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I folletti

Il folletto è un personaggio fantastico della tradizione popolare che vive nelle fiabe e nelle leggende. E' una minuscola creatura magica del folklore, mediterraneo, europeo e nordico. Il termine deriva per sincretismo linguistico tra i volgari  folle, e forse folata, e l'arabo farfar.
Si presenta come un essere buffo, veloce e sfuggente, piccolo e agile, ma anche come un turbine di vento, un misterioso burlone.
Ha un viso da fanciullo, capigliatura lunga e ricciuta, coperta da un berrettino a sonagli. Indossa un saio scarlatto e scarpe di cristallo.
Abita in tane, nei boschi di conifere o presso le case degli uomini, nei cortili e nei granai. Non ci tiene a farsi vedere ed è bravissimo a nascondersi e sa rendersi invisibile. Ha un carattere terribilmente dispettoso e si offende con facilità. Esce quasi sempre solo di notte per divertirsi a fare dispetti, in quanto ama giocare scherzi alle bestie delle stalle, come intrecciare le criniere ai cavalli, poi scompigliare i capelli delle belle donne, strappare le coperte a chi dorme, disordinare gli utensili e gli oggetti delle case e molestare le persone povere di spirito. Ama gli animali e si diverte a cavalcare le rane.

 
Creato da: amigdala.t il 28/04/2008
UNA FIABA PER OGNI BIMBO

 

 
« LA LEGGENDA DEI SEMPREVERDI

Il mito della creazione

Post n°9 pubblicato il 15 Febbraio 2009 da amigdala.t

Quando il mondo fu creato gli uomini non c'erano.
Una mattina Manitù, il dio dei pellerossa, si svegliò di buon umore e decise di creare l'uomo. Prese un pò di argilla, la impastò e la mise in forno per farla cuocere. Commise però l'errore di addormentarsi e quando aprì il forno l'uomo aveva la pella bruciata, nera.
Il giorno dopo impastò e mise a cuocere un altro uomo, ma lo sfornò troppo presto, non ancora del tutto cotto: era nato l'uomo dalla pelle bianca.
Il giorno dopo ancora Manitù mise nell'impasto d'argilla anche un pò d'olio e nacque così un uomo dalla pelle gialla.
Dopo queste tre esperienze "sbagliate", il quarto giorno Manitù non commise più errori: stette attento a impastare bene l'argilla e sbirciò di tanto in tanto nel forno per controllare la cottura. Quando la tirò fuori, l'uomo era cotto a perfezione: aveva la pelle d'un bel color rame. Era nato l'uomo dalla pelle rossa!

 
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Commenti al Post:
susanne3
susanne3 il 15/02/09 alle 21:33 via WEB
Buona serata!!!
(Rispondi)
 
niki_761976
niki_761976 il 30/12/10 alle 02:34 via WEB
buona notte cara..e il tuo ometto..che potrebbe essere come la pia piccole nipote..foglia di mia sorella...alla quale devo la mia rinascita...ciao
(Rispondi)
 
Perturbabile
Perturbabile il 05/12/11 alle 21:28 via WEB
:) augh!
(Rispondi)
 
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BAMBINI PER UN MONDO MIGLIORE

Se il bambino vive nella critica, impara a condannare.

Se vive nell'ostilità, impara a litigare.

Se vive nella paura, impara ad essere apprensivo.

Se vive nel ridicolo, impara la timidezza.

Se vive nei capricci, impara l'intolleranza.

Se vive nella superficialità, impara l'indifferenza.

Se vive nella lealtà, impara la correttezza.

Se vive nella condivisione, impara la generosità.

Se vive nell'incoraggiamento, impara la fiducia.

Se vive nella tolleranza, impara la pazienza.

Se vive nell'onestà, impara la giustizia.

Se vive nell'amore, impara ad amare

e a costruire per tutti un mondo migliore.

(Dorothy L. Nolte)

 

Gli gnomi


Gli gnomi sono creature benevole e sagge, simili a uomini minuscoli. Sono baffuti e barbuti, vecchi e burberi, alti poco più di un palmo e vivono a lungo. Sono piccoli e tozzi con una forza ben 7 volte superiore a quella dell'uomo. Corrono molto veloce e i loro salti sono enormi. Indossano caratteristici cappelli a cono, spesso di colore rosso e sono (come fate, nani ed elfi) strettamente legati alla natura in cui abitano. Dimorano nei boschi, in miniere, grotte cristalline, nei  tronchi degli alberi e nelle caverne, vivono sotto terra e custodiscono tesori.
Come quasi  tutti gli abitanti del piccolo popolo, gli gnomi hanno un legame molto intenso con la natura che li circonda, tanto da arrivare a vivere in simbiosi con essa. Nutrono un profondo rispetto per la flora e la fauna e intervengono in suo aiuto quando se ne presenta l’occasione.
Il loro nome deriva dalla radice greca gnosis cioè “conoscenza”: essi conoscono e comprendono il linguaggio degli animali, si dedicano a curare gli animali della foresta, conoscono gli usi medicinali delle erbe, allevano capre e preparano biscotti. L’attività lavorativa degli gnomi è principalmente legata al mondo dell’artigianato. Ogni gnomo ama costruire con le proprie mani tutto ciò che gli serve: dagli utensili più minuti a strumenti più elaborati.

La compagnia, la birra ed il raccontarsi storie sono spesso accompagnate da un’usanza definita dagli gnomi “rilassante”, quella di fumare la pipa. Ogni gnomo ha una pipa personale ricavata dalla lavorazione di un tronchetto di noce o di faggio.

 

 

 

 

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