Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

 

Lupi e Principesse

Post n°1052 pubblicato il 04 Giugno 2023 da gianor1
 

"C'era una volta!.
Le fiabe iniziano sempre così, tra lo stupore di chi le ascolta, poi a volte, durante l' esistenza, riusciamo a cambiarne le versioni, renderle ridicole, prive di senso, se non addirittura stravolgerle, fino a diventare una brutta copia di fantastici giorni.
Questo è  uno di quelli, quando chi vi scrive cerca di spiegare alla sua bimba la felicità che si raggiunge, nella quasi incertezza dell'esistenza.
Io ci metto sempre del mio, ma sono come il Capitano Uncino di turno che rovina le fiabe, quindi perdo il finale, ossia perdo il buon terzo atto, per relegarmi all'angolo del ricordo, preda di distorsioni della mente.
Ecco non riesco a finire in bellezza le fiabe, e mi succede non solo con mia figlia ma anche con i miei allievi soprattutto quando la cronaca crudele della morte di una giovane Donna invade la coscienza.
Ma dire la verità, seppur crudele, è sempre meglio che tacere una realtà infame. Saper riflettere in molti casi aiuta.
Troppi lupi cattivi all' agguato di dolci Principesse

La struttura musicale che segue la narrazione
propone una romantica elaborazione pentagrammatica a cui fa seguito un' area elaborativa della scrittura antecedente, quasi un secondo motivo; la rentrée della prima idea conclude il brano. La scelta dell'esecuzione a quattro mani è originata dall'intento di risoluzione di una voluta finalità didattica. La notazione esigente di cui i due interpreti devono acquisire è reiterata, costretta a potenziali varianze, eseguita in diverse nuances così da tramutarla policroma all'ascolto e a un tempo permettere l'uso di tutta una serie di tattiche e accorgimenti tecnici delle mani. Buon ascolto.

 
 
 

Poesie nel cassetto

Post n°1051 pubblicato il 02 Maggio 2023 da gianor1
 

Ho sempre amato molto la poesia d' amore. A parte qualche frammento adolescenziale che per vanità distribuivo tra i banchi del liceo a qualche compagna di classe, le tengo ben celate nel cassetto della scrivania, non per lucida consapevolezza dei miei limiti, ma per affetto e rispetto nei confronti degli amici e dei colleghi cui ho risparmiato l' incubo del: "Che ne pensi?". E poi la poesia d'amore perfetta, quella che avrei voluto davvero scrivere, quella che dice l'indicibile con poche righe in realtà è già stata scritta da una donna molti molti molti anni fa. Sto parlando di un frammento lirico di Saffo. Comincia più o meno così:
"A me pare uguale per felicità a un dio
quell'uomo che di fronte ti siede
e da vicino ti ascolta dolcemente parlare
e con incanto sorridi d'amore..."

Scusate la mia traduzione; certamente ne troverete altre molto più aderenti all' originale. 
Poscritto:  Properzio e Catullo  ci hanno provato, ma, ahimè, erano poeti e in realtà l'hanno riscritta, non tradotta.

La proposta musicale è un allegro con brio fra i più indimenticabili dell' opera omnnia della scrittura pianistica, con quell'accordo pertinace replicato nel registro grave soprattutto con l' uso della pedaliera. Da questa modalità strumentistica nasce poco alla volta un'idea, un tremito brillante, un palpito essenziale, abbastanza distante da una partitura essenzialmente basata sulla sonata. Proprio questa stesura musicale, intensificata da tintinnii interminabili e da fruscianti didascalie musicali in ottava della coda, apre al Compositore obiettivi intensi, anticìpando le sonorità dell' impressionismo musicale. Buon ascolto

                                          
Appendice dignitosa
Circa mezzo secolo fà il Cagliari fu la prima squadra del sud Italia a vincere lo scudetto. Da allora solo il Napoli, per tre volte, è riuscito nell'impresa di strappare il titolo alle squadre da Roma in su. In oltre mezzo secolo è cambiato il mondo ma non la retorica che accompagna queste vittorie. Alla tv e sui giornali viene usata una parola che più delle altre intende descrivere l'evento dal punto di vista sociale: riscatto. Dei napoletani e del sud intero. Come se vincere il campionato di calcio pareggiasse il conto delle differenze di opportunità e benessere che ancora dividono in due il Paese. Affermarlo oggi non ha sensoo e solo chi é prigioniero di antichi stereotipi può usare quella parola con tanta disinvoltura. A pera. Personalmente non mi devo riscattare da nulla e, purtroppo, deve combattere l'ignoranza e il senso di superiorità insito nel Dna di molti connazionali per i quali sardi, calabresi, siciliani, lucani, campani e pugliesi siamo un peso per l'economia e lo sviluppo del Paese. Ammetto che c'è ancora tanto da fare perché non tutta l'Italia gira alla stessa velocità ma disconoscere i progressi e tentare di dirottare le risorse verso chi non le "spreca" sarebbe delittuoso. E' una gestione economica  attuata sul presupposto delle differenze sarebbe la tomba dell'unità per la quale anche il Sud si è battuto e ha lasciato i suoi morti ed eroi. Altro che riscatto.

 
 
 

Parole..Parole.

Post n°1050 pubblicato il 01 Aprile 2023 da gianor1
 

Ho trascorso il passato sopraffatto dalle parole, e a mia volta ho sommerso gli altri con la mia loquacità o con i miei scritti torrenziali. Adesso sono stracco di vocaboli, di promesse che in pochi possono mantenere, di elucubrazioni e psico trappole emotive, di pindarici voli esistenziali, ho solo voglia di emozioni semplici, di gesti semplici, non più bei discorsi. Adesso in silenzio sorrido alla pacca sulla spalla di un amico (quei rari tesori che chi è più fortunato possiede..), guardo col cuore emozionato il mio mare increspato d' argento alla stessa maniera in cui vorrei perdermi negli occhi della donna che amo, ascolto lo scrosciare dell'acqua dalla fonte accanto alla casa dei nonni in collina e mi accorgo che alla mente mi sale il desiderio al mattino di essere svegliato da dei passettini morbidi sul parquet e da una vocina che mi chiama papà. Oggi ho voglia di rimanere in silenzio e ascoltare il mondo invece di essere io a parlargli. Per questo vi leggerò amici virtuali fino a che non avrò esaurito il mio bisogno di ascolto e non avrò di nuovo qualcosa da esporre. E voi che siate lavoratori o disoccupati, pensionati o giovani, sognatori o artisti per me resterete sempre utili compagni di viaggio.

La filigrana musicale che incornicia l' intervento è esposto in vari cangiamenti del pentagramma definendo costantemente lo schema armonico della melodia. Il pianoforte ben si amalgama al resto dell' orchestra, anche se in alcuni punti si pone volutamente in contrasto. L' atmosfera così architettata è melodica e romantica. Gran merito va all' esecutore che sostiene la propria primazia, dominando la partitura con una valentia  straordinaria. Buon ascolto.

 
 
 

Un passo in più

Post n°1049 pubblicato il 03 Marzo 2023 da gianor1
 

Sovente  mi interrogo dove il viaggio conduce e il perchè. Anche in questi attimi in cui l'  incertezza tenta di sovrastarmi, in cui la passione si è affievolita e la tenacia sembra diminuire, mi domando perchè insisto a proseguire il cammino, a rivolgere uno sguardo al mondo che appare in grado di fluire quietamente anche senza la mia presenza. In questa circostanza mentre cerco disperatamente di alzare le vele verso un nuovo approdo che però non riesco a programmare, dalla parte più profonda del mio essere sento risalire un mormorio per tutto il corpo, la vista si fa più vivida, le labbra che si agguantano e una voce, che sembra la mia, esplodere in una fragorosa risata. Allora credo di aver compreso che il mio veleggiare porta proprio a vivere e niente di più, senza una meta, se non quella di conoscere le cose del mondo e proporre il mio sorriso, il più grande tesoro cui posso aspirare. Non importa quanto le rotte siano difficili, quanto fredda sia l'aria o insopportabile il calore del sole, finchè avrò l' espressione gioiosa e serena sarò vivo..e dopo... dopo non mi importa poi molto.

Il brano che contorna l' intervento è un omaggio intimistico del compositore verso il pianoforte. Il pentagramma è eseguito con un tema assai orecchiabile e con morbidezza lineare nelle note. Il solista svolge la partitura esprimendo romanticamente un sottile velo di malinconia, accompagnato da un virtuosismo che ben si allontana da un' estrosa e mera esibizione concertistica. Il finale è caratterizzato da una appassionato inebriamento ritmico, rarità nell' opera del compositore. Buon ascolto

 
 
 

Senza incertezze

Post n°1048 pubblicato il 04 Febbraio 2023 da gianor1
 

Subisco attimi in cui tutto appare negativo, in cui ho difficoltà nel rintracciare vie d'uscita e che il mondo intero abbia perso ogni prospettiva. E' allora che come un navigante devo essere pronto a gettare l' ancora nel fondo di una baia sicura, di rilassare il corpo che come dentro le sabbie mobili altrimenti non farebbe che sprofondare. E' giusto, o meglio, è logico aver paura ed un navigante prima di ogni altra cosa è un essere umano. So bene che la paura è inevitabile in alcuni accadimenti, è lei che mi avverte del pericolo. Ho sempre pensato che chi è senza paura, chi non teme mai di fallire non è un buon marinaio è soltanto un incosciente, ma l' uomo che conosce le proprie responsabilità ascolta con attenzione sia il demone che l'angelo proseguendo silenzioso la rotta guidato dai propri sogni. Il faro che indica la sosta sicura è sempre là, tutto sta nel dirigere il timone nella giusta direzione, nel riuscire a scorgere il vento propizio o la mano da afferrare per uscire indenne dalla tempesta e proseguire ancora lungo la propria leggenda personale. Soffro, piango, rido, alle volte stento a credere di essere sul serio un audace, mi scoraggio e poi riprendo la rotta, alla ricerca della mia essenza, per questo sono un viaggiatore curioso lungo il sentiero esistenziale, E nella mia umanità risiede la forza divina, quella scintilla di Luce che sta dentro ogni uomo e che risale alla nascita dell'universo così come la conosco! Non perdere quella luce, mi ha fatto innamorare, tenere stretta l' anima e proseguire il viaggio come posso perchè l'unico modo per perdere la Luce è interrompere la navigazione.

La proposta musicale per questo intervento è una melodia colloquiante tra gli orchestrali e il solista al pianoforte in una libera forma armonica, dove l' esecutore mette in atto uno svolgimento notistico brillante e virtuosistico, accanto ad un linguaggio sonoro più intimo e raccolto nell'ambito di un rapporto più misurato ed equilibrato tra lo strumento e l'accompagnamento orchestrale. Straordinaria purezza e morbidezza del solista accompagnata con discrezione dall'orchestra.Buon ascolto.

 
 
 

Area personale

 







Sono per la salvaguardia del grafema Ch

 

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AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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