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Lettera aperta a Espedito De Marino

Post n°105 pubblicato il 04 Settembre 2009 da antilega

 

 

Questa vuol essere una lettera aperta, una risposta ad Espedito de Marino responsabile del premio Internazionale “Giovanni Paolo II” che sarà assegnato il 17 settembre all’On. Calderoli nel comune di Scafati (Sa). Lettera aperta perché ci auguriamo segua una replica, e risposta all’accorata difesa che il sig. De Marino ha presentato giorni fa in rete http://www.pianetatv.com/articolo.asp?id=16

.

Gent.mo sig. De Marino la lettera di difesa da Lei pubblicata su pianetatv.com ci porta a fare alcune riflessioni che mi auguro Lei avrà piacere di condividere ed eventualmente contestare.

Sorvolo sulla sequela di richiami alla lotta  all’aborto e al divorzio, alla politica per le famiglia, alla battaglia contro la pillola RU 486, alla sicurezza , alla difesa dell’occupazione, alla sicurezza sul lavoro, al problema dell’immigrazione… Se ritiene che non avendo nella mia vita perseguito tutti questi obiettivi non possa essere all’altezza di contestare l’opportunità di assegnare un premio a Calderoli interrompa pure la Sua lettura, altrimenti abbandoniamo le cortine fumogene e affrontiamo il problema, come noi del Movimento antilega amiamo fare: con franchezza, senza mascherature o ipocrisie.

In premessa Le confido che Le scrivo da laico, senza alcun intento censorio ritenendo la sua pur criticabile e pericolosa operazione del tutto legittima, come in uno stato democratico deve essere ogni atto libero. Così come legittima dovrebbe risultare, in uno stato democratico, la libera critica senza che per questo chi è criticato si senta “crocifisso” o “massacrato”, a maggior ragione quando non conoscendo la persona si critica l’atto e non l’attore.

Mi creda non mi rassicura l’Inno di Mameli all’apertura della cerimonia della consegna del premio ad un Ministro della nostra Repubblica che pur avendo più volte giurato fedeltà alla Costituzione non disdegna di mostrare disprezzo e odio nei confronti dei nostri simboli più amati. Ma questo direi è un aspetto marginale. Mi soffermerei invece su  alcune dichiarazioni che Lei ha rilasciato. Lei sostiene che il Premio è stato assegnato al Ministro leghista   per ”aver tutelato la sacralita’ della vita…” e precisa che il suo grande merito è stato quello di dichiararsi “apertamente contrario alla commercializzazione della pillola abortiva RU 486”. Devo dire che ha una strana visione del concetto di “vita” non molto distante da una parte della Chiesa che criminalizza la povera ragazza che decide di abortire e ignora la pena di morte, specialmente se utilizzata dai Paesi amici. Strana visione quella della sacralità della vita circoscritta esclusivamente all’atto sessuale, al concepimento come se il concetto di peccato dovesse trovare naturale espiazione nella sofferenza di una maternità non voluta. E’ come se Lei facesse una graduatoria del “valore della vita”, perché altrimenti non sarebbe giustificata un'attribuzione di un premio per ”aver tutelato la sacralita’ della vita…” ad un personaggio che ha più volte manifestato il proprio odio nei confronti dei deboli, degli immigrati, degli islamici. Lei ha affermato al “Corriere delle Sera” «… E devo dire che, al di là di alcune sparate, le posizioni della Lega sui temi religiosi mi hanno colpito. Mi è parso di comprendere che il partito di Bossi sia molto vicino ai valori cristiani, e soprattutto sia attento ai valori della vita che noi consideriamo fondamentali». Affermazione originale nella quale emerge forte la priorità nella sua personale scala dei valori, con quel “soprattutto” Lei afferma quelli che sono i valori “fondamentali” la cui difesa può prescindere dagli altri valori, quelli che implicitamente ritiene secondari. Ed è qui che il retaggio medioevale emerge, la difesa di quello che un volta era il “Sacro Sepolcro” ed oggi è l’embrione  arriva a giustificare l’investitura dei nuovi Crociati, senza guardare ai valori che essi rappresentano o alle nefandezze che essi compiono. Lei con questo premio compie un’operazione di questo genere. Legittima di fatto tutte le operazioni xenofobe, razziste omofobe e anti islamiche compiute dalla lega in questi anni. La gravità sta nel fatto che questa legittimazione avviene attraverso un riconoscimento di tipo “etico” e non politico, come se i barconi dei disperati respinti dalle nostre coste, gli extracomunitari denunciati dai medici e dagli insegnanti, le impronte digitali ai bambini rom, le richieste di carrozze differenti per gli extracomunitari nella metro, le norme restrittive per il ricongiungimento dei coniugi extracomunitari (quindi delle famiglie) nel pacchetto sicurezza, la proibizione per una donna clandestina che partorisce in ospedale di riconoscere il proprio figlio o di iscriverlo all'anagrafe (i famosi “bambini fantasma”), fossero fatti marginali. Come se il seme dell’odio sparso dai leghisti in questi anni nelle nostre coscienze trovasse ragione nella difesa di un embrione di qualche centimetro di lunghezza. Il “Sacro Sepolcro” va difeso anche a costo di ammazzare, violentare, distruggere città. I nuovi Crociati sono investiti di questo impegnativo compito “In nome di Dio”.

Gent.mo  Sig. De Marino il medioevo è lontano. Auspico un Sud lontano dalla Sua mentalità, che non si prostri al potente di turno, e che  per compiacerne la vanità non rinneghi la sua anima solidale e umana che trova negli autori da Lei amati la massima espressione. Un Sud che non abbia difficoltà a “socializzare“ al nord come Lei sostiene di non essere in grado di fare.


Le lascio una riflessione che sicuramente gradirà. Da Totò:

“Ma 'e ccose no... nun cagnano
e v' 'o dich'i' 'o pecchè:
nuie simme tanta pecure...
facimmo sempe "mbee".

 

Cordialmente

Il mago

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Volentieri pubblichiamo la replica del sig. De Marino:

 

Gent.mo Sign. IL MAGO,
anzitutto ho piacere di comunicare con Lei perche' i toni con i quali (giustamente o ingiustamente) mi critica sono democratici, educati e non offensivi e violenti (percio' ho detto massacrato e crocifisso) e quindi LEGGITTIMISSIMI. Se fossero tutti cosi non avrei problemi ad andare avanti all'infinito. Purtroppo pero' cosi non è.
Andiamo ai fatti. Quando abbiamo inviato la comunicazione del Premio a Calderoli lo abbiamo fatto esclusivamente per il suo accanimento contro la commercializzazione della RU 486 e, come gia' detto, per favorire una "benevola provocazione". Non faccio nessuna graduatoria dei valori della vita. Sono assolutamente contro l'aborto ma anche alla pena di morte, sono accanto ai piu' deboli, ai meno abbienti, agli emarginati, agli immigrati. Rispetto gli Islamici come tutti gli altri "Credo" religiosi. Io credo in Gesu' Cristo ma anche nell'AMORE vesro il prossimo e la intera umanita'. Mi sento sinceramente fratello con gli altri e quindi rispetto il loro Dio. Ne promuovo la "convivenza" per favorire la PACE. Quando si è parlato di togliere il Crocifisso dalle scuole ho detto NO ma ho pure significato la necessita' di dare la possibilita' a chi lo volesse di poter attaccare ai muri l'immagine della loro fede. Magari accanto al nostro Gesu' o alla Madonna o a Padre Pio, nel totale rispetto favorendo anche cosi la integrazione degli stranieri chiedendo loro il rispetto per la nostra Religione (che mi sembra ad oggi praticata ancora dalla maggioranza degli Italiani) o se vuole anche la sola tolleranza verso le nostre tradizioni. Mi creda non sono affatto entrato nel merito di cio' che Calderoli pensa (o almeno a noi sembra) del Sud o degli immigrati perche' credo che molto sia da afferire piu' al folclore che spesso la Lega mette in campo che a quanto veramente professino. Quando ho parlato dei valori Cristiani a cui si riferisce Bossi l'ho fatto perche' cosi testimoniano una serie di provvedimenti discussi in quei giorni e probabilmente poco hanno appassionato invece tanti Cattolici del centro sinistra (Le faccio presente che io stesso vivo una esperienza politico/amministrativa da sei anni nel centro sinistra Scafatese -sa....). Sono ovviamente con Lei sulle questioni "Barconi respinti" - " Extracomunitari denuciati dai medici" - "Impronte digitali dei bambini rom" - "Richieste di carrozze differenti...." e quant'altro....Di questo avrei voluto discutere interrogando (dal Sud, nel Sud e per il Sud) il Ministro. A questo sarebbe servita la "benevola provocazione" se ovviamente non fosse stato allertato uno stato d'allarme per l'ordine pubblico avendo contezza di probabili manifestazioni non credo del tutto democratiche e civili come la Sua critica. Il "PONTE" che avrei voluto edificare, in piena armonia con quanto concretamente messo in campo dal Pontificato di Giovanni Paolo 2° voleva contribuire al DIALOGO a mio avviso utile per superare la fase di IMBARBARIMENTO che stiamo vivendo sulle questioni politiche, sociali, umane e religiose. Il SANTO SEPOLCRO non va difeso a costo di AMMAZZARE, VIOLENTARE, DISTRUGGERE, nessun DIO puo' volere la MORTE, l'ODIO, il RAZZISMO. Il nostro si è fatto uccidere sapendolo fin dall'inizio. La sua PASSIONE è stata volontaria e condivisa dai Santi. Quando ho detto "non saprei socializzarmi al nord" volevo dire che non sarei capace di viverci ma solo per il fatto che ho bisogno di tornare a Scafati, anche quando sono all'estero per concerti non vedo l'ora di tornare qui. E' un fatto mio personale, per l'amore di Dio. Non mi attribuisca altre nefandezze..!! Vado spesso al nord e all'estero, ma purptroppo devo tornare qui, è solo qui che riesco a vivere secondo i miei canoni. E' qui che vorrei far vivere e crescere la mia famiglia, è qui che cerco di dare un contributo alla crescita sociale, economica, culturale, politica del mio territorio, è qui che sento piu' vicina la voce di Murolo, Eduardo, ecc...Mi creda nessuna vanita' mi ha spinto al gesto in questione. Non è di questa "popolarita" che ho bisogno. A nessun potente di turno mi sono prostato (avrei potuto farlo qualche tempo fa e con altri personaggi essendo io un ex Democristiano .....), a nessuno ho chiesto nulla. Spero che col tempo Lei (conoscendoci forse di persona) scopra in me quell'anima SOLIDALE di cui vado fiero. Conoscendomi potra' forse guradarmi negli occhi e scoprire che forse c'è stato un equivoco. Nun simme pecure e nun facimmo
mbee...tutt'altro. Vogliamo un SUD che non abbia paura del Nord, un Sud che rivendichi dignita' e rispetto ma nel confronto e nel dialogo, un Paese unito, solidale, tollerante, laborioso, un Sud Europeo, civile e domocratico,...Spero davvero Lei si convinca della mia buona fede.

Voglia gradire i miei piu' cordiali saluti.
espedito de marino.


 
 
 
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