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Creato da Melli12 il 23/05/2007
 

 

 

 

 

 

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Messaggi del 27/07/2012

FIORENTINA, SBRONZA AL RISTORANTE

Post n°23234 pubblicato il 27 Luglio 2012 da nickvi77

Notte brava per la Fiorentina nel ritiro di Moena. Lunedì, in occasione del 25.esimo compleanno di Alessio Cerci, i giocatori e alcuni mebri dello staff tecnico si sono recati in un ristorante per festeggiare, ma a fine serata qualcuno ha esagerato. Alcuni calciatori si sono soffermati nel locale dove hanno alzato un po' il gomito. Dopo aver rotto qualche bicchiere hanno rubato due pernici imbalsamate. Furioso il ristoratore. Maurizio Dantone, proprietario del locale "Malga Peneiola", ha raccontato la vicenda al sito violanews.com: "Era una cena di compleanno, ed alcuni erano un po' allegri. Sull'altro aspetto abbiamo risolto tutto (quello delle pernici sottratte, ndr), ci siamo messi d'accordo, chiarendoci in mattinata con alcuni dirigenti. Scuse da parte dei giocatori? Magari verranno su anche loro a chiedere scusa...". Il titolare del ristorante è molto dispiaciuto per le pernici: "Abbiamo trovato i pezzi rotti qui sotto, magari nell’euforia le avranno rotte, perchè sono ripiene di segatura. La pernice poi è un animale protetto, non ce ne sono molti, mio figlio è cacciatore e per noi avevano un valore effettivo. Il problema non è stato la rottura di qualche bicchiere, e comunque qualcuno è venuto subito, sul momento, a chiedere scusa. Stamani comunque sono venuti a parlare i dirigenti, sui danni adesso attendiamo la stima dell’imbalsamatore". Infine ecco cosa ha mangiato la squadra viola: "Era un compleanno, avevano lo champagne che hanno portato loro e ci hanno chiesto di tenerlo in frigorifero in fresco. Hanno bevuto birra, ma non superalcolici. Hanno mangiato i piatti tipici, antipasto con formaggio e salumi, poi polenta salsicce funghi, capriolo eccetera. Gli abbiamo fatto mangiare il maiale e il carpaccio di carne salada, facendo dei piatti particolari per chi non poteva mangiare il maiale per religione. Ripeto inizialmente era un clima festoso, abbiamo fatto anche le foto tutti insieme". Intanto Vincenzo Guerini, club manager dei viola, non ha intenzione di farla passare liscia: "Fatti ingigantiti. Saranno presi provvedimenti. I giocatori dovranno riguadagnare la fiducia".

(SPORTMEDIASET)

 
 
 

TROVATO L'ANGOLO PERFETTO DEL CANESTRO DI BASKET

Post n°23233 pubblicato il 27 Luglio 2012 da nickvi77

Talento, fortuna, tantissimo allenamento e altrettanta concentrazione. Gli ingredienti per andare a canestro con un tiro libero e assicurarsi i punti in partita sono questi. Ma ora, almeno così sostiene un ingegnere meccanico statunitense, si potrà aggiungere alla dura vita di palestra anche una nozione scientifica, quella che avrebbe decretato le coordinate del tiro perfetto. Quasi una formula magica, a leggere la spiegazione data dal professor Larry Silverberg, della North Carolina State University che illustra così il metodo infallibile per andare a canestro nei tiri liberi: un angolo di rilascio di 52 gradi, tre rotazioni all'indietro al secondo della palla, mirare a un punto a 7 centimetri dietro il centro del canestro, verso la parte posteriore dell'anello. Come commenta l'ingegnere meccanico: «Con la rotazione all'indietro, se la palla colpisce il ferro o il tabellone, viene smorzata dal contatto. Questo significa che arriva più lenta, resta più vicino al canestro e ha maggiori possibilità di entrare». Ma trovare l'angolo perfetto, magari in partita, pressati dal risultato e in piena ansia da prestazione, è una missione praticamente impossibile. E proprio per questo motivo lo stesso Silverberg ammette che si tratti di una formula perfetta sui libri, ma davvero difficile da mettere in atto. Semmai, può essere usata come base negli allenamenti, per studiare, insieme con il coach e i compagni, i punti migliori da cui partire per andare a canestro. Non a caso, dicono le statistiche americane, a oggi la media dei tiri liberi finiti in punti è del 75 per cento totale, anche nella lega professionista. Per arrivare a trovare l'angolo perfetto e il numero di rotazioni della palla precise, il professore americano ha studiato per molto tempo milioni di traiettorie dei migliori tiratori liberi, andando a pescare tra i video delle azioni più famose dei grandi campioni mondiali, dall'Nba in avanti, inclusi i tiri di LeBron James, oggi incoronato re dei cestisti dopo il successo dell'ultimo campionato americano. E la sua formula magica, oltre all'angolo perfetto, dice anche che questo tiro è ideale per quei giocatori alti 2 metri e che sia meglio usare il trucco di mirare a un punto dietro il centro del canestro piuttosto che guardare al suo centro perfetto. Questione anche di probabilità: guardando oltre infatti il tiratore viene messo in condizione di poter sbagliare il tiro in entrambe i modi, ovvero andando corto e andando lungo, ma gli dà alcune possibilità in più di segnare.

(CORRIERE)

 
 
 

IL MIO PAESE

Post n°23232 pubblicato il 27 Luglio 2012 da nickvi77

Ferruccio Sansa su Il Fatto Quotidiano racconta di una circolare planata all’Antiterrorismo e all’Antimafia in cui si destina una protezione di primo livello, cioè riservata a persone che corrono un “rischio imminente ed elevato” fatta di una scorta di tre auto blindate e sei agenti e presidio vicino all’abitazione con destinatari Francesco Gratteri e Gilberto Calderozzi, freschi di condanna per falso confermata dalla Cassazione per il G8. Ma perché Gratteri e Calderozzi dovrebbero ottenere la protezione? Due i possibili pericoli, secondo quanto si legge nel documento e trapela dal Viminale: da una parte si fa riferimento alle minacce che, all’indomani della sentenza per la Diaz, avrebbero cominciato a circolare “negli ambienti dell’estremismo, soprattutto attraverso Internet”. Insomma, si dice: “Dopo che sono stati condannati per il G8 i due ormai ex dirigenti sarebbero diventati un possibile obiettivo da parte di chi cerca vendetta”. Di qui la richiesta di un parere all’Antiterrorismo. Non è la sola. Ci sarebbe anche “il pericolo proveniente da ambienti della criminalità organizzata, visto che Gratteri e Calderozzi hanno condotto operazioni importanti soprattutto contro la camorra”. C’è chi ricorda, per dire, l’arresto di Michele Zagaria in cui ebbe un ruolo la Direzione Centrale Anticrimine allora guidata da Gratteri. Che disse: “I Casalesi sono come i terroristi”. Ecco, il timore è che adesso, usciti dalla polizia, i due superinvestigatori si ritrovino con le spalle scoperte. Certo, più d’uno, anche al Viminale, ha fatto un salto sulla sedia leggendo la circolare arrivata dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza: “Possibile? Tre settimane dopo la condanna e l’interdizione dai pubblici uffici dei due dirigenti, si chiede un parere per offrire loro una super-scorta”. Era appena il 5 luglio scorso quando la Cassazione, dopo undici anni, ha pronunciato le condanne definitive per la “macelleria messicana” della Diaz. Prescritte, incredibilmente, le violenze, sono arrivate, però, le decisioni per le accuse di falso. E tra i condannati eccellenti ecco tanti uomini di fiducia del gruppo dell’ex capo Gianni De Gennaro (oggi al governo con la delega ai Servizi) che negli anni, nonostante le accuse che pendevano sulla loro testa, erano arrivati ai vertici della polizia. Gratteri, che all’epoca dei fatti era direttore del Servizio Centrale Operativo (Sco), nel corso degli anni è volato fino alla guida della Direzione Centrale Anticrimine. Nonostante quell’a ccusa di falso aggravato che in appello gli era valsa una condanna a quattro anni di reclusione e cinque di interdizione. E fino a un mese fa era indicato come probabile successore di Antonio Manganelli alla guida della Polizia. Poi il macigno piovuto dalla Cassazione: la conferma della condanna a 4 anni di carcere e a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici per falso aggravato.

(CONTROLACRISI)

 
 
 

NUOVI SPORT

Post n°23231 pubblicato il 27 Luglio 2012 da nickvi77

Succede davvero: sono gli "zozzoni" degli Swamp Soccer Championships 2012, appena giocati a Hyrynsalmi, in Finlandia. Ovvero: il campionato di calcio giocato negli stagni, negli acquitirini del Nord Europa.

 
 
 

IL NUOVO STADIO DELL'UDINESE

Post n°23230 pubblicato il 27 Luglio 2012 da nickvi77

 
 
 

MAMMA HACKER

Post n°23229 pubblicato il 27 Luglio 2012 da nickvi77

Quando si dice cuore di mamma. In Pennsylvania, Catherine Venusto, 45 anni, rischia 42 anni di carcere e una multa di 90 mila dollari per aver hackerato il sistema informatico della scuola dei figli con l'obiettivo di modificare il loro voti. La donna è stata però scoperta. Senza «pensare alle conseguenze del suo gesto» ha violato il sito della Northwestern Lehigh School è entrata nel database e ha fatto dei suoi pargoli due piccoli geni. La signora Venusto aveva lavorato in passato come segreteria del distretto scolastico tra il 2008 e il 2011. La prima violazione del sistema avviene nel 2010 per salvare la figlia dalla bocciatura. La seconda operazione scatta nel 2012 per far alzare il giudizio del figlio maschio da 98 a 99. Secondo la polizia, la signora avrebbe rubato password e username della soprintendente della scuola, violando il sistema per più di 110 volte. La mamma hacker deve ora rispondere di tre capi di imputazione per aver usato illegalmente i computer della scuola e altri tre per averne alterato i dati. Gli agenti che l'hanno interrogata hanno raccontato che la donna avrebbe ammesso di aver modificato i voti, pensando però di compiere semplicemente delle azioni «immorali» e non "illegali".

(CORRIERE DELLA SERA)

 
 
 

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