E’ affiancata da oltre 8 anni
anni da un tutor, Eleonora Martino, portatrice di handicap ma ora rischia di
perdere la persona che l’ha accompagnata in questo lungo percorso per colpa di
un disegno di legge. Frequenta dal 2005 la facoltà dell’università di Scienze
sociali a Firenze ma senza il suo tutor i suoi studi diventerebbero
problematici.
Eleonora Martino ha 23 anni, vive
a Castelfiorentino ed è sposata e ha un figlio di 2 anni. Dal 2005 frequenta la
facoltà dell’università di scienze sociali a Firenze con buoni profitti ed è
affiancata da un tutor Elisabetta Rossi. Ma adesso con l’inizio del nuovo anno
universitario Eleonora rischia di perdere questa preziosa figura che l’ha
assistita e seguita nel suo difficile e tortuoso percorso per poter accedere alle
pari opportunità.
Infatti dal prossimo anno
“secondo un deliberato disegno criminale -così lo definisce Di Martino –è stato
deliberato di estromettere i
diversamente abili dall'Università dando un contributo ridicolo di sole 150 ore
di tutoraggio”. Se fino ad adesso quindi i portatori di handicap avevano
accanto a loro una figura sempre presente adesso rischiano di avere una persona
per un tempo limitato. Inoltre continuare un percorso già ben avviato ma con a
fianco una nuova figura..Compito che,secondo sempre Di Martino “non sarà
neppure effettuato da persone esperte e competenti in materia di
disabilità,quindi del tutto inutile”. Anche la professoressa Sandra Zecchi, delegato
del Rettore per le questioni sulla disabilità,tramite una lettera ha espresso
tutte le sue preoccupazioni. “Mi rendo conto che questo mezzo penalizzerà di
fatto un gran numero di collaboratori e comporterà per gli studenti disabili un
cambiamento radicale di procedure e di rapporti ormai consolidati da anni di
fiducia e attività comuni. Inoltre, con questo strumento, risulterà
praticamente impossibile fornire sostegno specializzato agli studenti sordi
segnanti” La nuova soluzione almeno per tamponare tale emergenza sarà quella di
organizzare delle graduatorie degli studenti part-time tra i quali, dopo un
colloquio informativo atto a definire i loro compiti e le loro abilità
paragonate alle esigenze degli studenti disabili, saranno individuati un numero
di studenti da destinare al servizio di accompagnamento e tutorato didattico. Questo
servirà sin da subito per ridurre le emergenze legate agli esami della sessione
estiva, alle lauree e alla ripresa dei corsi in settembre-ottobre. La Di Martino ha deciso
quindi di ricorrere alle vie legali ed ha chiesto un parere di un avvocato perché
convinta che l’università di Firenze non
stia rispettando la legge 104 che sancisce che le persone disabili hanno gli
stessi diritti fondamentali degli altri cittadini. “Se mi negheranno ciò che mi
spetta, chiederò un risarcimento economico per danni morali alla persona”.
Giacomo
Bertelli
Inviato da: amandaclark82
il 30/12/2016 alle 12:43
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il 23/10/2016 alle 12:22
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il 13/06/2013 alle 01:59