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Un blog creato da gaza64 il 10/04/2010

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Messaggi di Ottobre 2015

Ciò che resta di una negazione.

Post n°366 pubblicato il 31 Ottobre 2015 da gaza64
 
Tag: realtà

 

Se è vero che un occhio non è uno sguardo,

una mano non è una carezza,

un passo non è un percorso,

un'intenzione non è un gesto,

così una negazione non può essere ciò che ha negato.


Ma se l'occhio,

pur non essendo sguardo è potenzialmente tale,

una mano, se mossa nella direzione di un altro,

può accarezzare,

un passo è comunque un movimento a raggiungere e

l'intenzione il preludio di qualunque azione,

allora anche la negazione è la realtà che ignora.


Da un occhio non veduta,

da una mano non accarezzata,

da un passo non compiuto e

dall'intenzione di crederla tale non manifestata.


Solo negata.

 

 
 
 

Intuitiva sapienza

Post n°365 pubblicato il 29 Ottobre 2015 da gaza64
 

 

 

So già cosa accadrà

quando mi tornerà la voglia di fare ordine e di

spostare con cura ogni granello di sabbia del mio deserto.


Dopo che li avrò trasformati in una duna a

celare i nuovi spazi e lasciare al vento la

libertà di ricompormi.


Lo so già e sento il suono venirmi incontro

ed io mi sposto,

mi modello,

e sono sua in ogni spazio vuoto che ricoprirà con

 forza e in ogni granello di sabbia

ricomposta in deserto.


Lo so che impazzirò dal desiderio

di sentirmi sfiorata e trasportata altrove

quando altrove è ovunque io possa andare se c'è vento

e sabbia e deserto.


So cosa accadrà,

ed io ne ho già voglia.

Perciò costruisco la duna ed attendo.

Ché il tempo di quel tempo sta arrivando.


Lo so.

Lo sento.

 

 
 
 

Il luogo di un vuoto

Post n°364 pubblicato il 24 Ottobre 2015 da gaza64
 
Tag: altrove

René Magritte - Le passegiate di Euclide


Cento e più di mille volte

a guardare quel tratto

lentissimamente avanzare.

Prima sul ruvido di un supporto che porta

ancora i segni del suo precedente esistere nelle

venature dell'albero in fiore reciso,

e poi ammorbidito dall'olio e dal colore,

più rapido andare.

 

Cento e più di mille volte

lo sguardo a cercare l'incrocio di tanti

pensieri che lenti e dilatati dal tempo

di quella mano ondeggiare,

a riempire,

sfumare,

colpire di netto il difetto che tra le setole morbide

all'occhio,

scompare.

 

Cento e più di mille volte

il vuoto a sparire,

come se il vuoto che avverti non fosse mai stato

nel corpo seduto di fronte al cavalletto,

ma altrove.

E lo sfidi,

lo pieghi,

lo riempi di materia inorganica

che assomiglia al colore del tuo sangue,

dei tuoi occhi,

dei tuoi capelli sciolti sulle spalle e che,

di quelle, ha lo stesso pallore.

 

La testa piegata a sinistra e la mano

destra ad unire un attimo ancora soltanto

ciò che per più di cento e mille volte

osserverai meglio che se l'avessi tenuto dentro.

Ciò che è diventato vuoto ora,

dopo che l'hai riempito

con tutto ciò che, di lui, avevi conservato.

 

 
 
 

Ermetica disobbedienza

Post n°363 pubblicato il 21 Ottobre 2015 da gaza64
 

 

L'ermetismo è la forma di disobbedienza
più terribile perché, 
pur esprimendo l'inesprimibile, 
non riesce mai a rivelare l'inespresso.

 

 
 
 

Paradossi

Post n°362 pubblicato il 19 Ottobre 2015 da gaza64
 

 

La cosa che più mi tormenta,

è l'incompletezza.

La sensazione di non essere giunti a destinazione,

di non aver trovato la chiave,

di indugiare di fronte a qualcosa verso la quale,

al contrario, vorremmo muoverci ed agire.

 

Non ho finito il disegno,

l'orlo della gonna è ancora scucito,

ho rimandato la telefonata che avrei dovuto fare.

Non ho detto ciò che avrei dovuto dire o

chiesto ciò che avrei voluto sapere.

 

E' soprattutto quando si perde inesorabilmente

l'opportunità di portare a termine qualunque azione o

proposito che, al contrario, avremmo voluto completare,

che maggiormente si avverte l'incompletezza

della nostra umana condizione:

tesa a raggiungere un obiettivo nel tempo

e nelle modalità stabilite, senza altresì considerare

l'altrettanta umana necessità di essere, a nostra volta,

completati.

 

Benché nati finiti.

 

 
 
 

Stella

Post n°361 pubblicato il 15 Ottobre 2015 da gaza64
 
Tag: oggi

 

Ti auguro di rinascere,

oggi

e di guardare, con gli occhi dell'uomo che sei,

il bambino che sei diventato.


Intatto,

nella purezza di ogni tuo sguardo incontaminato

ma contaminante della stessa ingenuità

trasparente.


Maestoso e leggero come l'aliante che,

silenzioso,

ha percorso distanze a raggiungermi,

distanze a spostarmi.


Ti auguro di rinascere,

oggi,

e rivivere negli stessi luoghi i medesimi anni.

Che non sono solo tempi e stati,

ma anche musiche mai stonate,

e spazi mai vuoti.


E a me,

di poter respirare attraverso l'ossigeno di ogni

tuo respiro,

la ragione del mio.

 

 
 
 

Il significato di un rettangolo

Post n°360 pubblicato il 10 Ottobre 2015 da gaza64
 


Era sempre scura l'acqua di

quel fiume e, guardandola,

mi dicesti di volerti gettare dal ponte

e raggiungerla per annegare,

e morire.


Io la guardavo ogni volta che mi

trovavo a passarci sopra ed

ogni volta mi sembrava più scura.


Profonda e scura

ed impetuosa,

quell'acqua scura.


Come il mio cuore,

che a seguirla con gli occhi,

a guardarne i flutti e i colori,

faceva male.


E non c'era dolore più grande e rimedio ad esso

se non a scomparirci dentro e seguirti

compiendo lo stesso gesto.


Te l'ho detto,

e tu sei annegata dentro i miei occhi.


Ed io,

nel ricordo dei tuoi,

 sto ancora naufragando.

 

 
 
 

Tempo

Post n°359 pubblicato il 07 Ottobre 2015 da gaza64
 
Tag: fame

 

- Adesso è tempo di nutrire la tua bocca.

- Non aspettavo altro.


- Dovrò farlo molto lentamente.

- Aspetterò finché non avrai finito.


- Comincio ora.

- L'hai già fatto.


- Attraverso la sola intenzione?

- Sì.


- Allora smetto.

- Non puoi più farlo.


- Perché?

- Perché io ho ancora fame delle tue parole,

delle tue intenzioni e dell'amore che, attraverso esse,

hai saputo manifestare.


- Allora lasciami finire.

- Ti lascio cominciare.

 

 
 
 

Ti osservo

Post n°358 pubblicato il 05 Ottobre 2015 da gaza64
 
Tag: bisogno

 

E' strano dover guardare chi non c'è

ma vuole farsi vedere.


Deve avere ragioni particolari.


Devo comprenderle,

analizzarle,

avvicinarle al mio cuore e sentirle.


Le osservo e lo vedo.

Le vedo e l' osservo.

Sono una statua di marmo pietrificata

dal bisogno di un altro.


Eppure anch'io ho bisogno.


Dev'esserci una ragione particolare

in questo.


Riesci a sentirlo?

Riesci a vederlo?

 

 
 
 

Domino

Post n°357 pubblicato il 01 Ottobre 2015 da gaza64
 

 

Chi domina chi, 


se per dominare devi cadergli addosso e 

farti male e fare male?


Dominato dal dolore.

 

Dòminati.

 

 
 
 
 

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