Flaviana Gullì

Giornalista Laureata in Lettere

 

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Lezioni private

Post n°37 pubblicato il 29 Settembre 2012 da auroranews

Sono laureata in Lettere con 110 e lode ed ho alle spalle esperienza nel campo dell'insegnamento. Sono disponibile a dare lezioni private a studenti di scuole medie in tutte le materie e a quelli delle scuole superiori in Latino, Italiano, Storia e Geografia. Offro anche assistenza nella stesura di tesine per gli Esami di Stato e preparazione in Latino e Greco per alunni di scuola media che si apprestano a frequentare il liceo classico o scientifico. 

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Il sole brilla su case e fango il giorno dopo la tragica alluvione

Post n°35 pubblicato il 24 Novembre 2011 da auroranews
 

Flaviana Gullì

C’è il sole dopo la tempesta, ma il sole brilla sui detriti e sul fango il giorno dopo la tragica alluvione che martedì ha devastato l’intera città del Longano. I cittadini, con i volti pieni di rabbia e di amarezza, ovunque spalano melma e cercano di salvare il salvabile. Lo scenario a cui si può assistere a Barcellona a 24 ore dal nubifragio è di una desolazione difficilmente descrivibile. Numerosi esercizi commerciali sono letteralmente distrutti, molte automobili sono accartocciate l’uno sull’altra in un cumulo di macerie, alcuni edifici nei piani bassi sono ancora sommersi dall’acqua e dappertutto c’è un fiume enorme di detriti. Nel centro urbano regna un silenzio assordante, quasi apocalittico. Le scuole, gli uffici ed i negozi sono chiusi, le strade sono impraticabili per le automobili e per i soccorsi. Le zone del centro urbano, dove si registra una situazione più critica, appaiono quelle di via Tenente Genovese, via Mandanici, via Volta, via Del Mare, via Carducci e via Garibaldi. Nelle frazioni periferiche è stata sospesa anche l’erogazione della corrente elettrica e dell’acqua. La macchina della solidarietà, e solo quella, funziona bene. L’intera città con orgoglio si stringe in un abbraccio e diversi gruppi di volontari, armati di pala, cercano di liberare la città dalla fanghiglia. Alcuni giovani, attraverso il tam tam sulla rete Internet, si sono dati appuntamento ieri mattina alle 9 davanti al palazzo comunale, prima di dividersi in gruppi e raggiungere i punti di maggiore emergenza. Ma tutto questo non basta: la distruzione è tale che occorreranno giorni e giorni di lavoro prima di poter tornare alla normalità. Le ruspe e gli escavatori che si vedono circolare sono stati nella maggior parte dei casi messi a disposizione da ditte private. E’ mancato finora, infatti, un piano organico di intervento da parte degli uffici comunali ed ovunque regna il “fai da te”. I cittadini dei quartieri periferici di Oreto, Pozzo Perla e di quelli collinari di Gala, San Paolo e Migliardo si sentono completamente abbandonati dalle istituzioni. “Dov’è l’esercito? Dove sono gli aiuti della protezione civile nazionale?”: è questo il coro unanime che si registra transitando a piedi in queste frazioni. Fino al tardo pomeriggio di ieri non c’è ombra di aiuti provenienti dall’esterno, solo un breve passaggio del prefetto Francesco Alecci e del responsabile nazionale della protezione civile Franco Gabrielli, prima di correre verso Saponara, dove il nubifragio, oltre a spazzare via strade e case, ha trascinato con sé tre vite umane. Dal momento dell’emergenza – afferma Eusenzio La Torre di via Verdi - non abbiamo visto nessuno e siamo stati costretti a chiedere aiuto ai vicini per liberare il negozio di parrucchiera di mia figlia dal fango”. Era un disastro prevedibile? “Forse no”: ipotizzano alcuni passanti di via Alessandro Volta, perché a provocare l’esondazione del torrente Longano sarebbero stati gli esiti di una frana a monte del corso d’acqua, ma c’è anche chi punta il dito verso le istituzioni per non aver fatto abbastanza per pulire i torrenti. “A favorire l’esondazione del torrente Longano – afferma Giuseppe Saija che ha un ufficio in via Mandanici – è stata anche la struttura della copertura del corso d’acqua realizzata con due tramezzi di sostegno, che hanno impedito ai tronchi d’albero, trascinati giù dalle colline, di passare al di sotto. In questo modo gli arbusti si sono trasformati in un tappo che ha spinto l’acqua fuori dagli argini verso il centro della città”. (*flgu*)

Dal Giornale di Sicilia del 24 novembre 2011

 
 
 

Il Longano straripa: strade invase da acqua e fango

Post n°34 pubblicato il 24 Novembre 2011 da auroranews
 

Flaviana Gullì

BARCELLONA. 22 novembre 2011 arriva l’Apocalisse sulla città del Longano, messa in ginocchio da un nubifragio di eccezionale entità, che per ore interminabili dalle prime luci dell’alba ha imperversato sull’intero versante tirrenico dando tregua solo nel tardo pomeriggio. I cittadini hanno assistito inermi all’esondazione di tutti i corsi d’acqua, compreso il Longano che non straripava dagli argini dagli anni Settanta. L’enorme massa d’acqua ha attraversato tutto il centro abitato, trasformato in un fiume in piena che ha trascinato tutto quello che ha incontrato sul suo cammino, comprese le automobili in sosta. Le immagini più drammatiche sono state quelle del crollo del ponte sul torrente Longano nel tratto della litoranea tra Calderà e Spinesante e quelle delle strade trasformate in un cumulo di detriti e di fango soprattutto nella zona tra Oreto e Pozzo Perla, dove sono esondate le saie Pantano, Bizzarro e Oreto. La città è rimasta praticamente isolata da mezzogiorno in poi, a causa anche delle voragini che si sono create sulla Statale 113 che da Barcellona conduce al vicino comune di Merì. Allo stesso modo è stato impossibile per tutta la giornata raggiungere Terme Vigliatore per la chiusura del ponte sul torrente Patrì. Anche l’autostrada tra Barcellona e Milazzo è stata chiusa per il rischio di danni ai viadotti. Momenti di paura si sono vissuti nella zona periferica di Pozzo Perla, dove alcuni residenti sono stati costretti a raggiungere i piani alti delle abitazioni per paura di rimanere soffocati dall’enorme massa d’acqua. I barcellonesi più fortunati sono rimasti bloccati in casa, quelli che, invece, hanno cercato di raggiungere i luoghi di lavoro sono rimasti ostaggi negli uffici o all’interno delle automobili. L’intera rete stratale della città è andata in tilt per l’impossibilità di attraversare la copertura del Torrente Longano completamente invasa dalle acque. Così come nel 2008 a creare i maggiori danni sono state le saie, canali di regimentazione delle acque, come nel caso della zona di via Parini in contrada Massalini, dove la forza dell’acqua ha invaso un intero giardino inondando le vie Garibaldi e Cattafi fino alla via Matteotti. Tutte le frazioni collinari sono rimaste isolate, così come la zona del tribunale in contrada Santa Venera, dove il Torrente Longano ha bloccato l’unica via di fuga verso il centro della città. Le scuole di ogni ordine e grado sono state chiuse intorno alle 9, dopo che l’amministrazione comunale aveva invitato i dirigenti a sospendere l’attività didattica. Il sindaco Candeloro Nania, nella mattinata di ieri, ha inoltre firmato un’ordinanza per disporre l’immediata sospensione di ogni attività pubblica e privata. “Si tratta di un evento straordinario – ha affermato Nania – a cui stiamo cercando di far fronte con i mezzi a nostra disposizione. Siamo, infatti, in una situazione di sostanziale isolamento che rende difficile l’arrivo di ulteriori rinforzi”. (*flgu*)

Dal Giornale di Sicilia del 23 novembre 2011 

 
 
 

La biblioteca comunale Di Giovanni continua a svolgere regolarmente il servizio agli utenti

Post n°33 pubblicato il 24 Maggio 2011 da auroranews

La biblioteca comunale “Nannino Di Giovanni”, nonostante le difficoltà logistiche legate alle condizioni di un’ala della struttura, continua a svolgere regolarmente il servizio al pubblico, offrendo ai lettori un ampio catalogo di testi. Benché la maggior parte del patrimonio librario storico si trovi nella parte inagibile dell’edificio, a disposizione degli utenti restano la sezione “Sicilia”, la donazione “Rabbito”, la donazione “Bravi”, la donazione “Rio Bar” e le novità, in tutto tredicimila volumi, di narrativa e di saggistica pubblicate dal 2004 in poi. L’elenco parziale dei libri si trova sul sito del Comune.

A seguito delle notizie legate all’inagibilità parziale dell’immobile di via Regina Margherita, negli ultimi mesi si è verificato un calo di presenze rispetto al trend registrato nel 2010, che ha visto in tutto l’anno 1.547 lettori frequentare la biblioteca, mentre i prestiti di libri sono stati 2.767. Alcuni lettori, contattati dagli impiegati per sollecitare la restituzione dei prestiti scaduti, hanno addirittura riferito di aver pensato che la biblioteca fosse temporaneamente chiusa. Anche la lodevole iniziativa di mettere al cancello di ingresso nastrini e striscioni per protestare contro lo stato di degrado della struttura, ha contribuito a creare l’equivoco.

La situazione di emergenza potrebbe, comunque, finire a breve perché il Comune ha già appaltato i lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza della struttura. L’unico ostacolo a questo punto potrebbe diventare l’opposizione da parte del curatore testamentario dell’eredità Di Giovanni, che più volte ha contestato la mancata applicazione delle volontà della famiglia Di Giovanni impedendo al Comune qualsiasi intervento sull’edificio.

 
 
 

Il procuratore Salvatore De Luca "Ci battiamo contro la mentalità che a Barcellona tutto sia lecito"

Post n°32 pubblicato il 08 Maggio 2011 da auroranews
 

BARCELLONA. Non si ferma l’azione di repressione contro il fenomeno dell’occupazione abusiva del suolo pubblico. Sono proseguiti anche ieri pomeriggi i controlli sugli esercizi commerciali già raggiunti dall’ordinanza di sgombero, emessa dal sindaco Candeloro Nania, ma contestualmente è stata programmata una seconda fase dell’attività, con il coinvolgimento diretto di tutte le forze dell’Ordine. Nel corso di un incontro che si è svolto presso la Procura di Barcellona sono state definite le competenze tra Polizia Municipale, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, che saranno chiamati sotto il coordinamento del Questore di Messina, Carmelo Gugliotta, così come disposto dal Prefetto Francesco Alecci, a vigilare sul territorio per limitare le violazioni alle norme di legge, sia sotto il profilo amministrativo, sia sotto quello penale.

A rilanciare l’importante di un’azione di questo tipo è il procuratore capo Salvatore De Luca, che ha puntato proprio su questi interventi per ridare un senso di legalità alla città del Longano: “Si tratta di un’operazione mirata – afferma De Luca – a ridare fiducia ai cittadini, che in questi giorni ci hanno dimostrato la loro soddisfazione per questo tipo di controlli. Occorre dare un segnale incisivo sulla mentalità diffusa che si possa violentare liberamente il territorio, conservando l’impunità. Pur trattandosi di piccoli reati sotto il profilo penale, rappresentano comunque un dato negativo per l’immagine del territorio, perché lascia sottintendere la possibilità che qui tutto è concesso. Così non è, perché la gente ci ha chiesto di intervenire passando dai proclami sul senso di legalità ai fatti concreti. Liberare le strade e i marciapiedi da coloro che li hanno occupato illegalmente, limitando la mobilità di una madre con il passeggino e di chiunque possa avere una difficoltà di deambulazione, è un punto di partenze per cambiare dal basso la mentalità della gente. Le testimonianze di vicinanza che ci sono state in questi giorni confermano la voglia di riappropriarsi del proprio territorio. Il nostro compito come magistrati è quella di conquistare la fiducia delle persone, dando risposte alle loro domande di legalità”. Il procuratore De Luca, giustamente, non poi nel merito degli avvisi di garanzia per omissioni d’atti d’ufficio, indirizzati al vicecomandante Rosario Maimone ed al segretario Gaetano Russo, nella qualità di dirigenti del comando della Polizia Municipale: “Si è trattato – ha precisato - di un atto dovuto”. (*gpu*)

Fonte: Giornale di Sicilia

 
 
 
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Un blog di: auroranews
Data di creazione: 26/09/2009
 

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