CAPODANNO

Post n°165 pubblicato il 31 Dicembre 2019 da emioli
 
Tag: AMICI

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NATALE 2018

Post n°163 pubblicato il 20 Dicembre 2018 da emioli

Buone feste a tutti castelnovesi nel mondo

 
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ESTATE 2017

Post n°161 pubblicato il 23 Giugno 2017 da emioli
 
Tag: PAESE
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PRESENTAZIONE NASCITA PRO" LOCO LU CHIANIEDDH" DI CASTELNUOVO DI CONZA.

 
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MARZO 2015

Post n°159 pubblicato il 31 Marzo 2015 da emioli
 
Tag: AMICI
Foto di emioli

Io sono Luca

 
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POESIA A CASTELNUOVO DI CONZA - ENZA MARIA FERRARO

Post n°156 pubblicato il 08 Agosto 2014 da emioli
 
Tag: PAESE

A CASTELNUOVO DI CONZA
Per amore del mio amore, (1)
ti ho amato,
mite paesello montano,
già molto prima
cher il brivido nero
e l'orrido boato
riducessero in polvere
antiche possenti mura
e case abitate,
spezzando vite innocenti
svanite insieme ai colorati sogni,
nel lunghissimo spazio di un minuto.
Ancor oggi, al ricordo,
una gelida morsa
stringe il cuore.
Ti ho amato e ti amo,
m'inebrio della tura aria gentile,
che in una carezza di vento
circonda il mio viso,
percorro con lo sguardo
il verde dei tuoi boschi
e la fila ridente di case lontane,
a mezza costa, all'orizzonte.
Nel tuo quieto silenzio
anche il tempo si dilata, lieve e discreto,
e qui, tra le tue dolci colline,
sereno e tranquillo
è il mio riposo.
ENZA MARIA FERRARO IANNUZZELLI
NOTA: 1) mio marito, Filodemo Innuzzelli, nativo di Castelnuovo di Conza SA

 
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RC AUTO

Post n°152 pubblicato il 21 Marzo 2014 da emioli
 

Il PD e tutta la maggioranza hanno votato no. I grillini chiedevano sconti speciali per chi non fa incidenti.

Sconti alla RC auto per gli automobilisti virtuosi che non hanno avuto incidenti negli ultimi 5 anni? PD, Nuovo Centro Destra, Scelta Civica, Lega bocciano l’emendamento del Movimento 5 Stelle.

Nel corso della recente discussione del decreto “Destinazione Italia”, il Movimento 5 Stelle tramite il portavoce al Senato Sergio Puglia ha proposto una tariffa-premio per gli assicurati che non hanno denunciato sinistri negli ultimi cinque anni. Agli automobilisti virtuosi sarebbe stata riconosciuta l’applicazione del premio più basso previsto sull’intero territorio nazionale.

La norma avrebbe eliminato una buona parte delle discriminazioni tariffarie in tema RC auto messe in atto dalle compagnie assicurative.

L’emendamento a 5 stelle che avrebbe fatto diventare legge questa scelta è stato bocciato, mentre è stato approvato il solito pannicello caldo di parole e non fatti…un ordine del giorno senza alcun valore pratico immediato.

Questo perchè un “ordine del giorno” non è una norma di legge, ma un semplice impegno e invito al Governo, senza scadenze, nè sanzioni nel caso non venga rispettato.

Con l’emendamento del Movimento 5 Stelle, invece si aveva la possibilità di far diventare immediatamente legge la tariffa-premio per assicurati virtuosi, riconoscendo loro l’applicazione del premio più basso previsto sull’intero territorio nazionale.

Alla prova dei fatti i parlamentari di Pd, Ncd, Lega, Scelta Civica non mostrano mai coraggio nell’affrontare le lobby e continuano a difendere banche e assicurazioni.

Questo l’ elenco delle senatrici e dei senatori di Pd, Nuovo Centro Destra, Lega Nord, Scelta Civica, Forza Italia che hanno votato “no” all’emendamento del Movimento 5 Stelle.

Ora gli automobilisti virtuosi sanno chi “ringraziare”:

ALBANO Donatella, PD, ALBERTINI Gabriele, PI, AMATI Silvana, PD, ANGIONI Ignazio, PD, ARRIGONI Paolo, LN-Aut, ASTORRE Bruno, PD ,AUGELLO Andrea, NCD, AZZOLLINI Antonio, NCD, BELLOT Raffaela, LN-Aut, BERGER Hans, Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE, BERTUZZI Maria Teresa, PD, BIANCO Amedeo, PD, BIANCONI Laura, NCD, BILARDI Giovanni, NCD, BORIOLI Daniele Gaetano, PD, BROGLIA Claudio, PD, BRUNO Donato FI-Pdl, BIANCONI Laura, NCD, BUEMI Enrico, Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE, CALEO Massimo, PD, CANDIANI Stefano, LN-Aut, CANTINI Laura, PD, CAPACCHIONE Rosaria, PD, CARDINALI Valeria, PD, CARIDI Antonio Stefano, NCD, CASSANO Massimo, NCD, CASSON Felice, PD, CENTINAIO Gian Marco, LN-Aut, CHIAVAROLI Federica, NCD, CHITI Vannino, PD, CIRINNA’ Monica, PD, COCIANCICH Roberto, PD, COLLINA Stefano, PD, COLUCCI Francesco, NCD, COMAROLI Silvana Andreina, LN-Aut, COMPAGNA Luigi, NCD, COMPAGNONE Giuseppe, GAL, CONSIGLIO Nunziante, LN-Aut, CONTE Franco, NCD, CORSINI Paolo, PD, CROSIO Jonny, LN-Aut, CUCCA Giuseppe Luigi Salvatore, PD, CUOMO Vincenzo, PD, D’ADDA Erica, PD, D’ALI’ Antonio, NCD, D’ONGHIA Angela, PI, DALLA TOR Mario, NCD, DALLA ZUANNA Gianpiero, SCpI, DAVICO Michelino, GAL, DE BIASI Emilia Grazia, PD, DE MONTE Isabella, PD, DEL BARBA Mauro, PD, DELLA VEDOVA Benedetto, SCpI, DI BIAGIO Aldo, PI, DI GIACOMO Ulisse, NCD, DI MAGGIO Salvatore Tito, PI, DIRINDIN Nerina, PD, DIVINA Sergio, LN-Aut, ESPOSITO Stefano, PD, FABBRI Camilla, PD, FATTORINI Emma, PD, FAVERO Nicoletta, PD, FEDELI Valeria, PD, FERRARA Elena, PD, FILIPPI Marco, PD, FILIPPIN Rosanna, PD, FINOCCHIARO Anna, PD, FISSORE Elena, PD, FORNARO Federico, PD, FRAVEZZI Vittorio, Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE, GATTI Maria Grazia, PD, GENTILE Antonio, NCD, GHEDINI Rita, PD, GIACOBBE Francesco, PD,GINETTI Nadia, PD, GIOVANARDI Carlo, NCD, GRANAIOLA Manuela, PD, GUERRIERI PALEOTTI Paolo, PD, ICHINO Pietro, SCpI, IDEM Josefa, PD, LANIECE Albert, Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE, LANZILLOTTA Linda, SCpI, LATORRE Nicola, PD, LEPRI Stefano, PD, LO GIUDICE Sergio, PD, LO MORO Doris, PD, LONGO Fausto Guilherme, Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE, LUCHERINI Carlo, PD, LUMIA Giuseppe, PD, MANASSERO Patrizia, PD, MANCONI Luigi, PD, MANCUSO Bruno, NCD, MARAN Alessandro, SCpI, MARCUCCI Andrea, PD, MARGIOTTA Salvatore, PD, MARINO Luigi, PI, MARINO Mauro Maria, PD, MARTINI Claudio, PD, MATTESINI Donella, PD, MATURANI Giuseppina, PD, MERLONI Maria Paola, PI, MICHELONI Claudio, PD, MIGLIAVACCA Maurizio, PD, MIRABELLI Franco, PD, MORGONI Mario, PD, MOSCARDELLI Claudio, PD,MUCCHETTI Massimo, PD, MUNERATO Emanuela, LN-Aut, NACCARATO Paolo, NCD, OLIVERO Andrea, PI, ORRU’ Pamela Giacoma Giovanna, PD, PAGANO Pippo, NCD, PAGLIARI Giorgio, PD, PALERMO Francesco, Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE, PANIZZA Franco, Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE, PARENTE Annamaria, PD, PEGORER Carlo, PD, PEZZOPANE Stefania, PD, PIGNEDOLI Leana, PD, PIZZETTI Luciano, PD,PUGLISI Francesca, PD, PUPPATO Laura, PD, RANUCCI Raffaele, PD, RICCHIUTI Lucrezia, PD, ROMANO Lucio, PI, ROSSI Gianluca, PD, ROSSI Luciano, NCD, RUBBIA Carlo, Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE, RUSSO Francesco, PD, RUTA Roberto, PD, SANGALLI Gian Carlo, PD, SANTINI Giorgio, PD, SCAVONE Antonio Fabio Maria, GAL, SILVESTRO Annalisa, PD, SOLLO Pasquale, PD, SONEGO Lodovico, PD, SPILABOTTE Maria, PD, SPOSETTI Ugo, PD, STEFANI Erika, LN-Aut, STUCCHI Giacomo, LN-Aut, SUSTA Gianluca, SCpI, TOCCI Walter, PD, TOMASELLI Salvatore, PD, TONINI Giorgio, PD, TORRISI Salvatore, NCD, TREMONTI Giulio, GAL,TRONTI Mario, PD, VACCARI Stefano, PD, VALENTINI Daniela, PD, VATTUONE Vito, PD,VERDUCCI Francesco, PD, VICECONTE Guido, NCD, VOLPI Raffaele, LN-Aut, ZANDA Luigi, PD, ZANETTIN Pierantonio, FI-PDL, ZANONI Magda Angela, PD, ZAVOLI Sergio, PD, ZELLER Karl, Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE.

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EMIO SITO

Post n°150 pubblicato il 27 Maggio 2012 da emioli

http://digilander.libero.it/emioli/aboutme.htm

 

 
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PAESE

Post n°149 pubblicato il 24 Maggio 2012 da emioli
 
Tag: PAESE

IL RITORNO DEL PASSERO SOLITARIO

Il sole è alto in cielo e sommerge di luce il paese

avvolto in un piacevole silenzio

mentre nella valle echeggia

qualche distinto rumore dell'agricoltore.

Dalle finestre spalancate sugli orti,

le stanze si profumano ancora di aria fresca di campagna

e si ode lontano il canto melodioso del passero solitario

che ogni anno ritorna in primavera.

Dalla finestra lo vedo lontano in cielo

che lentamente volteggia

e pian piano si avvicina al suolo.

Si posa sull'estrema pietra di un muretto dell'orto

e rimane immobile al sole rivolto verso valle.

Si gira, saltella e vola su un paletto sporgente

dalla grezza parete di pietre della casa vicina

ed entra nel foro accanto.

Poi esce e vola verso la campagna scomparendo nel verde.

Ricomincia a cantare e lo rivedo volteggiare

e poi ripetere i soliti gesti.

Come un emigrante lasciai il paese e tutte le mie cose,

portai con me solo i miei ricordi.

Il passero rimane e ritorna ancora in primavera.

Volteggia sui ruderi del borgo,

ma silenzioso perché,

come me, più nulla vi ritrova.

Pier Donato Iannuzzelli

 
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Paese

Post n°147 pubblicato il 02 Novembre 2011 da emioli
 
Tag: PAESE

Poesia scritta dalla moglie di Filodemo Iannuzzelli - 30 ottobre 2011

Nel silenzio di Castelnuovo

Un sussurro di vento leggero riempie il silenzio assordante di queste dolci montagne,

pennellate di verde scuro contro il cielo terso, bianche file di case lontane sorridono a mezzacosta.

Come in un giorno antico sull’Oreb (*) anch’io, mentalmente velo il mio capo e cado in ginocchio perché Tu sei qui.

Un canto senza parola sgorga da un cuore adorante e si unisce alla liturgia di lode del tappeto rosa di centinaia di ciclamini inconsapevoli cantori della tua bellezza.

Un soffio lieve di vento mi accarezza i capelli, tenero segno del tuo amore,

Dio – Madre

Enza Maria Fenaro Iannuzzelli

 (*) Il profeta Elia, in una caverna sul monte Oreb riconobbe la presenza di Dio

in un sussurro di vento leggero.

 
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WWF : I GRANDI PREDATORI

Post n°146 pubblicato il 21 Giugno 2011 da emioli
 
Tag: ANIMALI

I grandi predatori sono minacciati di estinzione in Italia come nel resto d'Europa: ORSO, LUPO E LINCE. La graduale scomparsa dei grandi predatori al vertice della catena alimentare compromette gli equilibri naturali.

LA NATURA LI HA SELEZONATI
PER ESSERE PREDATORI,

N O N       V I T T I M E

 
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[Mark Twain (1835 - 1910)

Post n°145 pubblicato il 12 Giugno 2011 da emioli
 

Se prendi un cane che muore di fame e lo ingrassi, non ti morderà, è questa la differenza principale fra un cane e un uomo.

[Mark Twain (1835 - 1910) Scrittore statunitense]

 
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Franco Arminio

Post n°144 pubblicato il 26 Maggio 2011 da emioli
 
Tag: PAESE
Foto di emioli

 È Lucania anche questa: Castelnuovo di Conza, Santomenna, Laviano

 A Castelnuovo di Conza la pena di un paese ricostruito e già in rovina prima di essere abitato. A Laviano la pena e il disgusto per il lavoro degli architetti. Poi il colpo d'ala, la visita a un contadino che conosco. Siamo rimasti due ore noi a fare fotografie alla bella famiglia e alle vacche loro a offrirci il meglio dei loro prodotti. A un certo punto sembrava uno di quegli incontri umani che si facevano una volta. erano tutti felici. Io no, ero immerso nella mia stanchezza. alla fine per qualche motivo non mi trovo mai a tempo con gli appuntamenti della vita. E in questo caso neppure all'appuntamento con la poesia.

Il racconto del viaggio di oggi potrebbe finire qui, in questo veloce riassunto. Ma ricomincio daccapo, frugo nei dettagli, magari è da lì che si apre qualche spiraglio.

Siamo in provincia di Salerno, ma non è il Cilento e neppure la costiera. Siamo molto vicini all’Irpinia d’oriente e alla Lucania. Tre paesi che nessuno aveva mai sentito nominare prima del terremoto dell’ottanta. Il vecchio oblio lentamente sta tornando. Io però ci torno almeno una volta all’anno, sono affezionato a questi tre paesi, sono tra quelli che mi sono più cari. Per i luoghi esistono simpatie e antipatie, come per le persone.

Oggi sono qui coi fotografi della terra dell’osso. Li porto nei paesi, poi ognuno fa quello che vuole.

Prima tappa a Castelnuovo. Andiamo nella piazzetta che una volta era il cuore del paese e ora è un bel cerchio di case vuote, a parte la casa del sindaco. Il baricentro del paese si è spostato più giù, il baricentro è nelle case sparse. Salendo più in alto il senso di sgomento cresce. Non solo non abita nessuno, ma colpisce la grandezza delle case, tutte ricostruite e tutte vuote. Forse in nessun posto in Italia si può vedere una cosa del genere, un patrimonio urbanistico di un certo pregio completamente abbandonato.

Andiamo al Comune voglio parlare con il sindaco. Tempo fa, quando sindaco non era, mi invitò qui a presentare un mio libro. Mi parve una persona buona, garbata, vogliosa di fare del bene al suo paese. Poi un paio di anni fa è stato eletto sindaco. Mi sarei aspettato che si facesse vivo, magari semplicemente per fare quella chiacchierata con me che in effetti ci stiamo facendo oggi. Mi dice che è preso da mille problemi. Fin qui è la solita storia di tutti i sindaci dei piccoli paesi alle prese con problemi oggettivamente enormi. A partire dal fatto che ogni giorno ci sono persone che vanno al Comune per illustrare problemi che prima magari raccontavano al prete o altre figure che nei paesi non hanno più il ruolo di un tempo. Faccio notare lo stato di degrado del centro storico. Magari si potrebbe imitare il sindaco di un paese calabrese che ha messo su internet tutte le case in vendita. Mi risponde che la situazione è complicata per il fatto che molti paesani proprietari delle case sono in Sud America. Spesso è difficile rintracciarli ed essendo quasi sempre persone benestanti non è che hanno interesse a vendere la casa. Poi c’è il fatto che il Comune ha completato una serie di alloggi ma non li ha ancora assegnati agli aventi diritto per cavilli burocratici. Insomma qui i problemi legati alla ricostruzione post-terremoto non sono finiti.

La discussione mi conferma che il sindaco è una brava persona, intellettualmente onesta, ma forse gli manca quel pizzico di spregiudicatezza che forse serve per amministrare un paese che ha ormai meno di cinquecento anime. Mi accenna ai tanti problemi pratici che ci sono ogni giorno. Gli credo, e forse in un paese tanto piccolo è anche difficile che possa disporre di collaboratori adeguati. Rimane il fatto che qui  accade qualcosa di scandaloso. Adesso è tornato in funzione un impianto di compostaggio. Oggi c’è un vento che non porta la puzza, ma quando ci andiamo vicino si sente il tipico olezzo dolciastro dei rifiuti messi a macerare senza una tecnologia adeguata per impianti del genere. Il sindaco si lamenta che è previsto solo un controllo all’anno. In passato la struttura fu chiusa perché smaltiva fanghi tossici. Mi dice che hanno provato a ottenere la gestione diretta, ma l’impianto è stato affidato a dei privati ed è immaginabile che le leggi del profitto siano più forti di quelle della morale. Tra l’altro nella struttura ci lavorano alcune persone del posto e ogni azione contro la puzza viene vista come un’azione che può togliere lavoro a dei concittadini. Comunque la conversazione col sindaco è abbastanza disperante: se non succede nulla di buono neppure le poche volte che arrivano ad amministrarli persone oneste e volenterose vuol dire che il rischio di estinzione in paesi come questo è davvero alto. Se il calo demografico è di cerca 200 persone ogni dieci anni e se adesso i residenti effettivi sono quattrocento, si può facilmente fare il mesto calcolo.

È ora di passare per Laviano. Subito dopo lo svincolo, ci fermiamo a un villaggio di baracche in legno che assicurò ospitalità alle persone dopo la fase delle roulotte e prima dell’arrivo della grande colata di cemento con cui hanno fatto migliaia di case. Adesso il luogo si presenta con il nome di “villaggio antistress.” Le baracche si possono fittare al modico prezzo di settanta-ottanta euro al mese. Hanno risposto all’appello molti del salernitano e del napoletano.  Il sindaco di Laviano è un’altra persona di valore. In passato si era inventato anche un contributo di diecimila euro per ogni bambino nato. Lui non è responsabile dell’orrenda ricostruzione ed ora si trova a gestire un paese che istiga i nervi solo ad attraversarlo. Il paesaggio intorno è meraviglioso e questo fa venire voglia di andare a cercare gli architetti che hanno lavorato qui per dire loro che meriterebbero un poco di galera. Per la verità un mio amico sostiene che gli architetti dopo la laurea dovrebbero fare un paio d’anni di carcere preventivo, giusto per essere più prudenti quando cominciano a lavorare.

Lasciamo il villaggio e proviamo a trovare la piazza del paese. Niente, non si trova. Finiamo in una zona più periferica dove c’è un grosso complesso abitativo da cui si entra solo da due parti. Questo spazio sarebbe un ideale campo da giochi  per bambini, se ce ne fossero, invece ci hanno messo, al centro, sei panchine dove non si sarà mai seduto nessuno. Sarebbe il caso di togliere le marmette e riportare fuori un po’ di terra buona per fare qualche orto, se ci fosse qualcuno a prendersene cura. I miei amici fotografi sembrano piuttosto delusi e direi anche indignati dai posti che hanno visto oggi. Io sono troppo stanco, mi trascino pensando solo al fatto che la giornata a un certo punto arriverà alla sua fine. Ho contato almeno una cinquantina di panchine e nessuna persone seduta: Laviano potrebbe essere definito il paese delle panchine disoccupate. Il comune e la chiesa sono lontani dalla piazza e questa è una delle tante scelte urbanistiche illogiche. Una mia amica di Brescia non riesce a capacitarsi del fatto che ci siano tante case per un numero di abitanti molto piccolo. Io non ho voglia di spiegare i meccanismi che hanno portato allo scenario che  teniamo davanti. Mi limito a far girare la compagnia e adesso so che li porterò in un posto in cui tutti si rinfrancheranno. Saliamo verso la montagna dove almeno potremo comprare un buonissimo caciocavallo. Mente procediamo agli acquisti si sviluppa un clima di simpatia. Si comincia con l’assaggio di vari formaggi, poi si passa al salame. Gli amici fotografi scattano e il contadino e la sua famiglia sono contenti. Una bella famiglia meridionale. I ragazzi hanno un fisico assai diverso dagli adolescenti catodici lontani dalla vita all’aria aperta e dal lavoro manuale. 

Adesso viene fuori uno straordinario limoncello. Ne bevo quattro bicchierini. Mi cresce un leggero mal di testa, ma il mangiare mi sostiene un poco. Non è una giornata facile. Mi sono svegliato alle quattro e ho lavorato al libro fino alle otto e mezza. Adesso sono sicuramente il meno allegro della compagnia. I contadini ci mostrano in diretta come vengono fuori i caciocavalli. Arriva altra roba da mangiare e arrivano anche parenti e amici di famiglia. I fotografi, a cui si son aggiunte tre persone della comunità provvisoria, sono molto contenti.

Invito tutti ad alzarsi, c’è ancora Santomenna che ci aspetta. È un paese vicinissimo a Castelnuovo, ma ancora più piccolo. Non ci sono neppure le scuole elementari e la media. Arriviamo che c’è una bella luce. Le case qui sono più sobrie. Sembrano attaccate alla montagna giusto per dare l’idea che il paese ancora c’è. E invece tutto si svolge dove passa la strada, in uno slargo in basso tra la chiesa e il Comune. Ritrovo un anziano presente nelle riprese che facemmo per il documentario Di mestiere faccio il paesologo. Santomenna ha un’ aria diversa sia da Laviano che da Castelnuovo. Il paese è veramente ridotto all’osso. Non a caso questa esperienza coi fotografi si chiama proprio: Viaggio nella terra dell’osso.

 
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FERNANDO PESSOA

Post n°143 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da emioli

Posso immaginare tutto perchè non sono niente. Se fossi qualcosa non potrei immaginare. L'aiutante contabile può sognare di essere un imperatore romano; il Re d'Inghilterra non lo può fare perchè il re d'Inghilterra nei suoi sogni non può essere altro se non il re che già è. La sua realtà non gli permette di sentire.

 
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MONUMENTO 23.11.1980 (La premessa dell'autore)

Post n°142 pubblicato il 21 Novembre 2010 da emioli
Foto di emioli

Pietro LISTA 

    Con grande onore ho ricevuto l'incarico dall'Amministrazione di Castelnuovo di Conza per la realizzazione del Monumento alle Vittime del Terremoto del 23 novembre 1980. L'Opera sarà collocata nella Piazza Umberto I° "Lu Chianiedd", del Centro Storico ricostruito. La Piazza che è parte stessa del monumento è il luogo dove quasi tutti i corpi furono portati per essere riconosciuti e pianti. Conoscendo questo paese prima del terremoto e poi averlo visto dopo i crolli mi ha creato una forte emozione. Ricordo il fascino delle sue stradine e l'immenso spazio di orizzonti che circondavano l'intero paese, le figure silenziose dei suoi abitanti, i volti incisi nel tempo ... Tutto era avvolto da un silenzio irreale. Provai allora un senso di pace infinita. Rivisitai il paese nei giorni successivi al terremoto, camminando con l'animo straziato per le stradine devastate. Macerie ovunque. Le mie emozioni del dramma di quel terribile terremoto sono racchiuse nella mia opera così come appresso descritta.  Anastasi (resurrezione) " Io sono la porta: chi entrerà attraverso me sarà salvo" così dice Gesù di se stesso nel vangelo di Giovanni (10,9). nella simbologia cristiana indica il potere salvifico di cristo: spezzando le catene dell'antinferno (Lo She'ol), egli redime i meritevoli e riconduce a se.  Era giusto, quindi, esprimere il ricordo delle vittime nela figura della "Porta", dove si compie il "Passaggio" dalla condizione terrena a quella celeste; era giusto, inoltre che la porta fosse semiaperta, indicandosi in ciò lo spiraglio della fede quale luce di un orizzonte eterno. A quella luce la "porta" espone il racconto delle virtù e dei vizi degli uomini, ed è un racconto nascosto nei nomi delle vittime: nomi che incidono l'immobile sostanza simbolica, che ritagliano la consistenza metallica e rugginosa. Sono nomi di vittime e come tali non seguono una gerarchia, un ordine. nel loro disporsi, al di qua e al di la della porta, c'è solo la condizione innocente della loro sorpresa, della loro impotenza, colta in un gesto estremo respiro. E per questo motivo che lo spiraglio della fede è attraversato da un sottile tracciato di verde, colore che da sempre appartiene all'attesa dell'ANASTASI. Dopo un'attenta ricerca di dove si trovavano le vittime quella sera, I NOMI SARANNO INCISI SULLE LASTRE IN GRUPPI COME STAVANO NEL TERRIBILE MOMENTO DEL TERREMOTO. Le due lastre saranno collocate in acciaio corten di dimensione cm 100 x cm 300, opportunamente ancorate a suolo.

Novembre 2010

 
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Francesco DI FERONIMO

Post n°140 pubblicato il 09 Settembre 2010 da emioli
 
Tag: PAESE
Foto di emioli

Prof. Francesco Di Geronimo

 Vice Sindaco ed Assessore ai Lavori Pubblici

Nato a Castelnuovo di Conza (SA) il 29 novembre 1945
Laureato all'Università di Salerno
Specializzazione conseguita presso l'Università di Torino
 
Brevi note biografiche

  • Consigliere comunale di Fisciano dal 1968 al 1995;
  • Assessore comunale di Fisciano dal 2001;
  • Nel 1995 eletto Consigliere Provinciale nel collegio Baronissi, Fisciano e Pellezzano;
  • Presidente del Consiglio Provinciale di Salerno dal 1997 al 1999. In questa veste è stato componente della Commissione Nazionale “Presidenti dei Consigli Provinciali” dell’Unione delle Province d’Italia;
  • E’ stato anche Consigliere di amministrazione del Centro Studi Salernitani “Raffaele Guariglia”, membro dell’Assemblea Generale della Comunità Montana Valle dell’Irno, nonché dell’Assemblea Generale e del Comitato dei Garanti della USL 47;
  • Dal 1991 al 1997 membro del Consiglio Nazionale del Partito Democratico della Sinistra;
  • Dal 2004 al 2007 membro del Consiglio Nazionale dei Garanti dei Democratici di Sinistra;
  • E’ tra i fondatori del Partito Democratico.

Le foto dei capitoli del libro realizzato da Francesco DI GERONIMO, per acquistarlo rivolgersi all'interessato o ai suoi collaboratori. 

 

 
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PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI FRANCESCO DI GERONIMO

Post n°139 pubblicato il 07 Settembre 2010 da emioli
 
Tag: PAESE
Foto di emioli

Museo materiali minimi d'arte contemporanea

presenta il libro di Francesco DI GERONIMO
"Oi Castelnuyov' mij, aria g'ntil'..."

Fotografie e parole del paese di una volta Con il contributo di Onidia Criello, Francesco Custode, Rosamaria Guarino, Ausilia Mondino.

Giovedì 9 settembre 2010 - ore 17,00
Piazza Umberto I° - Lu Chianieddh'

Le foto dei capitoli del libro, per acquistarlo rivolgersi all'interessato o ai suoi collaboratori.

 

 
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Cronache del mezzogiorno – venerdì 27 agosto 2010

Post n°138 pubblicato il 30 Agosto 2010 da emioli
 
Tag: AMICI
Foto di emioli

La suggestione dell’opera d’arte: Mostra personale per la Velasquez

Nei giorni scorsi, presso lo Studio d'arte e cultura del professore Catello Nastro, poeta, scrittore e critico d'arte, e stata inaugurata la mostra personale dell'artista italo-colombiana Leonora Velasquez Di Domenico. Nel suggestivo scenario del centro storico della città capoluogo del Cilento.

Erano presenti all’inaugurazione dell'interessante personale, oltre al professore Catello Nastro, anche l’avvocato Franco Alfieri, consigliere provinciale e sindaco di Agropoli, l’assessore alla Solidarietà Sociale dottor Angelo Coccaro, sempre disponibile alla internazionalizzazione dell'arte e della cultura nel territorio, e la senatrice Olimpia Vano, che hanno avuto parole di elogio verso l'artista che presentava al pubblico agropolese e cilentano in genere ed alla folta rappresentanza dei turisti del nostro paese, una selezione di sue opere, tra paesaggi e figure mirabilmente eseguite con varie tecniche pittoriche.

La sensibilità dell'artista, giunta ad una figurazione quasi informale dopo un lungo periodo di studio figurative, rimane evidente nella maggior parte delle sue tele.

Di grande rilevanza il tratteggio che porta al movimento. Poche linee essenziali che riescono a comunicare al fruitore dell'opera d'arte un messaggio di grande contenuto e di alto valore artistico.

Sentiremo ancora parlare di questa valida artista che ha il coraggio di imporsi con la sua grande personalità al mondo dei fruitori dell' opera d'arte e degli appassionati in genere.

Lorenzo Barone

Grande evento d'arte ad Agropoli

 

Dal 31 luglio, serata di inaugurazione alle ore 20, e fino al 14 agosto 2010, presso lo Studio d’Arte e Cultura di Catello Nastro, in via Filippo Patella n. 46, AGROPOLI, proprio agli inizi degli scaloni che danno al centro storico della cittadina capoluogo del Cilento, con apertura serale ed ingresso libero, si terrà un interessante evento artistico degno di nota. La mostra personale della pittrice Leonora Velasquez Di Domenico

Una trentina di opere pittoriche ad acrilico, olio e tecnica mista, proporranno ai visitatori il mondo artistico della pittrice colombiana. Classificare la medesima in una delle tante correnti artistiche contemporanee sarebbe un poco come limitare ed etichettare una espressione che si mantiene sempre libera, in ogni attimo della composizione, da ogni schema e da ogni corrente. La forma reale nella maggior parte delle opere, rimane solo il punto di partenza per la composizione. Il colore, spesso, da solo, riesce a far capire ciò che l’artista vuole esprimere, il messaggio che vuole comunicare ai visitatori. E’ la stessa forza della gradazione del colore e dell’intensità della pennellata che, da sola, crea effetti suggestivi e significativi. L’opera intitolata “Tsunami”, ad esempio, con un semplice ma incisivo getto di colore propone una tragedia quasi cosmica. Nell’opera “Onda” la forza della natura assume un aspetto diverso, pur nella sua dinamicità per così dire, ritmica e controllata, mentre l’altra opera intitolata “Big Bang”, sempre attraverso un dosaggio calibrato di forme e colori, riesce a comunicare l’immensa potenza della natura capace anche di opera distruttiva. Nelle due opere intitolate “Navigare” e “Navigazione” si ritorna all’ordine. Le vele, che fanno bella mostra al centro della tela, sembrano sintetizzare l’opera dell’uomo, con un messaggio ecologico che risulta di grande effetto proprio in questi giorni di inquinamento e quindi grossa sofferenza per il mare ed i suoi abitatori. La mano e la grazia femminile in queste opere diventa evidente. I colori sono tenui, incutono serenità ed anche l’accostamento tra le varie tonalità delle tinte, quasi in un progetto monocromatico, si pongono agli occhi ed allo spirito del visitatore come rappresentazione armonica del soggetto. Se si osserva attentamente il quadro “I pensieri” si nota l’estrema sintetizzazione dei concetti riportati sulla tela. Le sfere con linee curve diverse e colorazioni diverse assumono personalità ben distinte e separate. Nel caso di Leonora Velasquez non possiamo parlare di astrattismo o informale, perché le opere sono leggibili anche all’inesperto d’arte, possiamo parlare invece di un simbolismo coloristico che prevale su quello formale ed assume, molto spesso il ruolo di protagonista della tela. “La spiaggia” sembra quasi una veduta aerea. In effetti si tratta di tre o quattro strisce di colore che però hanno il grande effetto di rappresentare, naturalmente dando ampio spazio all’immaginazione, un riassunto chiaro e leggibile, naturalmente in scala ridotta del cosmo. Quanto sopra asserito potrebbe anche valere per il dipinto intitolato “Passioni”. Foglie di tinte calde e tinte fredde sembra alimentarsi in un solo vaso, mantenere una vita autonoma ma simbiotica allo stesso tempo. Guardando questo quadro sembra quasi di scorgere giovani che danzano in una discoteca prima di appartarsi per un bacio o un abbraccio. Il colore – anche in questo caso – è il vero motivo conduttore di tutta l’opera. In un’altra opera che ha destato il mio interesse, che è immensamente cresciuto nel leggere il titolo “ La speranza” mi fa ritornare al simbolismo di Leonora Velasquez. Quale simbolo migliore poteva avere la speranza se non una goccia quasi umanizzata? Ed il cerchio, che rappresenta la vita, il punto di partenza di tutte le cose del creato, della terra, dei pianeti, degli astri, della riproduzione della specie, diventa anche in questa opera co-protagonista. Certamente se il critico d’arte può “introdurre” a suo singolare giudizio il “lettore” o fruitore dell’opera d’arte è proprio questo ultimo che deve attingere direttamente alla fonte. Visitando la mostra d’arte, parlando con l’artista, cercando di capire meglio il suo messaggio. D’altra parte il vero compito dell’arte, e quindi dell’artista è proprio questo: fare arte ma nello stesso tempo produrre cultura.
Catello Nastro
 

 

 

 
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Gita nella GRANCIA

Post n°137 pubblicato il 23 Agosto 2010 da emioli
 
Tag: AMICI

2 agosto 2010 - Gita nella GRANCIA, Brindisi di montagna, per assistere allo spettacolo "La Storia Bandita" - CROCCO

 
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  1. Dio non vorrà sapere che genere di automobili hai avuto; ti chiederà se ci hai accompagnato dei bisognosi.
  2. Dio non vorrà sapere il numero di  metri quadri della tua casa, ti chiederà quante persone vi hai accolto.
  3. Dio non vorrà sapere che tipo di abiti hai indossato; ti chiederà se hai contribuito a vestire esseri umani.
  4. Dio non vorrà sapere quanto lunghi e belli siano stati i tuoi viaggi; ti chiederà se ti sei fermato per donare una carezza a chi era ai bordi della tua strada.
  5. Dio non vorrà sapere quanto alto fosse il tuo stipendio; ti chiederà se per ottenerlo hai distolto attenzione e premura a chi ti vuole bene.
  6. Dio non vorrà sapere quale fosse il tuo titolo di studio; ti chiederà se hai svolto il tuo lavoro al meglio delle tue capacità.
  7. Dio non vorrà sapere quanti amici hai avuto; ti chiederà se ti sei dimostrato un vero amico.
  8. Dio non vorrà sapere quale in quale quartiere hai abitato; ti chiederà se hai avuto cura dei tuoi vicini.
  9. Dio non vorrà sapere quale fosse il colore della tua pelle; ti chiederà cosa era nascosto nel tuo cuore.
  10. Dio non vorrà sapere perché hai impiegato così tanto tempo per avvicinarti a Lui, ti porgerà la Sua mano e ti accompagnerà amorevolmente verso le porte del Paradiso.
 

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