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Messaggi di Giugno 2016

Mio video : Corrado Malanga: Chi ammazza gli animali uccide una parte di sé 14.05.2016 Torino

Post n°1007 pubblicato il 30 Giugno 2016 da alf.cosmos
 

Mio video:

Corrado Malanga: Chi ammazza gli animali uccide una parte di sé 14.05.2016 Torino

 


 


Spezzone della conferenza del 14.05.16 in cui Malanga si esprime a favore degli animali e contro la caccia.
Ho filmato personalmente il video e più avanti pubblicherò altri video riguardo questa conferenza
Viva gli animali, con il loro importante percorso, la loro intelligenza e i loro sentimenti :-)
Alf

 

 
 
 

BAMBU’. LE CASE ECOSOSTENIBILI GRAZIE ALLA PIANTA DELLE MERAVIGLIE

Post n°1006 pubblicato il 27 Giugno 2016 da alf.cosmos
 

BAMBU’. LE CASE ECOSOSTENIBILI GRAZIE ALLA PIANTA DELLE MERAVIGLIE

Dalla casa che resiste alle inondazioni fino ai padiglioni per le esposizioni. Architetti e ingegneri riscoprono il materiale già utilizzato dai loro "colleghi" nel medioevo

di MARCO ANGELILLO

 

 

case ecosostenibili

 

ROMA - Si narra che sia la prima specie vegetale rinata sui suoli di Hiroshima e Nagasaki dopo il bombardamento atomico del 1945. Il bambù è la pianta delle meraviglie: graminacea perenne, sempreverde, dalla crescita spontanea, rapida. Non ha bisogno di essere seminata, annaffiata o concimata e si propaga autonomamente, rigenerandosi all'infinito. Il suo fitto apparato radicale costituisce una barriera naturale a rischi di smottamento, frana, dilavamento del suolo. Le foglie di un bosco di bambù assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno come poche altre specie. La sua versatilità era conosciuta fin dall'antichità: il bambù veniva impiegato fin dal Duecento in Cina per realizzare le gomene e le cime delle navi, le funi dei ponti sospesi, il più duraturo dei quali, sul fiume Min (nella provincia del Fujian), è durato oltre 1.700 anni. Il suo legno era utilizzato anche per costruire le tubature per l'irrigazione dei campi di riso, soprattutto nella provincia del Sichuan.

 

 Bali, la fabbrica fatta solo di bambù

l bambù è un alimento fondamentale per il panda gigante e per la scimmia ragno, pianta decorativa nei giardini zen giapponesi e nei parchi romantici occidentali, materiale per l'interior design e per la costruzione di armi e trappole (utilizzate dai Vietcong durante la guerra del Vietnam), per vele, carta, tessuti, telai per biciclette, canne da pesca, farmaci e filtri per aria e acqua. Nella cucina orientale i germogli, ricchi di proteine e di sali minerali, sono gli ingredienti base di molte ricette e dalle foglie si ottengono particolari bevande alcoliche.

 case eco

Acciaio vegetale


È nelle costruzioni, antiche e contemporanee, tuttavia, che il bambù esprime tutte le sue potenzialità. Oggi è impiegato in edilizia principalmente in Asia e in America Latina, ma è probabile che in futuro conquisterà anche l'Europa e il Nordamerica. Basta infatti elencare qualche sua caratteristica fisica e meccanica per convincersi che sarà così. In alcune specie lo spessore del culmo (il fusto delle graminacee) può arrivare fino a 30 millimetri e il suo diametro fino a 30 centimetri, con altezze che possono raggiungere i 40 metri. Cavo e leggero, il bambù ha straordinarie proprietà meccaniche: la resistenza a tensione delle sue fibre può toccare i 12.000 kg/cm2, quasi due volte quella dell'acciaio. E supera addirittura il calcestruzzo nella resistenza a compressione. Sta diventando sempre più competitivo sul mercato delle costruzioni green e per le sue caratteristiche un laboratorio di ricerca di Singapore costituito da un team svizzero-asiatico, il Future cities laboratory, in collaborazione con l'Istituto federale svizzero di tecnologia di Zurigo, sta testando il bambù nel calcestruzzo armato, proprio al posto dell'acciaio.

 

Gli esempi di edifici in bambù sono moltissimi. A Manizales, città colombiana culla dell'architettura in bambù americana, sono ancora abitabili alcune case costruite a fine Ottocento. Architetti e ingegneri di tutto il mondo hanno fatto ricerca sul bambù, dal tedesco Frei Otto allo statunitense Richard Buckminster Fuller, dal giapponese Arata Isozaki a Renzo Piano. In America Latina si sono sviluppate tecniche costruttive rivoluzionarie: in Colombia, per esempio, l'architetto Carlos Vergara ha realizzato a Cali, negli anni Ottanta, la struttura in bambù a pianta quadrata più grande del mondo. In Costa Rica, Ecuador, Perù e Colombia sono stati costruiti interi quartieri di case popolari. Considerato il massimo esponente mondiale per questo tipo di costruzioni, Simòn Vélez ha realizzato ville, capannoni, stalle, ponti e addirittura una cattedrale. A Pereira (Colombia), nel 1999 l'opera venne completata in sole 5 settimane, con un costo pari a 30.000 dollari americani. L'intreccio dello scheletro architettonico a vista rimanda alle ricche e spontanee foreste pluviali colombiane e si inserisce in armonia nel contesto circostante e preesistente. Caratteristica sorprendente di questa architettura è il richiamo diretto allo stile gotico, con accentuati sviluppi verticali e una leggerezza strutturale invidiabile.

 

Simòn Vélez è l'autore anche di alcune tra le prime realizzazioni contemporanee in bambù d'Europa: una casa a basso costo e il padiglione Zeri all'Expo 2000 di Hannover, edificio a pianta poligonale alto 14 metri e mezzo e largo 40 con uno sbalzo perimetrale di 7 metri per proteggere l'interno dal sole e dalla pioggia. E a proposito di Expo, anche a Milano non poteva mancare un padiglione che celebrasse il trionfo del bambù: è quello del Vietnam, ispirato agli stagni di loto, ambiente caratteristico del Paese asiatico. È stato progettato dall'architetto vietnamita Vo Trong Nghia, che ha sentenziato: "Penso che il bambù e il laminato di bambù sostituiranno altri materiali e diventeranno l'acciaio verde del 21° secolo".

 

Verde e solidale

Numerose le realizzazioni, rigorosamente in bambù, che uniscono l'aspetto sociale alla sostenibilità ambientale ed economica. Lo studio H&P Architects di Hanoi ha progettato la Blooming bamboo home, un prototipo di casa pensato per resistere a inondazioni alte fino a tre metri. Il piano di calpestio è sollevato rispetto al suolo, per permettere all'acqua di scorrere al di sotto del solaio; le pareti e alcune sezioni della copertura si aprono verso l'esterno per consentire la ventilazione naturale. Zona giorno e zona notte occupano il piano principale; lo spazio sottotetto può essere utilizzato per lo studio o la preghiera. Vasi sospesi, sempre in bambù, possono ospitare piante e fiori, creando un giardino verticale sulla facciata. Di notte, l'illuminazione interna si diffonde magicamente all'esterno attraverso le fenditure delle pareti perimetrali. La struttura può essere assemblata in appena 25 giorni. Costo: 2.500 dollari!

 

E ancora. Una torre in bambù alta nove metri e larga tre produce acqua potabile ricavandola da pioggia, nebbia e rugiada: è la Warka water tower, un'invenzione italiana realizzata dall'architetto Arturo Vittori per contrastare il problema della siccità in Etiopia. L'aria si condensa in goccioline d'acqua che si depositano sulle fibre della rete interna alla struttura; da qui, seguendo i percorsi intrecciati della maglia, le gocce scivolano in un bacino alla base della torre dove l'acqua viene raccolta. Sempre in Africa, in Ghana, il bambù è ancora protagonista. Bamboo bike è la bicicletta nata in collaborazione con un network internazionale per la produzione di bambù e vimini. L'acciaio verde viene utilizzato per il telaio delle bici. Obiettivi: aiutare i produttori a uscire dalla povertà e mettere a disposizione degli abitanti di tutto il mondo un mezzo di trasporto sostenibile. Un'impresa sociale con sede a Kumasi, Ghana Bamboo, assembla le biciclette e le vende nel mercato globale.

 


case ecosostenibili

 

Per un lungo periodo l'utilizzo diffuso di materiali moderni ha significato per il bambù la perdita del ruolo che aveva conquistato nelle regioni del pianeta in cui è diffuso. È stato gradualmente sostituito da calcestruzzo, acciaio e legno ed è cosi diventato il legno dei poveri. Ma oggi questa connotazione e l'idea della sua deperibilità sono fattori in parte superati e il bambù è in fase di rivalutazione in tutto il mondo, anche grazie alla sua connotazione ecosostenibile. La pianta delle meraviglie, tuttavia, non è esente da rischi: alcune delle migliaia di specie di bambù sono, purtroppo, a rischio di estinzione a causa della deforestazione. Non sono pochi gli incendi dolosi, provocati per liberare i terreni ad altre coltivazioni, magari più redditizie nel breve periodo ma certamente meno lungimiranti.

 

Fonte e altre foto: Repubblica del 24/5/2015  http://www.repubblica.it/ambiente/2015/05/24/news/bambu_-115147736/

 
 
 

EMOZIONI, SENTIMENTI E SOFFERENZE DEGLI ANIMALI

Post n°1005 pubblicato il 22 Giugno 2016 da alf.cosmos
 

EMOZIONI, SENTIMENTI E SOFFERENZE DEGLI ANIMALI

Prof.ssa Alessandra Graziottin

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

 

 

lama

 

 

Charlie e Josephine erano stati compagni inseparabili per 13 anni. Di fronte all’impietrita Josephine, Charlie venne ucciso a colpi di fucile dalla polizia che aveva cercato di catturarlo, con un atto di violenza che risultò poi del tutto immotivato. Josephine all’inizio restò immobile, senza un gemito. Poi, lentamente, si avvicinò al corpo di Charlie accasciato a terra, si piegò sulle ginocchia. Silenziosamente appoggiò la sua testa sul corpo morto di lui, coperto di sangue. Si piegò di più, con un gemito lungo che straziò il cuore dei presenti... Non si alzò più. In quindici minuti Josephine, sana e forte, era morta. Di crepacuore.

L’aspetto più singolare di questa storia amara, raccolta dal dottor George Engel, dell’Università di Rochester, studioso che si interessa di morti improvvise, e della loro comune fisiopatologia, negli uomini e negli animali, è che Charlie e Josephine erano due lama di uno zoo fuggiti durante una tempesta di neve.


Un’eccezione, un caso singolare? No. L’osservazione attenta e affettuosa dei nostri amici animali, in circostanze anche meno drammatiche, ci svela verità che ci fa comodo non voler vedere. La loro capacità di attaccamento, di amore, è forse pari alla nostra, anche se si esprime in modi diversi. Forse, per alcuni animali, è superiore. Il fatto che non parlino con linguaggio umano non significa che non abbiano emozioni, sentimenti profondi, tenerezza e dolcezza, e capacità di dedizione fino all’eroismo. Una qualità, quest’ultima, di assoluta evidenza nei nostri amici cani. Sono capaci di pensieri formulati in forma di immagini visive, olfattive, uditive, tattili e gustative, associate a emozioni, intuizioni e comportamenti. La finezza e la complessità del loro mondo emotivo si esalta con l’amore, l’attenzione, l’interazione continua con qualche umano che li ami. Sentono le nostre emozioni, il nostro dolore, i nostri conflitti, le nostre ansie, la nostra gioia, che captano con antenne sottili, invisibili  e potenti. E soffrono, più di quanto immaginiamo, non solo per ferite fisiche, ma anche emotive. Patiscono l’indifferenza, la crudeltà dell’assenza, la violenza gratuita. Soffrono l’abbandono, la separazione dai loro amici umani, specie d’estate. Hanno una vera e propria depressione, e  attacchi di panico, se il loro padrone li lascia soli d’estate. E possono morire, o lasciarsi morire, quando vengono abbandonati. Possono morire di crepacuore, proprio come noi. Il dolore acuto dell’abbandono, o della morte di un altro animale a loro caro, o la scomparsa di una persona amata, può causare un’impennata di adrenalina e una vasocostrizione coronarica così violenta da causare un infarto massivo e senza appello. Più spesso, l’abbandono li lascia in disperata attesa sulla strada dove sono stati abbandonati, fiduciosi ad attendere che il padrone ritorni, finché una macchina non li travolge.

Liquidare l’abbandono con un cinico “Tanto è solo un cane”, oppure “E’ solo un gatto”, fa torto alla intelligenza e sensibilità dei nostri amici animali che ci amano con una dedizione assoluta, senza ombre e senza incertezze, sconosciuta a molti umani. E’ giusto ricordare quanto male facciamo ai nostri amici animali, quando li abbandoniamo, ora che di nuovo arriva l’estate e con lei la strage lungo strade e autostrade di migliaia di loro, condannati a morte dalla nostra incuria, dal nostro egoismo, dalla nostra crudeltà, dalla nostra vertiginosa noncuranza. Homo sapiens, homo crudelis.

 Fonte: http://www.alessandragraziottin.it/it/articoli.php/Emozioni-sentimenti-e-sofferenze-degli-animali?EW_FATHER=1484&ART_TYPE=AQUOT

 
 
 

L’INUTILITA’ DI SEGUIRE DEI DOGMI di O.M. Aivanhov

Post n°1004 pubblicato il 18 Giugno 2016 da alf.cosmos
 

L’INUTILITA’ DI SEGUIRE DEI DOGMI

 

di O.M. Aivanhov

 

Aivanhov

 

 

 

"Per molti cristiani, la religione si riduce ad una serie di articoli di fede che non hanno alcun rapporto con le loro esperienze quotidiane. Essi accettano passivamente dei dogmi che sono stati loro inculcati e dei quali non sanno cosa fare; e siccome non sanno cosa farne, continuano a vivere come qualsiasi miscredente. È così che la religione ha finito per non avere più niente in comune con la vera fede; non restano che delle credenze che non salveranno nessuno. Essi sono cristiani, certo, ma senza il lavoro, senza lo sforzo e senza la sperimentazione, quale risultato possono attendersi? Ora, è detto nei Vangeli che la fede è in grado di spostare le montagne; ma finché i credenti si accontenteranno di ripetere delle formule, dei gesti o dei riti spesso incomprensibili, la loro fede non sposterà le montagne e non farà alcun miracolo; e quando parlo di “miracolo”, non si tratta di guarire i malati o resuscitare i morti, ma di trasformare se stessi, resuscitare se stessi."


Omraam Mikhaël Aïvanhov

 

 

 
 
 

AVVISTAMENTI UFO DURANTE LA PARTITA DI CALCIO FIORENTINA-PISTOIESE NEL 1954

Post n°1003 pubblicato il 14 Giugno 2016 da alf.cosmos
 

AVVISTAMENTI UFO DURANTE LA PARTITA DI CALCIO FIORENTINA-PISTOIESE NEL 1954

 

Siccome siamo in clima di europei di calcio, ho pensato di proporre qualcosa di incredibile che avvenne durante la partita Fiorentina-Pistoiese nel 1954.

Tutti i giocatori si fermarono durante la partita in quanto c'erano ufo in cielo e in quei giorni a Firenze continuarono gli avvistamenti con fenomeni anche piuttosto particolari


 
 
 

OLTRE LE RELIGIONI di Alf

Post n°1002 pubblicato il 12 Giugno 2016 da alf.cosmos
 

OLTRE LE RELIGIONI di Alf

 

religioni

 

Le religioni sono state un modo per fare un percorso Interiore a seconda del luogo geografico e delle tradizioni. Purtroppo sono sempre state oggetto di manipolazioni e utilizzate dai poteri forti per i loro fini.

Assistiamo a estremismi che non hanno nulla a che fare con la Spiritualità vera; non solo oggi ma anche in passato, ad es. con le crociate. Non esistono guerre “sante” e nel contempo non può esistere razzismo di nessun tipo nella vera Spiritualità.

In parole povere le religioni, anche per cattive interpretazioni e manipolazioni, hanno contribuito a dividere, anziché unire.

Naturalmente ci sono persone buone con grande Cuore e mentalità aperta in tutte le religioni. Ci sono anche persone che non appartengono ad alcuna religione, i cui comportamenti sono spirituali veramente, al contrario di chi pensa di essere detentore di verità solo perché appartiene alla religione che reputa giusta o va in chiesa o appartiene a un determinato gruppo spirituale o setta.

E’ quindi ora di trovare i comuni denominatori; quelli che convergono verso l’Amore e il collegamento con tutto ciò che è visibile e invisibile.

La Spiritualità del futuro sarà oltre le religioni che abbiamo sempre conosciuto…sarà quella che parte da dentro di noi e si collegherà in modo amorevole a ciò che ci circonda, fin dalle piccole cose, che siano persone, animali o natura.

Ciò che conta veramente sono i nobili pensieri con i quali costruire dentro e fuori, i sentimenti che partono dal Cuore, non possessivi e altruistici, e come attraverso le azioni tutto questo diventa la realtà che ci circonda…

Ognuno può fare la sua parte per in mondo diverso di Giustizia, Pace e Armonia

La Spiritualità è unione e collegamento…certo col Divino, ma anche in Terra, perché se siamo qui è per fare esperienza e cercare in qualche modo di “spiritualizzare” la materia e portare il Cielo in Terra…Possiamo creare il Paradiso o l’Inferno…dipende solo da noi…

Un abbraccio cosmico

Alf

 

 

 
 
 

COSA SIGNIFICA ESSERE SPIRITUALI? di Jon Kabat-Zinn

Post n°1001 pubblicato il 09 Giugno 2016 da alf.cosmos
 

COSA SIGNIFICA ESSERE SPIRITUALI? di Jon Kabat-Zinn

 

Jon Kabat-Zinn


“Alcuni definiscono la meditazione “disciplina della coscienza” e preferisco questa formulazione a quella di “pratica spirituale”. La parola “spirituale”, infatti, evoca connotazioni molto differenti a seconda delle persone, inevitabilmente intrecciate con sistemi di credenze e di aspettative inconsce che molti fra noi sono restii ad analizzare e che troppo facilmente possono distoglierci dallo sviluppare un'autentica crescita e persino dal credere che sia possibile.
I
l concetto di spiritualità può limitare anziché estendere il nostro pensiero. Fin troppo frequentemente alcuni aspetti sono considerati spirituali a differenza di altri. La scienza, crescere i figli, allevare i cani, sviluppare il corpo e la mente, l'esperienza del parto, nutrirsi, dipingere, suonare uno strumento, passeggiare o ammirare un fiore sono attività spirituali? Lo sono anche respirare o scalare una montagna? Naturalmente tutto dipende dalla qualità del rapporto che si stabilisce, da come lo si interiorizza.
La consapevolezza fa risplendere tutto con la luminosità che si attribuisce al termine “spirituale”. 
Einstein ha parlato della “sensazione religiosa cosmica” provata contemplando l'ordine insito nell'universo fisico. La grande genetista Barbara McClintock, le cui ricerche sono state ignorate e sottovalutate a lungo dai colleghi maschi finché a 80 anni ha ricevuto il premio Nobel, riferisce che occuparsi delle complessità della genetica del granoturco le procurava “un sentimento per l'organismo”. 
Forse, in ultima analisi , “spirituale” significa semplicemente sperimentare direttamente completezza e intercorrelazione, rendersi conto che individualità e totalità sono connesse, che nulla è separato o estraneo. Se la posizione è questa, tutto diviene spirituale nell'accezione più profonda, sia il lavoro scientifico sia lavare i piatti. E' l'esperienza interiore che conta.
Per me, parole come “anima” e “spirito” sono tentativi di esprimere l'esperienza interiore degli esseri umani nella ricerca della propria identità e della propria collocazione in questo strano mondo. 
Nessun autentico lavoro spirituale dovrebbe mancare d'animo, così come un autentico lavoro dell'animo non dovrebbe essere carente di spirito.
I nostri demoni, draghi, nani, streghe , orchi, principi e principesse, re e regine, crepacci, segrete e remi sono qui ora, pronti a insegnarci. Ma noi dobbiamo ascoltare e farcene carico nello spirito dell'eroica e incessante ricerca che ciascuno di noi rappresenta, che lo si sappia o meno, nel tessuto stesso di una vita vissuta, di cosa significhi essere pienamente umani.
Forse la cosa più “spirituale” che ciascuno di noi può fare è semplicemente guardare con i propri occhi, vedere con occhi di completezza, e agire con integrità e tenerezza.”


Jon Kabat-Zinn dal libro “Dovunque tu vada ci sei già”, Tea ed.

 

 
 
 

IL PERCHE’ DELLA MORTE di Cerchio Firenze 77

Post n°1000 pubblicato il 06 Giugno 2016 da alf.cosmos
 

IL PERCHE’ DELLA MORTE di Cerchio Firenze 77

vecchio pensoso

 

 

 

Ogni essere amplia sempre di più la sua coscienza, attraverso molteplici incarnazioni. Non è infatti possibile raggiungere in una sola reincarnazione una coscienza tale da rispecchiare i più alti ideali morali e religiosi, diciamo così. Allora deve conoscere molte incarnazioni; esperienze in seno a determinati, molteplici ambienti. Così l’essere avrà esperienze come uomo e come donna, come intellettuale e come operaio, come principe, regnante e come mendicante, ecc… e attraverso tutte queste esperienze avrà stimoli ambientali e reazioni interiori tali che la coscienza si costituirà gradualmente.

Allora, la morte, questa cosa così spaventosa specialmente per l’uomo occidentale, diventa un motivo necessario in quanto gli consente di rinnovarsi psicologicamente, mentalmente, emotivamente; perché l’essere avrà ad ogni incarnazione una personalità diversa e soprattutto degli stimoli ambientali diversi, e quindi delle reazioni interiori diverse, in modo da costituire l’intera gamma delle esperienze necessarie alla costituzione della coscienza individuale.

Se osservate l’uomo che nasce, normalmente gioioso, pieno di vita, se non debba scontare un karma, lo vedete allegro e col desiderio di andare incontro alla vita. Poi man mano che procede nella vita, raggiunge una certa maturazione, poi l’anzianità, la vecchiaia, e col suo modo di fare comincia a non essere più tanto amato dai suoi simili, non più desiderato e gradito come lo era in gioventù. Questo è proprio un espediente della natura per staccarci dagli esseri che ci sono vicini e che riescono pian piano non dico a stancarci, ma a risultarci un po’ meno graditi, più sopportati che altro. Questo è proprio un ausilio che la natura dà all’uomo per non farlo soffrire troppo in occasione di certe momentanee separazioni.

La morte è quindi una cosa necessaria proprio perché dà all’essere la possibilità di rinnovarsi integralmente. Ma l’essere non deve aspettare la morte per far questo: nel corso stesso della sua vita deve cercare ogni giorno di essere nuovo, di nascere nuovamente. Questo è il modo per mantenersi giovani.

La morte è trasformazione, la trasformazione è continua…

Tratto da: MAESTRO PERCHE' - risposte dall'invisibile - di Cerchio Firenze 77

 

 

 

 
 
 

REINCARNAZIONE: Regressione ipnotica di memoria a vite precedenti con Valerio Sanfo

Post n°999 pubblicato il 01 Giugno 2016 da alf.cosmos
 

REINCARNAZIONE: Regressione ipnotica di memoria a vite precedenti con Valerio Sanfo - video

 


 
 
 
 
 

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