Altromondo17

L’arte dell'“intreccio dei fili” è complessa, intricata, a volte raffinata. Così per ogni evento, in ogni rapporto c’è sempre un miscuglio di ragione e irragionevolezza, di ordine e disordine, di contingenza e necessità. Fondamentale è tessere per conoscere, per cogliere, per separare, partendo dal presupposto che ogni cucitura è sempre provvisoria e fragile..

Trovo che, il giusto presupposto di cui parli, sia da tenere in considerazione in qualunque circostanza della nostra vita, tenendo principalmente conto della fragilità che gli è propria e quindi capace di determinare la fragilità di tutto quanto il resto.
Il tentativo di cucire, tessere o creare nuove "fragilità", è un'arte umana e quindi suscettibile di infiniti errori e insuccessi i quali, in ogni caso, non giustificano, a mio avviso, la rinuncia alla meravigliosa opportunità di tentare...:) Grazie...

Gabriella CARA. Che bel post. E quanta verità c'è dentro. E quanto mi ci sento... E mi sento anche di dire, che è la nostra questa disabilità... che invece siamo solo capaci di cucirla addosso a chi funziona in maniera altra da noi, ma che è invece capace, solo con uno sguardo o con uno specchio dolce dell'anima, di tessere vestiti del cuore, perfettamente calzanti. Sì, lo so, che io parlo sempre per l'esperienza del mio dolore più immenso che è il mio ragazzo.. ma io sono più che certa, che tu hai scritto questo post, anche per ciò che leggi, che hai letto da me, e non certo scrivo questo per una sorta di egocentrismo, nè presunzione. E' la sensibilità a parlare, ed anche a far capire, farci capire, le ns esperienze umane personali. E' un bellissimo post, e sono contenta, di aver sbloccato le mie parole, che molte volte si rifugiano nella stanza dell'anima, di cui parlavo sul mio blog, in risposta, all'amica che mi precede in questo mio commento. Un abbraccio ad entrambe. Roberta

PS: questo post, mi ha commossa... c'è molto. Dentro... tanto. indescrivibile. scusami...

Carissima Roberta, tu sei entrata nella mia vita nel momento in cui stavo facendo parlare il mio "bambino autistico interiore", e averti così vicina, anche se per un lungo periodo solo attraverso l'intercessione, che non esito a definire divina, dell'amico comune Roby, non è stata solo una meravigliosa coincidenza, ma anche un'opportunità di crescita per lui e per me, che da tanto tempo quel "bambino" me lo porto dentro. Perciò quello che tu dici è quanto di più vero potessi supporre e pensare, e senza alcuna ombra di presunzione.
Ancora oggi, che quel dialogo l'ho concluso già da un po' di tempo, sento di avere ancora molto altro da dire e da comprendere. E condividere, anche, perché credo, così come ho scritto qui, che il tentativo di far coincidere sensibilità e misure sia la mia "missione" alla quale non voglio rinunciare nonostante tanti errori di valutazione. Non mi sono mai arresa di fronte a un insuccesso, a una delusione o alla mancanza di gratificazione da parte di chi ho tentato di "ricucire": non certo a mia immagine e somiglianza, ma a quell'ideale nel quale ancora credo e che non ha una forma precisa o un'identità particolare. L'unica cosa che so è che può fare bene, e mai del male. Grazie di cuore <3

P.s.: grazie anche per la commozione che anche tu, sempre, mi fai provare...

... Mi accorgo (con piacere!) che anche altri si sono ritrovati nel leggere questo post, signora Gabri. :) Mi piace particolarmente la 'chiusa'. Riprovare non ci dà la certezza di riuscire, ma rafforza il coraggio che bisogna avere nella vita, per andare avanti. Magari, si impara a 'valutare' tutto un po' di più, e, di conseguenza, a 'considerare' con più attenzione.:) e, con gli anni, si impara anche a non aspettarsi nulla da nessuno, evitando così di restare delusi. Un saluto, Felice fine settimana! ^_^ Rosa

Mi hai dato molto da pensare, sai Rosa? Soprattutto per l'ambivalenza che ho riscontrato tra l'apprezzamento alla mia conclusione e il significato inequivocabile della tua. So benissimo, per la mia già abbastanza lunga esperienza, quanto sia difficile superare una disillusione, eppure, essendo notoriamente testarda e restìa ad accettare qualunque imposizione, mi ribello al mio stesso desiderio di arrendermi e a fare come auspichi tu, evitando di nutrire ulteriori aspettative.
E questo perchè così facendo, finirei per arrendermi anche a me stessa, che tante volte mi sono auto-illusa e auto-delusa: e questo sì che sarebbe un'auto-ambivalenza inaccettabile:) Almeno al momento.
Non ti conosco abbastanza da poter esprimere un giudizio obiettivo, eppure il tuo piglio deciso e la tua innegabile capacità di ragionare, mi fanno credere che anche tu non sia una donna arrendevole ma, al contrario, estremamente combattiva. L'importante è evitare i mulini a vento, ma non il vento stesso...Grazie di cuore e buona serata a te...

Eheheh... ;) Sì, dici bene, mia cara Gabri. Chi nasce leone non può morire 'pecora'! Mi sa che mi conosci abbastanza.. ;) Perdona il mio essere così in ritardo, ma è un periodo della mia vita in cui molte cose stanno lasciando il posto ad altre. Lo chiamerei 'periodo di transizione' di e da Rosa a... Rosa!;) Un abbraccio!.:)) Rosa

Fai pure con comodo, Rosa: posso tranquillamente aspettare fino a transizione avvenuta!:)
L'importante è mantenere intatta la propria natura, quella nella quale ci si identifica con soddisfazione: chi leone, chi pecora. Io dovrei essere un drago, e i colori alla fine ci stanno tutti, se osservo il mio autoritratto. Un drago timido che si affaccia con discrezione sul mondo che vuole esplorare, ma anche difendere, essendo nato tale! Un abbraccio grande...

Bellissimo post.
E' la trama. La trama della nostra vita. Interconnessa con i fili degli altri, adattata quanto più possibile alla nostra forma che cambia con il tempo e l'esperienza. Come evitare gli sbagli? Come capirlo prima di commetterli? E sono tali nel momento in cui prendiamo decisioni o lo diventano nel tempo perchè noi stessi ci trasformiamo?
Spesso diamo la colpa al filo che si intreccia con i nostri, ma è sempre così? Quanti buchi e mancanze, anche inconsapevolmente, ci lasciamo dietro? Perseverare è quello che suggerisci, d'altronde potemmo fare altro?
P.S.
Argomento troppo vasto per essere trattato in un box per commenti. Scusa le troppe domande. :))))

Provo a rispondere alle tue altrettanto bellissime, quanto impegnative domande:)
1) Gli sbagli possono essere evitati solo non commettendoli nell'unico modo che io conosca, ovvero astenendosi da qualunque azione o giudizio: il che non esclude assolutamente quello che io considero lo sbaglio maggiore.
2) Personalmente sono quasi sempre consapevole di commetterli, però insisto e vado fino in fondo, credo per auto-provarmi che mi sbagliavo e trarne i dovuti insegnamenti. Ovviamente chi dispone di un'altrui e saggia presenza, può far tesoro dei suoi consigli per evitarli a priori.
3) Credo possano essere classificati in entrambi i casi, pur propendendo per la prima ipotesi, volendo generalizzare e semplificare.
4) Questa è una cosa che faccio raramente: di solito attribuisco a me sola anche le eventuali responsabilità di altri. Infatti il mio sbaglio più grande è perseverare nel masochismo:) E non scherzo...
5) Io ne ho lasciati tantissimi: ho un armadio pieno di gilet confezionati ai ferri o all'uncinetto, e abiti fatti da me, che non ho mai indossato. Però li conservo tutti con amore e con tutto l'amore con il quale ho tentato di costruirli. A mio beneficio, o di altri.
6) Esatto: il mio auspicio è nella perseveranza e nell'azione, il che mi riporta inevitabilmente alla mia prima risposta alla tua prima domanda. E alla tessitura di una trama complessa e bellissima, anche se a volte stringe e costringe, ma il più delle volte avanza conducendoci altrove.
P.s.: grazie per il tuo prezioso contributo senza il quale non avrei mai potuto, pur in un box come questo, nè fare bene, nè sbagliare:)

Bello. Vero. Sottile come trame di seta.

Ti ringrazio per il tuo apprezzamento: altrettanto bello e delicato...

Ottima metafora: in fondo noi stessi siamo intessuti e pure le nostre relazioni lo sono. Così il tutto si risolve attraverso l'abilità o meno di tessere queste trame che finiscono per costituire la nostra vita...Anch'io,in genere,sono un pessimo tessitore........Un bacio scintillante di stelle intessute di fili dorati........W......

Immaginando di osservare interamente l'immensa trama che ci comprende, la vedrei talmente varia, nella foggia e nei colori, da stentare a credere che abbia potuto, sin qui, sostenerci. Eppure, nonostante i tanti vuoti, e buchi, ed errori commessi, ancora ci tiene uniti e forse anche un po' prigionieri nel compito, spesso difficilissimo, di continuare...Dubito fortemente nella tua pessima abilità, se tessi come scrivi:) Un bacio a te, mio caro Signor W...

Perché l’amore è così, afferra e unisce.(Antonio Belsito).Dolce Giornata Cara Gabriella .e una meravigliosa settimana che sia piena di terezze e d'amore un caro saluto con affetto.Nunzio..Clicca

Una specie di morsa dolorosa, talvolta:)
Grazie per la dolcezza, mio caro Nunzio, che ricambio con infinito affetto e riconoscenza...

Nessuno è perfetto (non voglio con ciò richiamare niente del passato) e quindi il tentare è già in partenza impregnato di imperfezione e più o meno di errori. Il ritentare, sempre che se ne abbia la voglia e la motivazione, ne avrà molti di meno. Il non ritentare non ne avrà del tutto. Ma il nulla non è perfezione.

Se non ti conoscessi come Andrew Mehrtens, avrei potuto scambiarti per Arthur Schopenhauer, tanta è la logica che padroneggi con stile da manuale. Sartoriale, ovviamente...

Lo adoro, il finto pessimista. Ho tanti di quei libelli suoi ! "l' arte di trattare le donne" e "L' arte di insultare" sono due operette godibilissime. Ma io che c' entro con Arthur ?

C'entri per il tipo di ragionamento, che ho trovato alla sua altezza e simile alle peculiarità che lo caratterizzano. I pensatori, ma più ancora i pensatori-divulgatori, si distinguono, oltre che per la giustezza delle loro idee, per la sintesi e la semplicità. Le disserazioni filosofiche sono solo la testimonanza di un percorso, ma l'obiettivo è un punto.

Ecco, mi fai passare dall' indaco al....rosso....

Immagino che ti donino entrambi...Un caro saluto...

e ci son sbagli che è difficile evitare perché non dipendono da noi anche se son nostri.

E' vero, e ciò conferma la caratteristica insita in ogni sbaglio: ovvero la non intenzionalità di chiunque si trovi a commetterne anche quando, attraverso le sue azioni, è capace di provocarne in altri.

Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi. (Pablo Neruda).Dolce Pomeriggio di Primavera Cara Gabriella .che sia pieno di Profumi e d'amore un caro saluto con affetto.Nunzio..Clicca

Un uomo capace di esprimere così, le sue intenzioni, non poteva che chiamarsi Pablo Neruda...Ti ringrazio, Nunzio, per il dolce augurio primaverile che hai voluto donarmi attraverso le sue parole. Ti auguro una splendida giornata...

tentare ancora anzichè rinunciare ... ciao Gaza

Semplice...ciao Severa