"Ed ho scoperto che in fondo... poteva andare bene così, anche senza di te. E continuo a pensarla così." Sono stata via per un pò, per motivi di cui non ho voglia di scrivere. Quando sono tornata, lui mi ha detto così.. e quel qualsiasi cosa ci fosse tra noi è finito ancora prima di cominciare. Non gli darò dello stronzo. Non dirò che sia colpa sua. Certo non riesco a togliermi dalla testa la convinzione che in fondo gli ci è voluto molto poco per ripiegare su Dalia, che a quanto pare la mia assenza sembra essere stata il pretesto per ricominciare a farsela quanto prima, ma.. nonostante più ci pensi e più me ne convinca, non gli darò la colpa di niente. In fondo sono io ad essermene andata senza dirglielo. Si è lamentato che non gli abbia mai scritto nulla. Avrei potuto rispondere che nemmeno lui si sia fatto sentire così spesso.. Ha detto che si è preoccupato, avrei potuto rispondere che avrebbe potuto evitare di scopare con Dalia. Avrei potuto dire tante cose, ma non le ho dette. Le ho tenute per me, e sono rimasta in silenzio. Zia May me lo diceva sempre, al liceo.. "non prenderti mai una cotta per i tuoi amici, perchè quando la cotta finisce avrai perso sia il tuo amante che il tuo amico". Quant'è vero.. Prima andavo da lui quando stavo male per Davis o per Max.. Era a lui a cui chiedevo aiuto. Ma ora che sto male per lui, a chi posso chiedere aiuto? *Posa la penna sulla carta e si accende una sigaretta, prendendosi il tempo delle prime boccate per riordinare le idee. Quindi riprende la penna, l'appoggia sulla carta.. e ricomincia a scrivere.* Sono stata via relativamente poco ma mi sembra di aver perso il diritto di cercare i miei vecchi amici. Leaneen, Jack, Beata.. Spero siano ancora vivi, e che stiano bene. Vorrei cercarli, vorrei vederli.. ma sono andata via e ora che sono tornata, ho la sensazione che anche loro, come Samuel, non abbiano più bisogno di me. Che se provassi a cercarli, loro mi scaccerebbero via. Che siano delusi e arrabbiati anche loro, e che anche loro non vogliano più vedermi. Ho la sensazione di essere di nuovo un'estranea in questa città.. *Uno scarabocchio leggero in un angolo della pagina, di quelli nervosi che si fanno sovrappensiero* Ho conosciuto un marinaio, qualche sera fa. Ci siamo stati utili a vicenda, perchè quando sono in sua compagnia non penso a Samuel ne ho paura del buio. Mi distrae... E' umano anche lui, come me.. Ma a differenza mia, lui è libero da qualsiasi costrizione. In effetti, ora che ci penso, anch'io lo sono.. ma non lo so. Lui mi da una sensazione di libertà che non sento per me stessa. La sua barca è piena di foto, di ricordi, di oggetti da posti lontani. Mi ha dato la sensazione di essere uno che, se volesse, potrebbe partire e andarsene per mare senza bisogno di dar conto a nessuno. Lui e la sua barca, come nei film. L'ho invidiato.. e l'ho ammirato. E per un secondo, uno soltanto.. ho desiderato che mi rapisse per portarmi via il più lontano possibile, in uno dei luoghi in quelle foto. Non lo farebbe mai, ma per un attimo.. l'ho desiderato. L'ho desiderato davvero. |
Notte inoltrata.. Una volta tornata a casa e fatto una doccia per togliersi il freddo della pioggia dalle ossa e la nausea che ancora le fa contrarre lo stomaco, recupera il telefono scrollando la rubrica in cerca del numero di Jamis. Una volta trovato avvia la chiamata alla segreteria telefonica. |
Messaggio da parte di Andrea Siamo coinvolte entrambe, io e Dalia. Le prossime linee d'azione saranno delle ricerche più approfondite su Annabella, un tentativo di ritrovare il quadro "Punizione". Abbiamo anche intenzione di andare al monastero del secondo quadro.. Messaggio da parte di Thomas
Messaggio da parte di Andrea |
Oggi è il mio compleanno. Faccio 23 anni.. Ieri sera mi sono fermata a riflettere su cos'ho ottenuto in quest'ultimo anno, ho fatto il punto della situazione per vedere com'è andata in questi 365 giorni dal mio ultimo compleanno. Un pò quello che la gente normale fa a capodanno, per intenderci.. L'anno scorso stavo festeggiando a pizza e birra con le colleghe del night club dove lavoravo, un locale sfigatissimo in periferia con il capo maiale che ci provava con tutte e i clienti che palpeggiavano come niente fosse. Ora.. in un anno sono cambiate tantissime cose. Ho un lavoro decisamente più dignitoso, con un capo che rispetto sempre disponibile per me. Ho scoperto dell'esistenza di mostri, creature inquietanti e magia. Sono stata fidanzata con una fata capace di far sbocciare la natura ad un solo gesto della mano o.. di far piovere a comando. E ora ho intrapeso una strada pericolosa sotto l'aiuto di un'hunter. Sembra la trama di un film americano in tv e forse da qualche parte del mio cervello sono ancora convinta che mi sveglierò, un giorno, e mi renderò conto che è stato tutto un sogno, un'allucinazione. Forse sono andata in coma per qualche motivo e questo è solo un luuuungo sogno che finirà quando mi sveglierò. (L'ipotesi di Matrix è quasi più assurda dell'assurdo che sto già presumibilmente sognando per cui non la prendo neanche in considerazione.. ) Max e Samuel.. Buffo. Prima di incontrare Davis ero convinta di non essere assolutamente il tipo per rapporti seri.. e ora la mia situazione sentimentale sembra una copia di Beautiful. Con Davis è stato un gioco.. bè. Diciamo che ci sono stati parecchi malintesi. Tra quello che pretendeva e quello che faceva c'era un'abisso, e dopo l'ennesima discussione è tutto finito. Non mi piace troncare così con le persone.. ma non mi pento di averlo fatto con lui. All'epoca Samuel era birra e caramelle, musica e sigarette, un bel sorriso e la tranquillità di fare due chiacchiere senza discussioni. Poi c'è stato Max. Un bel ragazzo dei misteri, se non guardiamo la sua natura e quello che mi ha mostrato, è stato un tentativo che non sono riuscita a far fiorire. Non mi ero innamorata.. nonostante lui dicesse di amarmi non sono mai riuscita a dirgli altrettanto. Mai, neanche una volta. Avevo bisogno di lui e lui non c'era.. A volte mi chiedo se era vero che mi amasse o se amasse più che altro l'idea di essere fidanzato, a prescindere da me. Era pur sempre un adolescente di 500 anni.. E c'era Samuel, di nuovo e ancora, durante tutte le sue assenze. Come una sorta di porto sicuro su cui contare, lui era sempre li. Lentamente hanno iniziato a mancarmi le chiacchiere con lui, le prese in giro. In effetti le nostre situazioni non erano così diverse e in lui ho sempre trovato un aiuto, seppur involontario. E ora siamo qui. A provare qualcosa che non so neanch'io cosa sia o come definirlo. So che mi piace, so che è l'unica cosa "normale" tra tutto il resto, lo è sempre stato. Si, in un anno sono cambiate veramente tante cose. Sono cambiata io, è cambiato il mondo in cui vivo. E' tutto diverso e per quanto la cosa possa far paura, perchè fa tanta paura, non sempre "diverso" è negativo.. giusto? |