Mamma & Prof.

Grazie Matteo

Oggi ho firmato, oggi sono davvero di ruolo.

Uscendo dal provveditorato ho sentito il bisogno di bere e molto, per trovare il modo di poter ridere. Perchè non riuscivo a smettere di piangere.

Avevo immaginato questo giorno in mille modi diversi. Non di certo al provveditorato in lacrime difronte alla scelta inevitabile di dover lasciare a dicembre ben 2 quinte che portavo avanti dalla terza. Ho dovuto lasciare la mia scuola, perchè non posso essere un docente di classe ora, sono un docente potenziatore per cui non posso andare in classe. Tantovale cambiare scuola, come avrei potuto guardare i miei alunni in faccia, per i corridoi, ridotta ad un tappabuchi e in classe al mio posto un docente neanche abilitato, magari una ragazza appena laureata?

Qualche dirigente illuminato ha assicurato ai suoi "fase C" un trattamento diverso. Nel nostro ITC ci è stato semplicemente chiesto di andare via, di scegliere un'altra scuola, di non creare questo tipo di problema che il dirigente non ha nessuna intenzione di affrontare.

E come insegnante ti senti una merda, perchè hai messo davanti il tuo misero interesse personale e non hai pensato a loro, i tuoi studenti. Io piango come una cretina ma magari loro domani saranno anche felici.

E dopo aver firmato, nessuna foto di rito, nessun brindisi. Solo una bevuta, per dimenticare, per cercare di gioire di qualche cosa che ci faceva solo male. Ed eravamo in tre. Tre nella solita situazione, tre stupide sedute in un bar a bere per provare a ridere.

Eppure sogno dal giorno che ho veramente deciso di fare l'insegnante di ottenere la cattedra che ho, in cui sono di ruolo. La volevo proprio in quella scuola, la scuola che si vede dalla finestra della mia camera, in cui ho già lavorato e dove mi sono sempre sentita bene, apprezzata. Cosa che non ho mai provato all'ITC, mai. Eppure piango perchè lo lascio.

ProfMat2 non ha capito, come il solito. I piagnistei sono da donna e lui non li concepisce.
E invece profMat come farà senza di me, fondamentalmente era per lei che tornavo ogni anno. MI mancheranno tutti i miei colleghi. Finalmente ero una di loro, ero finalmente di ruolo anch'io.

E Per questo Ringrazio Matteo Renzi. Mi ha permesso di passare di ruolo, ma a che prezzo? Mi ha fatto entrare in classe, mi ha fatto prendere incarichi, mi ha fatto progettare per 4 mesi e poi? E poi ora devo andarmene. Lasciare tutto quello che ho costruito da un giorno all'altro senza nemmeno la possibilità di spiegare, di avvertire gli alunni che non sarei più stata la loro insegnante.
Grazie, era proprio quello che volevo.

Da domani nuova scuola, nuovo orario, nuove mansioni.
Cambia tutto e io non sono pronta. Non avevo preventivato che questo fosse possibile. Io credevo di poter rimanere dov'ero. Avevo capito che il "potenziamento" era una cosa diversa. Solo oggi ho capito che è un inganno. Non c'è nessuna Buona Scuola. E ci sono caduta a piè pari. 

GIORNATA EPOCALE

Ebbene sì, ho ricevuto la mia proposta di nomina in ruolo nella mia provincia e l'ho già accettata. Non ho esitato neanche un momento.

Nei prossimi giorni mi diranno dove devo presentarmi per firmare e per sapere qual è la mia sede di servizio, anche se ci sono possibilità che io rimanga sulla supplenza che ho. Ma questo non lo so in questo momento.

Mai più convocazioni come i raccoglitori dei pomodori, mai più incertezze, ferie pagate, tranquillità estiva. Subentreranno altri problemi lo so, come per esempio "perdente cattedra" oppure la più temuta scelta del preside.

Ma in questo momento non mi interessa. Sono finalmente indipendente economicamente. Sono diventata adulta a 36 anni. Domani inizia una nuova vita. 

The day BEFORE tomorrow

Ci siamo.

Domani riceverò la famosa mail alle ore 16.

Non so mettere in fila le mie emozioni. Sono 8 anni che aspetto questo momento. Solo 8 anni. Avevo messo in conto di essere precaria per 15 - 20 anni e invece ne sono passati solo 8.

Non so cosa ne sarà di me, se continuerò ad insegnare, se farò la tappabuchi, o quale sarà il mio destino. Non lo so. Non so neanche quando andrò a firmare, non so niente. So solo l'ora X, domani 10 Novembre ore 16. Il poi non è minimamente previsto.

L'ansia mi distrugge. Ma non c'è rimedio.

Chissà cosa accadrà dopodomani...................... (the day after tomorrow...)

Recap

Dopo mille incertezze sabato sera siamo tornati a casa nostra come dei ladri. Una valigia riempita a caso, le coperte nelle borse dell'Ikea. Un sacchetto con qualcosa per far colazione la mattina seguente. La corsa a casa alle 23 per prendere i cuscini. Ma la notte di Halloween l'abbiamo passata a casa. E il risveglio il primo di novembre è stato fantastico. Non dormivo così profondamente dalla settimana passata a Martina Franca (che mi ha devastato più che rilassata).

Non abbiamo le porte. La cucina è ancora quella vecchia perchè non abbiamo ancora ordinato la nuova. Non ho l'armadio. Le bambine hanno solo la scrivania perchè siamo andati all'ikea per comprargli vari mobili ma in macchina ci stavano giusto quelle e quindi torneremo più avanti per prendere gli altri mobili che abbiamo scelto. L'impianto elettrico non è ancora ultimato e un bagno è totalmente da fare. 

Ma sono così felice in casa mia! Con la mia lavastoglie tutta scassata, i miei piatti rossi e tutta la casa colorata. Ho maturato un'avversione per il bianco in questi mesi.

In questi giorni sono riuscita anche a prendermi un'influenza. Oggi sono a letto con il vomito ed è venuto l'idraulico. Per vomitare in santa pace ho dovuto aspettare che scendesse a vedere una cosa... poi sono rimasta sola con lui perchè ovviamente il negozio di sanitari ha dimenticato qua e là qualche pezzo e mio marito è dovuto andarlo a recuperare. E Dulcis infundo alle 12 è andato a mangiare ma mi ha detto di non utilizzare il gas. Quindi sono qui ad aspettare che torni impossibilitata a mangiare quel pugno di riso che volevo provare a mangiare visto che sono 24h che vomito tutto quello che mangio. Ma nonostante questo sono felice. Il mio letto con le lenzuola azzurre, le mie pareti azzurre, il grande quadro con il mare e la torre, il lampadario di carta (che piace solo a me), tutto questo mi rende felice.

E fra 6 giorni riceverò anche il ruolo. Ho la mia casa, avrò finalmente un lavoro. Nonostante l'influenza, la seconda in 15 giorni, ho uno stupido sorriso stampato in faccia. Dopo tanto sono felice. Mi godo il momento, anche se so che la cima è lontana, ma tengo duro, tutto andrà per il meglio, lo so.

La Viki è entusiasta della sua scrivania. L'ha preso come incentivo allo studio. Speriamo che sia la volta buona, che le scatti qualcosa. Quando avremo il tempo di prendere la scaffalatura metteremo a posto i suoi libri, faremo la biblioteca dei piccoli, ci tiene talmento tanto! Ora hanno una camera immensa, forse anche troppo grossa. Mi sono resa conto di quanto sia importante lo spazio, che ognuno abbia il suo spazio vitale. Quante tensioni a causa dello spazio! Mentre ora stiamo benissimo e in pratica ho ancora tre camere inutilizzate. Lo studio, la nuova cucina e la sala da pranzo. Aspettare che fossero pronte tutte era impossibile, 11 mesi furi casa sono stati anche troppi.