Creato da catanzarogiusep50_1 il 14/05/2009

Giuseppe Catanzaro

Il mio amore per il mondo intero

 

Messaggi di Novembre 2016

IL MARE

Post n°991 pubblicato il 25 Novembre 2016 da catanzarogiusep50_1
 
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Il mare, un grande giocattolo

Sono sto invitato a tenere una conferenza sul mare, spettatori una scolaresca. Avendo avuto esperienza con i ragazzi, quando ero molto giovane; ho esordito mostrando una foto con ragazzini in mutande e al mare perchè avevano marinato la scuola.

Il mare è per tutti gli abitanti del mondo un grande giocattolo, da piccolissimi facciamo la gara con papà a chi fa andare la pietruzza più lontano e sistematicamente vinciamo noi, ma crescendo giocando al saltello delle pietre sull'acqua ecco che vince lui, perchè sa di doverci insegnare a perdere. Il gioco con il mare continua in un crescendo, impariamo a nuotare poi a subacquare, infine tutti gli sport possibili e imaginabili, dal serf a oofshore, dalla barchetta a vela al trimarano; una continua sfida con se stessi e con il mare.

Il mare, da nostro amico giocattolo, è anche un nemico, un mezzo di lavoro e di nutrimento, ad esso dovremmo tanto rispetto, ma cosa facciamo?

Con il nostro progresso, la rivoluzione industriale, la voglia di possedere sempre di più; abbiamo rovinato le coste e con l'erosione, ma sopratutto con l'inquinamento.

Le piogge acide e gli scarichi industriali, hanno avvelenato le acque e con essi i pesci che accumulano nelle loro carni mercurio e piombo.

L'effetto serra sta sciogliendo la banchisa e i ghiacciai, eppure facciamo molto poco per fermare tutto ciò.

Il mio intervento è durato più di novanta minuti e i ragazzi attenti mi hanno rivolto tante domande, forse alcune semplici, ma altre no e mi sono lasciato trascinare dal fervore per dimostrare come non è giusto chiudere gli occhi.

Tornerò presto da loro per la conclusione del loro progetto e per ricaricarmi della loro giovinezza.  

 
 
 

PERDERE UN'AMICA

Post n°990 pubblicato il 11 Novembre 2016 da catanzarogiusep50_1
 
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UN PRESENTIMENTO

Giorno 09 cm, con insistenza ho provato a chiamare la mia amica Trylli, ma nulla, ho insistito il giorno dopo e ancora nulla; pensavo si trattasse de lsolito problema di cattiva ricezione, visto che lei abita al confine fra Quarto e un altro paese di Napoli, ma non era così.

Ieri serà un msg su facebook, la cugina mi avvisa che la mia amica, ma per molto di più, quasi una sorella è stata ricoverata per ictus ed è grave.

La notizia di oggi Fiorella non è più fra noi,adesso si trova in cielo perchè una persona così bella nel cuore, non può che essere in paradiso.

La foto che vedete è quella di sette anni fa quando siamo diventati fratelli.

Riposa in pace sorella mia, le tue sofferenze su questa terra sono finite.

 

pino    

 
 
 

IL SABATO DEL VILLAGGIO

Post n°989 pubblicato il 03 Novembre 2016 da catanzarogiusep50_1
 
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IL SABATO DEL VILLAGGIO

Racconto d'un pensionato

 

Il sabato di un pensionato qualunque, potrebbe sembrare insignificante, a lui si pensa sempre come a qualcuno che non ha nulla da fare, io invece dimostrerò come la sua vita sia tanto movimentata.

Per lui la giornata comincia troppo presto, soffre d'insonnia, così dopo la colazione si trastulla nel fare toilette, ora sono le nove ed è pronto per fare la spesa nel supermercato più vicino casa.

Quando ha finito di riempire le borse, oggi non si usano più le sportine di cellophane, è pronto per portale a casa.

Sì a casa!

Ora per quanto vicina possa essere, casa sua è sempre troppo lontana.

Servirebbe una bella automobile, ma lui non guida più da parecchio tempo, da quando ha avuto l'ultimo attacco d'epilessia, così si mette tranquillo alla fermata e aspetta l'autobus; tanto, prima o poi arriverà.

Comunque lui sa che il tempo è prezioso e non bisogna perderne neanche un po', così chiama un'amica al telefono, sempre la stessa, lei è felice di sentirlo e i minuti passavo veloci, dieci, quindici, venti minuti e più. Il tempo passa e loro ridono, scherzano e parlano dei propri problemi, lei abita lontano e forse è l'ultima che s'è ammalata di poliomelite, alcuni dicono siamo soltanto amici virtuali, noi invece ci definiamo amici reali. Ecco che arriva l'autobus e la chiacchierata finisce, ma il calore è rimasto dentro, quest'amicizia ora dura da tanti anni ed è pura.

Oggi però la giornata del pensionato è stata scombussolata, in casa grandi pulizie e i suoi angolini per scrivere o per riposare non erano disponibili, così poiché il tempo era bello e soleggiato, ha pensato di fare due passi in centro, l'aria calda del vento proveniente da sud lo investiva lateralmente e il sole dietro gli riscaldava le spalle, sempre doloranti.

Ancora una volta solo e il tempo scorreva inesorabile, ecco tornare in aiuto la rubrica telefonica; è meglio chiamare chiamo uno o due amici. Virtuali?

Perché vi ostinate, sono reali!

Hanno un corpo, un'anima e parlano, ma soprattutto, quando stanno insieme sanno essere allegri.

Finalmente ora di pranzo, un pasto frugale e un riposino sul divano, mentre il suo studiolo torna ad essere lindo, pulito e rassettato.

Direte: cosa c'entra con il sabato del villaggio? Nulla! È stato soltanto il mio modo di incuriosirvi.  

Un abbraccio, Pino  

 

 

 
 
 
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