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Volontariato si o no?

Post n°245 pubblicato il 31 Marzo 2015 da LunaRossa550
 

No al lavoro volontario all'Expo!

9 ottobre 2014

Sergio Bologna ha scritto un appello rivolto soprattutto ai giovani: il lavoro volontario per l'Expò di Milano non fa curriculum e non è dignitoso.

Ecco il testo dell'appello:

Mi chiamo Sergio. E' un appello quello che vi sto per leggere. L'ho scritto io. E' rivolto ai cittadini milanesi, a tutti gli italiani ma soprattutto ai giovani. Parla del lavoro gratuito per l'Expo di Milano. Un vero schifo, una vergogna, in un Paese con più del 40% di disoccupazione giovanile e con almeno 4 milioni di precari che vivono in mezzo a mille difficoltà.
Ci promettono per questo evento migliaia di nuovi posti di lavoro ma il 70% è lavoro gratuito. Un lavoro a gratis non è un lavoro, ma non è nemmeno volontariato. I volontari sono persone che sacrificano la loro vita individuale per il bene altrui, per soccorrere persone e paesi in difficoltà, i volontari sono presenti dove ci sono guerre, epidemie, carestie. Fare il volontario all'Expo significa solo prestare la propria persona gratis a una grande operazione di speculazione immobiliare, a un progetto che continua a fare di Milano una città vetrina del nulla, città non più di uomini ma di manichini. Non più di intelligenze innovatrici, capaci di creare qualcosa per sé, per il Paese, ma di gente che non immagina altro destino se non aspettare i turisti, che lasciano pochi soldi e molti rifiuti.
L'Expo, come sapete, è un'asta, un concorso. Concorrono tante città metropolitane, chi offre di più vince. Questo qua ce lo hanno regalato Prodi e la Moratti, e nei requisiti per candidarsi, in concorrenza con altre città, hanno messo sul piatto le migliaia di volontari. La giunta Pisapia s'è trovata l'Expo tra i piedi, tirarsi indietro era impossibile. Ma gestire meglio la questione dei volontari era possibile. Come mai si cercano volontari per accogliere i turisti dell'Expo e invece per risanare quartieri, territori, per le mille emergenze di una grande città, non si fa lo stesso? Sarebbe più logico, si tratta di beni comuni. Sono forse meno importanti dell'Expo?
Nella condizione in cui versa l'occupazione giovanile oggi, creare occasioni di lavoro gratuito è una nefandezza. Addirittura si permette ai reclutatori di andare nelle scuole. Presidi, insegnanti: buttateli fuori! Cercano gente qualificata, che sa le lingue, molti ci cascano e non si rendono conto di portare via il lavoro a chi di mestiere fa questo per campare, interpreti, accompagnatori, guide turistiche.
Ragazzi, voi che state per cascarci o ci siete già cascati. Lavorare gratis non fa curriculum! Lavorare gratis significa accettare un'umiliazione. Vi dicono che conoscerete milioni di persone, che farete amicizia con il mondo, ma...fatemi capire..dovrete accogliere i visitatori o dovrete distribuire i vostri biglietti da visita e i vostri indirizzi mail per farvi contattare? Rischiate di prendervi qualche calcio negli stinchi. Pensateci bene, siete ancora in tempo.
E se invece volete provare questa esperienza, almeno cercate di salvare la vostra dignità. Come? Il primo giorno, il giorno d'apertura, piazzategli uno sciopero, tutti assieme incrociate le braccia! Vi assicuro: vi divertirete da pazzi solo a vedere la faccia di quelli che vi hanno reclutato.

 

Ecco, al di là di Expo, su cui non ho dubbi (dò ragione a Sergio Bologna: è una porcata anche se,  grazie al sindacato, ad oggi hanno posto il limite di 7000 volontari anziché 18000 come doveva essere all'inizio) mi chiedo se spesso non sia un errore l'utilizzo massiccio del volontariato.
Con questa affermazione non voglio sminuire l'immagine del volontario, che è immagine di persona positiva, sorridente che si mette al servizio di persone bisognose,  in forma totalmente gratuita, mettendo a disposizione le sue risorse e le sue capacità.
E' quello che aiuta senza pretendere nulla in cambio... e  mentre il mondo si affanna,  per ottenere il benessere individuale, il volontario no, lui è impegnato a far ottenere il benessere a chi è meno fortunato di lui.
MA..... spesso, come capita per Expo, la loro generosità,  viene utilizzata per coprire falle che il sistema non riesce a sanare, lasciando che migliaia, se non milioni di posti di lavoro, vengano a scemare. In Italia sono tanti i lavori che si perdono ogni anno,  perché i volontari si sostituiscono ai lavoratori, quindi la domanda che mi nasce spontanea è:  qual è  il punto di equilibrio per non disperdere lavori e far sì che venga data la giusta assistenza,  nei vari ambiti,  a chi ne ha bisogno?
E quali sono gli ambiti dove il lavoro volontario è maggiormente auspicabile?
A breve avrò molto tempo a disposizione, e vorrei mettermi a disposizione per poter essere d'aiuto a qualcuno, ma non voglio che, anche per un mio bisogno di sentirmi utile (sì perché volontariato non è SOLO altruismo), possa rubare il lavoro a chi ne ha bisogno.

 
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