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I brividi della terra di Haiti

Post n°57 pubblicato il 14 Gennaio 2010 da antonio.facchiano
 

I brividi della terra di Haiti

I brividi della terra che trema ad Haiti come a L'Aquila  lasciano sangue, macerie, puzzo di morte... e seminano la paura in chi è sopravvissuto. 

Di fronte alle immagini che arrivano da Haiti, di fronte alle stime apocalittiche  sul numero  di morti, nella mente di chi come me guarda da lontano, seduto davanti al televisore, si fa strada una domanda, sempre la solita:

cosa posso fare io?

C'e' chi salta sull'aereo e con Emergency, Croce Rossa, Medici Senza Fontiere e tanti altri  va li' a dare una mano. Ma per la maggior parte restiamo muti, a guardare. Aiutare con qualche soldo sì, certo, ma i soldi non possono bastare. Cosa possiamo fare per dare una mano ora e per evitare che altri uragani, altri terremoti, altri tsunami facciano tanto male ?

Non lo so. Questo è un caso tipico che ci mette davanti, con tragica crudeltà, l'immagine del nostro effimero potere, della nostra totale, cosmica impotenza. Una impotenza che oltreche "tecnica" , forse è anche culturale e mentale. Altrove (in Giappone forse)  questo terremoto non avrebbe fatto vittime, forse; ulteriore conferma della nostra impotenza nel cambiare i piani del destino.

Non mi piace autocitarmi, ma mi viene in mente una mia poesia da "Voli di linea":

Quel dolore

Questo dolore / che ti taglia e spezza le punte dell'anima/ e vorresti proprio non averla/ e non sentire / i pezzi lacerati. / E questo martello / che batte i suoi colpi / campana di morte e di letizia / e spento lo vorresti / nel petto. / E questa vita / che piano piano sfuma / e non hai fatto in tempo

 

 

 
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