Iddio nun vò ch'er Papa piji moje Gioacchino Belli Cosa susciterebbe oggi una poesia così? Non si è fattatanta strada sulla via dell'emancipazione laica.Mi sembra. |
Mentre infuria il caso Sapienza, dove è stato ribadito dai fatti quanto la religione e la politica siano troppo intrecciate nel nostro paese, i pensieri, che non sempre mi si legano coerentemente.. vanno alle immagini di altre religioni, con il loro contorno di povertà ed essenzialità, con la naturalezza dei loro riti. Il bagno dei pellegrini nel Gange, giorni fa, con la sua valenza purificatoria , mi trasmetteva serenità , al contrario di quanto fanno le foto sui nostri giornali, con la chiesa di Roma ingessata nel bisogno di riaffermare se stessa e nella paura di perdere supremazia. Sempre più lontana dalla gente. |
« Frattanto si era fatto tardi e tutt'e due dovevamo andare per i fatti nostri. Ma era stato molto bello, rivedere ancora Annie, dico bene? Mi resi conto di quanto era in gamba – stupenda – e, sì, era un piacere… solo averla conosciuta… e allora io… ripensai a quella vecchia barzelletta, quella in cui c'è questo tizio che va dallo psichiatra e gli fa: "Dottore, mio fratello è pazzo. Crede d'essere una gallina." E allora il dottore gli dice: "Ma perché non lo rinchiude in manicomio?" E quel tale gli risponde: "Già! Ma poi dopo, l'ovetto fresco, a me, chi me lo fa?" Insomma, mi pare ch'è proprio così, grosso modo, che la penso io, riguardo ai rapporti umani. Mi spiego, sono del tutto irrazionali e pazzeschi e assurdi e… ma… mi sa tanto che li sopportiamo perché, hm… tutti quanti… più o meno ne abbiamo bisogno, dell'ovetto fresco. » Woody Allen - Io e Annie |
Passando davanti alla mia scuola elementare mi intenerisco ricordando in ordine alfabetico il nome e cognome di tutte le 38 compagne di classe, vedo il fiocco blu sgargiante sul grembiulino bianco, la dimensione e il materiale di tale fiocco.., quasi li ricordo tutti. I maschi entravano da un’altra porta, per far capire già da subito che era tutta un’altra storia. Loro invece avevano appese due pallette blu al collo, evidentemente già da allora, con sottile senso dell’umorismo, qualcuno aveva deciso che bisognava mettere subito le cose in chiaro… Li guardavo passare, coi pantaloni corti in pieno inverno e le coscette ghiacce, le loro maglie blu e le pallette e sentivo un forte senso di solidarietà. Perché ricordo tutto questo e non dove ho parcheggiato la macchina sei ore fa? |
Zorro ( di Margaret Mazzantini) Un bel post di Utark mi ci ha fatto pensare. Quando è che si valica il confine da cui non si torna indietro? Quando accade che si mollano gli ultimi pezzi che fanno sentire appartenenti alla “normalità” e ci si lascia andare, sotto lo zero?
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