Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
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"C'era una volta!. |
Ho sempre amato molto la poesia d' amore. A parte qualche frammento adolescenziale che per vanità distribuivo tra i banchi del liceo a qualche compagna di classe, le tengo ben celate nel cassetto della scrivania, non per lucida consapevolezza dei miei limiti, ma per affetto e rispetto nei confronti degli amici e dei colleghi cui ho risparmiato l' incubo del: "Che ne pensi?". E poi la poesia d'amore perfetta, quella che avrei voluto davvero scrivere, quella che dice l'indicibile con poche righe in realtà è già stata scritta da una donna molti molti molti anni fa. Sto parlando di un frammento lirico di Saffo. Comincia più o meno così: |
Ho trascorso il passato sopraffatto dalle parole, e a mia volta ho sommerso gli altri con la mia loquacità o con i miei scritti torrenziali. Adesso sono stracco di vocaboli, di promesse che in pochi possono mantenere, di elucubrazioni e psico trappole emotive, di pindarici voli esistenziali, ho solo voglia di emozioni semplici, di gesti semplici, non più bei discorsi. Adesso in silenzio sorrido alla pacca sulla spalla di un amico (quei rari tesori che chi è più fortunato possiede..), guardo col cuore emozionato il mio mare increspato d' argento alla stessa maniera in cui vorrei perdermi negli occhi della donna che amo, ascolto lo scrosciare dell'acqua dalla fonte accanto alla casa dei nonni in collina e mi accorgo che alla mente mi sale il desiderio al mattino di essere svegliato da dei passettini morbidi sul parquet e da una vocina che mi chiama papà. Oggi ho voglia di rimanere in silenzio e ascoltare il mondo invece di essere io a parlargli. Per questo vi leggerò amici virtuali fino a che non avrò esaurito il mio bisogno di ascolto e non avrò di nuovo qualcosa da esporre. E voi che siate lavoratori o disoccupati, pensionati o giovani, sognatori o artisti per me resterete sempre utili compagni di viaggio. La filigrana musicale che incornicia l' intervento è esposto in vari cangiamenti del pentagramma definendo costantemente lo schema armonico della melodia. Il pianoforte ben si amalgama al resto dell' orchestra, anche se in alcuni punti si pone volutamente in contrasto. L' atmosfera così architettata è melodica e romantica. Gran merito va all' esecutore che sostiene la propria primazia, dominando la partitura con una valentia straordinaria. Buon ascolto. |
Sovente mi interrogo dove il viaggio conduce e il perchè. Anche in questi attimi in cui l' incertezza tenta di sovrastarmi, in cui la passione si è affievolita e la tenacia sembra diminuire, mi domando perchè insisto a proseguire il cammino, a rivolgere uno sguardo al mondo che appare in grado di fluire quietamente anche senza la mia presenza. In questa circostanza mentre cerco disperatamente di alzare le vele verso un nuovo approdo che però non riesco a programmare, dalla parte più profonda del mio essere sento risalire un mormorio per tutto il corpo, la vista si fa più vivida, le labbra che si agguantano e una voce, che sembra la mia, esplodere in una fragorosa risata. Allora credo di aver compreso che il mio veleggiare porta proprio a vivere e niente di più, senza una meta, se non quella di conoscere le cose del mondo e proporre il mio sorriso, il più grande tesoro cui posso aspirare. Non importa quanto le rotte siano difficili, quanto fredda sia l'aria o insopportabile il calore del sole, finchè avrò l' espressione gioiosa e serena sarò vivo..e dopo... dopo non mi importa poi molto. |
Subisco attimi in cui tutto appare negativo, in cui ho difficoltà nel rintracciare vie d'uscita e che il mondo intero abbia perso ogni prospettiva. E' allora che come un navigante devo essere pronto a gettare l' ancora nel fondo di una baia sicura, di rilassare il corpo che come dentro le sabbie mobili altrimenti non farebbe che sprofondare. E' giusto, o meglio, è logico aver paura ed un navigante prima di ogni altra cosa è un essere umano. So bene che la paura è inevitabile in alcuni accadimenti, è lei che mi avverte del pericolo. Ho sempre pensato che chi è senza paura, chi non teme mai di fallire non è un buon marinaio è soltanto un incosciente, ma l' uomo che conosce le proprie responsabilità ascolta con attenzione sia il demone che l'angelo proseguendo silenzioso la rotta guidato dai propri sogni. Il faro che indica la sosta sicura è sempre là, tutto sta nel dirigere il timone nella giusta direzione, nel riuscire a scorgere il vento propizio o la mano da afferrare per uscire indenne dalla tempesta e proseguire ancora lungo la propria leggenda personale. Soffro, piango, rido, alle volte stento a credere di essere sul serio un audace, mi scoraggio e poi riprendo la rotta, alla ricerca della mia essenza, per questo sono un viaggiatore curioso lungo il sentiero esistenziale, E nella mia umanità risiede la forza divina, quella scintilla di Luce che sta dentro ogni uomo e che risale alla nascita dell'universo così come la conosco! Non perdere quella luce, mi ha fatto innamorare, tenere stretta l' anima e proseguire il viaggio come posso perchè l'unico modo per perdere la Luce è interrompere la navigazione. La proposta musicale per questo intervento è una melodia colloquiante tra gli orchestrali e il solista al pianoforte in una libera forma armonica, dove l' esecutore mette in atto uno svolgimento notistico brillante e virtuosistico, accanto ad un linguaggio sonoro più intimo e raccolto nell'ambito di un rapporto più misurato ed equilibrato tra lo strumento e l'accompagnamento orchestrale. Straordinaria purezza e morbidezza del solista accompagnata con discrezione dall'orchestra.Buon ascolto. |
Spigolature
AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde
PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.
"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".
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