- Essere non essere
- NEXUS
- Nel reale e oltre
- * LA MIA ISOLA* di JOANNAS
- Vehuel Rosso Cuore
- St Germain
- Starchild
- Maestri di Luce
- Kryon
- l’Arcangelo Michele
- FederazioneGalattica
- LA VITA E MERAVIGLIA di Dolly
- Io e i miei Mondi di Alex
- Star trek-mania blog
- Range random di Southcross
- come un carillon di fata nocino
- IL SENSO DELLA VITA di Angelica
- Lucedoriente di Luce
- golBBlog di hareezio
- Armonie di Atlantis
- STAR TREK di danko1075
- incontinuaevoluzione di ocarlino
- spiritelli di foriero0
- spazio di unicaeoriginale
- Gira si la vòi gira di lanzarda
- RIFLESSI DI LUCE di KETHER
- D_E_S_IO di desiodgl0
- Nihil di onlyang
- Fiore di fiordiloto
- I giorni Maya di interpretazioni_maya
- Fotografando Emily.. di Emily2009
- Sogno diurno di dovere di vivere
- RICORDI E POESIE di monchery10
- Laraba fenice di torrepreziosa
- counseling-integrato di Fiorintegrati
- MAYA di donamaya
- liberi di essere di olena63
- Puro Cuore Fra Noi
- FIORE DI LOTO di soleluna140
- ESPRESSIONI DAMORE di Aquamarinablu
- May it be....di TrinitàDeiMonti
- Le grand ouvre di ledlordsandro9
- il mare infinito di lafatadelmare
- Avanscoperta di lauravera1959
- PRIMAVERA ! di claire66
- Percorso di LUCE di lapiccolastellina2
- finestra sul mondo di ormailibera
- il regno di arcadia di xx Arcadia xx
- blogmelina di donnadaipassiperduti
- interrogativi di antone.a
- Il_Colore_oro di afrodite.58
- Dedicato a Karol di laura_brustenga
- Libera su Libero... di LaBrusLa
- Morven di Morven61
- SYMPATHY di pachira0
- BILUNABA di bibastella.b
- AMORE UNIVERSALE di salvatore.ravas
- Neshama di Cleinsciandra
- Dalle Memorie di MaurJah
- vita meravigliosa di Cristina
- La vita è un soffio amo larte e dipingo di Luli
- NellInfinito di Maria Carrassi
- Un anima a nudo...di AngeloSenzaVeli
- Sei fili bianchi di Pinktree
- OCCHI PER GUARDARE OLTRE di soliinmezzoallagente
- La vera me stessa
- Il Salotto di Cherrysl-CONVERSAZIONI -OPINIONI SU TEMI VARI
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Pertanto non può essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini, i testi e le notizie pubblicate sono quasi tutte tratte dal web e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro utilizzo violasse dei diritti d’autore, si prega avvertire l’ Autore del Blog il quale provvederà alla loro immediata rimozione.

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Area personale

 

Messaggi di Agosto 2015

TAVOLE SMERALDINE DI THOTH – TAVOLA XIII: LE CHIAVI DELLA VITA E DELLA MORTE

Post n°915 pubblicato il 31 Agosto 2015 da alf.cosmos
 

TAVOLE SMERALDINE DI THOTH – TAVOLA XIII: LE CHIAVI DELLA VITA E DELLA MORTE

thot

 

Ascolta, oh uomo, ascolta la mia saggezza. Ascolta il Verbo che ti colmerà di Vita. Ascolta il Verbo che vincerà la tenebra. Ascolta la voce che sconfiggerà la notte.

Mistero e saggezza ho portato ai miei figli; conoscenza e potere provenienti dai tempi antichi. Non sapete che sarà aperta ogni cosa quando troverete l’unione di tutto?
Dovete essere Uno con i Maestri del Mistero, Conquistatori della Morte e Maestri della Vita.
Sì, dovete conoscere il Fiore di Amenti, il Fiore della Vita che risplende nelle Sale. Con lo Spirito dovete raggiungere le Sale di Amenti e riportare la saggezza che vive nella Luce. Sappiate che l’accesso al potere è segreto. Sappiate che l’accesso alla vita è attraverso la morte. Sì, attraverso la morte, ma non come la conoscete. Attraverso una morte che è vita, ed è fuoco ed è Luce.
Desideri conoscere il profondo, nascosto segreto? Guarda nel tuo cuore dove è incatenata la conoscenza. Sappi che il segreto è nascosto in te, Sorgente di tutta la vita e fonte di tutta la morte.
Ascolta, oh uomo, mentre ti svelo il segreto dei tempi antichi.
Profondo nel cuore della Terra si trova il Fiore, la fonte dello Spirito che lega tutto nella sua forma. Perché sappi che la Terra sta vivendo in un corpo, come tu sei vivo nel tuo.
Il Fiore della Vita corrisponde in te alla sede del tuo Spirito, e scorre attraverso la Terra come tu fluisci attraverso la tua forma; dando vita alla Terra ed ai suoi figli, rinnovando lo Spirito da forma a forma. Questo è lo Spirito che forma il tuo corpo, modellandoti e mescolandoti nella sua forma.
Sappi, oh uomo, che la tua forma è duplice, e mentre esiste è equilibrata nelle polarità. Sappi che quando ti si avvicina rapidamente la Morte, è solamente perché il tuo equilibrio è distrutto. È solamente perché è stato perso un polo.
Sappi che quando il tuo corpo è in pieno equilibrio non potrà mai essere sfiorato dalle dita della Morte.
Sì, perfino la sventura può toccarti solo quando non c’è equilibrio. Quando sei in equilibrio bilanciato, vivrai nel tempo e non sarai toccato dalla Morte.
Sappi che sei la perfezione equilibrata, ed esisti a causa dell’equilibrio dei tuoi poli. Quando, in te, un polo si abbassa, l’equilibrio della vita ti si allontana rapidamente, e dunque ti si avvicina la fredda Morte, portandoti il cambiamento della vita sbilanciata.
Sappi che il segreto della vita in Amenti è il segreto per reintegrare l’equilibrio dei poli. Tutto quello che esiste ha forma ed è vivo grazie allo Spirito della vita nei suoi poli.
Non vedi che nel cuore della Terra c’è l’equilibrio di tutte le cose che esistono e sono state sulla sua superficie?
La sorgente del tuo spirito parte dal cuore della Terra, perché nella tua forma tu sei uno con la Terra.
Quando hai imparato a tenere il tuo equilibrio, allora attirerai in equilibrio la Terra. Esisterai finché la Terra esiste, cambiando nella forma solo quando la Terra cambierà: non assaporando la morte, ma uno con il pianeta, mantenendo la tua forma finché tutto sparirà.
Ascolta, oh uomo, voglio svelarti il segreto così che anche tu possa assaporare di non cambiare. Un’ora ogni giorno devi stare con la tua testa rivolta verso la direzione del polo positivo (nord). Un’ora ogni giorno devi stare con la testa rivolta verso la direzione del polo negativo (sud). Mentre la testa è rivolta verso nord, mantieni la tua coscienza dal petto alla testa. E quando la testa è rivolta verso sud, mantieni il tuo pensiero dal petto ai piedi. Tieniti in equilibrio una volta ogni sette giorni, ed il tuo bilanciamento si conserverà al completo del suo vigore. Sì, se sei vecchio, il tuo corpo si rinnoverà e la tua forza diventerà come quella di un giovane. Questo è il segreto noto ai Maestri, con il quale tenevano a distanza le dita della Morte. Non trascurare di seguire il percorso che ti ho indicato, perché quando vai verso i cento anni trascurarlo significherà l’arrivo della Morte.
Ascolta le mie parole e segui il percorso. Tieniti in equilibrio e continua a vivere la vita.
Ascolta, oh uomo, e segui la mia voce. Ascolta la saggezza che ti parla della Morte.
Quando sei alla fine della tua opera, puoi desiderare di lasciare questa vita e passare al piano dove vivono i Soli del Mattino, e sarai come i Figli della Luce. Passa senza dolore e senza dispiacere al piano dove c’è l’eterna Luce.
Prima distenditi in riposo con la testa ad est. Incrocia le mani sulla Sorgente della tua vita (plesso solare). Poni la tua coscienza al centro vitale. Ruotala e dividila a nord ed a sud.
Mandane una parte verso nord. Poi mandane l’altra verso sud. Rilassa la presa al tuo essere. Davanti la loro forma volerà la tua scintilla d’argento, in alto ed in avanti verso il Sole del mattino, ardente di Luce, uno con la sua Sorgente. La fiamma arderà là, finché sarà creato il desiderio. Poi ritornerà in un luogo ed in una forma. Sappiate, oh uomini, che così passano le grandi Anime, passando a volontà da vita a vita. Così sempre passa l’Avatar, decidendo la propria Morte, come la propria Vita.
(La seguente è la chiave per mantenere la coscienza al momento della morte, così che questa memoria sia portata da un’incarnazione all’altra).
Ascolta, oh uomo, impregnati della mia saggezza. Impara il segreto che è Maestro del Tempo. Impara come coloro che chiami Maestri sono capaci di ricordare le vite del passato. Grande è il segreto eppure facile da imparare, dandoti la maestria del tempo. Quando la morte rapida ti si avvicina, non temere, ma sappi che sei Maestro della Morte. Rilassa il tuo corpo, non resistere con tensioni. Poni nel tuo cuore la fiamma della tua Anima. Poi rapidamente spostala al centro del triangolo. Trattienila un momento. Poi muovila alla meta. Questa tua meta è il punto tra le sopracciglia, il punto dove la memoria della vita deve mantenere il dominio. Mantieni la fiamma qui, nel centro della mente, finché le dita della Morte afferreranno la tua Anima. Poi passerai attraverso lo stato di transizione, e sicuramente scorreranno anche le memorie della vita. Allora il passato sarà uno con il presente e dunque sarà conservata la memoria di tutto. Sarai libero da tutte le regressioni. Le cose del passato vivranno nell’oggi.
Uomo, hai ascoltato la voce della mia saggezza. Seguila e vivrai come me attraverso le ere.
NEL PROSSIMO POST, L'INTERPRETAZIONE DI DOREAL DELLA STESSA TAVOLA
P.S. Le precedenti tavole si possono trovare andando su "vedi tutti i tags" (colonna a dx del blog) e poi su "THOTH" o " LE TAVOLE SMERALDINE DI THOTH"
 
 
 

DHAMMAPADA di Buddha -

Post n°914 pubblicato il 29 Agosto 2015 da alf.cosmos
 

DHAMMAPADA di Buddha -

Cap. II La Consapevolezza

(30-32)


Dhammapada_30

 

30. Indra è diventato il signore degli dei grazie alla consapevolezza. La consapevolezza è sempre lodata, sempre disprezzata la distrazione.

 

http://what-buddha-said.net/images/Dhamma_Images/old/Dhammapada_31.jpg

 

31. Il monaco che si diletta nella consapevolezza ed evita la distrazione – avanza come il fuoco - bruciando tutte le pastoie, piccole e grandi.

 

http://what-buddha-said.net/images/Dhamma_Images/old/Dhammapada_32.jpg

 

32. Il monaco che si diletta nella consapevolezza ed evita la negligenza non tornerà indietro. E’ vicino al Nibbana*.

* Nirvana

 

Fonte: http://www.saddha.it/wp-content/uploads/audio/Dhammapada/pdf/Dhammapada-2-La-consapevolezza.pdf

 

Fonte immagini: http://what-buddha-said.net/Canon/Sutta/KN/Dhammapada.htm

I precedenti post relativi a Dhammapada si possono trovare andando sulla colonna a dx del blog e cliccando prima su "vedi tutti i tags" e poi su "DHAMMAPADA"

 

 
 
 

IL SIGNIFICATO, LE PROPRIETA’ E IL POTERE DELLE PIETRE E DEI CRISTALLI

Post n°911 pubblicato il 19 Agosto 2015 da alf.cosmos
 

IL SIGNIFICATO, LE PROPRIETA’ E IL POTERE DELLE PIETRE E DEI CRISTALLI

 

cristalli

I cristalli hanno una peculiare energia vitale che viene trasmessa e rilasciata a chi li tocca o li indossa. Anche il nostro corpo e tutto l’Universo è energia: infatti attorno a noi si estende un corpo sottile di energia, ed è ormai risaputo che ogni disturbo che avvertiamo, prima di manifestarsi a livello fisico esiste sull’aura. Scopriamo in questa pagina il significato, le proprietà e il potere di tutte le pietre e i cristalli usati per la Cristalloterapia. La Cristalloterapia è una metodo terapeutico perfettamente energetico, con il quale pietre dure e cristalli influenzano l’aura rimuovendo blocchi energetici che potrebbero scendere a livello fisico e creare disturbi più o meno gravi. È importante sottolineare che non è possibile pretendere che i Cristalli possano curare tutti i nostri disturbi. Molto dipende dall’individuo stesso che sarà il vero artefice della guarigione Bisogna innanzitutto porci la questione su come i Cristalli e la Cristalloterapia possano esercitare un’azione terapeutica e curativa sul nostro organismo. Il punto di partenza fondamentale per capire tutto questo meccanismo è quello di considerare l’uomo non solo nel suo aspetto fisico, così che l’azione terapeutica delle pietre non apparirà astrusa o inverosimile. Studi fisici hanno messo in evidenza e stabilito che qualsiasi corpo, organismo e materiale possiede un suo campo energetico; qualsiasi fenomeno naturale è accompagnato dall’emissione o dall’assorbimento di energia sotto forma di luce, calore o radiazioni. Per quanto riguarda i Cristalli essi hanno la capacita di assorbire e trasformare la luce nella gamma degli infrarossi, delle radiazioni e delle microonde.

 

Fonte:

http://www.ilgiardinodegliilluminati.it/significato_proprieta_poteri_

delle_pietre_e_dei_cristalli/proprieta_significato_poteri_pietre_cristalli.html

 
 
 

S. GIOVANNI BOSCO: UNA VITA DEDICATA AI RAGAZZI - BICENTENARIO DELLA SUA NASCITA

Post n°909 pubblicato il 16 Agosto 2015 da alf.cosmos
 

S. GIOVANNI BOSCO: UNA VITA DEDICATA AI RAGAZZI - BICENTENARIO DELLA SUA NASCITA

Don_Bosco_Mural.JPG

Giovannino Bosco nacque il 16 agosto 1815 in una piccola frazione di Castelnuovo D'Asti, in Piemonte, chiamata popolarmente "i Becchi".

Ancora bimbo, la morte del babbo gli fece sperimentare il dolore di tanti poveri orfanelli dei quali si farà padre amoroso. Trovò però nella mamma Margherita, un esempio di vita cristiana che incise profondamente nel suo animo.

A nove anni ebbe un sogno profetico: gli parve di essere in mezzo a una moltitudine di fanciulli intenti a giocare, alcuni dei quali, però, bestemmiavano. Subito Giovannino si gettò sui bestemmiatori con pugni e calci per farli tacere; ma ecco farsi avanti un Personaggio che gli dice: "Non con le percosse, ma con la bontà e l'amore dovrai guadagnare questi tuoi amici. Io ti darò la Maestra sotto la cui guida puoi divenire sapiente, e senza la quale, ogni sapienza diviene stoltezza". Il personaggio era Gesù e la Maestra Maria Santissima, alla cui guida si abbandonò per tutta la vita e che onorò col titolo di "Ausiliatrice dei cristiani". Fu così che Giovanni volle imparare a fare il saltimbanco, il prestigiatore, il cantore, il giocoliere, per poter attirare a sé i compagni e tenerli lontani dal peccato. "Se stanno con me, diceva alla mamma, non parlano male".

Nel 1826 ad 11 anni fece la Prima Comunione. Nel novembre 1831 Giovanni scende a Chieri. Vi trascorrerà dieci anni della sua vita. Vivendo a pensione e pagandosi le spese con mille espedienti, può frequentare le scuole pubbliche.

Volendosi far prete, per dedicarsi tutto alla salvezza dei fanciulli, mentre di giorno lavorava, passava le notti sui libri, finché all'età di vent'anni poté entrare in Seminario a Chieri ed essere ordinato Sacerdote a Torino nel 1841, a ventisei anni.

Nell'ottobre 1836 indossa infatti la veste talare dei chierici ed entra nel Seminario di Chieri. Ha deciso di diventare sacerdote.

Il 5 giugno 1841 Giovanni Bosco è consacrato Sacerdote dall'Arcivescovo di Torino, mons. Fransoni, nella cappella dell'Arcivescovado. Il giorno dopo dice la sua prima Messa all'altare dell'Angelo Custode nella chiesa di san Francesco d'Assisi. Lo assiste don Cafasso, che diventerà la guida spirituale della sua vita.

In quei tempi Torino era ripiena di poveri ragazzi in cerca di lavoro, orfani o abbandonati, esposti a molti pericoli per l'anima e per il corpo. Don Bosco incominciò a radunarli la Domenica, ora in una Chiesa, ora in un prato, ora in una piazza per farli giocare ed istruire nel Catechismo finché, dopo cinque anni di enormi difficoltà, riuscì a stabilirsi nel rione periferico di Valdocco e aprire il suo primo Oratorio.

Nell'Autunno 1844 inizia la "migrazione" dell'Oratorio di don Bosco in diversi luoghi della città: presso l'Opera della Marchesa Barolo, nel cimitero di san Pietro in Vincoli, presso i Molini di città, in casa Moretta, in un prato dei fratelli Filippi. Dovunque i ragazzi sono mal sopportati per il loro chiasso. Don Bosco è sospettato di ribellione alle autorità civili e addirittura di pazzia.

Nel Settembre 1845 quando l'Oratorio è presso i Molini di città, don Bosco fa uno degli incontri fondamentali della sua vita. Lo avvicina un ragazzetto pallido, 8 anni, orfano di padre: Michelino Rua. Diventerà suo braccio destro, e suo successore alla testa della Congregazione Salesiana.

Il 12 aprile 1846 l'Oratorio si trasferisce sotto una tettoia affittata da Francesco Pinardi, in Valdocco. È il giorno di Pasqua, ed è il suo trapianto definitivo.

Nell'Oratorio i ragazzi trovavano vitto e alloggio, studiavano o imparavano un mestiere, ma soprattutto imparavano ad amare il Signore: San Domenico Savio era uno di loro.

Don Bosco era amato dai suoi "birichini" (così egli li chiamava) fino all'inverosimile. A chi gli domandava il segreto di tanto ascendente rispondeva: " Con la bontà e l'amore cerco di guadagnare al Signore questi miei amici". Per essi sacrificò tutto quel poco denaro che possedeva, il suo tempo, il suo ingegno che aveva fervidissimo, la sua salute. Con essi si fece santo. Per essi ancora fondò la Congregazione Salesiana, formata da sacerdoti e laici che vogliono continuare l'opera sua e alla quale diede come "scopo principale di sostenere e difendere l'autorità del Papa".

Volendo estendere il suo apostolato anche alle fanciulle fondò, con Santa Maria Domenica Mazzarello, la Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice si sparsero in tutto il mondo al servizio dei giovani, dei poveri e dei sofferenti, con scuole di ogni ordine e grado, istituti tecnici e professionali, ospedali, dispensari, oratori e parrocchie.

La missione a cui il Signore chiamò Don Bosco attraverso i sogni e i richiami della realtà è vasta. Ma i giovani sono sempre l'elemento inconfondibile. La loro presenza diede alla missione di Don Bosco il suo tratto caratterizzante. "Io per voi studio, per voi lavoro, per voi sono disposto anche a dare la vita" soleva dire Don Bosco.

Ma insieme al "campo" Don Bosco intravide la finalità originale della sua missione: rivelare ai giovani poveri l'amore di Dio. Intuì pure i principi ispiratori di uno stile pastorale adeguato a questa finalità: quello del Buon Pastore.

Con Don Bosco si riafferma la preferenza per la gioventù povera, abbandonata, pericolante, che ha maggior bisogno di essere amata ed evangelizzata specialmente nei luoghi di più grave povertà.

La percezione del disegno di Dio su ogni giovane e la comprensione dell'anima del ragazzo portarono Don Bosco ad elaborare un "progetto", frutto di vita spirituale, di esperienza pratica, di dialogo con altri educatori.

Egli lo esprime in formule brevi, in aneddoti, in consigli agli educatori. Ogni tanto tenta anche delle sintesi. Ma soprattutto lo imprime nelle sue opere attraverso i seguenti elementi: la volontà di stare tra i giovani condividendo la loro vita; la comprensione dei dinamismi e desideri profondi del ragazzo: il desiderio di amore, di conoscenza, di senso; la risposta educativa che si fonda sulla ragione, la religione, l'amorevolezza; il criterio preventivo: esperienza gioiosa del "bene"; le condizioni dell'ambiente educativo; ciò che ispira e dà il tono a tutto; la familiarità che crea corrispondenza e desiderio di crescita. Tutto questo dà luogo al metodo del Sistema Preventivo i cui elementi fondamentali sono: l'atteggiamento profondo del Buon Pastore da parte dell'Educatore; l'assistenza: lo stare con i giovani; l'intenzione esplicita di provocare una risposta di affetto e gioia, dunque di corresponsabilità e partecipazione; l'appello alle forze interiori; alcuni momenti fondamentali in cui tutto ciò si realizza: l'ambiente, il gruppo, il rapporto personale.

Dedicò tutto il suo tempo libero, che spesso sottrasse al sonno, per scrivere e divulgare facili opuscoli per l'istruzione cristiana del popolo.

Fu, oltre che un uomo dalla carità operosissima, un mistico tra i più grandi.

Tutta la sua opera trasse origine dalla intima unione con Dio che fin da giovane coltivò gelosamente e si sviluppò nell'abbandono filiale e fedele al disegno che Dio aveva predisposto per lui, guidato passo passo da Maria Santissima, che fu l'Ispiratrice e la Guida di tutto il suo operato.

Ma la sua perfetta unione con Dio fu, forse come in pochi Santi, unita ad un'umanità tra le più ricche per bontà, per intelligenza e per equilibrio, alla quale si aggiunge il pregio di una conoscenza eccezionale dell'animo, maturata nelle lunghe ore trascorse quotidianamente nel ministero delle confessioni, nell'adorazione al Santissimo Sacramento e nel continuo contatto con i giovani e con persone di ogni età e condizione.

Nel Luglio 1846 Don Bosco contrae una Malattia quasi mortale. La guarigione è strappata alla Madonna dalle preghiere dei giovani lavoratori che frequentano l'Oratorio.

Il 3 novembre 1846 dopo una lunga convalescenza passata ai Becchi, don Bosco ritorna all'Oratorio accompagnato dalla madre Margherita, che viene a fare da mamma ai suoi ragazzi. In due stanze prese in affitto inizia la scuola.

Nel Dicembre 1847 apre nei pressi di Porta Nuova un secondo Oratorio, e lo dedica a San Luigi.

Nel 1851 Don Bosco acquista casa Pinardi, che finora ha affittato. Inizia la costruzione della chiesa dedicata a san Francesco di Sales, che verrà terminata e consacrata nel 1852. Firma i primi contratti di apprendistato per i suoi ragazzi che vanno a lavorare in città, anticipando l'azione sindacale a difesa dei giovani apprendisti.

E' il 1853 Don Bosco fonda le Letture Cattoliche, piccoli libri mensili per l'istruzione cristiana della gente. Iniziano a funzionare nell'Oratorio i primi laboratori professionali, e si sviluppano le scuole interne.

Il 26 gennaio 1854 Don Bosco propone a quattro giovani (Rua, Cagliero, Rocchietti, Artiglia) la fondazione dei Salesiani: si tratta di fare una promessa di impegnarsi "nella carità verso il prossimo".

Il 29 ottobre 1854. Entra all'Oratorio Domenico Savio, il "ragazzo santo ".

Il 25 marzo 1855. Michele Rua fà voto di povertà, castità e obbedienza nelle mani di don Bosco. È il primo Salesiano.

Nel 1857 Don Bosco comincia a scrivere le Regole dei Salesiani.

E' il 1858 don Bosco si reca a Roma, per presentare la sua opera al Papa. Pio IX lo invita a scrivere le " cose meravigliose " che sono all'origine della sua opera. E' l'inizio di un proficuo rapporto e collaborazione di Don Bosco con i Papi. Il 18 dicembre 1859 nasce ufficialmente la Congregazione Salesiana. Con don Bosco, i primi salesiani sono diciotto.

Nel 1860 Muore don Giuseppe Cafasso, il grande consigliere spirituale di don Bosco. Uno dei primi ragazzi di don Bosco, Michele Rua, diventa prete.

E' il 1866 Don Bosco fa opera di mediazione tra Santa Sede e Governo italiano per il ritorno alle loro diocesi di 45 vescovi "esiliati" e per l'elezione di nuovi vescovi.

Il 1° marzo 1869. La Pia Società Salesiana è approvata dalla Santa Sede.

Il 7 dicembre 1871 Don Bosco cade gravemente ammalato mentre visita la casa salesiana di Varazze. La malattia dura 50 giorni.

E' il 5 agosto 1872 nasce la Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice, che affianca l'opera dei Salesiani. Superiora è Maria Mazzarello, che insieme a dieci altre giovani in questo giorno riceve l'abito e fa i voti religiosi.

Il 3 aprile 1874 vengono definitivamente approvate dalla Santa Sede le Regole della Società Salesiana

'11 novembre 1875 iniziano le Missioni Salesiane. Capeggiati da don Giovanni Cagliero partono per l'America del Sud i primi dieci missionarl.

Nel 1876 Don Bosco fonda, con l'approvazione della Santa Sede, la terza famiglia salesiana: i Cooperatori. Essi dovranno " aiutare la Chiesa, i Vescovi, i Parroci promuovendo il bene secondo lo spirito della Società Salesiana".

Il 7 dicembre 1884 uno dei primi ragazzi di don Bosco viene consacrato vescovo: mons. Giovanni Cagliero. Egli riparte subito dopo per le missioni dell'Argentina Meridionale. Sarà poi eletto Cardinale.

Nell'aprile del 1866 Don Bosco raggiunge la Spagna, e vi rimane trenta giorni elemosinando per il Tempio del Sacro Cuore e per le sue Opere. È un viaggio trionfale, che apre uno splendido avvenire alla Congregazione Salesiana in Spagna.

Nell'aprile del 1877 Don Bosco scende un'ultima volta a Roma. La sua salute è a pezzi.

Don Bosco ha formato generazioni di santi perché ha richiamato i suoi giovani all'amore di Dio, alla realtà della morte, del giudizio di Dio, dell'Inferno eterno, della necessità di pregare, di fuggire il peccato e le occasioni che inducono a peccare, e di accostarsi frequentemente ai Sacramenti.

"Miei cari, io vi amo con tutto il cuore, e basta che siate giovani perché io vi ami assai". Amava in modo che ognuno pensava di essere prediletto.

"Troverete scrittori di gran lunga più virtuosi e più dotti di me, ma difficilmente potrete trovare chi più di me vi ama in Gesù Cristo e più di me desidera la vostra vera felicità".

Stremato di forze per l'incessante lavoro, si ammalò gravemente. Particolare commovente: molti giovani offrirono per lui al Signore la propria vita. "Ciò che ho fatto, l'ho fatto per il Signore. Si sarebbe potuto fare di più. Ma faranno i miei figli...La nostra Congregazione è condotta da Dio e protetta da Maria Ausiliatrice".

Una delle sue raccomandazioni fu questa: "Dite ai giovani che li aspetto in Paradiso".

Spirava all'alba del 31 gennaio 1888, nella sua povera cameretta di Valdocco, all'età di 72 anni.

Il 1 Aprile 1934, Pio XI, che ebbe la fortuna di conoscerlo personalmente, lo proclamò Santo.

Fonte: http://www.monasterovirtuale.it/soffiospirito/donbosco/vita.html

I MIRACOLI PER LA BEATIFICAZIONE

Ai fini della beatificazione la Chiesa cattolica ritiene necessario un miracolo: nel caso di don Bosco ha ritenuto miracolose le guarigioni di Teresa Callegari e Provina Negro.

A Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, la ventitreenne Teresa Callegari, nel novembre 1918, si ammalò di polmonite di origineinfluenzale. Ricoverata in ospedale guarì dalla polmonite ma, durante la convalescenza, si ammalò di poliartrite infettiva ribelle a ogni cura. La patologia si cronicizzò e nel 1921, anche a causa di complicazioni, la donna non riusciva più ad alimentarsi e i medici disperavano di salvarla.

Su consiglio di un'amica iniziò una novena a don Bosco, ripetuta nel luglio dello stesso anno. Il 16 luglio, ottavo giorno della novena, la situazione peggiorò ulteriormente e si pensò alla morte imminente della giovane. Quest'ultima però, alle 4 di mattina del 17, come raccontò in seguito, avrebbe visto avanzare verso il suo letto d'ospedale don Bosco che le ordinava di alzarsi: discese dal letto senza avvertire più alcun disturbo e, mentre vedeva svanire l'immagine del sacerdote, corse gridando verso le altre malate incredule.

Il giorno dopo i medici, tra cui il dottor Miotto, constatarono la guarigione, che fu confermata durante il processo apostolico anche dai dottori Ghisolfi e Fermi e, successivamente, dai dottori Chiays, Sympa e Stampa. Il processo di beatificazione durò fino al 1929, anno in cui, il 19 marzo, la Chiesa dichiarò miracolosa la guarigione che, istantanea, completa e definitiva, non appariva scientificamente spiegabile. In tale occasione fu dichiarata miracolosa anche la guarigione di suor Provina Negro, appartenente alla congregazionedelle Figlie di Maria Ausiliatrice: la sua improvvisa guarigione da una gravissima forma di ulcera allo stomaco era stata esaminata parallelamente a quella di Teresa Callegari, ed era stata attribuita all'intercessione di don Bosco.

Fonte e altre notizie su Don Bosco: https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Bosco

 
 
 

LA CHIOCCIOLA (o lumaca con guscio)

Post n°908 pubblicato il 13 Agosto 2015 da alf.cosmos
 

LA CHIOCCIOLA (o lumaca con guscio)

 

 

CHIOCCIOLA
 
La chiocciola è un animale invertebrato appartenente al phylum dei molluschi. Striscia sul piede (vedi nr.19 dell’immagine del post) e utilizza la conchiglia come difesa da condizioni climatiche sfavorevoli e da pericoli esterni.
La conchiglia delle chiocciole oltre a proteggere le stesse, riduce anche la perdita di acqua che avviene attraverso l'evaporazione. La conchiglia si forma con una sostanza detta conchiolina che l'animale stesso produce. Nella lingua ci sono delle fasce di accrescimento che diventano sempre più larghe verso l'esterno e formano la tipica spirale che si arrotola sempre in senso antiorario. La parte del corpo che striscia sul terreno e permette i movimenti e le ritirate grazie ad un forte muscolo, si chiama piede. Sul capo ha quattro tentacoli: due antenne che portano gli occhi e due tentacoli tattili come organi di senso. Tra i due tentacoli tattili c'è la bocca che contiene un organo simile ad una lingua (radula) munito di tanti denti microscopici con cui l'animale grattugia il cibo prima di ingoiarlo.
È molto nota la sua lentezza nei movimenti (0,03 mph, corrispondenti a 0,048 km/h)[1]. Si trascina per il piede ed usa una bava argentea come lubrificante per evitare di ferirsi. Le secrezioni della chiocciola servono anche a formare l'epifragma nel momento in cui l'animale si ritira nel suo guscio. Altra caratteristica curiosa dalla chiocciola è legata alla riproduzione. Essa è infatti un’ermafrodita insufficiente ovvero possiede sia l’apparato maschile che femminile ma per la riproduzione necessita dell'intervento di un suo consimile. Quindi i due individui durante l’accoppiamento fecondano e rimangono fecondati contemporaneamente.
La chiocciola è un animale vegetariano polifago. tutti i vegetali freschi sono appetiti dalla chiocciola, come lo sono anche parte di quelli secchi, che devono essere però umidificati dalla rugiada o dalla pioggia per essere triturati facilmente dalla radula.
Appetisce volentieri anche funghi, tuberi e frutti sia crudi che cotti, come d’altra parte non disdegna alimenti sotto forma di pastoni, farine, pellettati.
Allo stato libero, in natura, il mollusco utilizza in prevalenza vegetali che presentano foglie di grandi dimensioni, di tipo palmare e soprattutto fresche ed umide.
La chiocciola è un animale dal carattere assai cauto e timido in quanto si ritira appena sente il primo segnale di pericolo. Quando vengono anche solo sfiorate le antenne, queste si ritraggono istantaneamente.

I VARI ORGANI DELLA CHIOCCIOLA IN RIFERIMENTO ALL’IMMAGINE DEL POST
1)conchiglia 2) fegato 3) polmone 4) ano 5) poro respiratorio 6) occhio 7) tentacolo 8) ganglio cerebrale 9) dotto salivare 10) bocca 11) gozzo 12) ghiandola salivare 13) poro genitale 14) pene 15) vagina 16) ghiandola mucosa 17) ovidotto 18) stiloforo 19) piede 20) stomaco 21) rene 22) mantello 23) cuore 24) vaso deferente

Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Chiocciola

http://www.lumacaetrusca.com/Lumaca%20Etrusca%20Tarquinia/La%20Lumaca%20Etrusca/6214A7CF-D667-4899-AF51-5DCDA7399E13.html

 
 
 

Fisica Quantistica - Il concetto di Risonanza - Emilio del Giudice

Post n°907 pubblicato il 03 Agosto 2015 da alf.cosmos
 

IL CONCETTO DI RISONANZA - FISICA QUANTISTICA -

EMILIO DEL GIUDICE

 

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963