Altromondo17

Conoscere è crescere, è il desiderio di bagnare di indaco la mente, con la consapevolezza di essere vinto da una forza sempre più grande.

Bagnarsi, immergersi, farsi trasportare da un colore che riempie gli occhi e la mente come se fosse acqua: che permette di vedere, che ti nutre e ti sposta dove non hai mai guardato né vissuto, è certamente un'occasione per crescere pur restando piccoli, rispetto a ciò che a farne parte implica.
E serve una grande forza, certo, per riuscire ad assecondarla e a non contrastarla...Ti ringrazio...

La tua poesia scalda ed è potente.

Ti ringrazio per questa tua affermazione: essendo donna credo di potermi attribuire per natura il calore tipico della mia condizione; ed essendo stata definita un "uomo mancato", associo la potenza di cui parli ad un attributo mancante solo in parte, ma che evidentemente si manifesta laddove possa essere utile.
Perdona l'associazione poco felice, forse, ma per me estremamente significativa seppur altamente perturbante e sulla quale, ogni tanto, torno a riflettere...Grazie di cuore...

Non trovo sia una associazione poco felice, e la comprendo. ^_^

Ti ringrazio molto per la tua solidarietà tutta femminile, direi:) Un caro saluto, Gabriella...

Non mi ero mai posta la possibilità di un parallelo (perfetto, direi) tra la conoscenza e la dinamica dei fluidi. Dà proprio l' idea di come essa si "muove".
Un bel bagno di sapere.

Oggi, ad esempio, ho in testa l'ipotenusa che, inspiegabilmente, mi viene da associare alla vita: come se una misura determinabile in base a due dati certi possa essere considerata la base solida ed immutabile di una qualunque costruzione...ma dovrò approfondire, data la mia scarsa conoscenza geometrica:)
In realtà vorrei sprofondare...

Assieme alla società"liquida",ecco la "conoscenza dalla consistenza liquida".Evidentemente la liquidità della materia è tale da convincerci del nostro essere liquidi.Anche l'universo è liquido di luci e radiazioni:una liquidità esplosiva ch'è brodo di coltura vitale... A parte gli scherzi:mi piace moltissimo questo considerare la conoscenza come liquida e questo flottare che ne fa espressione ondivaga della coscienza...L'altro giorno discutevo proprio di questa fluidità della conoscenza che si fa ora regressione,ora avanzamento,toccando punte elevatissime in un senso come nell'altro......Splendida e lucida più che mai,mia dolce sig.ra Gabri,in versi che sono espressione filosofica d'un pensiero pensante.......Un abbraccio scintillante di stelle........W..........

Devo confessare di non aver ancora letto nulla di Bauman, ma mi riprometto di farlo al più presto.
Ho constatato personalmente, invece, nel crescere mia figlia, quanto siano necessarie certe regressioni che, nel caso specifico, mi annunciavano sempre un salto in avanti nell'apprendimento difficilissimo che l'evoluzione richiede: come se, quel tornare indietro a schemi comportamentali già acquisiti, fosse una specie di rincorsa necessaria per giungere faticosamente oltre.
Qui, il volgersi indietro o in basso coincidono metaforicamente, perché ritengo che la vera conoscenza non possa prescindere da certe dinamiche e più ancora da certe prospettive: a volte scomode, ma indispensabili a determinarla...
Ti ringrazio di cuore, mio caro Signor W., per questa tua filosofica lettura, e ti auguro una scintillante giornata...

Certe persone si sfiorano per un attimo ma torneranno a cercarsi per sempre nel vento. Certe persone non si cercano ma non si perdono.(Massimo Bisotti). Felice e dolce pomeriggio Cara Gabriella . e un splendido fine della settimana che sia pieno di tenerezze e d'amore nel cuore un caro saluto con affetto.Nunzio. .Clicca

Due affermazioni estremamente enigmatiche, queste di Bisotti, sulle quali è giusto riflettere seriamente...In entrambe le circostanze, mi sembra di ravvisare una medesima vicinanza, anche se l'intenzione di perpetrarla differisce notevolmente...In ogni caso ti ringrazio per il dolce augurio che ricambio con lo stesso affetto...

Ho letto a più riprese questo tuo post. Non un pezzo alla volta, bensì tutto più volte.
E per commentarlo dovrei avere la "giusta" <<conoscenza>> che non posso riconoscermi di possedere.
Mi son chiesto, però, cosa direbbero, se potessero leggerlo, un tot di "Pensatori" che della "conoscenza" son stati studiosi, ma soprattutto attori. In prima persona.
Penso che nessuno di loro riuscirebbe a non riconoscere la rilevanza del fattore comune da te infuso che certamente traspare dalla ripetuta lettura. Un movimento del pensiero che coinvolge non solo la mente, ma anche cuore ed animo! "Conoscenza", come creatura dagli infiniti volti quanti sono i soggetti ad essa interessati. Ecco, secondo me, la "conoscenza" ha una valenza specifica per ogni individuo. Renderne possibile la compatibilità significa richiamarsi ai fondamentali etici che, di certo, non potranno mai essere considerati "prodotti con scadenza".
Un caro abbraccio, cara Gabry, M@.

Essendo un'evoluzionista ottimista, rifuggo l'idea di una qualunque scadenza che arresterebbe il percorso di miglioramento applicabile anche ai principi etici e morali.
Lo stesso principio vale anche per la conoscenza in generale che, procedendo essa stessa sia in termini individuali che collettivi, non può che arricchirsi di strumenti atti a conseguirla meglio: credo che le migliori intuizioni nascano proprio da questi "collegamenti" tra il sentire, il pensare, e il desiderare e che certo appartengano ad organi diversi e ai quali, appartenendoli, apparteniamo.
Credo pertanto che il limite ad una efficace e soddisfacente conoscenza, sia dovuto proprio alla difficoltà di "cedere" ai nostri recettori migliori: magari per il pudore di dimostrarsi troppo inclini a quel sano sentimentalismo che potrebbe facilmente abbattere barriere insormontabili sia a raggiungere che a farci raggiungere. Anche dalla conoscenza.
Grazie per tutte le volte che hai avuto la bontà di leggerlo, caro Mario. Buonanotte...

Vorrei dirti le parole più vere, ma non oso,per paura che tu rida. Ecco perché mento,dicendo il contrario di quello che penso.Rendo assurdo il mio dolore per paura che tu faccia lo stesso.(Tagore). una meravigliosa Serata Cara Gabriella .e una deliziosa settimana che sia piena di tenerezze e d'amore nel cuore un caro saluto con affetto.Nunzio..Clicca

Questa considerazione di Tagore me l'hai già scritta un'altra volta: segno che ti piace molto...
E in effetti l'apprezzo molto anch'io, perché ribadisce anch'essa, come te, come certe intenzioni, talvolta, nascondano il contrario di ciò che manifestano pur essendo facilmente fraintese per ciò non vorrebbero manifestare.
Grazie Nunzio e dolce notte a te:)