Creato da Allure.Sensuelle il 12/01/2010

VerdeOro al Tramonto

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la pioggia

Post n°99 pubblicato il 25 Marzo 2015 da Allure.Sensuelle

Ore di deliri atmosferici.
La pioggia cala giù come un sipario di velo, increspato dalle onde del vento, poi si gonfia, diluvia. Ora è un muro d'acqua, denso come una barriera di nebbia, inciso da scalfitture diagonali di gocce pesanti come piccoli sassi.
 

Vedo i pannelli d'acqua snodarsi come aurore boreali di un soffocante grigiore. Uno scroscio si abbatte sul vetro. Silenzio.

..E ancora: una risacca scomposta  dettata  dal ritmo irregolare delle raffiche. Il rumore distrae .. e ancora la sua assenza,  ovattata e sottile, si alterna alla sferzata ventosa.

Mi alzo. Provo a spingere in fuori la finestra, sorpresa che la resistenza del vento superi tutta la mia forza, nonostante mi inarchi caparbia, puntandomi con tutto il corpo contro il pannello. Il vento è teso in una sfida irritante cui imprevedibimente soccombo. Rinuncio. Rimugino. Calcolo con sapienza meteorologica le probabilità che ho di tornare a casa senza inzupparmi fino al midollo. Il vento rende inutile l'uso dell'ombrello. A dispetto dell'ora normalmente animata, non vedo umani appiedati affrettarsi dabbasso. La fermata dell'autobus è desolatamente  inospitale. E sembra destinata a rimanerlo a lungo.

Ripasso le inclinazioni degli angoli, studiando le traiettorie dell'acqua. A volte il rumore ricorda quello degli incarti accartocciati in fretta.
Quando torna, umida, la mancanza di suoni, così palpabile da inghiottire ogni  altro rumore, sembra che persino il tempo si fermi sul bordo di  quell'imbuto di nulla.. resistendo per non essere ingoiato dentro.. anche i pensieri rallentano, in una spirale grassa e pigra.
La sospensione.. l'attesa del Possibile, un singulto di vuoto... sono ferma. Il respiro lento.. vorrei rilassarmi..  (lento) annullare tutto.. (lento) chiudo gli occhi.. (più lento) ma il battito del cuore sgorga come il ticchettìo  che mi scompensa il petto, all'improvviso prepotente .. irregolare .. un fiotto.

preme.. spariglia.

La "nebbia"si squarcia, rivedo la facciata lustra del palazzo di fronte,  il cielo è plumbeo, il vento sibila.. apre e chiude quinte di pioggia. il tempo ha ripreso a scorrere, trascinandosi dietro i pensieri. La tempesta è fuori e dentro di me..

percuote i vetri  e me senza lasciare cicatrici permanenti.

Non si acquieterà in fretta.


 
 
 
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