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Agonia dell'IDI, dei suoi lavoratori e della sanita’

Post n°69 pubblicato il 29 Novembre 2012 da antonio.facchiano
 
Tag: IDI, sanità

 

Agonia dell'IDI,  dei suoi lavoratori e della sanita

29 novembre 2012

Sei lavoratori sono sul tetto di un ospedale, in sciopero della fame.

L’IDI di Roma e’ il piu’ grande ospedale dermatologico italiano e centro di eccellenza internazionale per tutte le patologie dermatologiche e per la ricerca di nuove terapie e modalità di diagnosi. I 1500 dipendenti non vengono pagati da tre mesi (settembre, ottobre, novembre). Paradossalmente questo avviene mentre milioni di euro assegnati all’IDI dal Ministero della Sanita’ e dal MIUR sono bloccati, o fermi su conti pignorati, o in attesa nelle casse della regione Lazio. Questa grave crisi, che dura da ben piu’ di tre mesi e’ stata innescata da inchieste della magistratura su ammanchi di centinaia di milioni di euro, che hanno determinato, attraverso un perverso meccanismo amministrativo e giuridico, il blocco dei fondi per il pagamento dello stipendio dei dipendenti. Con tutto questo la crisi economica non c’entra; nemmeno la globalizzazione dei mercati e neppure lo spread. Questa e’ una storia di burocrazia sorda e insensibile, che fa pagare un gravissimo prezzo di ingiustizia, di incertezza e di sofferenza alle famiglie di 1500 dipendenti incolpevoli che, malgrado tutto, continuano a offrire ogni giorno assistenza e cura ai malati, e a pubblicare ricerche biomediche su riviste internazionali. Uno Stato civile che e’ tra i grandi dell’occidente, non puo’ tollerare questa palese ingiustizia e inefficienza del sistema. Nei giorni scorsi hanno fatto visita ai dipendenti dell’IDI il Presidente Napolitano, il Sindaco di Roma Alemanno, il Presidente della Provincia di Roma Zingaretti, l’onorevole Bersani, il senatore Marino. Tutti alla ricerca di una via giuridicamente corretta, per risolvere lo stallo in cui si trovano i dipendenti dell’IDI, che sono gli autori della eccellenza di questo ospedale e non hanno alcuna responsabilita’ degli ammanchi sotto inchiesta.

 

 
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