Post n°223 pubblicato il 26 Agosto 2016 da Amithiel
Non andartene docile in quella buona notte, I vecchi dovrebbero bruciare e delirare al serrarsi del giorno; Infuria,Infuria,contro il morire della luce.
Benchè i saggi conoscano alla fine che la tenebra è giusta Perchè dalle loro parole non diramarono fulmini Non se ne vanno docili in quella buona notte,
I probi,con l'ultima onda,gridando quanto splendide Le loro deboli gesta danzerebbero in una verde baia, S'infuriano,s'infuriano contro il morire della luce.
Gli impulsivi che il sole presero al volo e cantarono troppo tardi imparando d'averne afflitto il cammino Non se ne vanno docili in quella buona notte.
Gli austeri,prossimi alla morte,con cieca vista accorgendosi che occhi spenti potevano brillare come meteore e gioire, S'infuriano,s'infuriano contro il morire della luce.
E tu padre mio,là sulla triste altura maledicimi, Benedicimi,ora,con le tue lacrime furiose,te ne prego;
Non andartene docile in quella buona notte Infuriati,infuriati contro il morire della luce.
Grazie Monellaccio per il l'augurio che ricambio con tutto il cuore e per l'invito ad entrare nel tuo spazio amici.Lieto fine settimana a te,un sorriso.
buondì Ami onda di entusiasmo sfumata di inchiostro nero : davvero bella l'ode impropero alla luce che se ne va, mai rassegnati i giganti tremano e vibrano anche le più piccole cose .. pciù:*
Salomone diceva che "Dio ha posto nel cuore dell'uomo l'eternità",forse è per questo che nessuno è mai realmente preparato alla morte.Anche i giganti tremano hai ragione...Un abbraccio grande,buon fine settimana.
pciù:*