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Messaggi di Dicembre 2015

Il terrorista tra noi

Post n°880 pubblicato il 10 Dicembre 2015 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

Sicuramente le frontiere sono un colabrodo e i terroristi possono passare tra uno stato e un continente e l'altro senza troppa fatica.

Ma dire che arrivino in Europa soprattutto tramite i flussi migratori di massa, mi sembra un po' azzardato.

Escluderei del tutto i barconi: ma lo sa la gente, per esempio, che teoricamente non si è obbligati a soccorrere un barcone a meno che non affondi? Questo fa sì che i migranti, avvistando una nave, buchino di proposito i gommoni dove si trovano affondandolo, seppur senza sapere nuotare, in modo da farsi soccorrere. Moltissimi non sopravvivono. Qualcuno crede che un terrorista mandato in Europa per un attentato possa rischiare di morire annegato?

Via terra non è più facile: chi passa dalla rotta dell'est deve guadare fiumi freddi e fangosi, camminare per mesi, dormire all'addiaccio ecc...

No, di solito i terroristi li abbiamo già in casa, spesso figli di migranti del passato.

La strada per prevenire è quella di coinvolgere coloro che, originari dei medesimi paesi, nulla hanno da guadagnare con la situazione di terrore che si è creata. Gli Islamici locali, oltre a manifestare solidarietà (che a fatto compiuto serve a ben poco), dovrebbero soprattutto denunciare, apertamente o meno a seconda dei rischi che corrono, i possibili futuri terroristi, in modo che quest'ultimi non abbiano più la possibilità di nascondersi tra le pieghe di una società malata.

Come si lavora per estirpare la mafia, idem si dovrebbe per il terrorismo: protezione a chi collabora nel puntuale, miglioramento delle condizioni di vita delle aree disagiate in generale.

E' l'unica strada efficace: i bombardamenti in medio oriente non risolveranno alcunché, anzi...

Vero è che chi parlasse rischierebbe ritorsioni verso di sé, verso i propri famigliari che siano in loco o nei paesi d'origine, ma la contropartita è la crescita smisurata dei movimenti xenofobi che finirà per portarli al governo di tutte le nazioni europee.

Il rischio di un altro Nazismo non è così remoto, ci pensino bene gli immigrati pacifisti, visto che sono la stragrande maggioranza: isolino loro i pazzi che hanno in seno.

 

 

 
 
 

Vicini zoticoni

Post n°879 pubblicato il 09 Dicembre 2015 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

Chi di noi non ha mai avuto qualche problema con almeno un vicino di casa o un condomino?

Una volta che si va ad abitare in un appartamento ci si chiede se la popolazione esistente nello stabile sia civile o meno.

Se si trasloca in un caseggiato già abitato si possono usare alcuni indicatori osservando bene alcuni fenomeni:

 

  • come è il parco auto? ci sono veicoli truccati, vistosi, particolarmente vetusti, auto abbandonate ecc...? (tenendo conto però che la povertà non significa automaticamente inciviltà);
  • come vengono parcheggiate? seconda fila? motore sempre acceso? uso del clacson? - questo è un ottimo indicatore;
  • come vengono portati i bambini nelle auto? messi in sicurezza o in braccio? ed i genitori telefonano mentre guidano?
  • come viene stesa la biancheria?
  • ci sono tende oscene, verande sui balconi?
  • ci sono mozziconi di sigaretta sul selciato davanti all'ingresso del condominio?

 

in somma, se la casa è abitata, non mancano i parametri... ma se la casa è in costruzione?

Un'ottima idea è quella del cohousing: ci si conosce prima, ci si annusa, si valutano così anche aspetti che non sono strettamente legati al comportamento giornaliero.

Questo però può essere un limite: un'eccessiva conoscenza può creare dissapori che invece, in un normale condominio dove ognuno si fa i c... propri, non si creerebbero.

Chiedere al costruttore non servirebbe a molto: che motivo avrebbe di parlare male dei futuri condomini e rischiare di perdere un potenziale cliente?

Non c'è via d'uscita: ci vuole un sacco di fortuna e, soprattutto, pazienza e capacità di sopportare.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: alialiasmf
Data di creazione: 03/05/2007
 

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Parole

Poco

Pensate

Portano

Pena

Perciò

Prima

Pensate

Poi

Parlate

 

L'ULTIMO FILM - LORIVEDREI? 4

Lulana: il villaggio alla fine del mondo - Sì

(esiste davvero)

A Chiara - 

(da un altropunto di vista le cose sono spesso diverse...)

 

L'ULTIMO FILM - LO RIVEDREI? 3

Dio è donna e si chiama Petrunya -

(modernità tecnologica e società ancestrale)

The farewell - 

(la Cina si avvicina ... lentamente)

L'ospite -

(situazioni di coppia anomale divenute la normalità)

Il segreto di una famiglia La Quietud - No

(contorto, perverso, tocca temi troppo importanti per essere solo sfiorati)

Green Book - No

(caricature alla "Il Padrino", ma sono passati 30 ani da allora...)

Le nostre battaglie -

(mai dare nulla per scontato in un mondo sempre più difficile)

Roma - 

(una gran solidarietà femminile e dei bambini per una storia senza fine)

Un affare di famiglia -

(l'ansia per l'inevitabile in bilico con la serenità che solo gli orientali sanno raggiunegere così bene, anche in un mondo difficile)

Lucky - Sì

(la vecchiaia vista come si dovrebbe vedere, per quel che è nel bene e nel male)

Manuel - 

(in certi casi la vita è molto dura e, anche se aiutati, c'è il rischio di non reggere)

Dogman - 

(pur di sopravvivere meglio si accetta tutto, fino ad un certo punto...)

Siryated - 

(per chi pensa che i Siriani in fuga siano alla ricerca del lusso in Europa)

L'insulto - No

(un buon film rovinato da un processo show all'americana)

Le ultime cose -

(povertà, disonestà, poca umanità in un mondo che cambia)

Un padre, una figlia -

(un rapporto sempre difficile in un paese che progredisce molto lentamente, ricco di solidarietà ma anche di opachi favoritismi)

Il condominio dei cuori infranti - 

(l'umanità più schietta, nel bene e nel male, anche in una banlieau)

Le ricette della signora Toku - 

(un connubio di serenità e immensa tristezza in un paese tecnologicamente progredito ma lontano da noi anni luce)

Mustang -

(il paese di Erdogan, affamato di modernità per necessità ecnomiche, ma rimasto arretrato nella mentalità e nei costumi)

Sarà il mio tipo? - No

(tema serio e situazione non infrequente, ma trattato badando più alla storia, ai sensi che ai sentimenti ed alla psicologia)

Vergine giurata - Sì

(una società ancestrale, ma molto vicina a noi, narrata senza cliché e con semplicità in una vicenda complessa)

The repairman - No

(un conto è slow altro è essere disadattati; personaggi caricaturali, storia inverosimile, troppi cliché, si salva solo il paesaggio delle Langhe)

 

Timbuctu -

(le 2 facce dell'islam e i perché molti africani migrino in europa)

 

Mommy - Sì

(le difficoltà del disagio mentale anche in una sociatà evoluta)

Smetto quando voglio - No

(verosimile, purtroppo, farsa/tragedia, molto divertente ma realizzata per multisala)

The Lunchbox - Sì 

(una zia che non si vede mai, un giovane dalle belle speranze e la tristezza dei protagonisti in un'India regno del caos ma certificata IMQ)

Nebraska - Sì

(l'altra america, dei veri americani, in tutta la sua bellezza e bruttezza)

 

 

L'ULTIMO FILM - LO RIVEDREI? 2

 

Moliere in bicicletta - Sì

(per gli amanti della recitazione; francese, mai sopra le righe, delicato, intelligente, ironico, non troppo scontato)

 

Still life - Sì

(credere in qualcosa contro il cinismo dilagante, una triste fiaba)

 

Philomena - No

(simpatico, storia serissima, ma trattato come film natalizio)

 

La grande bellezza - No

(perfetto quadretto di una certa società decadente, ma una società marginale fuori tempo rispetto ai nostri problemi, quadretto perfetto, ma pieno di morboso istrionismo protagonistico)

 

La mafia uccide solo d'estate - Sì  

(grandissima la narrazione dell'infanzia, poi scade un po' nel troisiano)

 

Now you see me - No

(tanto casino, si capisce (qualcosa) solo alla fine, ma proprio inverosimile)

 

La gabbia dorata -

(la selezione naturale nel nostro tempo)

 

Zoran, mio nipote è scemo - Sì

(cinismo & depressione, ma che ridere)

 

La prima neve - Sì

(tristezza tra paesaggi di pace)

 

Gloria - No

(una storia possibile ed umana, ma alle volte sembra sponsorizzata da chi fa il Viagra)

 

Vado a scuola - Sì

(non saranno tutti così, ma questi sono meravigliosi)

 

Per altri occhi -

(vedere per capire chi non vede)

 

Via Castellara Bandiera - No

(verismo Verghiano, ma la storia è inverosimile)

 

Sacro GRA - Sì

(non è un film, ma è realisticamente triste e simpatico)

 

La religiosa - No

(suore cattive e preti bravi, luoghi comuni?)

 

La migliore offerta - Sì

(vicenda letteralmente incredibile, ma fortemente simbolica)

 

Holy motors - No

(originalissimo, surreale, ironico, visionario ma ... che voleva dire?)

 

Una lady a Parigi - No

(idea discreta, qualche spunto originale, ma film lento, un po' scontato, inconcludente: solo uno spottone a Parigi)

 

Miele -

(tema di forte impatto emotivo, trattato con cura e umanità, senza banalizzazioni cinematografiche)

 

Viaggio a Lisbona - No

(bell'ambiente, bella storia però un po' troppo idealista, romanzesca, più o meno verosimile)

 

Come un tuono - Sì

(apparentemente un'americanata, invero nasconde una storia cruda, dura, tragica ma realistica; prima metà impeccabile, la seconda scade un po' nello scontato)

 

Come pietra paziente -

(crudo, realistico, ben recitato, originale. L'unico dubbio è: può un uomo raccontare una storia di donne?)

 

I Croods - No

(inizio scoppiettante, originale, spassoso, poi gradualmente cade nello scontato e patetico)

 

Il distacco - Sì

(intenso, sentito, ben interpretato, forse solo un po' troppo enfatico all'americana, ma solo in alcuni passaggi)

 

Anna Karenina - No

(originale sceneggiatura, scenografia, idee geniali che però dopo un po' si perdono nella storia che soffre un po' per essere raccontata molto all'americana e poco alla russa)

 

Viva la libertà - No

(né carne, né pesce, un mix di fantasia, episodi improbabili, cliché: se vuole essere serio, è assurdo, se vuole fare ridere, fa a mala pena sorridere)

 

L'ULTIMO FILM - LO RIVEDREI? 1

La parte degli angeli - No
(divertente ma un po' buonista in maniera scontata)
Amour -
(profondo, realistico senza freddezza
La sposa promessa - Sì
(minimalista, umile, decoroso, interiore)
Un'estate da giganti - Sì
(molto originale, divertente, un po' pazzo e triste)
E' stato il figlio -
(attori eccezionali, in una Sicilia dura ed ironica)
Monsieur Lazhar -
(una storia verosimile, trattata con estrema delicatezza, senza sconti e senza esagerazioni)
Il dittatore - No
(fa sicuramente ridere, anche tanto, demenziale ma non certo un capolavoro)

Marygold Hotel - No
(patetico, per vecchi nostalgici, in certi punti ridicolo)

E ora parliamo di Kevin -
(molto verosimile, ben inquadrati i personaggi, una storia terribile)

Cena tra amici - Sì
(eccezion fatta per alcuni colpi di scena eccessivi, un film ben godibile)

E ora dove andiamo? -
(comico grottesco molto divertente)
 
Midnight in Paris - no
(noiosissimo, non perché è Woody può sperare che tutto quel che tocchi si trasformi in oro)
 
Shame - no
(freddo, descrive una realtà, ma calca troppo la mano)
 
Miracolo a Le Havre - sì
(miracolo! ma ben narrato)
 
Melon Route - sì
(molto crudo)
 
Ruggine - sì
(tristezza e speranza)
 
Carnage - sì
(purtroppo anche l'intelligenza genera mostri)
 
The tree of life - no
(boh)

La donna che canta - Sì
(crudissimo, forse al limite del verosimile)

Hai paura del buio - Sì
(un parallelo efficace)







 

MUSICA DIVINA

F. Mendelsshon: Ottetto per archi op. 20

P. I. Chaikovsky: Sestetto per archi op. 70 (Souvenir de Florence)

F. Liszt: Sonata per piano s 178

R. Schumann: Quintetto per archi con piano op. 44

F. Chopin: Ballata per piano Op. 23 n. 1

J. Brahms: Rapsodie n.1 e 2 per piano

J. S. Bach: Concerto brandegudghese n° 3 BWV 1048

B. Smetana: La Moldava, poema sinfonico

A. Dvorak: Serenata per archi Op.22

P.I. Chaikovsky: Serenata per archi Op. 48

A.I. Khachaturian: Masquerade Suite 

 
 

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