L'Ago nel pagliaio
Più o meno quello che sto cercandoNon sopporto la disarmante, disperata mancanza di umiltà e compassione collettiva, oggi la massa critica ragiona su stereotipi, talmente è distante dal centro spirituale profondamente immersa nelle ombre nere intergalattiche dell’oblio, tenta disperatamente di farsi luce con l’essere visibile alla TV, come un mare di moscerini e zanzare fanno sulla fioca luce di una lampada accesa in una sera d’estate; unica soluzione alla disperazione di una esistenza senza altrimenti valori, considera spesso quello che lo circonda troppo NORMALE e spesso noioso (passività post TV) e vi dedica veramente poca attenzione se non per una valutazione di scambio o acquisto, nella speranza dell'acquisto perfetto con poca spesa, MA VAAAA..…
CREDO invece fermamente che ogni evento sia pur piccolo, ogni gesto o parola, ogni colore siano magicamente unici in un contesto unico, e ogni micromondo si presta a infiniti su infiniti ingrandimenti rivelatori di altri micromondi; insomma sono un seguace della unicità irripetibile nel meraviglioso caos delle cose e per questo motivo non sopporto COLUI CHE SA... COSA E' O NON E' GIUSTO PER QUESTO O QUEL MOMENTO, perchè per OTTENERE il giusto si deve dare una valutazione scontata e basata su precedenti uguali, il conformismo in una parola, mamma mia, proprio non capisco perché la maggioranza sceglie questo sistema di valutazione: "Questo è giusto per me, quell'altro no" e così via. capisco che mettere gli oggetti verdi assieme e separarli dai rossi piuttosto che dai gialli sia la cosa più facile e sappia in qualche maniera di “riutilizzabile e ordinato”, SBAGLIATO, in realtà non funziona così. se mettessimo in natura tutti i colori uguali assieme, scomparirebbe il senso delle cose e questo è quello che sta capitando a tanti.
Viva allora il principio della contraddizione, ove non esiste un NO chiaro e assoluto o tantomeno un SI chiaro e assoluto, così come le cose non sono mai bianche o nere ma con milioni, miliardi di sfumature, e quando hai afferrato il “CONCETTO” allora sei si incapace di scegliere... ma in cambio vivi l'attimo cercando di cogliere qualcuna delle milioni di sfumature, con la immortale speranza di condvidere con "QUALCUNO" questo magico evento e questo darà probabilmente a quel " QUALCUNO " una luce magica e sorprendente dandoci forse quel miscuglio miracoloso di sensazioni che ci fa sentire “anime gemelle”.
Aiuto ... qualcuno mi capisce o suono ai + pazzo e incomprensibile ?
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Inviato da: LaVitaInUnSoffio
il 10/06/2008 alle 00:19