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Questioni di materia grigia

Post n°67 pubblicato il 20 Gennaio 2012 da antonio.facchiano
 

Questioni di materia grigia

Già qualcuno dice che le liberalizzazioni appena decretate rappresentino una svolta storica per il paese… Vedremo, non me ne intendo abbastanza. Per il momento avvocati, farmacisti, benzinai e tassisti sembrano davvero incavolati.

Però appare chiaro che sul fondo di questo barile ormai vuoto, raschiando raschiando qualche altra crosta si riuscirebbe ancora a tirar via. Mi riferisco per esempio alla sospensione del beauty-contest, cioè alla possibilità ancora tutta teorica, di assegnare a pagamento l’uso delle frequenze televisive digitali, che fino ad ora misteriosamente erano date in uso gratuito.

 

(vedi http://www.tvdigitaldivide.it/tag/beauty-contest-digitale-terrestre/ )

 

Qualche miliardo da lì si potrebbe senz’altro ricavare, evitando di prenderlo dall’IVA o dalla benzina. Sembrerebbe una cosa così ovvia e sensata, eppure è una materia difficile, controversa, né bianca né nera, ma decisamente grigia.

Vedremo.

E’ soprattutto questione di materia grigia cerebrale, e di volontà di usarla, questa materia cerebrale dono divino e dell’evoluzione.

 

Materia grigia che i ricercatori usano per cercare di arrestare il riscaldamento terrestre, per il quale avrebbero trovato la soluzione più ovvia. Per arrestare il riscaldamento della terra basterebbe raffreddarla.  Ora avrebbero capito come si può fare.

Geniale direi, assolutamente geniale
http://it.notizie.yahoo.com/blog/focus/la-molecola-che-raffredda-la-terra-074503749.html?nc

 

Materia grigia che deve essersi evaporata non tanto nella testa del comandante della Costa Concordia, ma piuttosto nella calotta cranica di chi ha preparato i piani di controllo e di sicurezza di quella nave, nelle mani di un unico uomo che ha potuto decidere indisturbato “l’inchino” all’isola del Giglio alla velocità doppia del normale e anche di notte.
http://it.notizie.yahoo.com/costa-concordia-troppo-veloce.html?nc

 

Possibile che su navi di questa portata non esistano controlli automatici che impediscano certe pazzie?

 

Che spreco di dolore e di lacrime!

Che spreco di soldi e di materia grigia, per le difficili operazioni di recupero e per prevenire un ulteriore disastro ecologico!

 

La Costa Concordia è stata al centro di molte altre sfortunate vicende come la mancata rottura della bottiglia al varo (brutto segno nell’ambiente), lo squarcio all’entrata del porto di Palermo, un passeggero caduto fuori bordo http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplRubriche/obliquamente/grubrica.asp?ID_blog=347&ID_articolo=46&ID_sezione=752

 

e altro http://www.youtube.com/watch?v=y55F2Gyw7Eg

Ma qui non si può parlare di sfortuna; il suo naufragio e i tanti morti sono il frutto di mancanza di controlli, insufficiente programmazione delle procedure di sicurezza, e sistematica dissennata inosservanza delle regole.  

 

 

 
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