Creato da alisya_dgl il 28/08/2005

¤LeAli DeLLaLiBeRtà¤

¤¤¤°.¸¸.·´¯`»¤¤¤°..¸¸.·´¯`»°¤¤¤Creare dolci pensieri, abbracciare il mondo e scoprire la gioia di esserci¤¤¤°».¸¸.·´¯`»¤°¤¤°.¸¸.·´¯`»¤°¤¤¤

 

 

Post N° 204

Post n°204 pubblicato il 14 Novembre 2007 da alisya_dgl
 

Ho visto il silenzio,
in notti nere,
in macchie di sangue,
in lampi di sole brucianti.
Ho visto la morte
correre sul filo,
colpire la luce di occhi bambini,
di cuori innamorati,
di gambe traballanti di vite vissute.

Ho visto la morte
in gocce di rugiada
cadere dal cielo.

Ho visto il silenzio,
padrone del nulla,
in cieli pieni di stelle,
in cuori aridi e soli.

Ho visto il silenzio
parlare con il suo specchio,
per distruggere il suo
triste destino di morte.



Ho visto il mio sorriso

illuminarsi  poter aiutare

la vita di un silenzio

triste e solo...

Sorridi anche tu, aiuta la vita

 
 
 

Post N° 203

Post n°203 pubblicato il 08 Ottobre 2007 da alisya_dgl

Grazie a tutti per la dolcezza, mi siete mancati tanto!
Perdonatemi se non partecipo molto ai vostri blog, non mi sento molto bene, non so se questa volta recupererò la forza di vivere, ora come ora ho toccato il fondo.
Ricordo i miei 16 anni, credevo che la vita fosse un'altra cosa, forse perchè ero ancora molto ingenua, e vedevo tutto positivo tutto bello, tutto facile. Vorrei tornare indietro ai momenti più felici della mia piccola strada....Ora PURTROPPO non è un bel momento, sono nella solitudine più spietata e non so se qualcuno riesce a capirmi, ho tanta di quella amarezza dentro che ha ricoperto tutti i miei lati positivi.... l'ottimismo, il sorriso, la fiducia, la complicità e la voglia di scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo.... QUESTO PERCHè MI RITROVO TUTTI CONTRO:
1. LA MIA FAMIGLIA
2. I MIEI PARENTI (CONOSCENTI NON HO NEMMENO QUELLI).

Queste persone non MI CAPISCONO o forse sono io che non mi faccio capire!
Sono sempre stata piacchiata a sangue, umiliata, reputata come una buona a nulla, un ignorante, una cretina, e una da sfruttare solo quando serve!

Tutto questo perchè SONO TROPPO SENSIBILE, SOLA E NESSUNO VUOLE AIUTARMI AD USCIRE DA QUESTA TRISTE SOLITUDINE......

Perchè continuo ad urlare ma nessuno mi sente allora mi rimane solo un sogno e la speranza di trovare dopo tanta solitudine e tristezza,  DEI VERI AMICI che amino profondamente gli animali e la natura, che facciano risplendere in  me il sorriso e l'ottimismo perduto.

 
 
 

Post N° 202

Post n°202 pubblicato il 09 Settembre 2007 da alisya_dgl

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Un gabbiano vola sulle ali della fantasia, è solo e debole.
Ha nell'animo un grande dolore...

ma non si può fermare,

deve continuare a volare.

Nessuno lo può capire,

e sogna un mondo perfetto,

dove anche lui abbia il diritto di potersi fermare...

ma invece continua a volare...

chissà x quanto tempo ancora....

Ma il suo volo ora faticoso,

sarà ricompensato  quando troverà la sua isola felice.

Dove i sogni e i pensieri 

si mescolano alla realtà.

 
 
 

Post N° 201

Post n°201 pubblicato il 08 Settembre 2007 da alisya_dgl
 

Il tuo bellissimo sorriso spezzato per sempre a soli 54 anni... eri una persona speciale ma soprattutto umile, ci hai lasciato un grande vuoto dentro al cuore, una disgrazia che ha lasciato tutti stupefatti e increduli che proprio tu te ne sia andato portandoti la dolcezza, simpatia e umiltà... sei volato via, le lacrime che trattenevo mentre guardavo e ascoltavo la notizia a studio aperto, ma che alla fine ho ceduto in un lungo e interminabile pianto per la tua sorte.

 Tu che eri sempre allegro... unico... la tua dolcezza era rara e lo è ancora nei nostri cuori... quella notizia non doveva arrivare perchè tu adesso dovevi essere in tv, a imitare, a ridere a scherzare come solo tu sai fare, ad essere un grande.

Ma ora non ci sei più e quello che possiamo fare è ricordarti nel pensiero di ogni giorno e fare finta che tu sei ancora accanto a noi per donarci un sorriso! Ti ameremo  x sempre grande Gigi

 
 
 

Post N° 200

Post n°200 pubblicato il 08 Settembre 2007 da alisya_dgl

Luciano Pavarotti e Gigi Sabani 

La scomparsa di due “Singole Voci” nel mondo dello spettacolo 

Una breve distanza di soli due giorni ci vede privati di due degli artisti che con le loro perfomance ci hanno regalato una serie infinite di emozioni.
Gigi Sabani nato a Roma nel 1952, era conosciuto soprattutto per le sue innumerevoli imitazioni, il solo cambiamento anche minimo delle corde vocali dava vita ad innumerevoli personaggi, che nel suo vasto repertorio spaziavano dal mondo politico, alla canzone e ai propri colleghi dello spettacolo.
Presentatore con diversi spettacoli in tv che vanno dalla rai a mediaset, di Sabani sarà difficile dimenticare il suo viso sempre sorridente, pieno di vitalità che accompagnava in ogni sua uscita o apparizione, lo stesso viso a detta della sorella, che nei momenti d’infelicità sapeva tirar fuori per alleviare ogni piccolo problema.
Proprio in casa della sorella a Roma, la sera del 4 settembre a 54 anni il suo cuore sembra non reggere più, lasciandoci un grande ricordo della sua immensa giovialità.
Mentre ci si apprestava ad assistere alla cerimonia funebre di Gigi Sabani indetta il 6 Settembre, alle cinque dello stesso mattino una notizia dai primi comunicati stampa e mezzi d’informazione prendeva sempre più piede, si spegneva sofferente all’età di 71 anni nella casa di Modena, Luciano Pavarotti.
Il ”Grande Luciano” come amavano chiamarlo in tutto il mondo, uno dei Tre Tenori che ha infiammato milioni di platee, con arrivare a ricevere un’applauso lungo più di un’ora, con l’aver riunito tante star internazionali nel suo “Pavarotti e Friend” per la semplice azione della solidarietà che un uomo come lui era generoso dispensare.
Le sue ultime volontà espresse dal sito ufficiale sono state nel voler essere ricordato come un “cantante d’opera, ovvero come rappresentante di una forma d'arte che ha trovato la sua massima espressione nel mio Paese” .
Chissà che alla chiusura del sipario terreno, il loro ultimo spettacolo, dietro le quinte di una nuova vita, nel percorrere il tratto che porta verso nuovi camerini, un duetto di Pavarotti che intona la Turandot nell III° Atto con “All’alba Vincerò” e Sabani al suo fianco mentre lo imita facendogli da eco, non sia stato proprio questo e noi pubblico sempre presente, questa volta nostro malgrado non c’eravamo a goderne ancora l’immenso piacere artistico espresso da entrambi gli artisti ma, nel nostro profondo nutrito affetto, vorremmo ringraziarli lo stesso per quello che ci hanno lasciato nel corso dei loro anni di onorata carriera. Buon viaggio Luciano, Buon viaggio Gigi

                              Fonte:    Donato Francesco Bianco

 
 
 

Post N° 199

Post n°199 pubblicato il 08 Aprile 2007 da alisya_dgl
 

Ciao a tutti, perdonatemi se sono in ritardo, sto avendo molti problemi, spero di risolverli al più presto e al meglio!

Vi invito a guardare questo link

Il Signore degli Agnelli

non sono immagini forti...

nel senso che non si vede sangue, ma è comunque un messaggio di speranza...

colgo l'occasione di dire che la Pasqua è simbolo di pace verso tutto il creato, ma non a tavola, dove di regola vengono offerti piatti con cadaveri a base di agnello, capretto e altri animali che vengono sacrificati barbaramente per i nostri peccati di gola...

facciamo che questo giorno dove si festeggia la pace, possa essere senza morte ne alcuna sofferenza sulla nostra coscienza, e che non venisse ricordato solo nel giorno di Pasqua ma per sempre.

Auguro una Buona vita a tutti.

Voglio e desidero che la Risurrezione possa smuovere le coscienze dei malvagi torturatori di animali.

Tanti auguri a tutti!

Il Signore degli Agnelli

Ogni anno con l’avvicinarsi delle festività pasquali si è costretti ad assistere all’uccisione di centinaia di migliaia tra agnelli e capretti, sacrificati in nome di una tradizione che li vede vittime di suntuosi pasti organizzati per celebrare la ricorrenza.
Vengono sacrificati tanti agnellini strappati dalla mamma...vengono trasportati in camion stipati l'uno all'altro, tant'è che molti di essi muoiono durante il trasporto...
Mi è capitato spesso di vedere questi camion...e ogni volta piangevo...di dolore...

Sono felice di non contribuire a questo massacro...ma basta poco per diventare vegetariani...

Opuscolo che consiglia come avvicinarsi al mondo VEGETARIANO!!!
 

PRIMI PASSI VERSO IL VEGETARISMO!!!!

VEG is Better

non contribuite a questo massacro di povere creature...


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Post N° 197

Post n°197 pubblicato il 29 Gennaio 2007 da alisya_dgl
 

Rivoluzione vegetariana

Fonte:

di Jeremy Rifkin
Il bestiame genera il 18 per cento dei gas serra. Più di quelli prodotti dai trasporti. E occupa il 26 per cento della superficie terrestre: mangiare meno carne aiuterebbe la salvaguardia dell'ambiente
 
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Mentre va diffondendosi la preoccupazione per le centinaia di milioni di automobili, autobus e camion, come pure per gli aerei e i treni che emettono anidride carbonica nell'atmosfera, surriscaldano il pianeta e fanno incombere la minaccia di un radicale cambiamento climatico sulla Terra, viene quasi ignorata una fonte ancor più insidiosa di gas inquinanti. Forse potrà sorprendervi sapere che la carne che mangiamo è oggi il principale fattore di alterazione globale del clima.

Secondo un recente rapporto della Fao, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, il bestiame genera il 18 per cento dei gas di serra. Più ancora di quelli prodotti dai trasporti. Ma se gli animali da allevamento, in special modo i bovini, producono solo il 9 per cento dell'anidride carbonica derivante dalle attività umane, generano una percentuale maggiore di gas più nocivi. Come ad esempio il 65 per cento delle emissioni di protossido d'azoto, un gas che contribuisce al riscaldamento terrestre quasi 300 volte di più del biossido di carbonio, provenienti in gran parte dal letame. O il 37 per cento del metano, che ha un effetto 23 volte superiore a quello dell'anidride carbonica come fattore di riscaldamento del globo.

Il bestiame occupa attualmente il 26 per cento della superficie terrestre non ricoperta dai ghiacci. Non solo, ma oltre un terzo delle terre coltivabili è sfruttato oggi per produrre cereali per gli animali anziché per gli uomini.

Tradizionalmente, il bestiame si nutriva del foraggio delle praterie. Solo nel XX secolo si è cominciato a convertire vaste estensioni di terreno coltivabile producendo cereali per la zootecnia invece che per l'alimentazione umana, in modo che i consumatori più ricchi potessero mangiare carne di animali nutriti con questi diversi mangimi. In questo modo, molte delle popolazioni più povere del mondo sono state confinate in terre marginali, un fenomeno che ha reso sempre più difficile per milioni di persone assicurarsi anche il più modesto apporto calorico quotidiano.


La zootecnia in crescente espansione è divenuta un flagello mondiale di proporzioni epiche. I soli bovini stanno letteralmente divorando interi ecosistemi. Molte foreste tropicali, come accade ad esempio in Amazzonia, vengono abbattute per far posto ai pascoli, che stanno erodendo ovunque anche le terre coltivabili, mentre le acque dolci rimanenti nel mondo vengono contaminate dai rifiuti degli animali e dai pesticidi.

Il problema sta diventando sempre più grave. Secondo le stime della Fao, la produzione mondiale di carne raddoppierà entro il 2050, con effetti potenzialmente catastrofici per la biosfera, tanto da spingere l'agenzia delle Nazioni Unite a lanciare un monito: "Per evitare che la situazione peggiori ulteriormente, bisognerà dimezzare i danni ambientali prodotti da ciascun capo di bestiame".

Ma dopo averci messo in guardia da questi pericoli, la Fao prospetta una serie di rimedi, fra i quali metodi più efficaci di conservazione del suolo, nuove diete animali per ridurre le emissioni di metano e sistemi d'irrigazione più efficienti. Tutte soluzioni che fanno un po' sorridere considerando le evidenti dimensioni del problema, che rimane sostanzialmente senza risposta nel rapporto dell'agenzia.

Il fatto è che un numero crescente di esseri umani sta incidendo sempre di più sulla catena alimentare della Terra, con diete a base di carne, a spese dell'integrità del pianeta. Perché allora nel rapporto si fanno solo pochi cenni a una dieta più vegetariana senza raccomandare una sostanziale riduzione del consumo di carne fra le soluzioni proposte? Forse il motivo è che la zootecnia è il settore in più rapido sviluppo dell'agricoltura mondiale, fornisce occupazione a 1,3 miliardi di persone e rappresenta il 40 per cento della produzione agricola globale.

Persino il 'New York Times', generalmente molto attento alle questioni ambientali, ha sottovalutato le implicazioni del rapporto della Fao. Dopo aver lamentato i dannosi effetti del bestiame sull'ambiente e sul cambiamento climatico, la direzione del giornale ha osservato che "la predilezione umana per la carne non si esaurirà molto presto", per cui la soluzione dipende dallo "sviluppo di forme di allevamento più sostenibili". Ma né il famoso quotidiano né la Fao hanno compreso pienamente che 'più sostenibile' significa con effetti meno devastanti sulla catena alimentare globale attraverso la riduzione del consumo di carne.
PER MAGGIORI DETTAGLI, VISITATE IL SITO SAI COSA MANGI:

 
 
 

Post N° 196

Post n°196 pubblicato il 17 Gennaio 2007 da alisya_dgl
 
Tag: Dediche

fonte: immagine NON DATE DA MANGIARE AI TROLL

Cosa sono i troll:

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Nel gergo di Internet, e in particolare delle comunità virtuali come newsgroup, forum, mailing list o chatroom, per troll si intende un individuo che interagisce con la comunità tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente stupidi, allo scopo di disturbare gli scambi normali e appropriati.

Spesso l'obiettivo specifico di un troll è causare una catena di insulti (flame war); una tecnica comune consiste nel prendere posizione in modo plateale, superficiale e arrogante su una questione già lungamente dibattuta, specie se la questione può già in sé suscitare facilmente tensioni sociali (politiche, religiose, ecc.).
In altri casi, il troll interviene in modo semplicemente stupido (per esempio volutamente ingenuo), con lo scopo di mettere in ridicolo gli utenti che, non capendo la natura del messaggio del troll, si sforzano di rispondere a tono.
Un troll particolarmente tenace e fastidioso può effettivamente scoraggiare gli altri utenti e causare la fine di una comunità virtuale. Se un troll viene invece ignorato (cosa che in genere rappresenta la contromisura più efficace), solitamente inizia a produrre messaggi sempre più irritanti ed offensivi cercando di provocare una reazione, per poi abbandonare il gruppo (fenomeno di autocombustione del troll).
Nella gran parte dei forum, dei gruppi e delle chat, a prescindere dai moventi di chi li scrive, quasi sempre i messaggi impopolari o provocatori attirano reprimende, correzioni e risposte irritate da parte di chi non distingue fra comunità reale, in cui le persone sono esposte al rischio condiviso di violenza fisica, e comunità virtuale epistemologica basata sullo scambio di parole e idee. Gli usi e i costumi di discussione nati nelle comunità reali vengono trasportati ingenuamente in quelle virtuali dagli utenti inesperti, non ancora abituati alla gamma di giudizi ed opinioni espresse online, soprattutto se in modo anonimo.
Dare da mangiare ai troll significa rispondere ai messaggi provocatori dei troll, dando così al troll nuovo materiale a cui rispondere, per gettare altra benzina sul fuoco del litigio. "Per favore non date da mangiare ai troll" è un messaggio di avvertimento che i vecchi utenti inviano ai nuovi quando questi ultimi pensano di averne individuato uno, perché il modo migliore di combattere un troll è ignorarlo completamente.

Continua a questa pagina:

NON DATE DA MANGIARE AI TROLL

immagine Troppo fico immagine

 
 
 

Post N° 195

Post n°195 pubblicato il 12 Gennaio 2007 da alisya_dgl
 

Oddio non riesco a chiudere occhio immagine
 
Diffondo questo disperatissimo appello grazie ad una carissima persona (confettino) invito chiunque a fare lo stesso, ma soprattutto non soffermetevi solo a leggere, ma ad agire ora e subito!
 
Un aiuto alla natura
(ed agli animali)

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Non c'è niente da fare... NOI siamo il peggior male per NOI stessi! E qui niente da discutere.

Decidiamo cosa fare delle nostre vite, decidiamo per la guerra, per la pace, per l'omicidio, per la distruzione... decidiamo per noi stessi.

Il problema più grave è che, con la nostra condotta, decidiamo ache per gli altri. La natura, gli animali... e loro? Ci danno di che vivere, ci fanno compagnia, ci amano.

Leggendo "An inconvenient truth", un post pubblicato il 30 ottobre sul blog di Beppe Grillo, non ho potuto fare a meno di soffermarmi su alcuni punti in particolare (qui comincia il "catastrofismo"):

I dati dell’effetto serra sono ormai quotidiani come le previsioni del tempo. Ci sommergono. Come faranno le acque con le coste e le città.

Ma ci sono sempre gli scettici. Quelli che non ci credono e che ci sono sempre alternative. Senza mai dire quali. Altri che più modestamente se ne fregano. I ghiacciai si sciolgono. I fiumi si seccano. Le falde acquifere scendono.

279 specie di piante e di animali si stanno spostando verso nord. La malaria è arrivata sulle Ande. Lo scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia è raddoppiato negli ultimi dieci anni. Entro il 2050 il polo nord scomparirà, un milione di specie si estinguerà, il livello del mare salirà fino a cinque metri.

Ripeto: UN MILIONE DI SPECIE SI ESTINGUERA'!

Un suggerimento che ci viene dato (e che noi tutti dovremmo già conoscere) è quello di cominciare da poco per dare un contributo a migliorare la già GRAVE situazione in ciu versa la Terra:

1-Usa lampadine fluorescenti e compatte
2- Usa la macchina il meno possibile

(solo in casi di estrema urgenza!! Utilizzate sempre il treno)
3- Ricicla (qualsiasi cosa)
4- Verifica la pressione delle gomme dell’auto
5- Non sprecare acqua calda
6- Non comprare prodotti con molte confezioni
 
7- Regola il termostato di casa (meglio accendere il riscaldamento solo quando si fa la doccia! In casa è consigliato riempirsi di indumenti caldi)
8- Pianta un albero
9- Spegni gli elettrodomestici non in uso

(PER LA CASA, PER L'IGIENE INTIMA ECC. UTILIZZATE SOLO PRODOTTI ECOLOGICI)

10- Fai girare questo elenco

E, soprattutto, cerchiamo fonti alternative d'energia: utilizzo di pannelli solari per la produzione di acqua calda, installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica... Suggeritene altri!

Fonte: www.beppegrillo.it


Anche gli allevamenti dei macelli causano gravi problemi di effetto serra.

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Fonte:

Sai cosa mangi- Scelta ecologica

Il mondo moderno industrializzato minaccia l'ambiente naturale in più e più modi. Di queste minacce, e di come porvi rimedio, si discute con passione da anni in vari ambiti.

Ma viene sempre trascurato un fattore fondamentale: l'allevamento di bovini e altri animali per l'alimentazione umana.

L'allevamento su vasta scala, sia di tipo intensivo (in grosse stalle senza terra dove gli animali sono stipati, come accade in Italia), sia di tipo estensivo (i grandi ranch degli Stati Uniti, o i pascoli nei paesi del Sud del mondo) è chiaramente insostenibile dal punto di vista ecologico. Lo è stato nel passato, ma ogni volta si sono scoperte nuove terre da sfruttare, e ogni volta è ricominciata l'invasione dei bovini.

Ormai, però, la metà delle terre fertili del pianeta viene usata per coltivare cereali, semi oleosi, foraggi, proteaginose, destinati agli animali. Per far fronte a questa immensa domanda - in continuo aumento, in quanto le popolazioni che tradizionalmente consumavano poca carne oggi iniziano a consumarne sempre di più - si distruggono ogni anno migliaia di ettari di foresta pluviale, il polmone verde del pianeta, per far spazio a nuovi pascoli o a nuovi terreni da coltivare per gli animali, che in breve tempo si desertificano, e si fa un uso smodato di prodotti chimici per cercare di ricavare raccolti sempre più abbondanti.

Per consumo di risorse, latte e carne sono indiscutibilmente i "cibi" più dispendiosi, inefficienti e inquinanti che si possano concepire: oltre alla perdita di milioni di ettari di terra coltivabile (che potrebbero essere usati per coltivare vegetali per il consumo diretto degli umani), e oltre all'uso indiscriminato della chimica, vi è la questione dell'enorme consumo d'acqua in un mondo irrimediabilmente assetato, il consumo di energia, il problema dello smaltimento delle deiezioni animali e dei prodotti di scarto, le ripercussioni sul clima, l'erosione del suolo, e la desertificazione di vaste zone.

Per approfondimenti:

Dossier: Ecologia della Nutrizione - Valutazione dell’Impatto Ambientale di diverse tipologie di alimentazione

Vacche grasse, bambini magri, foreste disboscate - Vademecum con dati, schemi e grafici su impatto ambientale e sociale

Altre info:

L'uso dei prodotti chimici

Il cosumo di energia

Il cosumo d'acqua

Le deiezioni animali

Il problema degli scarti

Il clima e la desertificazione

 IMPORTANTISSIMO DOCUMENTARIO:

"LA TERRA DIVORATA"

 
 
 

Post N° 194

Post n°194 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da alisya_dgl
 

MAX DIFFUSIONE!!

[AgireOra]

Abbiamo preso spunto da un articolo pubblicato sul sito americano
http://www.ratfanclub.org/ 

per scrivere questo articolo che spiega come allontanare ratti e topi dalla propria casa, giardino o azienda, perche' capita che a volte le persone ci scrivano per un suggerimento in questo senso, dato che la soluzione "normale" e' sterminare i topi col veleno, e ovviamente questa non e' affatto una soluzione: topi e ratti sono animali come tutti gli altri, sono intelligenti, sensibili, bellissimi e simpatici.

Chiediamo a chi ha altre soluzioni e suggerimenti da aggiungere, rispetto a quanto scritto qui sotto, di farceli avere scrivendo a
 info@agireora.org  in modo che possiamo completare l'articolo e poi pubblicarlo sul sito.

Grazie!

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Come liberare la vostra casa dai ratti

Il modo migliore per mantenere i ratti lontani dalle vostre abitazioni è impedire loro l'accesso al cibo e alle dispense. I ratti sono attratti dal cibo per animali domestici, dai semi per uccelli e anche dall'immondizia. La spazzatura ed il cibo dovrebbero essere conservati in contenitori di metallo o di plastica rigida. Dovrete chiudere ogni entrata della vostra casa, anche i buchi più piccoli, dal momento che i ratti ed i topi giovani possono intrufolarsi dentro ogni apertura nella quale riescano a far passare la testa.

In seconda istanza si possono usare delle gabbie-trappola non cruente per catturarli e liberarli in altri posti, oppure i dissuasori a ultrasuoni.

Come utilizzare una gabbia trappola

Il modo migliore per utilizzare la gabbia è collocarla nel luogo desiderato e sistemarla in modo tale che la porta non si chiuda in un primo momento, così che il roditore si abitui a mangiare intorno alla gabbia, e anche dentro, senza averne paura. L'esca migliore è un po' di burro d'arachidi spalmato su un pezzo di pane. Dal momento in cui saprete che i ratti mangiano l'esca, potrete utilizzare la trappola. Agire in questo modo assicura che il topo non farà scattare la trappola prima di esserci entrato. Se ciò dovesse accadere, il topo non entrerà mai più al suo interno.

La parte difficile è capire dove liberarlo. Non potete semplicemente lasciarlo in un bosco o in un campo. I ratti e topi hanno bisogno di una fonte d'acqua. Il luogo migliore dove liberarli è nei pressi di fonti d'acqua permanenti come ruscelli, fiumi, laghi o stagni.

La gabbia trappola si puo' acquistare on-line per esempio qui:
http://www.gardenshop.it/product.php?idx=708


Attenzione!!!!

che i contenuti di questa pagina sono assolutamente non condivisibili, perche' loro suggeriscono di mettere un immagineboccone AVVELENATO immagine all'interno della trappola, suggeriscono di sterminare i topi!
La gabbia pero' e' incruente, perche' intrappola il topo ma non lo uccide. immagine

Repellenti a ultrasuoni

Negli USA esistono delle sostanze chimiche che simulano l'odore dei predatori e sono vendute come repellenti per vari animali, pero' non vengono vendute in Italia, e comunque usare sostenze chimiche pone il problema dei test di tossicita' su animali. Invece i metodi a ultrasuoni non hanno questo problema. Qui ci sono alcune soluzioni, ma senz'altro se ne trovano altre cercando in Rete:
http://www.scaccianimali.it/

oppure:
http://www.gardenshop.it/category.php?idx=471


Attenzione, qui ci sono anche cose che uccidono, immaginescegliere solo quelle a ultrasuoni! immagine

 
 
 

Post N° 193

Post n°193 pubblicato il 07 Gennaio 2007 da alisya_dgl
 

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Post N° 192

Post n°192 pubblicato il 07 Gennaio 2007 da alisya_dgl
 

FONTE:
http://www.trieste.com/bavisela2006/veg/fame_nel_mondo.html

Quasi un miliardo di persone soffre la fame e ogni anno oltre 9 milioni di esse, in prevalenza donne e bambini, muoiono di fame. Siamo abituati ad accettarlo come un fatto inevitabile pensando che non ci sia abbastanza cibo per tutti ma la realtà è ben diversa.

Il nostro pianeta è in grado di fornire una quantità di cibo che nonostante i problemi di sovrappopolazione basterebbe a nutrirci tutti. Il problema è che per produrre carne occorre nutrire gli animali che verranno macellati con ingenti quantità di cibo di origine vegetale.

L'organismo animale è una "fabbrica di proteine al contrario": calcolando la quantità di proteine ingerite da un animale e la quantità di carne prodotta si ottiene un rapporto di 15:1. Servono cioè 15 kg di proteine vegetali per ottenere 1 kg di proteine animali.

Ad aggravare le cose, i 15 kg di proteine vegetali provengono dai pasi in via di sviluppo, mentre la carne prodotta viene venduta nei paesi più ricchi, come il nostro. Inoltre, è in aumento il numero di animali allevati a pascolo nei paesi in via di sviluppo per poi essere esportati in Europa e negli USA (un eumento del 600% in 6 anni nel solo Brasile), rubando così risorse a chi muore di fame.

Attualmente la popolazione di bovini allevati per essere tramutati in cibo è superiore a quella umana. Oltre 6 miliardi di bovini vengono nutriti con alimenti portati via ai paesi in via di sviluppo. Alcune stime dicono che se il 10% della popolazione occidentale diventasse vegetariano, ci sarebbe abbastanza cibo per salvare 60 milioni di persone dalla fame.

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Sarebbe opportuno diventare vegani per la salvezza intera del mondo,

inoltre non mettere al mondo altri figli, ma adottarli è un gesto di grande umanità!

Riflettete perfavore!

 
 
 

Per una ricerca di base senza animali

Post n°191 pubblicato il 05 Gennaio 2007 da alisya_dgl

RICEVO E GIRO DA AGIRE ORA:

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La ricerca biomedica "di base" e' quella non finalizzata alla produzione e messa in commercio di un farmaco, un cosmetico o una sostanza chimica in generale, ma e' "tutto il resto", cioe' quella ricerca che studia le cause e gli effetti delle malattie, piuttosto che il funzionamento di certi processi bio-chimici, piuttosto che gli effetti del cibo sulla salute, ecc.

Questo aumento nell'uso di animali nella ricerca di base è stato pagato coi nostri soldi. E' stato svolto nelle università - sovvenzionate con denaro pubblico, delle nostre tasse - e presso i laboratori delle associazioni per la ricerca medica che chiedono ogni anno l'aiuto di tutti i cittadini "di buon cuore" con le loro maratone televisive e altri eventi di raccolta fondi. Parte di questi soldi non vanno dunque ad aiutare i malati, con una vera ricerca medica, ma vengono spesi per fare "ricerca" su malattie fasulle create artificialmente su una specie diversa da quella umana.

Le associazioni per la ricerca medica

La maggior parte delle associazioni per la ricerca medica utilizza una parte rilevante dei fondi raccolti per finanziare la vivisezione. Non fatevi ingannare dal fatto che loro preferiscano chiamare la vivisezione "ricerca in vivo": sempre vivisezione e', perche' la vivisezione e', per estensione "qualunque tipo di sperimentazione effettuata su animali di laboratorio che induca alterazioni a livello anatomico o funzionale, come l'esposizione a radiazioni, l'inoculazione di sostanze chimiche, di gas, ecc." [Dizionario De Mauro, ed. Paravia]. E come ovviamente l'induzione forzata di malattie, o addirittura la selezione genetica di animali malati o con maggior probabilita' di sviluppare certe malattie.

Per fortuna, un'altra parte dei fondi e' invece dedicata alla vera ricerca medica, cioe' studi clinici, epidemiologici, studi in vitro, sviluppo di nuove tecnologie per la diagnosi precoce, ecc. Se non fosse per questo, non vi sarebbe progresso medico.

Quel che occorre fare e' convincere queste associazioni ad investire il 100% di quanto raccolto nella vera ricerca medica, ed eliminare TUTTI i finanziamenti a studi di vivisezione! Cosi' ne trarrebbero vantaggio tutti: i malati, la scienza, gli animali.

Come scegliere

Le associazioni piu' note che finanziano la vivisezione sono:

Ma anche associazioni piu' piccole molto probabilmente la finanziano, quindi, prima di fare una donazione, occorre richiedere una dichiarazione scritta che attesti che quell'associazione non finanzia, ne' in futuro finanziera', studi su animali.

Le associazioni italiane che, ad oggi, hanno dichiarato di finanziare solo ricerche senza animali sono:

Esistono poi altre associazioni che danno aiuto ai malati, ma non finanziano ricerche, e quindi non c'e' pericolo che i fondi da loro raccolti vadano a sovvenzionare la vivisezione:

Cosa puo' fare ciascuno di noi

E' importante scegliere per le nostre eventuali donazioni una associazione che non finanzi la vivisezione, ma e' anche importante far sapere alle "non prescelte" il motivo per cui non si vuole dar loro dei soldi, perche' solo cosi' potranno cambiare comportamento! Quindi occorre scrivere alle associazioni che finanziano studi su animali, invitandole a cambiare destinazione dei loro fondi.

L'altra cosa importante da fare e' parlare di questa situazione con quante piu' persone possibile, e invitare anche loro a non fare donazioni a chi finanzia la vivisezione.

Infine, occorre scrivere per protestare, ogni volta che si puo', agli sponsor delle manifestazioni e iniziative che raccolgono fondi per la ricerca medica destinati a una delle grosse associazioni sopra elencate che finanziano la vivisezione, e fare lo stesso con le redazioni di giornali, radio, TV, che parlano di queste iniziative o di "grandi scoperte" fatte sugli animali.

E' necessario far sentire il dissenso, per far cambiare le cose, perche' i ricavi di queste associazioni si basano su quanto donato dal pubblico... e quindi l'opinione pubblica puo' influire, eccome!

Per approfondimenti: RicercaSenzaAnimali 

 
 
 

Post N° 190

Post n°190 pubblicato il 30 Dicembre 2006 da alisya_dgl
 

Auguro un buon 2007 a tutti i miei amici animali e a tutti coloro che non ho avuto la fortuna di conoscere e ne di poterli salvare dalla crudeltà…

A tutte le persone che lottano per i diritti degli animali in ogni circostanza senza arrendersi mai!!

A tutte le persone che sono sole e che non sentono più nel cuore la fiamma dell’amore…

A tutti va il mio più caloroso abbraccio sperando

Che il nuovo anno sia ricco di sogni da realizzare, che sia sereno, laborioso, che sia ricco di strade!!

immagineBuon Anno immagine

(immagineSenza bottiimmagine)

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CLICCA IL LINK DI 

IL CAPODANNO DI VEGAN 3000

 PER PREPARARE OTTIME E SLURPISSIME immagine RICETTE SENZA MASSACRARE INNOCENTI VITTIME immagine 

 
 
 

Post N° 189

Post n°189 pubblicato il 24 Dicembre 2006 da alisya_dgl
 
Tag: Ricette

immagineCarissimi immagine vi lascio i miei migliori e sentiti

auguri di un magico e pacifico Natale vegano immagine immagine

Dedico a tutti un menù vegano per una festa

di pace e di amore che rappresenti il vero Natale immagine

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Ingredienti per 8 persone:

Cruditè di verza e carote

(antipasto o contorno)

(Per meglio gustarne gli aromi, consigliamo di preparare questo piatto almeno tre ore prima di presentarlo a tavola)
1 verza di medie dimensioni
3 carote
2 cucchiai di capperi
olio extra vergine di oliva, sale, aceto balsamico
Dopo aver mondato e lavato la verdura, affettare le carote alla julienne e la verza a listarelle sottili. Mettere il tutto in un contenitore e condire con i capperi sminuzzati (se sono sotto sale non ci sarà bisogno di aggiungerne altro), olio e aceto balsamico. Se volete potete aggiungere un cucchiaino di origano.
Coprire e riporre in frigo per circa tre ore, e togliere dal frigorifero mezz’ora prima di servire, da solo o accompagnato da fette di pane tostate.

Gnocchetti al ragù di tofu e tartufo
800 grammi di gnocchetti
250 grammi di tofu
100 gr di tartufo nero pulito
1 tazzina di olio extra vergine di oliva
1 spicchio d’aglio piccolo
½ cucchiaino di sale
pepe quanto basta
Per la salsa al tartufo grattugiare il tartufo lavato e asciugato, scaldare l’olio in una padella con l’aglio schiacciato e quando è caldo, ma non bollente, versarvi il tartufo. Amalgamare bene e scaldare per 3-4 minuti, quindi togliere l’aglio e aggiungere sale e pepe. (In alternativa potete utilizzate un bicchierino di salsa al tartufo nero giù pronta).
A parte far rinvenire il tofu lasciandolo bollire per 5 minuti in un pentolino pieno d’acqua; scolare, metterlo su un piatto e schiacciare con una forchetta, quindi versarlo nella padella con la salsa di tartufo e mescolare bene. Spegnere il fuoco.
Far cuocere la pasta e versarla sul condimento; servire caldo aggiungendo del prezzemolo fresco tritato e un filo di olio.
A piacere possono essere aggiunti funghi porcini trifolati.

Bastoncini di falafel con sughetto all’origano
Per i falafel: 600 grammi di ceci secchi (che avremo lasciato in ammollo almeno 24 ore)
1 cipolla di medie dimensioni
1 ciuffo abbondante di prezzemolo
1 spicchio di aglio tritato
2 cucchiaini di semi di cumino
1 cucchiaino di coriandolo in polvere
pangrattato, sale e pepe
Scolare i ceci lasciati in ammollo il giorno prima e privarli della buccia (più è lungo il periodo di ammollo più la buccia si toglie facilmente). Frullare i ceci insieme a cipolla, aglio e prezzemolo fino ad ottenere un impasto omogeneo, versare in una ciotola, aggiungere il coriandolo e il cumino e aggiustare di sale. Lasciare riposare in frigo per 1 ora, quindi prelevare l’impasto con un cucchiaio e formare dei bastoncini rettangolari, rigirandoli nel pangrattato. Friggerli nell’olio bollente da ambo le parti (è preferibile usare un olio specifico per fritture). Quando i bastoncini sono ben coloriti, toglierli e asciugarli con carta assorbente. Disporli su un piatto di portata ben separati tra loro e versarvi sopra la salsa all’origano.
Per la salsa:
2 bicchieri di passata di pomodoro
1 cucchiaino di origano
olio extra vergine di oliva, sale, pepe.
Versare la passata in una padellina a fuoco vivo finché non è appena ristretta. Aggiungere l’origano, il sale, il pepe e l’olio
.

Panettone vegan con gelato di soia
Un panettone vegan
Gelato di soia
Cioccolato fondente
Tagliare il panettone vegan (reperibile nei negozi di alimentazione naturale) trasversalmente in almeno quattro fette omogenee. Alternare le fette di panettone con il gelato di soia (secondo i proprio gusti) e riporlo nel freezer per almeno un’ora, togliendolo un quarto d’ora prima di servire.
Secondo i propri gusti e la propria fantasia, si possono aggiungere gocce di cioccolato fondente tra gli strati, sul gelato spalmato, oppure versare del cioccolato fondente fuso sul panettone appena tolto dal freezer, e servire subito.

PER ALTRE RICETTE VISITATE ECCO ALCUNI LINK:

IL NATALE DI VEGAN 3000

IL CAPODANNO DI VEGAN 3000

IL MENU CRUDISTA DI MISSVANILLA 

IL MENU DI VEGANITALIA

 
 
 

Post N° 188

Post n°188 pubblicato il 19 Dicembre 2006 da alisya_dgl

Ciao gente immagine

perdonatemi se sono sparita, purtroppo sono rimasta senza linea telefonica per 26 giorni.

Adesso è tutto a posto, finalmente ricomincio a scrivere nel mio incantato mondo fatato  immagineimmagine

Ma non dimenticatevi che anche voi se volete potete sempre partecipare nel mio blog come membri, poiché sto avendo molto da fare non avrò la possibilità di scrivere giorno per giorno!

Quindi sarei felice della vostra partecipazione!

Un abbraccio caloroso a tutti i visitatori del mio mondo immagine

Ci conto!!

immagineClaudia

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Post N° 187

Post n°187 pubblicato il 29 Ottobre 2006 da alisya_dgl
 

Auguro una serena e dolcissima domenica a tutti gli animalisti  e alla dolce Saretta immagine

Vi lascio con questo tristissimo racconto immagine 

L’autunno portava con sé pioggia, nebbia e vento; lassù, ai piedi della grande quercia, in attesa di sentire qualcuno di loro, ascoltavo l’aria che levita le foglie,- anche le punte degli alberi hanno da dire qualcosa,-mentre un vento impetuoso spezzava i rami e gelava l’alito.
Senza alcuna spiegazione,il giorno avanti, mentre ero al rifugio, avevo avvertivo che sarebbe successo qualcosa. Vedevo, infatti, i cani nei box del padiglione di Renata, detto così proprio perché se ne occupava lei, silenziosi fissare la cuccia di Saggio.
Sentivo le cagne che raccomandavano i piccoli a non fare chiasso e i maschi dai vari punti della struttura ululare come se avessero voluto comunicare a distanza.
Insomma nell’aria c’era un non so che non andava. Erano circa le ore diciannove quando un silenzio calò lentamente e, a fatica, vidi uscire Saggio dal suo riparo.
Tutti con gran rispetto abbassarono il capo e aprirono un varco.
Il bassottino si stese sotto il grande sasso a mo’ di sgabello, dove Saggio vi salì per accucciarsi sul podio. Tutti gli altri si accovacciarono intorno, mentre dai piani superiori si spegnevano gli ultimi guaiti.
Con tono pacato e voce rauca, inizia a parlare .
“ La neve ha fatto la sua comparsa sui monti e tra non molto cadrà a fiocchi e il freddo gelido piano piano divorerà e trapasserà i nostri ripari di cartone.

Sarà una novità per i piccoli che la rincorreranno per giocarci,e un male per noi anziani perché sveglierà dolori trafittivi e indescrivibili per le ossa.
Sono stato uno dei primi ad arrivare qui. Avevo due anni ed ora ne ho quasi tredici. Adolescenza, gioventù, maturità e vecchiaia si sono consumati in questo box, sempre sotto lo stesso cielo.
I miei occhi hanno visto tanto e molte storie hanno udito le mie orecchie. Vi conosco tutti e di tutti so tutto.
Al chiarore della luna, ho sentito le vostre storie, apparentemente differenti,ma sempre uguali. Ogni qual volta qualcuno di voi giungeva qui,cercavo di carpire dal suo sguardo se qualcosa fosse cambiato negli uomini verso noi. Quasi quindici anni sono trascorsi,ma tutto è come sempre. Guardando i cuccioli sapeste quanto ho pregato per non vederli crescere qui,e, invece, anche loro, come me, avanzano negli anni, chiusi nei box.
Quante volte i vostri gemiti mi hanno penetrato il cervello, al punto da rimbambirmi; quanti di voi ho visto scodinzolare alla presenza di un uomo che cercava un cane e nessuno gli andava bene, perché o eravamo troppo grossi o troppo piccoli , o bianchi anziché neri, o timorosi o troppo irruenti, o semplicemente perché bastardi; quante volte ho letto nei vostri occhi la delusione del rifiuto.
Amici troppe amarezze ha sopportato il mio cuore. Senza mai farmi capire, ho cercato di darvi coraggio e ho sempre cercato di vedere nella mano dell’uomo un gesto di bontà.
Cosa possiamo fare?
Continuate ad insegnare la fedeltà ai vostri piccoli e la gratitudine per un pezzo di pane che vi daranno; un giorno forse, per quelli che verranno dopo, chissà, ci saranno uomini migliori che apprenderanno da noi il vero significato di fedeltà,’ umiltà, gratitudine, tre qualità che non dobbiamo mai soffocare, mai dimenticare.!
Ognuno nel creato ha un suo spazio, un suo scopo. Anche noi, ma l’uomo ciò ancora non lo ha capito; nel tempo, forse, capirà.”
Percepivo le parole di Saggio a fatica, quel vocione possente che si riconosceva nei giorni passati, si stava affievolendo; parlava a stento, mentre fissava il vuoto.
A un tratto le foglie non bisbigliarono più, il vento si era quietato, dal cielo, danzando, scendevano giù lentamente fiocchi di neve,nell’aria ovattata risentii la voce di Saggio che nel congedarsi dal gruppo, diceva:
“ Amici,vi ringrazio per il rispetto che mi avete portato,vi ho tutti nel cuore. Per voi che siete qui riuniti, per gli altri che errano e vagabondano per boschi e paesi ,dico per voi e per loro, per l’ultima volta, la mia preghiera. A voi lascio la mia fedeltà e rimetto la mia anima con umiltà nelle mani di Dio.

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Chinò il capo e lentamente scivolò dal podio.
In quell’istante, un assolo di ululati da fare accapponare la pelle rimbombò nell’aria indi, silenziosi e in fila, ognuno di loro passò davanti a Saggio, leccandolo o toccandolo con il muso, per poi girare intorno al Grande Sasso e lentamente rientrare nei propri box.
Mentre la neve cadeva, vedevo il corteo rendere l’ultimo omaggio a colui che sperava in un mondo migliore per i suo simili.
I cani chiusi nel piano superiore abbaiavano – Grazie Saggio per la speranza che ci lasci , non ti scorderemo, vecchio brontolone. Belle le tue ultime parole. E’ penoso essere soli ed essere soprattutto semplicemente solo un cane; addio vecchio Saggio,nessuno di noi ti dimenticherà mai!
La neve stava ricoprendo il corpo di Saggio. Volevo scendere per abbracciarlo,però mi trattenni dal farlo, non per paura, ma per rispetto perché fino al mattino, dandosi il cambio, vegliarono il suo corpo.
Di fronte a tutto ciò ero allibita. Il freddo non era così gelido e pungente come la preghiera del cane che solo ripensarla mi trafigge l’animo e il cervello.
Nevicava, come nevicava! Loro, silenziosi, con le orecchie tese erano lì, forse pregavano, forse cercavano di fissare le parole di Saggio nella loro mente.
Rimasi lassù fino all’arrivo dei volontari, con i quali seppellimmo Saggio, sotto la grande quercia di fronte al rifugio.
Quel mattino i cani non abbaiarono, cosa che solitamente si verifica quando arriva qualcuno Chiusi nel loro dolore, rifiutarono il brodo e nessuno si mosse dalla propria cuccia , neanche quando arrivò lei “ l’angelo dei cani” .
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PREGHIERA DEL CANE RANDAGIO

Con passo vacillante
e con il corpo stremato
giungo alla fine dei miei giorni.
Forse stasera morirò
e da sotto questa quercia
con l’ultimo respiro, che mi resta in gola,
vorrei ringraziare il Signore
per il pane che mi ha fatto trovare
nella spazzatura,
per l’acqua che ha fatto scendere dal cielo per
dissetarmi,
per i sacrati delle chiese
dove ho potuto ripararmi.
Si, Signore,
io sono uno di quelli
uno fra i tanti che non sa
cos’è il calore di una cuccia,
il sapore di un osso,
la carezza di un padrone.
Conosco solo
il dolore dei calci sul dorso,
le sassate sulla fronte,
le gomme di quella macchina
che mi hanno spinto nel burrone.
Ricordo, poi
quella mano,grande, pesante,
che ancora cucciolo mi ha
abbandonato nella strada,
dove vissi tutto il mio calvario.
Ho attraversato monti,boschi e paesi
nessuno mai,mi ha tenuto con sé,
nessuno,mai,mi ha dato un nome.
Dalla nascita ho sempre portato il tuo
“ Cane.”
Signore,
tante sono le cose che vorrei dirti;
ma…..
il cuore ha rallentato il battito
e il respiro si affievola sempre più.
Perdonami! E ti supplico:
fà che la mano dell’uomo
non abbandoni più
un cucciolo nella strada.
E’ triste vivere da vagabondi,
è penoso essere soli,
ed essere soprattutto semplicemente
solo un cane.
Abbracciami almeno tu
in quest ‘attimo.
Perché?
Perché anch’io ti appartengo!
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tratto dal libro "Voci di canili"
Autrice:
D.ssa Anna Mazziotti

 
 
 

Post N° 186

Post n°186 pubblicato il 27 Ottobre 2006 da alisya_dgl
 
Tag: Dediche

Ho preparato questo dolcissimo video dedicato ai miei amici pelosi immagine

Spero vi piaccia immagine

Attendo vostri giudizi anche negativi immagine

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Post N° 185

Post n°185 pubblicato il 25 Ottobre 2006 da alisya_dgl

AMBIENTE:
WWF, UN PIANETA NON BASTA NEL 2050 CE NE
VORRANNO 2
DA LIVING PLANET
REPORT
ALLARME SFRUTTAMENTO
RISORSE NATURALI

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Roma, 24 ott. (Adnkronos) -

''Un pianeta non basta,

tanto che nel 2050 ce ne vorranno

 'due' se continua l'attuale ritmo

di consumo di acqua, immaginesuolo fertile, risorse forestali,

specie animali tra cui le risorse ittiche.

Gli ecosistemi naturali si stanno

degradando ad un ritmo impressionate,

senza precedenti nella storia della specie umana''.

E' quanto riporta con grande chiarezza il

''Living Planet Report 2006'',

l'ultimo rapporto del Wwf,

giunto alla sua sesta edizione,

lanciato oggi al livello mondiale proprio

da uno dei paesi a piu' rapido sviluppo, la Cina.

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Post N° 184

Post n°184 pubblicato il 19 Ottobre 2006 da alisya_dgl
 

MAX DIFFUSIONE!!!

http://www.strasbourgcurieux.com/fourrure/

"Un pensiero agghiacciante mi scuote al vederti arrivare,
ho tristezza negli occhi, quella tristezza di chi non ha vissuto.
Come sono lunghe le giornate in questa stretta gabbia,
dove il vento non da scampo, ed il freddo è insopportabile.
Tremante e rassegnato aspetto la sorte.

Amico mio, tu che mi afferri con presa disumana,
che mi stramazzi a terra senza pietà,
che mi sali a piedi giunti sul mio fragile capo,
incurante delle mie sofferenze, dei miei lamenti,
tu che mi tagli subito le zampe perché non vuoi aspettare,
che mi strappi con inaudita violenza la mia calda pelliccia,
anche se mi vedi che sono ancora in vita
e riesci a sentire l'atroce dolore che ciò mi comporta,
dico a te, dammi almeno il tempo di morire in pace.

Ora che mia hai spogliato di tutto,
anche della dignità che ogni essere vivente merita,
mi lanci via come immondizia perché non ti servo più.

Ormai nudo sento freddo, sento tanto freddo,
alzo il capo stanco e sanguinante
per vedere l'ultima volta quanto è bello il mondo.
Un pensiero mi angoscia, forse è colpa mia?
Il cielo si tinge di rosso, è il colore del sangue che mi copre gli occhi,
la paura mi terrorizza, tremo, non posso più sottrarmi.

Mamma, mamma, com'è lunga questa morte,
i pensieri si confondono.
Mamma come mai è tutto buio?
E' la vita che finisce?
Che strana sensazione, non sento più il dolore,
sento solo una gelida atmosfera di morte
che mi trapassa la nuda pelle come lame taglienti.
Mamma perfino i loro occhi non vogliono guardare,
perché sanno che insieme con noi muore anche l'amore.

Non vi disturberò più,
non cercherò più quel piccolo spazio che occupavo,
spero solo che l'amore infinito che ho nell'anima, raggiunga i vostri cuori.
Me ne vado lontano, in solitudine, dove nessuno sa,
con atroce sofferenza che vi lascio un po' di me stesso,
così che quando sarete voi ad avere freddo, possiate riscaldarvi.

Dentro quest'anima che strappi via,
che non ha saputo cosa sia la libertà,
non vi è neanche la ragione per cui muoio.
Vorrei che il sorgere del sole
ci trovasse ancora insieme amico mio,
ma ormai ho capito, ho creduto nella bugia degli uomini.

Dietro di me resta soltanto quella vita
che non mi è stata concessa di vivere e indifferenza.
Spero almeno che la mia nuda immagine,
persa nei vostri increduli occhi, serva a chi verrà dopo di me.
So che non volete vedere, che non volete sentire,
io purtroppo lo devo vivere, e non posso decidere se lo voglio o no.
Il capo gira più volte su se stesso,
fino a lasciarsi andare indietro un'ultima volta,
il tonfo esanime della mia testa rompe il surreale silenzio,
è la vita che non può più proseguire con me,
ma tanto è una vita da dimenticare, più per voi che per me,
e così la mia anima se ne và, verso l'eternità." 
                                       
Dedicata alle innocenti vittime della crudelta' e della vanita' umana,alle innocenti vittime dell'industria della pelliccia in immagine Cina immagine e di tutte le fabbriche di morte che arricchiscono aguzzini senza anima....

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(Autore ignoto)

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IL BLOG DI CANI & GA.

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NON UCCIDERMI

Conoscere quello che accade agli animali e' il primo passo per aiutarli!

Diventa vegan in perfetta salute seguendo le istruzioni a questi siti:

SCIENZA VEGETARIANA immagine

VEG FACILEimmagine

 

NON SI PUÒ MANGIARE CIÒ CHE HA UN VOLTO

Finchè vi saranno i mattatoi vi saranno le guerre, perchè un'umanità capace del massacro giornaliero di milioni di esseri innocenti (che come l'uomo soffrono, amano la vita ed hanno paura della morte) non è pronta a realizzare un mondo migliore, più giusto e più degno dell'attuale. è disumano uccidere un altro essere vivente, privarlo per sempre della vita, divorarne il corpo, per il solo piacere della gola, dal momento che non c'è alcuna necessità di nutrirsi di carne, come la realtà dei vegetariani conferma: essi infatti godono ottima salute e sono immuni da varie malattie alle quali coloro che si nutrono di carni sono soggetti. Nessuna violenza è mai giustificabile e da nessuna violenza può mai venire un bene. Nutrendosi di carne l'uomo si nutre di sangue e di violenza. L'antropocentrismo abitua l'uomo a non dare più valore alla vita, a giustificare la legge del più forte, ad essere indifferente all'altrui morte e dolore: questo preclude all'uomo l'evoluzione civile, morale e spirituale e lo rende più aggressivo e violento anche nei confronti degli altri uomini. Con la mente distorta dall'antropocentrismo l'uomo ha stabilito una graduatoria su quali animali siano meritevoli di protezione in dipendenza alla loro bellezza, alla loro intelligenza e alla loro capacità di percepire la sofferenza e la morte. Se questo concetto si estendesse al genere umano ben pochi si salverebbero. L'errore più grande che l'adulto possa compiere nei confronti dei bambini è limitare la loro sfera d'amore al solo essere umano. Abituando i bambini a non dare valore ad ogni forma di vita, a non curarsi della sofferenza e della morte degli altri esseri viventi, in essi non si sviluppa la sfera del sentimento, dell'amore, della condivisione e il loro animo resta incapace di rispetto, insensibile, egoista anche verso le necessità degli altri esseri umani. La realizzazione di un mondo migliore è possibile solo se migliore sarà la coscienza di coloro che lo compongono. Il male si alimenta non dalla violenza dei pochi, ma dalla tiepidezza   dei molti. Franco Libero

L’uomo può vivere e restare sano senza dover uccidere animali per cibarsene. Quindi, cibandosi di carne si rende corresponsabile dell’assassinio di animali, desertificazione, doferestazione e fame del terzo mondo. Tutto questo compiuto solo per soddisfare il proprio palato. Agire in questo modo è immorale. E’ una cosa talmente semplice e indubbia che non è possibile non essere d’accordo. Tuttavia, dato che la maggioranza è ancora attaccata al consumo di carne, gli uomini lo giustificano e affermano ridendo: ‘Un pezzo di bistecca è una bella cosa e oggi a meggogiorno me lo mangerò con gusto!

 

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