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Messaggi del 20/07/2005
Post n°11 pubblicato il 20 Luglio 2005 da BLOGnews24_plus
C A L A B R I A Il mare inquinato Crescono del 15% rispetto al 2003 le infrazioni legate agli scarichi illegali. In Calabria nel 2004, sono stati accertate 163 infrazioni, 129 le persone denunciate, 121 i sequestri effettuati. Il Programma di monitoraggio dell’ambiente marino, svolto dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con le 15 regioni italiane costiere è iniziato ufficialmente a giugno 2001. L’elaborazione fatta sui dati forniti dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio si è concentrata su 12 inquinanti, più precisamente su: 6 metalli (arsenico, cadmio, cromo totale, mercurio, nichel e piombo); - 2 idrocarburi (gli Ipa, idrocarburi policiclici aromatici, totali e il benzoapirene); - 2 pesticidi (Aldrin e Ddt); - i Pcb (i famigerati policlorobifenili); - il tributilstagno (Tbt). I dati sono riferiti al monitoraggio fatto nel 2004. Le concentrazioni trovate nei sedimenti marini sono state confrontate con quelle limite previste dal decreto approvato alla fine dello scorso anno (tabella 2 dell’allegato A del Decreto ministeriale 6 novembre 2003, n. 367). Regolamento concernente la fissazione di standard di qualità nell’ambiente acquatico per le sostanze pericolose, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152) e riportate in tabella. In Calabria, le rilevazioni sono state effettuate in sette stazioni: Vibo Marina (Vv), Mesima Nicotera (Vv), Pellaro (Rc), Crotone, Caulonia (Rc), l’area marina protetta di Capo Rizzuto e le due aree di bianco presso Paola (Cs). Per quanto riguarda i metalli pesanti, le rilevazioni più significative si riferiscono ai valori relativi al cadmio nella stazione di Crotone dove i limiti di legge sono stati superati più del doppio, e il cromo nella stazione di Paola che rappresenta il bianco della regione. La stazione di Paola supera i limiti di legge anche per quanto riguarda gli IPA ( 300 microgrammi/kg con un limite fissato di 200 microgrammi/). Ad eccezione delle stazioni di Pellaro, Crotone e Capo Rizzuto, le restanti stazioni hanno registrato degli sforamenti dei limiti per quanto riguarda le concentrazioni di aldrin dove a Vibo Marina e Mesima Nicotera i limiti di legge risultano essere stati superati di ben 10 volte. Anche le concentrazioni di PCB hanno superato i limiti di legge nelle stazioni di Paulonia, Capo Rizzuto e Mesime Nicotera. Quest’ultima, in particolare, ha registrato concentrazioni di PCB fino a tre volte superiori a quelli previsti dal decreto ministeriale ( 12,2 microgrammi/kg di PCB con un limite fissato di 4 microgrammi /kg ). Fonte: Golettaverde – Legambiente. Roma, 30 giugno 2005
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