Mamma & Prof.

Il Kenya di Binyavanga Wainaina

Questo è il primo dei post che intendo dedicare all'argomento.

Ho letto molto sul Kenya e sull'Africa in generale. Adoro Kuki Gallmann, Karen Blixen, Doris Lessing e tutti quegli autori che parlano d'Africa. Tutti hanno una cosa in comune però, sono bianchi. Ho letto l'Africa dei bianchi, l'Africa dei colonizzatori.

Tempo fa ho deciso che non volevo più leggere l'Africa dei Bianchi, non volevo più libri alla Hemingway, alla Wilbur Smith oppure alla Tony Parker, ma libri scritti da africani veri, africani neri. 

Ho fatto una breve ricerca su google ed è uscito il nome di Binyavanga Wainaina, un kikuyu del Kenya, un Kenyota vero. Ho comprato il suo libro "un giorno scriverò di questo posto". Ho inziato a leggerlo mesi fa e proprio non riuscivo. Piangevo in continuazione ricordano il paese che amo di più al mondo. Lago Nakuru e i suoi fenicotteri. Paesaggi che conoscevo raccontati da una voce pulita e autoctona.

Poi è arrivato Kobo e ho messo un po' da parte la carta ma ora che si è rotto e sto aspettando quello nuovo (per pagarlo 40 euro di meno me lo fanno desiderare per 10 giorni....)ho ripreso in mano la carta. Con la carta vado decisamente a rilento, ma avevo lo spirito adatto per finire questo testo. Fra pianti, malessere e brutti pensieri, l'ho finito. Mi ha parlato di un Kenya che conoscevo solo in parte. Mi ha fatto sentire una merda perchè mi sono compartata da colonizzatrice nel paese che più amo dopo il mio, non merita questo il Kenya.

Ho molta nostalgia del Kenya e non so quando mai risentirò il suo profumo. La prima volta gli avevo detto addio perchè sapevo che non sarei mai più tornata. La seconda volta, rinhiusa nell'areoporto, ho promesso che sarei tornata, presto o tardi. La terza volta ero convinta di tornare a breve e invece la mia vita ha preso poco dopo una piega terribile che mi tiene lontana dal Kenya da ben 2 anni e mezzo. Ora le cose non vanno benissimo, ma io un giorno tornerò a dirti addio Kenya. Abbiamo un conto in sospeso.