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VAMPIRISMO GEOECONOMICO

Post n°2443 pubblicato il 09 Aprile 2008 da destraitaliana
 

Sulla scrivania ho tre schermi. Due sono di Bloomberg, il sindaco di New York. Uno manda in continuazione notizie dal mondo, l’altro disegna grafici su qualsiasi mercato, titolo, obbligazione o maledetta carta straccia “subprime” tu abbia in animo di analizzare e nel caso acquistare. Ma adesso non è proprio il caso.
Tenersi liquidi: questa è la parola d’ordine. Comprare, oggi non compra quasi nessuno.
Tranne i Sovereign Wealth Funds, dove vengono riciclati i petrodollari russi e arabi oppure i surplus commerciali del Far East.
Sull’altro schermo ho Google Earth. Sulla scrivania due libri:
Il canto della missione di John Le Carré, e Hitler di Giuseppe Genna. E’ tutto ciò che mi ha accompagnato in questi mesi di depressione.
Qualcuno di voi potrebbe chiedersi cosa c’entrano i computer con i libri e perché stanno tutti sulla mia scrivania. Domanda stupida. Stanno sulla mia scrivania perché fino a un po’ di tempo fa sono stato troppo depresso per spostarli. Ma questa è una risposta stupida quanto la domanda. In realtà libri e computer descrivono la realtà. Ciò che sta succedendo ora, adesso. E le conclusioni che ne traggo non mi tranquillizzano. Anzi.

Sugli schermi vedo innanzitutto la crisi economica. Non sarà la prima e molto probabilmente neanche l’ultima. Eppure guardiamo le Borse mondiali. Dall’inizio dell’anno Shanghai ha perso il 31,96, Francoforte il 18,99 Tokyo il 18,18, Milano il 18%, Honk Kong il 17,85, Parigi il 16,16, Zurigo il 14,85. New York il 14,07, Madrid il 12,60, Londra l’11,69. Si dice che la crisi è finanziaria e americana, che sono i “subprime” ad avvelenare il sistema. Ma allora perché Shanghai è al – 31,96%? E’ vero, Shanghai era sopravvalutata, lo sapevano tutti. Tranne i risparmiatori cinesi! Se cade la domanda americana, cadranno anche le esportazioni cinesi, e se i cinesi tenteranno di sostituirle con la domanda interna, crescerà l’inflazione, come sta già accadendo. Nessuno è immune dal contagio. Alcuni “catastrofisti storici” pensano che i cinesi incominceranno a sbarazzarsi dei dollari e dei titoli americani denominati in dollari. Per far cosa? Per comprare Euro registrando una perdita di valore di circa 1/3 per ogni dollaro venduto ora? Certo un riequilibrio delle riserve valutarie è possibile. Gradualmente. Intanto lo yuan è legato al dollaro e gode di una svalutazione competitiva che agevola l’export. Invertire questa tendenza sarebbe folle. Bretton Woods II funziona ancora. Male, ma funziona.

Eppure…

Osserviamo ciò che è accaduto con la fredda lucidità dell’economia – the dismail science diceva Carlyle.
Un settore periferico del mercato dei titoli americano, il più grande del mondo, va in crisi (vedi
qui).
La crisi tramite le “cartolarizzazioni”, cioè la trasformazione dei debiti in titoli, si allarga, prima agli Asset Backed Securities (ABS), poi ai Collateral Debt Obligations (CDO’s). A questo punto la crisi diventa una valanga. Tutti i titoli in cui si suppone la presenza di mutui subprime perdono di valore. Le Agenzie di Rating, i Soloni del pensiero unico economico, vengono prese alla sprovvista. Loro sono abituate a valutare la solvibilità di un debito, cioè la capacità di un creditore a restituirlo, non la volatilità di un titolo, cioè il suo cambiamento di valore sul mercato. Reagiscono ad agosto con l’improntitudine di chi si è fatto cogliere in fallo. Effettuano un downrating di migliaia di titoli. Le banche che li possiedono non reggono il colpo. Qualcuna fallisce, come la Northern Rock in Inghilterra, prontamente nazionalizzata. Altre vengono salvate odal banche pubbliche in Germania, altre ancora messe sotto tutela, come Societé Générale in Francia.
In America saltano almeno cinque banche specializzate in mutui casa.

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Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità. Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia. La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità penosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità. Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita. Bisogna che il poeta si prodichi con ardore, sfarzo e magnificenza, per aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali. Non vi è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. Noi siamo sul patrimonio estremo dei secoli! poichè abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente. Noi vogliamo glorificare la guerra-sola igene del mondo-il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore. Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria. Noi canteremo le locomotive dall'ampio petto, il volo scivolante degli areoplani. E' dall'Italia che lanciamo questo manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il Futurismo.

 

 

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Luigi Ciavardini, ex militante dei Nuclei Armati Rivoluzionari, è stato dunque condannato a 30 anni di carcere dalla Corte d'Appello sezione minori del Tribunale di Bologna. Questa condanna risulta essere, senza mezzi termini, una dichiarazione di guerra preventiva a quella parte degli Italiani non allineata all'interno dei vecchi schemi di cui il Sistema rappresenta la sintesi. All'epoca dei fatti Luigi Ciavardini aveva soltanto 17 anni ed è accusato di avere trasportato fino alla stazione di Bologna l'esplosivo responsabile della morte di 85 persone e del ferimento di altre 200. Quella strage è tuttora il più grave atto sanguinario dell'Italia nata dalla resistenza. Un massacro spaventoso che ha chiuso un decennio di piccole e grandi sconvolgimenti politici e sociali. La strage di Bologna ha sepolto sotto una coltre di morte gli anni più caldi della storia d'Italia. Ma quella strage è servita, soprattutto, a mettere fuorigioco un'intera generazione di Camerati Rivoluzionari che negli Anni 70 ha imposto fieramente la propria presenza nelle piazze di tutto il Paese. Le indagini sono andate da subito in un'unica direzione, quella dell'eversione neofascista. Un intero ambiente è stato criminalizzato e fatto a pezzi dalla meschina paura dei mercanti del Sistema. Terza Posizione è stata smantellata in seguito a questa inchiesta, mentre la storia dei Nar ha avuto un tragico epilogo di sangue ed ergastoli. Si finge di credere a questa pista unicamente per togliere di mezzo lo spettro di una nuova Rivoluzione Nazionale che con il tempo stava prendendo terreno. Francesca Romana Mambro e Valerio 'Giusva' Fioravanti vennero indicati come gli esecutori materiale, tesi che neppure eccellenti nemici politici hanno tuttora il coraggio di sostenere. A Bologna non si è fatta Giustizia. A Bologna non si è cercata Giustizia.

LUIGI LIBERO!

 
 

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