Creato da catanzarogiusep50_1 il 14/05/2009

Giuseppe Catanzaro

Il mio amore per il mondo intero

 

Messaggi di Marzo 2014

BUONGIORNO

Post n°853 pubblicato il 29 Marzo 2014 da catanzarogiusep50_1
 
Tag: AUGURI

 Anche oggi un post per augurarvi un sereno e felice fine settimana. 

Contiunuo a usare il tablet e piu che scrivere non so fare.

AUGURO A TUTTI UN SERENO E FELICE WEEK END

Un abbraccio, Pino

 

 

 
 
 

FELICE WEEK-END

Post n°852 pubblicato il 28 Marzo 2014 da catanzarogiusep50_1
 
Tag: AUGURI

Il fine settimana

Ogni giorno aspettiamo le notizie meteo e la nostra mente già il lunedì profetizza e fa gli scongiuri, perché il fine settimana sia bello.

AUGURO a tutti un felice WEEK-END

 
 
 

VILLA RAFFO - PALERMO

Post n°851 pubblicato il 24 Marzo 2014 da catanzarogiusep50_1
 

Villa Raffo, fra degrado e restauro

Nel XVIII secolo l'ordine dei Gesuiti, a Palermo, possedeva parecchie proprietà terriere, una di queste era presso la Piana dei Colli e precisamente il Feudo delle "Balate Lisce", termine dialettale per nominare pietre dalla forma piatta e liscia, affioranti dal terreno.
Il Feudo possedeva un antico baglio rurale che nel 1728 i Gesuiti trasformarono in villa residenziale, inserendo uno scalone di pregiata pietra di Billiemi, mentre al piano superiore crearono grandi stanze come dormitori, refettori, sale di studio e di riunione.
All'esterno crearono tre cortili, una cappella e due ingressi; uno, rivolto verso il mare e l'altro verso la montagna "Billiemi" da dove avevano ricavato la pietra per lo scalone, mentre nei terreni intorno per molti ettari erano coltivati a; fichi, fichidindia, mandorle, carrube, pistacchi e olivi.
Nel 1767 i Gesuiti furono espulsi e la villa venduta al Barone Giuseppe Maria Cugino, magistrato della corte borbonica del Regno delle Due Sicilie, il quale subito la trasformo per adeguarla al suo rango sociale. L'edificio che era di forma retta, fu arricchito e ampliato con forme verticali, orizzontali e triangolari settecentesche, il prospetto principale rivolto verso il mare e collocate quattro pilastri agli ingressi, da cui prese il nome: "La Villa dei Quattro Pilastri" (oggi due pilastri sono scomparsi).
Tranne che per lo scalone, la trasformazione degli interni fu radicale, al piano nobile, i vari saloni furono decorati in stile Rococò, con stucchi e dipinti del periodo, con scene floreali e di caccia, i tetti decorati con stucchi e alle pareti grandi specchi (ormai scomparsi), anche nelle sovrapporte erano inserite pitture in monocromia e bicromia.
A metà Ottocento la villa è acquistata da Nicolò Raffo, e rimasse di loro proprietà per circa cento anni, fino a quando l'ultimo erede alla morte l'ha smembrata, lasciandone una parte alla figlia e il resto a delle istituzioni di carità.
Per lungo tempo la villa, rimasta abbandonata e incustodita, è stata presa di mira da vandali e sbandati e solo da qualche anno è stata acquistata dalla Regione Siciliana, che né ha avviato il restauro, che è ancora lungi dall'essere terminato.

Le altre immagini le trovate seguendo il link: -

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10200963509449290.1073741916.1812902897&type=3

 

 

 

 
 
 

GIORNATA FAI - Villa Whitaker Palermo

Post n°850 pubblicato il 23 Marzo 2014 da catanzarogiusep50_1
 

GIORNATA FAI

Ieri mattina sabato 22 marzo '14 scrivevo al mio amico Armando e anche ad altri , che sarei andato a visitare Villa Whitaker, in fondo a via Cavour e lui mi rispondeva così:

Ciao Pino!!! Conosco la villa. E' l'unico esemplare del suo genere che non è stato demolito per far spazio alla cementificazione selvaggia in pieno regime di misure di salvaguardia del P.RG. adottato... Tutti da fucilare!!!!Qualcuno è già morto anche di morte violenta e qualcuno in carcere; ma non ripaga dello scempio che hanno perpetrato nei confronti della città che ha dato loro i natali...
Che tristezza!!!!
Ti abbraccio augurandoti una serena giornata e una buona domenica! Armà

Ebbene amici, Armando, non sa che finché si sta fuori ad ammirare il giardino e le mura della villa tutto va bene tutto è meraviglioso ma, all'interno è rimasto poco di quello che la rendeva una sontuosa dimora.
Lo scalone con il suo corrimano, in marmo bianco e rosso è ancora lì, il mosaico con la figura di pavone c'è ancora, saliamo sopra, nella speranza di vedere chissà quali affreschi o quadri, in realtà ci aspettano solo tre caminetti di marmo bianco, pregevolmente scolpiti e in uno dei quali lo stemma della famiglia, anche se non erano nobili. Ai soffitti dei bei lampadari, ma soltanto due dell'epoca e in vetro di Murano, i tetti a cassettone, una volta affrescati con motivi floreali, dipinti di bianco, ma per farci soffrire di più hanno lasciato un angolino di quaranta cmq originale.
Le pareti ricoperte in stoffa di raso, a detta di una professoressa, anch'esse erano affrescate, e non vi è traccia di questi e in ogni caso, da quando la Villa è sede della Prefettura, tutto il materiale inerente alla struttura è stato secretato e tolto da qualsiasi archivio, perfino in internet.
Della villa mio caro Armando, non ci resta che vedere l'esterno e fantasticare sulla fine dell'800, vedere svolazzare abiti in tulle e cicisbei che rincorrono le signore per i giardini.

 
 
 

BUON FINE SETTIMANA

Post n°849 pubblicato il 22 Marzo 2014 da catanzarogiusep50_1
 

 

 

 
 
 

PRIMAVERA - 20 MARZO

Post n°848 pubblicato il 21 Marzo 2014 da catanzarogiusep50_1
 

LA PRIMAVERA

Da questo anno, 2014 al 2101, la primavera inizierà il 20 marzo anziché il 21.

L'equinozio di primavera del 2014 - l'evento astronomico da cui si fa cominciare la stagione della primavera - accade giovedì 20 marzo (esattamente alle ore 17,57 italiane): l'inizio della primavera, determinato dalla rivoluzione della Terra, non arriva ogni anno lo stesso giorno e molti sono abituati a pensare che invece la stagione cominci sempre il 21 marzo, giorno di San Benedetto da Norcia. Spesso si ritiene infatti che le stagioni cambino il 21 del mese, ogni tre mesi: e che la primavera inizi il 21 marzo. Ma le stagioni non sono determinate per convenzione, come si sa, e la dichiarazione del loro avvio è una tradizione culturale conseguenza di un evento astronomico ben preciso che capita quattro volte nel corso dell'anno: agli equinozi (due) e ai solstizi (altri due), istanti precisi che la costruzione dei nostri calendari "muovono" nell'arco di alcune decine di ore ogni anno. E per tutto questo secolo, l'equinozio sarà il 20 marzo, con qualche eccezione per il 19 (nella tarda serata). La primavera astronomica tornerà a cominciare il 21 marzo solo nel 2102.

17 ORE FA AVVENOVA L'EQUNOZIO DI PRIMAVERA

 

 
 
 

PER SORRIDERE UN PÒ

Post n°847 pubblicato il 20 Marzo 2014 da catanzarogiusep50_1
 
Foto di catanzarogiusep50_1

Per augurare a tutti la buona notte, due barzellete, non troppo esilaranti.

BUONA NOTTE a tutti 

Piccoli affaristi crescono.
In classe la maestra chiede agli alunni: "Chi è stato il
più grande uomo che l'umanità abbia mai avuto?".
"Berlusconi" grida il piccolo Marco.
"Ma no" dice la maestra.
"D'Alema" dice un altro bambino.
"II mio papà" dice un terzo.
"Ma no! Non avete capito lo spirito della domanda"
dice sorridendo la maestra.
Allora il piccolo David Nataf si alza e, nel silenzio generale,
dichiara tranquillamente: "Gesù Cristo, signora maestra".
La maestra questa volta dice che la risposta è giusta,
ma dentro di sé si meraviglia che sia stata data proprio
dal piccolo David, figlio di ebrei.
Comunque, per ricompensa, dona al piccolo David
un sacchetto di caramelle.
Durante la ricreazione un amico di David, ebreo anche
lui, lo prende per il colletto e gli dice: "Ma che ti
è venuto in mente di dire che è Gesù il più grande uomo..."
E il piccolo David masticando una caramella: "Io so
Che è Mosè il più grande, così come lo sai tu, ma cerca
di capire, gli affari sono gli affari!".

Patti con Dio.
Berlusconi muore e va all'Inferno.
Siccome l'ambiente è buio e triste, si rivolge tutto sorridente a Lucifero:
"Senti, ma non ,i potrebbe fare un po' di luce e di allegria qui dentro?;.
"va bene!" acconsente Lucifero "Visto che sei Berlusconi, pensaci tu!".
Allora Berlusconi mette qui e là delle luci colorate e una musichetta allegra.
Il diavolo tutto contento, per premio, lo manda in Purgatorio.
Qui Berlusconi incontra Giuda: "Ciao Giuda! Un po' moscio l'ambiente qui, eh?
Ci vorrebbero due lucette e qualche musichetta".
Giuda dopo averlo riconosciuto dice: "Allora perché non ci pensi tu?".
Sicché Berlusconi trasforma il purgatorio in un posto bellissimo e Giuda per
premio lo manda in paradiso.
Qui Berlusconi incontra san Pietro: "Senti, San Pietro, vorrei parlare con Dio!".
"Con Dio? Ma tu chi sei?... Aahhh sei Berlusconi... va bene vai..."
Berlusconi entra nello studio di Dio e rimane lì per più di un'ora.
Ad un certo punto San Pietro, preoccupato, si affaccianello studio e vede un gran luccichio di luci e tutto un agitarsi di ballerine.
In un angolo scorge Dio con un braccio sulle spalle di Berlusconi che gli dice: "Dimmi un po' Silvio... ma sei proprio sicuro che io potrei fare il vicepresidente?".

 

 
 
 

Cavalli e Carretti al 69° Mandorlo in fiore

Post n°846 pubblicato il 19 Marzo 2014 da catanzarogiusep50_1
 

Cavalli e Carretti Siciliani

 

Domenica, 16 marzo 2014, finiva la 69^ Sagra del Mandorlo in fiore e finalmente dopo sessantatré anni riuscivo ad assistere alla parata finale, che sapevo, essere meravigliosa.

La giornata si annunciava assolata e il cielo era limpido già alle prime luci dell'alba, perché anche se l'appuntamento con il resto del gruppo era previsto alle sette e trenta. Il pullman arrivò con dieci minuti d'anticipo, per darci modo di sistemarci, così partimmo puntualmente alla volta di Agrigento, dove arrivammo alle dieci e trenta, dopo avere fatto una breve sosta per la colazione.

Il sole battendo sulle mura antiche della città li faceva splendere d'oro e tutto intorno era un brulicare di gente, che discutendo fra loro creava un lungo brusio.

Mentre salivo per via Atenea, il corso principale del centro storico, si sentì un botto; era il cannone che dava l'inizio alla sfilata.

Io mi ero posto in curva, dove per forza di cose doveva passare la sfilata, ma la mia mole impediva la visuale a chi era più basso di me e cominciarono a inveire, li invitai a mettersi davanti, ma imperterriti tenevano la loro posizione, accontentandosi di vedere attraverso un piccolo varco creato dai bambini che avevano accettato il mio consiglio.

Passarono una decina di minuti e finalmente il suono dei tamburi e tamburelli arrivava anche da me, era il segno che stava arrivando il corteo.

Finalmente eccolo arrivare, in testa il gonfalone di Agrigento che precedeva tutte le città e nazioni partecipanti, ne dimenticherò sicuramente qualcuna, ma almeno darò un'idea, il resto lo potrete vedere nelle immagini di questo link;   https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10200928979306058.1073741914.1812902897&type=3

C'era, il Messico, la Romania, la Spagna, la Lettonia, la Croazia, la Scozia, ecc... queste le nazioni, per l'Italia, diverse città Siciliane, prima in testa Agrigento, Misilmeri, Aragona e altre ancora.

Tutto era uno sfavillio di colori e di vestiti tradizionali e antichi, mai visto niente di simile prima.

con la sfilata delle dame in abiti seicenteschi si chiudeva il corteo, ma qualcuno mi disse di non andare via perché di li a poco sarebbero passati CAVALLI e CARRETTI SICILIANI, questo è il link.         

https://www.facebook.com/media/set/?set=oa.645266365508829&type=1

Anche qui una bella emozione, avevo già visto sfilate di carretti a Palermo, ma questi erano diversi, alcuni più ricchi, altri più poveri, ma in nessuno di loro era narrata la storia della Satuzza, in altre parole, di Santa Rosalia.

La giornata si è finita in un agriturismo, dove già solo i diciassette antipasti mi avevano saziato, avervelo raccontato per me è stato un piacere e spero che l'anno prossimo qualcuno di voi voglia vivere questa esperienza. 

 

 
 
 

69° MANDORLO IN FIORE

Post n°845 pubblicato il 18 Marzo 2014 da catanzarogiusep50_1
 

Domenica 16 Marzo 2014

69°MANDORLO IN FIORE
Chi mi segue su facebook sa che domenica mi trovavo ad Agrigento per assistere alla 69^ manifestazione del Mandorlo in Fiore.
È stata una magnifica giornata di sole e mi sono divertito tantissimo a scattare foto, ma anche nel vedere questo spettacolo, unico nel suo genere e al quale non avevo mai visto. La giornata è proseguita in ristorante/agriturismo, dove mi sono abbuffato a più non posso. Ieri e in parte anche oggi sto finendo di lavorare le immagini e i video fatti domenica, per fare contenti anche gli amici che mi seguono. Vi auguro una felice settimana. Un abbraccio, Pino.

 

Non ho potuto inserire le foto, perchè Explorer non me lo permette, vi incollo il link, nella speranza che lo possiate aprire. 

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10200928979306058.1073741914.1812902897&type=3

 

 

 
 
 

PER SORRIDERE UN PO'

Post n°844 pubblicato il 14 Marzo 2014 da catanzarogiusep50_1
 
Foto di catanzarogiusep50_1

BARZELLETTE CATTIVE

Campionato universale. di boxe delle Religioni. .

Finalissima: Gesù contro il Budda.
La folla incita: cristiani da una parte e buddisti dall'altra.
Inizia il match.
Budda al gong mette all'angolo Gesù, inizia a picchiarlo a sangue...
sinistro, destro, gancio.
Gesù va al tappeto in 10 secondi.
Il mach è vinto, Budda esulta.
Gesù si trascina al suo angolo malconcio, scoppiato.
San Pietro si avvicina, gli porge la spugna e commenta:
"Cazzo però... ,perdere la finale, ma così è una vergogna!".
E Gesù di rimando: .. "È vero, ne ho prese tante, ma
Avessi visto come ci è rimasto mate quando I'ho perdonato!"

 

Perdono.

Gesù è sulla croce.
Ad un certo punto scorge Giuda arrivare da lontano e lo chiama.
"Giuda vieni qui!"
Giuda si avvicina, tutto timoroso, e dice:
"Scusami,Signore, sono io che ti ho tradito. Come posso farmi perdonare?".
"Se vuoi che ti perdoni toglimi questo chiodo dai piedi, che mi dà un sacco di fastidio".
Giuda trova una tenaglia ed estrae il chiodo.
Ha appena fatto che si becca un gran calcio in faccia mentre Gesù esclama:
"Ecco! Con questo sei perdonato, brutto bastardo".

 

 
 
 

BUONGIORNO

Post n°843 pubblicato il 13 Marzo 2014 da catanzarogiusep50_1
 

 
 
 

Chiesa di Santa Chiara

Post n°842 pubblicato il 12 Marzo 2014 da catanzarogiusep50_1
 

Chiesa di Santa Chiara all'Albergheria

La fondazione della chiesa e del convento di S. Chiara risale al 1344, per opera di Matteo Sclafani, Conte di Chiusa, Centorbi, Ciminna, Adernò e infine Sclafani. L'architettura trecentesca dell'edificio subì un mutamento nel 1678, con il progetto dell'architetto Paolo Amato. La nuova architettura della chiesa si sviluppa nella navata in lunghezza e in altezza, slanciandola inserendo nell'abside una cupola ellittica. Dopo un tremendo terremoto, i lavori di rinnovamento continuarono nel 1726 sotto la direzione di Nicolò Palma, che trasformò il cantiere in barocco.
Durante l'ultima guerra mondiale, la chiesa venne colpita dai bombardamenti cha hanno distrutto una serie decorazioni, ma ha conservato comunque buona parte di opere e ancora oggi da sfoggio del suo splendore.
La facciata è semplice, ma alla sua sinistra si innalza il pittoresco campanile barocco, articolato su tre ordini con loggette e curati decori ed intagli nella pietra. L'interno, è a navata unica, con le cappelle poco profonde ed un ampio presbiterio.
Quattro sono le cappelle e sono incorniciate dalle modanature degli archi al di sopra dei quali sporgono logge dorate con i frontoni ricurvi, erano destinate alle Clarisse, perché potessero assistere, non viste , alle celebrazioni religiose.
A destra si conserva un dipinto di Olivio Sozzi Santa Chiara e le Clarisse (1735) ed una Crocifissione di Gaspare Serenario (1748).
Gli altri dipinti i minor pregio artistico, sono quelli raffiguranti: Maria Ausiliatrice, Don Bosco e S. Giuseppe, realizzati tra il 1954 e nel 1956.
L'affresco dell'arco trionfale è attribuito a Paolo Martorana: vi è raffigurato Cristo che consegna le chiavi della chiesa (ritratta come una donna con la tiara papale, la croce ed il calice) a San Pietro.
Gaspare Fumagalli realizzò Il trionfo dell'arca dell'Alleanza, nel catino absidale (1749 circa).
Antonio Grano è l'autore del Trionfo della Trinità nella cupola (1678). Nei pennacchi della cupola sono dipinti 4 figure allegoriche che simboleggiano la Carità,la Sapienza,la Fortezza e la Giustizia.
Di straordinario pregio è l'altare maggiore interamente ricoperto di bronzi dorati, lapislazzuli, agate ed ametiste e concluso da uno scenografico baldacchino.
Sulle pareti del presbiterio si possono ammirare due quadri, del 1735, dipinti dal celebre pittore di origine olandese Guglielmo Borremans : La Monacazione di Santa Chiara e San Francesco che si spoglia dei beni paterni. Sotto le due tele vi sono due mezzi busti in marmo di Carrara; di S. Rosalia e S. Restituita(sotto i dipinti del Borremans) mentre lungo i pilastri che aprono la curva dell'abside sono collocati i mezzi busti marmorei di due sante francescane: S. Margherita regina di Scozia (a sinistra) e S. Elisabetta regina del Portogallo (a destra).
La volta della navata è decorata con figure di santi, con evidente gusto del tardo settecento.

 
 
 

8 MARZO, FESTA DELLA DONNA

Post n°841 pubblicato il 08 Marzo 2014 da catanzarogiusep50_1
 

PER RICORDARE E NON PER FESTEGGIARE

Il mio augurio? La speranza che non vengano fatte più discriminazioni fra uomo e donna, che finiscano stupri e femminicidi che giorno per giorno avvengono, in Italia e in tutto il mondo.
Con questa immagini e le parole della nostra amica Loretta Fusco, auguro a tutti un sereno e felice...

8 MARZO 2014

 
 
 

MUSEO DELLA MAIOLICA

Giorno due marzo, domenica scorsa, vi ho parlato della mia escursione, bagnata, su Palermo e le visite che ho fatto, non so perché ma ho descritto l'ultima visita, oggi vi parlerò invece della prima:

La Casa Museo Stanze al Genio

La Casa Museo Stanze al Genio si trova nel quartiere della Kalsa, tra Via Garibaldi n.11 e Via Magione, in uno stabile settecentesco, dall'aspetto fatiscente ma in via di restauro. Dopo avere preso appuntamento telefonico con la guida, questa ci attende all'ingresso del museo ospitato nel piano nobile dell'edificio chiamato "Palazzo Torre Piraino".
La principale collezione è costituita da 2300 mattonelle maiolicate antiche, napoletane e siciliane, risalenti a un periodo compreso tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XX. Sono in oltre presenti collezioni minori di cancelleria d'epoca e modernariato. La casa museo conserva ancora due sale con pavimenti originali ed è divisa su due livelli e quattro sale; la sala d'ingresso, la sala neoclassica con decorazioni settecentesche al soffitto, la sala dei fiori, per le decorazioni d'inizio ottocento del soffitto e la sala della cucina. Le maioliche sono divise per epoca e per centri di produzione, Sicilia e Campania. Le visite sono guidate e si eseguono esclusivamente su prenotazione e tesseramento, il cui costo attuale è di 7€.
La guida è multilingue, le visite si effettuano anche per gruppi minimi e coppie, la durata è di circa quaranta/cinquanta minuti.

 
 
 

PALERMO - Terrad’aMare

Post n°839 pubblicato il 02 Marzo 2014 da catanzarogiusep50_1
 

Con certezza posso dire che non dimentico mai voi amici, ma la mia città - PALERMO -  il sabato e la domenica mi ruba da internet, vi auguro un buona serata.

PALERMO - Terrad'aMare
C'è chi dice che con la pioggia bisogna stare in casa, sotto un plaid, con le pantofole a leggere un libro, guardare la televisione e sorseggiare un buon cognac. Io invece, che non ho paura di bagnarmi, sono uscito questa mattina alle 9 ca. e sono rientrato a casa alle 16,45.
Palermo non è tanto grande ma ha ben 500 chiese e moltissime di esse sono del ‘600 e ‘700, così dentro vi si trovano immensi tesori artistici, così anche oggi, sotto la pioggia, ho fatto le mie brave escursioni per la città.
La prima meta è stata alle Stanze del Genio, una casa nobiliare contenente una collezione di ben 2300 mattonelle in maiolica, uno spettacolo! Mai visto mattonelle tanto vecchie e belle, la visita è durata un'oretta e con gli occhi ancora pieni di colore passiamo subito a visitare la Chiesa di Santa Chiara, anche qui dipinti stucchi e statue di marmo, ci ripagano della pioggia che abbiamo preso strada facendo, sono le 12,30, decidiamo di fermarci per pranzare entriamo in un vicoletto, dove dall'esterno non si nota la bellezza di questo locale, piccolo ma dal muro spesso e da una cucina veramente eccellente, La pioggia non cessa, ma noi dobbiamo raggiungere sempre nella vicinanza La Torre di San Nicolò all'Albergheria, dove c'è una mostra di abiti del ‘600 e dalla quale saliti in cima fino al terrazzo possiamo ammirare il maestoso panorama della nostra città, "Palermo".

 


 
 
 
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