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Il significato di un rettangolo

Post n°360 pubblicato il 10 Ottobre 2015 da gaza64
 


Era sempre scura l'acqua di

quel fiume e, guardandola,

mi dicesti di volerti gettare dal ponte

e raggiungerla per annegare,

e morire.


Io la guardavo ogni volta che mi

trovavo a passarci sopra ed

ogni volta mi sembrava più scura.


Profonda e scura

ed impetuosa,

quell'acqua scura.


Come il mio cuore,

che a seguirla con gli occhi,

a guardarne i flutti e i colori,

faceva male.


E non c'era dolore più grande e rimedio ad esso

se non a scomparirci dentro e seguirti

compiendo lo stesso gesto.


Te l'ho detto,

e tu sei annegata dentro i miei occhi.


Ed io,

nel ricordo dei tuoi,

 sto ancora naufragando.

 

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Commenti al Post:
maresogno67
maresogno67 il 11/10/15 alle 18:40 via WEB
la profondità del sentire
 
 
gaza64
gaza64 il 13/10/15 alle 17:27 via WEB
Grazie Gianni...
 
   
maresogno67
maresogno67 il 13/10/15 alle 22:39 via WEB
notte. gi
 
mara.alunni
mara.alunni il 11/10/15 alle 21:29 via WEB
Sembra una storia vera. Storie così "non lasciano nulla che si possa capire". Perché condividere un tale desiderio o progetto? Perché anticipare un gesto così drammatico? Gli occhi di chi ha ascoltato si riempiono di lacrime già prima dell'evento, ed è quella l'acqua più scura che scorre in questa relazione. Acqua che ha inghiottito vite o pezzi di vite, un'acqua in cui si naufraga incessantemente. E' una storia di occhi e di acque, e di parole importanti. Non ci sono le mani, per poter cancellare o accarezzare. O meglio, ci sono, per scrivere una storia, per dare significato a un rettangolo. Per impastare ingredienti noti, dolorosi, e far uscire qualcosa che quegli ingredienti contiene, e che, diventando altro, li supera. Forse anche il significato di quel rettangolo è fuori dal suo perimetro, nello spazio altro che lo circonda, e dove possiamo immaginare altre figure, in varia relazione con il rettangolo. Da fuori, e dall'alto, si scorgono orizzonti prima inimmaginabili. Di cui è colma colei che scrive i post di questo blog. Un abbraccio grande.
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 11/10/15 alle 23:29 via WEB
Ok, alunna Mara, bellissima interpretazione.
Ora ci provo anch'io, dunque.
E' una storia vera.
La storia di chi ha preferito annegare sperando ad una liberazione ed invece si è subito reincarnata di qua, in questa valle di lacrime.
E pioggia.

https://www.youtube.com/watch?v=LRvd23TEeaM
 
 
gaza64
gaza64 il 13/10/15 alle 18:00 via WEB
Lo è, Mara: una storia vera raccontata a distanza di molti anni attraverso due modalità rappresentative diverse non tanto per capire quel perché che, come giustamente dici, non si fa comprendere, ma per spiegarne gli effetti e per spiegarmeli.
Ho sempre pensato anch'io che, oltre il perimetro di un quadro ci fosse il quadro stesso: il resto non rappresentato, quello talmente tanto discreto da restare invisibile mostrando solo ciò che ha visto o vissuto, e mai se stesso.
Diverso è invece il ruolo delle parole quando decidono di raccontare senza nascondersi oltre, ché il silenzio l'hanno già sperimentato e non è bastato a scioglierle.
L'acquarello s'intitola "Fantasmi", ed è il primo progetto artistico che ho realizzato: l'acqua del fiume non si vede, e nemmeno i palazzi che c'erano intorno a quel ponte. Nemmeno mia madre, presumendo che la figura nera sia io: eppure lei è stata con me a lungo fino a che il destino, e non i suoi reiterati propositi, non l'ha portata via.
Eppure tra l'esserci e il non esserci c'è una differenza minima, talvolta, da non poter essere considerata sufficiente per affermare una presenza.
Onorata delle tue splendide interpretazioni, ti abbraccio anch'io forte forte:)
 
Essayer
Essayer il 12/10/15 alle 12:01 via WEB
Capita di trovarsi in uno spazio perimetrato e non sapere come uscirne se non con un bel salto nel nulla. Un ponte, un balcone, uno strapiombo sono facile da recuperare. Figure geometriche come stanze isolate. Spazi che non comunicano con i confinanti. Si procede per settori, nulla di più semplice: in questo rettangolo metto la famiglia, in quest’altro il lavoro, in questo ancora gli amici...sino a quando si raggiunge il punto critico di rottura. Il rettangolo è figura geometrica fra le più comuni, anche questo pc ha i lati uguali a due a due, di quadrati ce ne sono pochi, poco quadra. Abbattere le pareti, aprire gli spazi e lasciar girare l’aria, chè si mischi col resto potrebbe ridare respiro ed evitare il naufragio...e poi l'acqua, scura quanto vuoi, che finisce sempre al mare.
 
 
gaza64
gaza64 il 13/10/15 alle 18:15 via WEB
Molto bello ed ottimistico il tuo messaggio, che spazia tra spazi angusti come è giusto che siano descritti da chi li ha sperimentati, sofferti, e magari contribuito a costruirli o ad abbatterli...
Bello per l'immagine che regala di un'esistenza a compartimenti stagni ma dove l'acqua, fluendo, le peggiori brutture trasporta e trasforma penetrandoci dentro: come gli eventi inattesi o quelli risaputi ma mai intimamente accettati.
D'altronde, poi, l'acqua è da sempre il mio elemento/tormento, ed il fatto che io stia ancora nuotando, seppur senza meta, vorrà pur dire qualcosa!:)
Grazie di cuore...
 
eugenia1820
eugenia1820 il 12/10/15 alle 15:05 via WEB
Manco da un po' di tempo, forse perché non ho niente da dire o forse perché i miei amici " storici " sono salpati per altri lidi.
Però sono venuta subito a leggere le poesie di Gabriella e sinceramente non ho capito se, per caso, il suo blog sia diventato di proprietà di Alfredo, considerando gli innumerevoli suoi commenti, sempre pseudo ironici, ma alquanto monotoni.
Considerata la mia assenza ora ha preso di mira Mara (tranquilla , tutto sommato lui si diverte, in fin dei conti stiamo facendo un'opera pia)
Veniamo alla poesia di Gabriella, direi che è il racconto di due anime inquiete che non trovano pace, se non in un gesto supremo ,che forse non è avvenuto sul serio, ma, a volte, le intenzioni riescono ugualmente a sconvolgerci la vita. Abbraccione Gabri. :-)
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 12/10/15 alle 16:45 via WEB
Carissima Rita detta Eugenia.
Sono contento che tu abbia finalmente scoperto che il blog è, di fatto, proprietà di coloro che ci commentano e che lo fanno spesso e volentieri.
Perché quelli in cui non ci commenta nessuno sono dei blog morti e i morti, come noto, non godono di alcun alcun diritto di proprietà.
E visto che ora sai che questo blog è anche il tuo, puoi scriverci ciò che vuoi e non necessariamente in tema con l'argomento proposto.
In ogni caso credo che sia Gabriella, a suo insindacabile giudizio, decidere se mettere la moderazione commenti oppure, nei casi più irriducibili come il mio, attivare persino la lista nera...
 
   
eugenia1820
eugenia1820 il 12/10/15 alle 16:58 via WEB
Gentilissimo Prontalfredo, sono iscritta a Libero da 6 anni e ho sempre ricevuto molti commenti , compresi i tuoi, quindi non ci sono bisogno di spiegazioni sul suo utilizzo. Tu , comunque non sei un caso irriducibile, sei solo divertente ed eventualmente non da lista nera ma da Zelig.
 
     
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 12/10/15 alle 17:15 via WEB
Carissima Rita.
 
 
gaza64
gaza64 il 13/10/15 alle 18:47 via WEB
Ciao Rita:)
Ormai Alfredo lo conosci: lui è un burlone che, come tutti i burloni, usa l'ironia per superare la sua tristezza aiutandoci, al contempo, a superare la nostra.
Sulla valenza terapeutica di un sorriso non credo ci sia bisogno di aggiungere altro, se non continuando a sorridere quando l'occasione ci giunge tanto opportunamente...
L'ho fatto anch'io, tante volte, per scongiurare quel pericolo che, fortunatamente, non si è concretizzato ed anche per mitigare gli effetti sconvolgenti comunque sperimentati.
Sto sorridendo anche adesso per la gioia di rivederti qui nonostante la delusione per i numerosi "salpaggi": io ed Alfred siamo sempre rimasti qui ad attenderti:)
Un abbraccio grande anche a te...
 
woodenship
woodenship il 12/10/15 alle 22:58 via WEB
Il significato di un rettangolo è quello di due triangoli che hanno in comune l'ipotenusa.Due triangoli rettangoli.Però alle volte si è anche isoscele,per conseguenza senza alcun modo di coincidere.In questo caso,uno dei due,vola lontano all'ungando le proiezioni di lati immaginari,fino a renderli compatibili all'infinito:proprio come due rette parallele che s'incontrano all'infinito.Così il dolore per la perdita si fa ipotenusa spirituale, per dividere un rettangolo in due triangoli, rappresentanti il mondo dei vivi e quello dei morti.........Assai commosso,mia dolce Gabri:in tuoi versi confondono tra il caldo ed il soffio del vento freddo,quello che accarezza i corpi cadenti....Un bacio scintillante di stelle scintillanti..........W........
 
 
gaza64
gaza64 il 14/10/15 alle 11:12 via WEB
La riduzione geometrica è stata necessaria per limitare una situazione altamente limitante, seppur estesa oltre il rappresentabile.
E i tuoi due triangoli, meravigliosi simboli di due mondi congiunti da quell'ipotenusa spirituale, mi suggeriscono l'individualità di ogni destino e il suo contrario, quando coincidono per il tempo necessario a sfiorarsi e comprendersi: anche e soprattutto nelle differenze che, spesso, li caratterizzano.
Grazie infinite, Signor W. caro e scintillante come il bacio donato...
 
woodenship
woodenship il 12/10/15 alle 23:00 via WEB
Chiedo venia per quell'apostrofo scappato galeotto in all'ungando...Bacio scintillante di stelle.......W...
 
oscar_turati
oscar_turati il 13/10/15 alle 00:50 via WEB
Cara Gabriella, questi tuoi versi ... queste tue emozioni ... mi portano lontano, tanto lontano da entrare dentro al mio cuore passando per la feritoia dei miei pensieri e ... e rivivo sino in fondo il dolore di un amore ... di una vita ... che non può essere divisa mai, nemmeno dal dolore più profonde: la morte. Sia essa quella fisica che quella, ancor più dolorosa, di un addio. Ciao e grazie Gabriella per questi tuoi pensieri. Oscar
 
 
gaza64
gaza64 il 14/10/15 alle 12:08 via WEB
Ciao Oscar caro...
Io penso che la morte non divida mai ciò che prima di essa era unito: lo trasforma soltanto rendendocelo ancora più esclusivo attraverso il ricordo. Per l'altro non lo so, ma spero che in qualche modo possa avvertire e comprendere il nostro stato d'animo, perché se sopravvive in noi, anche a distanza di tanto tempo, qualcosa deve essere restato...
Grazie a te per essere andato tanto lontano e tornato poi qui, a raccontarmelo. Con affetto, Gabriella...
 
amore_nelcuore1
amore_nelcuore1 il 13/10/15 alle 20:42 via WEB
L’anima può parlare con gli occhi e sa baciare con lo sguardo. (Bécquer) .una serena e felice Serata Cara Gabriella e una dolce Notte che sia piena di tenerezze e d'amore nel cuore un caro saluto con affetto...Nunzio....Clicca
 
 
gaza64
gaza64 il 14/10/15 alle 16:53 via WEB
Splendida materializzazione dell'anima...
Sempre grazie, Nunzio, per la tua dolce presenza: auguro anche a te una buona serata con lo stesso affetto che mi manifesti.
 
GnothiTauton
GnothiTauton il 14/10/15 alle 00:17 via WEB
cupio dissolvi?
 
 
gaza64
gaza64 il 14/10/15 alle 16:56 via WEB
Essendo trascorsi più di quarant'anni,
direi proprio di no.
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 15/10/15 alle 10:10 via WEB
Son passato 4 giorni fa ...con un tuffo direttamente qui:
https://www.youtube.com/watch?v=MzqyptkLm04
...condiviso altrove; un abbraccio, M@.
 
 
gaza64
gaza64 il 15/10/15 alle 17:58 via WEB
Ti ho visto,
e l'ho visto...
Grazie M@...
 
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