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Messaggi di Aprile 2015

Zingari

Post n°869 pubblicato il 14 Aprile 2015 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

Gli Zingari non piacciono a nessuno.

Per questa ragione Salvini, che è alla ricerca di consensi, ne chiede l’estirpazione, l’eliminazione, senza mezzi termini.

Sa che al 70% della popolazione non vanno giù. In effetti non si sa bene di che cosa vivano, o lo si sa fin troppo bene.

Nessuno vorrebbe vivere vicino ad un campo nomadi.

Le soluzioni sono 2:

una, più radicale, quella indicata da Salvini, l’eliminazione o l’allontanamento coatto (ma chi se li prenderebbe?)

l’altra… è quella che può rendere di più, ma alla distanza, eppoi è un pochino più civile;

pensiamo ad un bambino: impara la lingua dai genitori e da chi vi sta intorno, crede in Gesù perché fin da piccolo è bombardato dai suoi simboli e dai racconti delle sue gesta, crede in Babbo Natale e nella Befana perché fa comodo e tenerezza fargli pensare che esistano, almeno per un po’

un bimbo di un campo nomadi pensa, a sua volta, che la vita “standard” sia quella del campo, nella sporcizia, mangiando quel che arriva, facendo l'elemosina e così via... come un nostro bimbo vede "normale" credere i Gesù bambino.

Solo la scuola può iniziare a fargli conoscere che esiste anche un mondo un po’ diverso, ma non tutti ci vanno e non tutti ne traggono profitto, ma la strada è quella, l’insegnamento in un contesto accogliente, a partire dalla tenera età, senza essere emarginati.

 

Altrimenti cresceranno come un  nostro bimbo che a 30 anni crede ancora in Babbo Natale!

 
 
 

Le punte

Post n°868 pubblicato il 07 Aprile 2015 da alialiasmf
Foto di alialiasmf

Stanchi delle vecchie punte? Te le arrotondiamo noi!
Di che cosa tratta il cartello con tale scritta posto nella vetrina di un negozietto di una zona semi-centrale di Torino?
Delle punte delle scarpe, perlopiù da donna.
Negli scorsi decenni sono infatti state prodotte (e, ahimè, comprate) molte calzature terminanti con una punta.
Scarpe all'antitesi di quelle famosissime di Cenerentola: lunghe, spigolose, poco femminili tanto che si dicevano facessero la donna "cazzuta".
Ma, aldilà del giudizio estetico (il mio evidentemente molto negativo), quel che fa pensare è l'attività del calzolaio in questione.
Vi sono ormai posti dove con 20-30 euri si possono comprare scarpe di qualunque tipo, più di cartone, che di pelle, ma tant'è!
Chi ne spenderebbe 15 per rifare le punte alle proprie?
Evidentemente la crisi morde forte...

 
 
 

Le Banche!

Post n°867 pubblicato il 03 Aprile 2015 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

Purtroppo, per ragioni che non sto a spiegare perché lunghe e complesse, ho aperto nel 2012 un conto presso una banca italiana di medio/grandi dimensioni.

La stessa da qualche hanno è sotto gli occhi puntati della magistratura e pare sempre più sull'orlo della bancarotta.

Le motivazioni di questo stato sono perlopiù dovute alla cattiva gestione, agli intrallazzi con politici ed imprenditori e così via.

Ma anche le agenzie sul territorio fanno la loro parte!

 

  • Non rispondono al telefono: ma allora perché mettere a disposizione un numero?
  • Non danno indirizzi e-mail: sembrano enti indietro di 20 anni sul resto del mondo.
  • Dicono cose diverse in luoghi diversi, con tanto di distinguo incomprensibili se non per gli addetti ai lavori.
  • Ti rimpallano dall'uno all'altro perché non vogliono confrontarsi fra loro, troppa fatica.
  • Ti offrono conti a condizioni irreali già da 10 anni a questa parte.
  • Ti costringono a seguire iter estenuanti se scegli di andartene o anche solo di spostarti di agenzia: sono pure in concorrenza tra loro, ma tutto a danno del cliente.

 

 

Altra Banca, forse la più grande d'Italia, altri problemi: per spostare il conto da una filiale ad un'altra (4 km di distanza tra le due), si deve riaprire un nuovo conto e chiudere il vecchio... Pazienza. Ma per farlo ci vuole 1 ora!!!

Ma come, non si possono prendere i dati dal sistema informativo centrale? Pare di no...

Insomma, non c'è da stupirsi se in Italia le cose non vadano per il meglio.

E non si può sempre dare la colpa ai tedeschi.

 
 
 
 
 

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Un blog di: alialiasmf
Data di creazione: 03/05/2007
 

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Parole

Poco

Pensate

Portano

Pena

Perciò

Prima

Pensate

Poi

Parlate

 

L'ULTIMO FILM - LORIVEDREI? 4

Lulana: il villaggio alla fine del mondo - Sì

(esiste davvero)

A Chiara - 

(da un altropunto di vista le cose sono spesso diverse...)

 

L'ULTIMO FILM - LO RIVEDREI? 3

Dio è donna e si chiama Petrunya -

(modernità tecnologica e società ancestrale)

The farewell - 

(la Cina si avvicina ... lentamente)

L'ospite -

(situazioni di coppia anomale divenute la normalità)

Il segreto di una famiglia La Quietud - No

(contorto, perverso, tocca temi troppo importanti per essere solo sfiorati)

Green Book - No

(caricature alla "Il Padrino", ma sono passati 30 ani da allora...)

Le nostre battaglie -

(mai dare nulla per scontato in un mondo sempre più difficile)

Roma - 

(una gran solidarietà femminile e dei bambini per una storia senza fine)

Un affare di famiglia -

(l'ansia per l'inevitabile in bilico con la serenità che solo gli orientali sanno raggiunegere così bene, anche in un mondo difficile)

Lucky - Sì

(la vecchiaia vista come si dovrebbe vedere, per quel che è nel bene e nel male)

Manuel - 

(in certi casi la vita è molto dura e, anche se aiutati, c'è il rischio di non reggere)

Dogman - 

(pur di sopravvivere meglio si accetta tutto, fino ad un certo punto...)

Siryated - 

(per chi pensa che i Siriani in fuga siano alla ricerca del lusso in Europa)

L'insulto - No

(un buon film rovinato da un processo show all'americana)

Le ultime cose -

(povertà, disonestà, poca umanità in un mondo che cambia)

Un padre, una figlia -

(un rapporto sempre difficile in un paese che progredisce molto lentamente, ricco di solidarietà ma anche di opachi favoritismi)

Il condominio dei cuori infranti - 

(l'umanità più schietta, nel bene e nel male, anche in una banlieau)

Le ricette della signora Toku - 

(un connubio di serenità e immensa tristezza in un paese tecnologicamente progredito ma lontano da noi anni luce)

Mustang -

(il paese di Erdogan, affamato di modernità per necessità ecnomiche, ma rimasto arretrato nella mentalità e nei costumi)

Sarà il mio tipo? - No

(tema serio e situazione non infrequente, ma trattato badando più alla storia, ai sensi che ai sentimenti ed alla psicologia)

Vergine giurata - Sì

(una società ancestrale, ma molto vicina a noi, narrata senza cliché e con semplicità in una vicenda complessa)

The repairman - No

(un conto è slow altro è essere disadattati; personaggi caricaturali, storia inverosimile, troppi cliché, si salva solo il paesaggio delle Langhe)

 

Timbuctu -

(le 2 facce dell'islam e i perché molti africani migrino in europa)

 

Mommy - Sì

(le difficoltà del disagio mentale anche in una sociatà evoluta)

Smetto quando voglio - No

(verosimile, purtroppo, farsa/tragedia, molto divertente ma realizzata per multisala)

The Lunchbox - Sì 

(una zia che non si vede mai, un giovane dalle belle speranze e la tristezza dei protagonisti in un'India regno del caos ma certificata IMQ)

Nebraska - Sì

(l'altra america, dei veri americani, in tutta la sua bellezza e bruttezza)

 

 

L'ULTIMO FILM - LO RIVEDREI? 2

 

Moliere in bicicletta - Sì

(per gli amanti della recitazione; francese, mai sopra le righe, delicato, intelligente, ironico, non troppo scontato)

 

Still life - Sì

(credere in qualcosa contro il cinismo dilagante, una triste fiaba)

 

Philomena - No

(simpatico, storia serissima, ma trattato come film natalizio)

 

La grande bellezza - No

(perfetto quadretto di una certa società decadente, ma una società marginale fuori tempo rispetto ai nostri problemi, quadretto perfetto, ma pieno di morboso istrionismo protagonistico)

 

La mafia uccide solo d'estate - Sì  

(grandissima la narrazione dell'infanzia, poi scade un po' nel troisiano)

 

Now you see me - No

(tanto casino, si capisce (qualcosa) solo alla fine, ma proprio inverosimile)

 

La gabbia dorata -

(la selezione naturale nel nostro tempo)

 

Zoran, mio nipote è scemo - Sì

(cinismo & depressione, ma che ridere)

 

La prima neve - Sì

(tristezza tra paesaggi di pace)

 

Gloria - No

(una storia possibile ed umana, ma alle volte sembra sponsorizzata da chi fa il Viagra)

 

Vado a scuola - Sì

(non saranno tutti così, ma questi sono meravigliosi)

 

Per altri occhi -

(vedere per capire chi non vede)

 

Via Castellara Bandiera - No

(verismo Verghiano, ma la storia è inverosimile)

 

Sacro GRA - Sì

(non è un film, ma è realisticamente triste e simpatico)

 

La religiosa - No

(suore cattive e preti bravi, luoghi comuni?)

 

La migliore offerta - Sì

(vicenda letteralmente incredibile, ma fortemente simbolica)

 

Holy motors - No

(originalissimo, surreale, ironico, visionario ma ... che voleva dire?)

 

Una lady a Parigi - No

(idea discreta, qualche spunto originale, ma film lento, un po' scontato, inconcludente: solo uno spottone a Parigi)

 

Miele -

(tema di forte impatto emotivo, trattato con cura e umanità, senza banalizzazioni cinematografiche)

 

Viaggio a Lisbona - No

(bell'ambiente, bella storia però un po' troppo idealista, romanzesca, più o meno verosimile)

 

Come un tuono - Sì

(apparentemente un'americanata, invero nasconde una storia cruda, dura, tragica ma realistica; prima metà impeccabile, la seconda scade un po' nello scontato)

 

Come pietra paziente -

(crudo, realistico, ben recitato, originale. L'unico dubbio è: può un uomo raccontare una storia di donne?)

 

I Croods - No

(inizio scoppiettante, originale, spassoso, poi gradualmente cade nello scontato e patetico)

 

Il distacco - Sì

(intenso, sentito, ben interpretato, forse solo un po' troppo enfatico all'americana, ma solo in alcuni passaggi)

 

Anna Karenina - No

(originale sceneggiatura, scenografia, idee geniali che però dopo un po' si perdono nella storia che soffre un po' per essere raccontata molto all'americana e poco alla russa)

 

Viva la libertà - No

(né carne, né pesce, un mix di fantasia, episodi improbabili, cliché: se vuole essere serio, è assurdo, se vuole fare ridere, fa a mala pena sorridere)

 

L'ULTIMO FILM - LO RIVEDREI? 1

La parte degli angeli - No
(divertente ma un po' buonista in maniera scontata)
Amour -
(profondo, realistico senza freddezza
La sposa promessa - Sì
(minimalista, umile, decoroso, interiore)
Un'estate da giganti - Sì
(molto originale, divertente, un po' pazzo e triste)
E' stato il figlio -
(attori eccezionali, in una Sicilia dura ed ironica)
Monsieur Lazhar -
(una storia verosimile, trattata con estrema delicatezza, senza sconti e senza esagerazioni)
Il dittatore - No
(fa sicuramente ridere, anche tanto, demenziale ma non certo un capolavoro)

Marygold Hotel - No
(patetico, per vecchi nostalgici, in certi punti ridicolo)

E ora parliamo di Kevin -
(molto verosimile, ben inquadrati i personaggi, una storia terribile)

Cena tra amici - Sì
(eccezion fatta per alcuni colpi di scena eccessivi, un film ben godibile)

E ora dove andiamo? -
(comico grottesco molto divertente)
 
Midnight in Paris - no
(noiosissimo, non perché è Woody può sperare che tutto quel che tocchi si trasformi in oro)
 
Shame - no
(freddo, descrive una realtà, ma calca troppo la mano)
 
Miracolo a Le Havre - sì
(miracolo! ma ben narrato)
 
Melon Route - sì
(molto crudo)
 
Ruggine - sì
(tristezza e speranza)
 
Carnage - sì
(purtroppo anche l'intelligenza genera mostri)
 
The tree of life - no
(boh)

La donna che canta - Sì
(crudissimo, forse al limite del verosimile)

Hai paura del buio - Sì
(un parallelo efficace)







 

MUSICA DIVINA

F. Mendelsshon: Ottetto per archi op. 20

P. I. Chaikovsky: Sestetto per archi op. 70 (Souvenir de Florence)

F. Liszt: Sonata per piano s 178

R. Schumann: Quintetto per archi con piano op. 44

F. Chopin: Ballata per piano Op. 23 n. 1

J. Brahms: Rapsodie n.1 e 2 per piano

J. S. Bach: Concerto brandegudghese n° 3 BWV 1048

B. Smetana: La Moldava, poema sinfonico

A. Dvorak: Serenata per archi Op.22

P.I. Chaikovsky: Serenata per archi Op. 48

A.I. Khachaturian: Masquerade Suite 

 
 

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