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Nickname: gaza64
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Sesso: F Età: 59 Prov: PG |
« Il vuoto del vuoto | La mezzaluna e la stella » |
L'ingenuità mi si manifesta spesso ed è la cosa che più di tutte mi piace riconoscere in chi ho di fronte. Che sia dietro uno schermo o nell'evidenza di uno sguardo, poco importa. Non c'è differenza nemmeno tra una parola udita ed una letta. Perché l'ingenuità si manifesta in ogni forma, anche quando non è manifesta.
Ci sono espressioni, toni di voce, dimenticanze, associazioni e ripetizioni che comunicano parallelamente e che, spesso, in maniera opposta a ciò che avrebbero voluto esprimere, qualcos'altro raccontano.
L'ingenuità di cui parlo permette di percepire istantaneamente l'estensione di un baratro o, al contrario, di un paesaggio interiore. Qualcosa che l'ingenuo è sempre inconsapevole di mostrare e che solo per questa ragione, e prescindendo dalla tipologia di visione che riesce a suscitare, va considerato nella sua nudità come se indossasse il suo vestito migliore.
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E' un po' come guardare attraverso il buco della serratura senza perciò poter rivelare ciò che si è veduto.
Confermo assolutamente la valenza positiva della mia attribuzione e mi solleva apprendere che sia stata compresa...Un abbraccio grande, mio caro W., ringraziandoti come sempre per la gentilezza che mi dimostri:)
"Ingenuità": <<purezza e dabbenaggine>> ...le facce di una stessa medaglia che fra loro non si vedono eppure hanno in comune la buona fede, ma ...orizzonti divergenti ...opposti.
L'ingenuità da te propostoci è una delle qualità che si agogna riuscire a sbirciare in fondo allo sguardo di chi ci sta vicino: poter ammirare così la nudità dell'anima per ritrovarvi l'essenza del suo portatore come delicato dono per l'osservatore; felici se lo siamo noi.
Questa ingenuità non rappresenta manifestazione di debolezza, ma espressione di forza che solo l'assoluta trasparenza e coerenza che da essa son generate possono donare.
Un ingenuo abbraccio consapevole per Te, M@.
Hai ragione riguardo al "dono" di poter osservare così intimamente gli altri: affinato dallo studio e dalla pratica quotidiana a guardare altrettanto bene se stessi.
Un caro saluto, M@...
"Ingenuus", inoltre indica colui che nasce libero, in contrapposizione con "libertinus" che invece è colui che è stato liberato dalla schiavitù.
Oggi, invece, si dà dell'ingenuo (quasi fosse una colpa), a quel fortunato mortale che non ha vissuto un periodo di di sacrifici e di lotta per la sopravvivenza, come se per essere considerati "veri uomini" bisogna necessariamente attraversare un periodo abbastanza lungo di sofferenza.
L'ingenuità è solo la modalità con la quale si manifesta la propria anima: consapevolmente riguardo ad un dolore provato o non provato ma inconsapevolmente rispetto al fatto di manifestarla tanto ingenuamente.
Potresti ripetere per favore?
A me basta che tu lo spieghi con parole tue, che io sono un tipo semplice, un idraulico.
Apprezzo molto la tua opinione riguardo all'ingenuità, che, contrariamente al senso comune imperante, gode ancora di estimatori in grado di apprezzarla.
"Una forza buona", come tu stesso la definisci, in grado di rendere palese la sua natura discreta e da molti, evidentemente, riconosciuta come tale.
Grazie di cuore, e buona giornata, Gabriella...
IL VELENO EMOTIVO Ti avveleni quando lasci che i giudizi degli altri diventino più importanti del tuo sentire. Ti avveleni quando seppellisci i tuoi sogni e cerchi di dimenticarti di loro. Ti avveleni quando apri il frigorifero e anestetizzi l'ansia ingurgitando il cibo. Ti avveleni quando fai della dipendenza affettiva il tuo stile di vita e senza l'oggetto del tuo amore non esisti più. Ti avveleni quando ti fai da parte perché pensi di non valere niente di contare meno di nulla. Ti avveleni quando vuoi essere perfetta in ogni occasione imponendoti di essere sempre la migliore. Ti avveleni quando diventi un'altra da te stessa e muti forma e colore come se fossi una tappezzeria da abbinare all'arredamento. Ti avveleni quando piangi e ti commiseri come se fossi la più sfortunata del mondo fino a marcire con le lacrime. Ti avveleni quando diventi dura e ruvida pensando che sia l'unico modo per difenderti e farti rispettare. Ti avveleni quando ti isoli fino ad abitare una terra arida che non fa più crescere vita buona nelle sue vicinanze. Ti avveleni quando smetti di sperare che qualcosa di positivo possa succedere. Ti avveleni quando pensi che nessuno possa trovarti interessante amputando tutto ciò che di affascinante fa parte di Te. Ti avveleni quando sputi contro gli altri la tua rabbia senza farla fluire con Equilibro. Ti avveleni quando fai dell'odio e del rancore il condimento della tua vita. Ti avveleni quando non permetti al Perdono di sanare le vecchie ferite. Il Veleno Emotivo è pericoloso. Annienta l'anima. -Simona Oberhammer -
Un caro saluto, :-))
Ingenuo, forse, è chi crede di non aver mai assaggiato alcun veleno senza perciò potersi spiegare il motivo di essere sopravvissuto...
Sono sicura che continuerò a rifletterci ancora, e ancora...Grazie Rita e splendida giornata a te, Gabri...
Grazie infinite, Nunzio: auguro a te una felice sera in compagnia di chi ami.
Con affetto, Gabriella...