Altromondo17

E' passato così tanto tempo senza un amore (...) che adesso per la depilazione ci serve una motosega.

In effetti, l'autore di questa splendida fotografia, Mr. Allan Teger, ha pensato anche a questa eventualità:)
Un caro saluto Alfredo...

penso che ti abbia conosciuta quale sei quando più ami, per questo credo non ti abbia amata nè allo scoperto nè in segreto....di fronte a tanto amore...più di così mai amato....si può restare confusi, bloccati, impotenti...la volontà, il desidero non rispondono più agli stimoli..

Sembrerebbe ansia da prestazione intellettuale, quella che ipotizzi...
E non ti nascondo che io stessa abbia pensato più volte a questa motivazione senza riuscire a chiarirmi del tutto, però, il significato più profondo che una simile impotenza comporta: soprattutto in chi si trova a sperimentarla.
Se è vero il principio del "Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te", allora la negazione non può che significare il desiderio di essere negati e, magari, più di così, non amati.
Ti ringrazio infinitamente per questa tua sensibile e, per me, confortante riflessione.
Gabriella.

Di stranezze è costruita la strada dell'amore,tanto ch'è difficile che due che l'abbiano percorsa, mano nella mano, possano dire alla fine d'averla vista la stessa. Ma è certo che, nel gran segreto del cuore, versi simili al cuore abbiano lasciato tracce notevoli.......Bellissima e molto sentita,mia dolce sig.ra Gabri....Un abbraccio coccoloso di luna novella.........W.........

Ciao Signor W....
Condivido pienamente il tuo pensiero: nessuno può dire di un altro né rappresentare ciò che ha veduto o vissuto se non attraverso il suo racconto.
Sugli effetti di certe rappresentazioni, invece, nutro molteplici dubbi: verità anch'essi, ma talmente mutevoli da non poter mai essere definiti tali.
Grazie infinite per il tuo contributo.

Gli amici hanno bisogno uno dell'altro proprio come un fiore ha bisogno della pioggia per aprirsi e mostrare la sua bellezza. L'amicizia dovrebbe essere un preziosa carezza di cui non puoi fare a meno.(Sergio Bambarén) una meravigliosa e dolce serata Cara Gabriella e una buona estate che sia piena di cose belle ma soprattuto che sia piena di tenerezze e d'amore nel cuore un caro saluto con affetto..Nunzio....Clicca..Buona Notte

Grazie Nunzio per questo bel pensiero sull'amicizia e per i tuoi dolci ed affettuosi auguri.
Splendida giornata a te, Gabriella.

Mi piacciono molto le foto in cui i corpi diventano paesaggio. In queste trovo espressa una poetica ironia che mi fa immaginare un autore bambino, che bambino non è, certo, ma che ne ha lo sguardo. E trovo un sottile giocoso legame tra la foto e l'espressione "più di così", poiché io la penso come l'espressione dell'esperienza che facciamo 'fino' a quel momento in cui la pronunciamo. Bellissimo dire "più di così, mai amato", bellissimo sentirselo dire: descrive qualcosa di completamente diverso da tutto ciò che si è esperito prima, e quel confronto temporale rende straordinario e unico quel momento. Ma proprio perché "più di così" si fonda su un confronto, l'espressione contiene la possibilità che quel "più di così" sia possibile: maturando la persona nelle esperienze della vita, comprende quanto sia ampio e diversificato il contenuto della parola "così", la quale può arrivare a comprendere ogni possibile "più" e poi dimenticarlo nell'esaltante esperienza dell'amore, parola pronunciata senza aggettivi che la qualifichino, senza avverbi che la contestualizzino, senza apposizioni che la rafforzino. Amore, nuda parola delle origini, attraversa la terra fino ad arrivare ad essere pronunciata e vissuta da ogni essere vivente. Più di così, che dire??'!!!? :-)

Quando "dici" tu, Mara, è come vivere un'avventura nel percorso possibile di ogni parola, espressione e sottinteso che la nostra lingua può efficacemente esprimere e raccontare:)
E' stato un uomo-bambino, ovviamente, a creare questa immagine surreale come le molte altre che compongono il suo portfolio: un viaggio "animato" alla scoperta di un paesaggio-universo, quale quello femminile, da esplorare con ogni mezzo, compreso quello della fantasia.
Sarebbe improbabile parlare di compiutezza riguardo all'estensione possibile di un sentimento o della reciproca conoscenza: perciò il viaggio continua senza indugio e con la stessa curiosità bambina che ci porta a scoprire, ma anche all'eventualità di essere scoperti.
Un abbraccio, Gabriella...

"Ed è strano che chi dice d'avermi amata non mi abbia conosciuta per come sono, quando più amo."Si tratta sempre del solito "poveruomo"?
Non so chi dei due sia il più sfigato: dimmelo tu, dai. :))

No, non è questione di sfiga...
In realtà non ho pensato ad una sola persona quando ho scritto questa riflessione, perché il caso vuole che siano in molti ad ignorare, volutamente o accidentalmente, questa parte di me.
Io non sono capace di resistere alla curiosità di scoprire l'animo di chi amo attraverso ogni sua espressione, ma allo stesso tempo sono capace di adeguarmi nel caso una parte di chi sostiene di amarmi voglia essere tenuta segreta e, per riflesso, in me volutamente ignorata.
:)

Usi il termine "amore" nell'accezione più nobile, più estesa, riferendoti, quindi, non esclusivamente ai tuoi familiari, alla parentela più intima ma, se ben comprendo, anche a coloro tra i tuoi amici, colleghi di lavoro con cui sei per qualche motivo più legata.
Il termine "strano" mi ha fuorviato, in quanto mi ha portato a pensare ad una sottolineatura che volesse indicare qualcosa di dato quasi per certo, scontato, ma in realtà non concretizzato, un motivo degno di una fiducia rivelatasi disattesa; perciò ho pensato alla persona più intima, meglio conosciuta, quella da cui ci si aspetterebbe la maggiore complicità. Per le altre persone, in linea di massima, mi parrebbe meno strano oppure più probabile.
Comunque sia:"Io non sono capace di resistere alla curiosità di scoprire l'animo di chi amo attraverso ogni sua espressione, ma allo stesso tempo sono capace di adeguarmi nel caso una parte di chi sostiene di amarmi voglia essere tenuta segreta e, per riflesso, in me volutamente ignorata.": se lo ritenessi adeguato, io desidererei fare parte del primo gruppo... :))

Perdonami, Flamine, per aver "smarrito" questo tuo prezioso commento...
Ovviamente tu rientri senz'altro, e per meriti speciali, nel primo gruppo:)
D'altronde anch'io sento di potermi attribuire speciali responsabilità per ciò di cui ho qui riflettuto: a volte nascondendomi dietro parole che ho a loro volta nascosto a molte persone.
Forse perché ho sempre desiderato di più essere trovata: come quando giocavo a nascondino e avrei voluto sempre scomparire io...
Buona serata...

Grazzzie.
Allora ti dirò che quando giocavo io a nascondino col nutrito gruppetto di amici del mio quartiere, cercavo il più possibile di nascondermi assieme ad una bambina che mi attraeva molto: io non avrei voluto scomparire, anzi cercavo di prolungare il più possibile il tempo dei nostri nascondimenti tanto che spesso eravamo gli ultimi ad uscire.
Peccato non averti incontrata nei miei nascondigli... :))

Ah, ma io da bambina ero terribile: molto peggio di adesso:) Comunque, semmai tornassi a vivere dopo questa vita, mi riprometto di cercarti meglio, perché nella prossima vorrei decisamente cambiare ruolo: meglio sarebbe quello dell'osservatore...
Un abbraccio.

Guarda che ti aspetterei...
Come osservatore, però, cosa penseresti di potere cogliere di diverso rispetto ai precedenti ruoli? Io ti preferirei come "quella" da cercare... :))