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Questo quadro è invece di Munch, ma possiamo paragonarlo al Bacio di Klimt.
Si può notare il sentimento di quest'uomo che cinge la propria donna per baciarla appassionatamente, ma l'immagine rimane fredda, sia perchè si svolge di notte, sia per i colori molto freddi, tutti sul nero e blu scuro.
Inoltre gli amanti sono sul bordo esterno della tela, mentre il fulcro dell'immagine è paradossalmente una piccola figura di donna che cammina nella strada, illuminata leggermente dalle luci di una vetrina, e che rimane "incorniciata" dal riquadro della finestra, come se fosse un quadro dentro un altro quadro.
Significativa è la colorazione: i bordi laterali sono molto più scuri rispetto al centro della tela, a voler ulterioramente sottolineare che gli amanti sono un'immagine marginale nell'idea pittorica di Munch.
Il tratto è ovviamente molto evanescente e lattiginoso, tipico dello stile dell'artista norvegese.
Nel complesso mi piace, ma lascia comunque molte perplessità.
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Riprendiamo a fare cultura.
Torniamo a Renoir. Questo quadro, se confrontato con i precedenti di Renoir, ci fa vedere intanto che la modella è la stessa...e secondo me non era maggiorenne!
Notiamo subito i colori caldi tutti tra il rosso e il bruno, tra il giallo e il bianco luminoso, che danno all'immagine una luce quasi estiva.
Per quanto riguarda invece il tratto, da buon impressionista, i contorni sono poco definiti, anche se il disegno rimane comunque molto visibile.
Sembra come una immagine vista attraverso un vetro smerigliato.
Comunque risulta molto dolce l'immagine di questa ragazza giovane che con mosse lente pettina i suoi lunghi capelli, come era solito succedere negli anni in cui Renoir dipingeva.
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Passiamo a Gauguin.
Lo stile di Gauguin è molto particolare. Se da un lato si nota un forte realismo, dall'altro c'è una nota di impressionismo che tende a lasciare l'immagine come sospesa.
Ovviamente il soggetto è reale, anche se esotico. Si sa che Gauguin si era lasciato catturare dalle bellezze della Polinesia e dalle sue donne.
Qui vediamo una donna di nobile rango in una posa plastica, ma il tratto non rende questa plasticità, anzi la donna sembra un pò impacciata nei gesti.
Sembra che il cane dietro di lei sia più plastico!!
I colori sono caldi, ma non come ci si aspetterebbe da un paesaggio tropicale. Anzi, sembra che gli alberi stiano prendendo i colori autunnali, caldi si, ma che simboleggiano lo spegnimento dell'estate. Anche la terra è molto scura, quasi nera.
Come quadro non è male, ma mi lascia comunque perplessa lo stile. Sembra quasi che Gauguin non sia felice in quel paradiso terrestre.
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In quest'opera ritroviamo lo stesso stile di Danae: il tratto e i colori sono poco incisivi, ma il realismo del soggetto è quasi perfetto. (Ovviamente in termini di disegno!!)
L'amore sacro rispecchia i monti, sembra quasi che sui monti ci sia quell'attrazione per il divino, quell'amore che Dio ispira nei cuori.
L'amore profano invece rispecchia una città con la sua campagna e un fiume come a voler indicare l'umanità di questo tipo di amore, più materialistico.
Quanto ai soggetti: l'amore sacro veste un abito totalmente bianco, simbolo della purezza di tale amore, mentre l'amore profano è quasi completamente nudo, con un mantello di un rosso vivo, simbolo della passione.
In mezzo c'è un puttino, simbolo dell'amore.
I punti focali della scena sono le due figure dell'amore, con il loro candore della veste e della nudità.
Altro punto luce è il cielo sopra la città.
Un quadro davvero bello, qui Tiziano si merita almeno un 8!!
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Nuovo artista, soggetto vecchio.
Rispetto al dipinto di Klimt, qui c'è la presenza di una vecchia che cerca di raccogliere il denaro che cade dal cielo (Zeus trasformato) sotto lo sguardo di Danae, che è tra il sognante e il distaccato.
C'è inoltre un altro elemento: la pioggia dorata cade da una nuvola cupa, in un cielo temporalesco.
Questa scena fa si che i colori si dividano nettamente tra lo scuro piovoso della parte in alto e della donna sulla parte destra della tela, e il chiarore di Danae che domina tutta la parte bassa del dipinto.
Nell'angolo in alto a sinistra inoltre un tendaggio rosso cupo crea un angolo di buio, dove Danae sembra quasi volersi nascondere.
Il dipinto è più realistico rispetto a quello di Klimt, ma il tratto e lo stile dei colori mi lascia molto perplessa.
Di solito Tiziano mi piace, ma in quest'opera non va oltre la sufficenza.
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Inviato da: meg64dgl
il 24/05/2013 alle 17:52
Inviato da: gufo2005
il 20/02/2013 alle 22:29
Inviato da: turbillon0
il 20/02/2013 alle 11:58