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QUESTO CALCIO (MINORE) MI FA SCHIFO

Gli occhi ancora chiusi, Nicola Pasquini lotta per la vita in un letto dell’ospedale di Massa. Il 20enne calciatore del Monzone, colpito da infarto domenica scorsa mentre era in corso la partita col Cinquale sul campo di Montignoso ha però dato alcuni segni confortanti, soprattutto quei due lacrimoni che gli sono scesi dagli occhi mentre i genitori parlavano e lo accarezzavano. Ora sta affrontando la fase delicata del risveglio dal coma, i suoi compagni di squadra sanno che la loro presenza può essere importante e fanno a gara per stare al suo capezzale. L’intera Valle del Lucido è stretta attorno a lui, la squadra vuol giocare le ultime due partite sostenuta da tutta Monzone e dare la notizia a Nicola il giorno del risveglio del raggiungimento dei play-off di Seconda categoria. Una gara di solidarietà come la gente della Lunigiana sa fare. Ieri però è arrivata a sorpresa la sconcertante decisione del Giudice sportivo regionale della Figc toscana, riguardo l’esito della partita sospesa dopo il drammatico incidente di Pasquini. I giocatori di entrambe le squadre, come si legge anche nel dispositivo della sentenza, sconvolti per l’accaduto avevano sottoscritto una dichiarazione con cui chiedevano all’arbitro di non proseguire il match. A sorpresa, il giudice sportivo ha però dato partita persa a entrambe le squadre infliggendo anche un punto di penalizzazione in classifica e 300 euro di multa. Quale 'reato sportivo' hanno commesso dirigenti e giocatori con l’avallo dell’arbitro? Stando al giudice, si configurerebbe una 'rinuncia alla partita' benchè motivata da "un episodio particolarmente drammatico". Al 22’ del primo tempo tutti hanno abbandonato il campo da gioco quando hanno visto Nicola accasciarsi e non dare più segni di vita. Qualcuno ancora con le scarpe da gioco ai piedi e la maglietta zuppa di sudore è corso in auto dietro l’ambulanza per raggiungere l’ospedale, capire come stava il loro compagno. Gli stessi avversari del Cinquale erano in preda alla disperazione e il loro allenatore è andato all’ospedale. L’arbitro, un 20enne di Lucca ai primi anni di attività, era sconvolto. Ma per il giudice sportive hanno sbagliato tutti, in teoria avrebbero dovuto abbandonare Nicola al suo destino e continuare a giocare una partita di pallone, come se nulla fosse accaduto. E devono pagare i dirigenti delle due società: per loro la penalizzazione in classifica e una sanzione economica di 300 euro, cifra elevata in Seconda categoria dove le società vivono di volontariato. L’allenatore-giocatore del Monzone Nicola Bambini, con lunghi trascorsi anche fra i professionisti, non usa mezzi termini. "E’ uno scandalo — dice — non si è guardato al lato umano ma si è solo applicato alla lettera il regolamento. Per me però tutto passa in secondo piano: baratterei quinto posto, play-off e tutto quanto purchè Nicola si riprendesse. Se continuiamo a scendere in campo è solo per lui. Si, giocheremo per Nicola e per la sua famiglia. Sappiamo che abbiamo l’intero paese vicino, farà il tifo per noi pensando a lui. E siamo orgogliosi di questo. Nicola ha sempre avuto un grande amore per il calcio, l’ho toccato con mano anche quando l’ho allenato nelle giovanili. E’ un ragazzo d’oro e non lo dico perchè ora si trova in questa situazione. Vorrei fare i complimenti anche agli avversari: l’allenatore, i dirigenti, tutti i ragazzi del Cinquale ed anche all’arbitro. Domenica scorsa hanno agito da uomini veri, uomini di sport". "Se le regole sono queste — continua il presidente del Monzone Andreino Fabiani — le accettiamo. Le preoccupazioni sono ben altre, non certo i play-off. Se siamo amareggiati? Forse anche qualcosa di più ma è meglio lasciar perdere e pensare al nostro Nicola". Durissimo anche il commento di uno spettatore della partita, Riccardo Altamura padre di un giocatore del Cinquale. "Una sentenza del genere è vergognosa. Che colpe hanno avuto le società? Come potevano società, giocatori e arbitro continuare la partita? Gli organi federali hanno mostrato una completa miopia e insensibilità rispetto a quanto accaduto, prendendo una decisione che lascia sbalorditi e che fa male a tutto il mondo del calcio. Ma ora conta solo una cosa: la vita di Nicola, per la quale tutti facciamo un gran tifo".

(LA NAZIONE)