Creato da artemisia_gent il 31/08/2007

Mamma & Prof.

Il flusso di coscienza di una mamma alle prese con la vita di tutti i giorni. Casa, scuola, famiglia, ideali, viaggi e pensieri: ecco cosa potete trovare.

Messaggi di Dicembre 2015

Il pacco di capodanno

Post n°1715 pubblicato il 31 Dicembre 2015 da artemisia_gent

In questo ultimo giorno del 2015 saremmo dovuti essere a Napoli a casa di amici della mia famiglia, ma una serie di sfortunati eventi (un incidente per mio padre, un imprevisto er gli amici che ci avrebbero dovuto ospitare) hanno fatto sì che la mia sospirata vacanza fra Napoli e Roma saltasse proprio 4 giorni prima della partenza. Non sono riuscita a trovare nessuno libero per stasera, certo dopo aver disseminato "No, mi dispiace, sono a Napoli" a destra e a manca da ottobre in poi tutti quelli che conosco si sono organizzati.

Così dopo mille ricerche tra tutti gli amici possibili, ho deciso stamattina di rimanere a casa. Ho chiamato mia mamma e gli ho chiesto di venire a fare un'apericena veloce per poi andare per le vie del centro a fare un giro. Poi mi sembrava brutto non dirlo ai miei suoceri, così l'ho detto pure a loro. Ho cucinato tutto il giorno e quello che ho fatto mi pare davvero poco. Penso a mio padre, penso alla nonna di mio marito e a sua sorella... solo ora ho realizzato che la nonna non ama cenare in piedi... (beh a 91 anni...) e io non ho proprio modo di far sedere nessuno dato che la mia cucina è dal mobiliere. Certe volte non capisco perchè mi metto in certi guai da sola.

Il prossimo anno volo via. Santo Domingo, Messico, qualsiasi spiaggia bianca e palme sulla faccia della terra ma non qui... lo dico ogni anno e poi facciamo sempre le vacanze di Natale a casa... e io che già le odio di base, ogni anno che passa le odio sempre di più...

Comunque sia spero di passare un buon 2016, cosa chiedere dopo uno sfavillante 2015 che mi ha portato una casa bellissima, un posto fisso, 80 libri letti, alcuni piccoli viaggi in Italia e il ritorno di mio marito al lavoro dopo 3 quasi tre anni a casa in malattia?

Chiedo che finamente la mia vita torni come prima di quel 29 Agosto 2012.

Quindi al 2016 chiedo ....almeno un viaggio a lungo raggio.

Il tempo di leggere almeno 52 libri e poi se ne leggo 81 o 100 è meglio.

Un 10 sulla pagella di Vittoria, almeno uno.

Un'estate calda da passare alla Palmaria in totale relax.

Essere di nuovo titolare di cattedra (perchè il potenziamento non me lo merito).

Non chiedo più di dimagrire perchè tanto non ci riesco. Mi accontento del mio grasso in eccesso.

 
 
 

Cronaca di giorni indaffarati

Post n°1714 pubblicato il 30 Dicembre 2015 da artemisia_gent

Avere la casa grande non è una maledizione come diceva mia nonna. Questa è l'unica affermazione che le contesto. Le case piccole sono la vera maledizione.

Nella mia "nuova" casa ingrandita sto da Dio. C'è spazio per ogni cosa.

In questi giorni dopo il Natale li ho passati a riordinare compulsivamente. Mi mancano moltissimi mobili, ma sto cercando di organizzare lo spazio con quelli che abbiamo. La cameretta delle bambine è fantastica. Hanno la zona "studio", la  "biblioteca" e un ampio "prato verde" su cui giocare e stanno imparando ad essere finalmente ordinate.

La mia stanza finalmente è solo "nostra", nessun giocattolo in giro, non viene più usata come parco giochi. Che sollievo avere spazio solo mio.

Infondo al corridoio, nel centro della casa ha trovato posto il pc in attesa che lo studio sia pronto. Per fare lo studio ho bisogno che vengano a montare la cucina nella nuova stanza a lei dedicata e che vengano a portare l'armadio nella mia stanza.

C'è moltissimo lavoro da fare. Veramente tanto. Ma lo faccio con piacere perchè amo ancora di più questa casa. Gli 11 mesi passati dalla nonna mi hanno veramente fatto innamorare della mia casa gialla, luminosa e soprattutto calda. Non penso che potrei abitare altrove (solo in riva al mare eh!). Poi adoro questa strada. Tecnicamente siamo in centro, ma pare di vivere in un piccolo paese, con i miei negozi di fiducia a portata di piedi, dove la gente ci conosce, ci ringrazia per le decorazioni Natalizie dei nostri balconi. Ho tutto a portata di piedi, i negozi, i supermercati, il battello per il mare e anche il centro commerciale. Una quindicina di anni fa odiavamo questa città perchè non c'era niente... oggi c'è Amazon, e questa città ci appare perfetta. Specialmente quando guardiamo Milano alla tv... Oggi il sole brilla, l'aria è fresca e noi possiamo respirare tranquillamente perchè comunque ieri sera ha piovuto. Veramente tutto questo non ha prezzo e per il resto c'è l'e-commerce.

Riprendere l'abitudine della scrittura è difficile, ma ci sto riprovando. Buon Nuovo Anno a tutti quelli che paseranno di qui. Amici vecchi e amici nuovi.

 
 
 

Il mio giorno preferito

Post n°1713 pubblicato il 22 Dicembre 2015 da artemisia_gent

 

Oggi è il giorno che preferisco in assoluto perchè inizia l'inverno.

Odio maledettamente l'autunno, l'esaurirsi della bella stagione, delle foglie sugli alberi e l'accorciarsi inesorabile delle giornate.

Da oggi le giornate ricominciano a crescere, e il brutto dell'anno ormai è passato.

Oggi iniziano anche le vacanze di Natale.

Gli scorsi anni ero esausta, non vedevo l'ora di avere una pausa. Quest'anno non mi posso dire stanca.
Mi sento umiliata dalla buona scuola. Non sono mai stata sicura delle mie skills, delle mie competenze, anche perchè sono sempre stata alle dipendenze di un dirigente che non valorizzava il proprio personale anzi, tendeva a denigrarlo ad ogni occasione.
Cambiato dirigente, cambiata scuola, mi sono resa di valere e molto.
E mi sento decisamente umiliata. Faccio molto come docente potenziatore, ma mi sento inutile. Mi manca la cosidettà titolarità. Mi manca avere una classe mia, mentre in pratica conosco tutta la scuola. Nella nuova scuola credono in me e lo sento, anzi il mio ruolo è delicato, so di essere importante, ma quando torno a casa mi viene solo da piangere perchè non è questo il lavoro che ho scelto di fare. Al contrario di tanti colleghi a me piace insegnare, ho voglia di dare, di stare in classe, di spiegare. Possibile che io così desiderosa e capace di fare questo lavoro devo essere impiegata in altro e fancazzisti senza voglia troneggiare in cattedre che manco meritano?

Ed oggi è stata particolarmente dura.

Mi ci vorrà una vita per dimenticare oggi.

Non entro nel particolare, troppo tecnico. Troppe situazioni da narrare.

 

E odio pure avere dei giorni bellissimi in cui mi diverto e giorni in cui vorrei solo piangere. Odio dover rimpiangere la mia situazione precedente dove stavo male per molti versi e bene per altri. E odio pensare a cosa sarà di me.

Ma quello che odio di più è non riuscire a gioire di quello che ho.

 

 

 
 
 

Quanto tempo...

Post n°1712 pubblicato il 15 Dicembre 2015 da artemisia_gent

Non ricordo da quanto tempo non scrivo qui, in questo mio amato blog. Sicuramente sono 12 mesi, perchè per 12 mesi non ho avuto il pc con un collegamento serio. Non so ancora come sono soppravvisuta a tutto questo, a 12 mesi solo con iPad e iPhone, ma è possibile, ma mi è mancato terribilmente il mio caro diario, questo blog.

Ne ho un'altro è vero, ma lì non riesco davvero a confidarmi fino in fondo, non so perchè. Rimango sempre sul vago, lì finiscono altre cose, non me stessa.

Se dovessi fare un bilancio di questi ultimi 12 mesi non so neanche da dove iniziare. A parte lavoro e casa di cui ho ampiamente parlato nei post precedenti non saprei cosa è cambiato in me. Negli ultimi 12 mesi ho letto molto, circa 80 libri. Ho smesso di guardare la tv, tranne le mie serie preferite. Ho smesso di mettere lo zucchero nel caffè. Mi sono resa conto di essere io il capo della mia famiglia perchè sono io l'unica in grado di prendere decisioni, mamma e papà stanno invecchiando e mi rendo conto di essere io la lucida nel momento delle decisioni, anche se rispetto molto papà e non ho il coraggio di impormi davvero. Papà rimane il vero patriarca, anche se mi rendo conto che ha "bisogno di consigli", mettiamola così. Mio fratello invece è rimasto bambino, nonostante i sui trenta e passa anni, il suo lavoro... e la mancanza di una cognata mi strugge un po'. Ma ora si sà i maschi si accasano tardi.

Le bambine crescono. A settembre anche Rachelina andrà alle elementari. Non so se mi ha sconvolto di più iscrivere Rachele in prima il 30 novembre oppure comprare a Vittoria per Natale un Gioiello piuttosto che un giocattolo. Non ha ancora 9 anni, ma i giocattoli non le sono mai interessati, preferisce da sempre altro, e quando vede la pubblicità di Pandora le brillano gli occhi. Come non preferire braccialetto e charm ad una bambola? Eppure quando oggi lo compravo mi sono sentita un po' morire dentro. Però la vita va avanti e non possono essere piccole per sempre. 
 Vittoria è sempre più simile a me, condividiamo il piacere della lettura e se io ho letto 80 libri lei ne ha letti 40, è bello stare sdraiate vicine ognuna con il suo libro, fermarci e parlare di quello che stiamo leggendo. Rachele ci invidia e sta facendo passi da gigante per poter partecipare a questo club, credo che a giugno sarà in grado di leggere da sola. Io non la incoraggio, ma lo spirito di emulazione la porta ad imparare da sola. Nella nuova stanza abbiamo allestito la libreria dei piccoli ed è il loro spazio preferito. Spero che non perdano mai questa gioia. Infondo chi non legge vive una volta sola.

Sul fronte scuola Viki zoppica. Continuo a litigare con la maestra. Ma a settembre è arrivata una nuova maestra, che fa solo geografia, ma è stata in grado di infondere fiducia in Vittoria, anzi è stata l'artefice di un cambiamento enorme, solo che ha talmente tante lacune che sarà difficile mettersi in pari prima delle scuole medie. Se la lettura ha migliorato l'ortografia, ha così tante lacune grammaticali e in matematica che per recuperarle dovremmo studiare almeno 2 ore al giorno, vorrei farlo, ma poi non mi sento di sottrarle quelle poche ore di gioco condiviso con sua sorella e lascio perdere... prima o poi troveremo il tempo di fare tutto, ora mi sembra importante che dalle 4 alle 7 stia con sua sorella.

Il rapporto fra di loro è magico e lo invidio ogni giorno, avrei voluto avere io una sorella con cui condividere tutto. Litigano a volte, ma è più forte il loro amore reciproco, un amore puro che non può essere intaccato nè dall'invidia nè dalla gelosia.

Mio marito?
E' tornato al lavoro da 7 mesi, non a tempo pieno, però abbiamo ripreso la routine dei turni. E ora che possiamo finalmente concederci delle vacanze abbiamo paura.  ho visto sparare a turisti nei musei, sulle spiagge, a ragazzi nei bar e nei ristoranti, a ragazzi nelle scuole e a coloro che assistevano ad un concerto. Ho pensato troppe volte a cosa fare se mi trovassi davani un terrorista con il fucile piantato davanti a me e alle mie bambine. Penso a queto e non ho voglia di andare da nessuna parte, consapevole che se devi morire muori nel tuo letto come in capo al mondo. Nonostante questo non me la sento. Posso finalmente farmi una vacanza invernale al caldo, ma non mi entusiasma nessun posto, preferisco starmene a casa mia, nella mia nuova camera azzurra. Per ora è così, poi si vedrà. 

 
 
 

Il punto della situazione

Post n°1711 pubblicato il 14 Dicembre 2015 da artemisia_gent

Dal 26 novembre ad oggi non sono riuscita ad entrare nel blog, continuava a dirmi che sbagliavo password, oggi invece... la psw andava bene, segreti della scienza e della tecnica.

oggi è un giorno epocale, ho di nuovo internet a casa, un pc connesso... mi sembra un sogno poter accedere ad un pc dopo circa un anno di astinenza.

Nel frattempo?

Nel frattempo la mia vita è cambiata.

Ho cambiato casa, e finalmente ho una casa adatta alla mia famiglia, tante stanze quante ce ne servono, un oridne semi apparente. Adoro la mia casa ingrandita anche se non è ancora finita. Manca la nuova cucina e la nuova sala da pranzo, mi mancano alcuni mobili ma non mi interessa, sono a casa mia, e la mia casa è bellissima.

Sono passata di ruolo.

Ho lasciato le mie classi, ho cambiato la scuola. Sono tornata all'istituto professionale dove insegnavo storia del costume e sto benissimo. Ora insegno Italiano e mi sento davvero felice. La storia dell'arte è stata sempre un ripiego, un ripiego che credevo segno del destino, ma ora che posso insegnare Italiano, la mia materia, la materia in cui mi sono laureata, mi sento un'energia diversa adosso. Sono felice. Queste tre settimane sono state complesse, ma ora che ho capito cosa posso fare, non solo sostituzioni, ma vero potenziamento sono felice. Stare con le mani in mano non è cosa per me, avere finalmente qualcosa da fare mi fa sentire davvero felice.

Non so cosa sarà di me nei prossimi anni, ma immagino che la mia strada sia verso l'italiano e credetemi non mi dispiace neanche un po', anzi mi sento più a mio agio. 

Le cose tornano nella vita, forse questo perverso meccanismo dell "Buona Scuola" che buona proprio non è mi porterà ad essere davvero me stessa. Come faccio a saperlo? Da quando ho cambiato scuola non ho più fame, sono più serena, non mi fa più male la testa. Dopo tanto tanto tanto tempo posso finalmente dire che oggi sono felice.

 
 
 

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