Creato da luger2 il 29/01/2008
I vantaggi dell'unità d'Italia

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 35
 

Ultime visite al Blog

emily520campobellosrlmocerino01luger2alice.100dgl0vittoriasaccaricciardellidinobassotopsergio.lietoSessoHonorisCausagarlupiobisavv.gentile0fr7372ZANDANILOcheope.r
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

DISCLAMER 

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n°62 del 7.03.2001. Le immagini pubblicate su questo blog provengono per la maggior parte dalla rete. Nel caso la loro pubblicazione dovesse violare evenutali diritti d’autore, prego di comunicarlo, verranno rimosse immediatamente. Tutti i marchi registrati e i diritti d’autore in questa pagina appartengono ai rispettivi proprietari. Tutti i post all’interno del blog rappresentano il punto di vista e il pensiero dei rispettivi autori. Per garantire la pluralità di pensiero gli autori danno la possibilità a chiunque di inviare commenti sui singoli post oppure post veri e propri.

 

Contatta l'autore

Nickname: luger2
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 61
Prov: NA
 

VISITATORI

LETTERA di un EMIGRANTE NAPOLETANO

 

Maurizio Restivo ad "Atlantide" LA7

 

FOTTUTO TERRONE

 

L'ECCIDIO di BRONTE

 

I SAVOIA: La vera negazione

 

La vera negazione II parte

 

La vera negazione III parte

 

La vera negazione IV parte

 

 

« ADDIO NICOLA ZITARALA STORIA PROIBITA »

LA GUERRA AL MERIDIONE di Patrizia Penna

Post n°1021 pubblicato il 05 Ottobre 2010 da luger2
 

 

Siamo molto vicini ad una guerra civile, ma non sono in molti ad accorgersene. Lo dico da mesi ma in pochi mi credono. Eppure i segnali ci sono, chiari ed inequivocabili, ma come spesso accade le persone guardano ma non vedono, si fermano allo strato superficiale delle cose rifiutandosi di collegare i fatti e di vedere attraverso le notizie, ciò che c’è oltre. È un esercizio difficile e che richiede grande attenzione, bisogna cogliere i segnali e quando si fiuta una pista che collega i pensieri la si segue. La mia pista inizia qualche mese fa, quando intervisto Pino Aprile sul suo libro “Terroni” che, nonostante la scarsa opera promozionale riservata ad altri libri tipo “Gomorra”, vende bene e soprattutto fa proseliti e accoliti, una rarità nel mondo editoriale italiano. Pino Aprile non fa che rendere comprensibile a tutti il “Sacco del Sud”, il modo barbaro e a tutto svantaggio del meridione con cui i Savoia hanno operato l’Unità d’Italia. Eventi conosciuti dagli storici ma taciuti alla popolazione e che all’improvviso trovano un canale di distribuzione e di conoscenza collettiva. Nasce cosi una nuova coscienza meridionale, non più succube del Nord, ma fiera di ciò che rappresenta ancora, nonostante l’impoverimento dovuto a 150 anni di Italia unita. Scopro dopo quell’intervista che c’è tutto un mondo che già da tempo si ripropone di tenere alto il morale dei meridionali, vilipesi ed insultati di continuo dagli uomini della Lega, ma anche da chi sta al governo che col proprio silenzio offende due volte ciascun meridionale. Movimenti politici come Insorgenza Civile, Partito del Sud, Cambiamo Napoli e Insieme per la Rinascita, che insieme hanno formato il comitato “Progetto Napoli” per boicottare i prodotti della Benetton in Campania.

 

La Società Autostrade/Benetton ha infatti donato 150.000 euro alla Lega, oltre ad aver curato con la “Fabrica”, la campagna elettorale di Zaia, per cui i consumatori secondo il comitato devono essere a conoscenza del fatto che parte del denaro speso per acquistare un capo “Benetton” finanzia indirettamente le casse del Carroccio. Il movimento meridionalista L’Altro Sud ha invece inviato il mese scorso un esposto al Procuratore della Repubblica di Milano chiedendo se non siano configurabili per “Radio Padania” gli estremi del reato di “Discriminazione, odio e violenza per motivi razziali, etnici,nazionali o religiosi”, soprattutto in seguito al commento del radioascoltatore che dopo l’assassinio ad Hannover di due italiani(ma meridionali, chissà se sarà la stessa cosa), giustificava l’omicida dicendo che la colpa è come sempre dei sudici sudisti, ‘ndranghetisti e buoni a nulla. Tutte notizie che hanno trovato poco risalto sui media nazionali, perché ciò che succede a sud di Roma non ha mai lo stesso valore di ciò che succede da Roma in su. Fateci caso, quanto sapete di ciò che succede davvero in regioni come la Basilicata, la Puglia, la Campania o la Calabria? Io mi sono occupata dei veleni della Lucania, una regione bellissima trasformata in una fogna a cielo aperto da arrivisti senza scrupoli e da politici compiacenti e in cui ci sono eroi, quelli veri,che combattono per evitare che la loro gente muoia senza sapere perché. Mi sono occupata della Puglia, e di quello che Vendola ha fatto per la Puglia al di fuori delle kermesse elettorali, e ho subito attacchi da parte di chi non accetta che si critichi Nichi, anche se nessuno è stato in grado di smentire quanto da me affermato. E poi sono in vacanza in Calabria, spero finalmente che agosto impedisca a questi pseudo-politici che ci rappresentano di dire minchiate ed invece devo sentire le assurdità di Bossi, che perde l’ennesima buona occasione di stare zitto e tuona contro Fini che “vuole i soldi da sprecare al Sud”. I soldi che invece tutti noi diamo da anni a Roma per pagare le multe UE per lo sforamento delle quote latte degli allevatori del Nord non sono soldi sprecati, vero?Oppure gli 800 mila euro dati dal ministero dell’Economia alla “Libera scuola dei popoli padani” fondata dalla moglie di Bossi , o i soldi dati all’Alitalia o quelli che stanno sprecando per la costruzione della faraonica nuovissima sede della Regione Veneto Zaia & company? Pare che questi non siano secondo il senatur soldi sprecati, solo quelli che vanno al Sud lo sono, cosi come i meridionali sono tutti malavitosi, infatti appena Bossi ha cercato di aprire una sede della Lega in Calabria due giorni dopo c’era uno della ‘ndrangheta(sarà stato un amico di Angelo Ciocca, il consigliere regionale della Lega in contatto con il boss Neri?).Come ha giustamente scritto nell’editoriale di oggi sulla “Gazzetta del Sud” Paolo Cannizzaro,”la guerra alla mafia, che va condotta comunque e con rigore, corre il rischio di diventare l’alibi di un’altra guerra. Al Meridione.”Se ci sarà una guerra, ciò che è certo è che i meridionali non staranno a guardare, perché chi da troppo tempo viene ingiustamente vessato e umiliato nell’indifferenza generale non ha ormai più niente da perdere a parte l’onore e la libertà, ma stavolta piuttosto moriremo tutti che darla vinta ed essere ancora governati da gente come Bossi, Calderoli, Maroni. Se ci sarà una guerra fratelli del Nord o sarete con noi o sarete contro di noi.

tratto da: http://tabularasainformazione.wordpress.com

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/BRIGANTESEMORE/trackback.php?msg=9350740

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
munus1954
munus1954 il 01/11/10 alle 01:33 via WEB
Sono un uomo del nord e se hai letto il mio blog sto denunciando, a modo mio, l'assenza di una politica valida per tutta l'Italia. Chissà che le nostre denunce servano a illuminare le menti dei pochi lettori. Sarebbe già una cosa positiva. Ciò che hai scritto è una lettura perfetta della insensata politica italiana dall'unione in poi. Vorrei sperare in un futuro migliore dove ci sia un solo popolo senza definirlo del nord e del sud, perché la democrazia tanto decantata, ci vuole tutti uguali. Continua così. Solo in questo modo si spera di cambiare qualcosa.
(Rispondi)
 
 
luger2
luger2 il 02/11/10 alle 10:25 via WEB
Grazie, le tue nobili parole mi fanno molto piacere specie perchè vengono da un'uomo del "nord"!
(Rispondi)
 
caterpilarcinzia
caterpilarcinzia il 01/11/10 alle 09:12 via WEB
E' veramente ridicolo ed imbarazzante, la mancanza di autostima e l'inerzia che regna nella cultura meridionale... sempre ad attendere la manna caduta dal cielo, sempre pronti a lagnarsi, incapaci di "fare" ed invidiosi di chi fa. Questa è la mia opinione e tengo a precisare che ho molto a che vedere con il "povero sud". Con simpatia Cinzia
(Rispondi)
 
 
pamelagrazia
pamelagrazia il 01/11/10 alle 16:17 via WEB
sempre gli stessi qualunquismi, sempre la stessa lagna, sempre a lamentarvi e l'illusione di superiorità della parte più becera del nord, una cultura leghista del disprezzo del razzismo della menzogna una cultura di buzzurri di pecoroni incapaci di pensare con la propria testa che scondizzolano a caporioni che mentono sapendo di mentire e per le quattro cazzate idiote che vi danno da bere si fottono un patrimonio con nepotismo clientelismo e compagnia bella , una "cultura" di chi salirebbe sul cadavere della propria madre pur di sembrare dieci centimetri più alto. le stesse cose trite e ritrite che i leghisti si ripetono golgiardicamente. NOI NON VI VOGLIAMO! SECCESSIONATEVI ,siete la nostra palla al piede da 150 anni . prima vi abbiamo salvati dalla bancarotta quando siete venuti a depredare un regno florido, poi vi abbiamo mantenuti con le rimesse dell'emigrazione in tutte le parti del mondo, per anni abbiamo dovuto accogliere le schiefezze delle vostre industrie, vi siete pappati i banchi di Sicilia e quello di Napoli ... siete un pozzo senza fondo di magna maagna e come se non bastasse vi abbuffate a csa vostra e pretendete di defecare in casa nostra. Siete una palla al piede, ANDATEVENE! SIò SCIò .
(Rispondi)
 
 
 
mark6666
mark6666 il 01/11/10 alle 20:20 via WEB
Brava Pamela...ma questi non se ne andranno mai...dove cazzo vanno a depredare ?
(Rispondi)
 
 
 
caterpilarcinzia
caterpilarcinzia il 03/11/10 alle 09:02 via WEB
Quanta rabbia trasuda dalle tue parole... ed i razzisti saremmo noi? Andatevene? Mi pare che non si chieda niente noi altri... Mi pare che siete VOI ad appellarvi ad un unità d'Italia che nessuno vi nega, siete voi a vivere di assistenzialismo e siete sempre VOI a cuccarvi i finanziamenti pubblici senza mai fare qualcosa di funzionale... Ti garantisco che sarei molto felice di condividere questo paese equamente... Ma io sono la parte lesa. Ancora una volta, vogliasi dimostrare: nessuno è più sordo di chi non vuol sentire. Io non mi sento migliore, sei tu che "con quello che scrivi" pensi io lo sia. Con simpatia Cinzia
(Rispondi)
 
 
mark6666
mark6666 il 01/11/10 alle 20:17 via WEB
Se sapresti cosa è veramente l'auto stima capiresti veramente l'essenza del sud. Non siamo sempre a lagnarci. Siamo sistematicamente oppressi. Produrre un paio di calzature e facile nella ricca padania ma e impossibile nel "povero sud". Perche dipendiamo sempre e comunque di questo cazzo di nord.
(Rispondi)
 
 
 
caterpilarcinzia
caterpilarcinzia il 03/11/10 alle 09:08 via WEB
Mi stai dando ragione dunque. Sembrerebbe che ti convenga sganciarti, perchè non lo fai? Secondo me state davvero affrontando la questione da un angolazione sbagliata. Con simpatia Cinzia
(Rispondi)
 
articolo_1971
articolo_1971 il 01/11/10 alle 09:44 via WEB
Questi scritti non fanno altro che aizzare la gente,pensaci bene!!!Se conosci un pò meglio le persone,devi sapere che oramai i matrimoni sono misti,cioè tra gente del nord e gente del sud,allora? Cara amica lascia perdere la politica...... Hai mai visto cosa combinano quei deputati del sud?Ti sei mai chiesta come mai a Lampedusa c'è la lega? Perchè la Regione Sicilia Autonoma,non aiuta nemmeno i suoi simili.bella forza!!!!!
(Rispondi)
 
zanigio2
zanigio2 il 01/11/10 alle 15:33 via WEB
Ognuno,è artefice del proprio destino,ed ognuno deve prendersi le proprie responasbilita,senza scaricarle sempre.
(Rispondi)
 
 
mark6666
mark6666 il 01/11/10 alle 21:13 via WEB
Bisognerebbe conoscere per aprire bocca. !) C'e ormai una insofferenza contro il nord. 2)il negazionismo di tutte le atrocità condotte al sud, compreso il fatto che fu saccheggiato,massacrata l'intera classe dirigente, ai tempi dell'unità, sino agli anni 50, quando mandarono l'esercito a prendere a cannonate, nella piana di catania, intere brigate dell'esercito separatista siciliano. Sempre per il bene di noi poveri "terroni". A noi non ci è stato mai concesso di essere liberi del nostro destino, sino ad oggi, che per decidere il governatore della sicilia si sono scomodati tutti i leader di questo cazzo di nord, e si. Ma non per bontà d'animo verso noi poveri terroni. Ma perche qui girano e continuano a succhiare i miliardi, sempre sulla nostra pelle.
(Rispondi)
 
 
 
articolo_1971
articolo_1971 il 02/11/10 alle 11:16 via WEB
E bravo,sarebbe come dire visto che gli Ebrei sono stati messi in un territorio non loro,ma tale insediamento avvenuto per mezzo degli Inglesi ed Americani nel 1948,allora gli altri stati hanno il diritto di bombardarli e di massacrarli,questa è storia,ma fammi il piacere.!!!!!!
(Rispondi)
 
 
 
zanigio2
zanigio2 il 03/11/10 alle 11:48 via WEB
Dove si annidano le maggiori organizzazioni criminali??Pensi che sia casualita, oppure c è un terreno fertile??oppure c'è un altro motivo??Ora mi dirai che anche in Lombardia c'è la ndranghta,si è vero pero si tenta di contrastarla! Ribadisco ognuno,è artefice del proprio destino.
(Rispondi)
 
 
 
zanigio2
zanigio2 il 03/11/10 alle 12:19 via WEB
Analizzando la situazione fiscale italiana[1], si può osservare che quindici regioni ottengono oggi dallo Stato centrale più di quanto versano. Solo cinque ricevono meno rispetto alla loro quota tributaria: Piemonte (-1,2 miliardi di euro), Lombardia (-42,6 miliardi), Veneto (-6,9 miliardi), Lazio (-8,2 miliardi) ed Emilia Romagna (-5,6 miliardi). Sommando le cifre di queste 5 regioni si ha un saldo negativo totale di oltre 60 miliardi di euro l'anno.
(Rispondi)
 
 
pamelagrazia
pamelagrazia il 03/11/10 alle 01:21 via WEB
E allora smettela con questa lagna dei vostri mali a causa del Sud. Prendetevi le vostre responsabilità. Noi da 5 generazioni abbiamo fatto confluire in Italia una valanga di miliardi per lo sviluppo di questo paese.
(Rispondi)
 
 
 
zanigio2
zanigio2 il 03/11/10 alle 16:40 via WEB
LUCA RICOLFI Quando ho iniziato a ricostruire gli squilibri fra le regioni italiane, a raccogliere le cifre per il mio libro, non mi aspettavo un risultato così clamoroso: 50,6 miliardi all’anno è una cifra grossa, è l'equivalente di due o tre finanziarie. Eppure è questo l'ordine di grandezza del flusso di risorse che, silenziosamente, ogni anno lascia le regioni del Nord e si dirige prevalentemente verso il Sud e il Lazio. Di questi 50 miliardi, 20 sono dovuti al fatto che il resto del Paese è meno efficiente nell’erogazione dei servizi pubblici; 18 sono dovuti al fatto che il resto del Paese si permette una maggiore evasione; e 12 sono dovuti al fatto che nel resto del Paese la spesa pubblica discrezionale è eccessiva. La somma di queste tre voci fa, appunto, 50 miliardi di euro all’anno, che il Nord potrebbe recuperare se ci fosse un po’ più di giustizia territoriale. Scoprire tutto questo è stato uno choc anche per me, se non altro perché il calcolo che conduce a questa cifra non è stato condotto ipotizzando un federalismo fiscale spinto, o radicale, o egoista, bensì immaginando il più solidarista fra gli infiniti federalismi possibili. Se avessi assunto un modello di federalismo poco o per niente solidarista il credito del Nord sarebbe risultato ancora maggiore, circa 80 miliardi all'anno.
(Rispondi)
 
 
caterpilarcinzia
caterpilarcinzia il 03/11/10 alle 16:48 via WEB
Condivido.
(Rispondi)
 
zanigio2
zanigio2 il 01/11/10 alle 15:42 via WEB
Siamo ai proclami da guerra santa islamica,non si se il problema sia stato sollevato per effettivamente portare a conoscenza la situazione meridionale,o x fare audience(ed eventualmente "vendere"),visti i tempi in cui tutto si fa x apparire,lascia adito a molti sospetti.
(Rispondi)
 
igypop
igypop il 01/11/10 alle 16:04 via WEB
La PATRIZIA PENNA,mi sembra a dir poco confusa,parla come se l'ITALIA fosse quella di 60 anni fa'.Poi dice..un popolo distrutto,dei merionali..secondo mè è un popolo che si è distrutto,la cosa cambia e di molto.Che alcune forze economiche del nord abbiano,sfruttato un po'il sud,è vero,ma il sud si è distrutto da solo,con la sua criminalita' organizzata,che la sua gente, non ha voluto ho saputo contrastare,se no adesso non sarebbe in quelle condizioni comunque tranquilla di guarra civile,non c'è nè sara'ormai anche il nord si è meridionalizzato,ormai qui al nord ci sono piu' meridionali che nordisti,moltissimi matrimoni misti x cui,a questo aggiungiamo l'arrivo di moltissimi emigrati extracomunitari,per cui traiamo le conseguenze..vivremo tra alcuni anni in un italia,un po' diversa di quella che era prima,non so se sara' migliore o peggiore,questo lo vedremo,non sono un indovino.
(Rispondi)
 
53lucexte
53lucexte il 02/11/10 alle 00:53 via WEB
non sono d'accordo con quanto ha scritto sul blog..comunque non sto qui i a polemizzare ..dico solo e per fortuna che c'è Benetton...se no tutti i ns soldi vanno a Roma..e...non dico altro..
(Rispondi)
 
Johnnysi.nysi
Johnnysi.nysi il 02/11/10 alle 02:22 via WEB
Purtroppo la guerra è in atto... e non solo da oggi... da molti anni, sin da quando c'è stata l'unione forzata e non voluta dagli Italiani... come meridionale emigrato mi son sentito sempre in guerra verso coloro che parlavano male del sud e dei suoi abitanti... verso coloro ai quali non eravamo altro che terroni...! sin dai primi tempi della mia migrazione a Milano dove amichevolmente (se tale lo si può definire) mi chiamavano mandarino...(i milanesi offendavano con gentilezza)... mentre qui a Torino dove i piemontesi venivano definiti falsi e cortesi eravamo i terun'... ma non è rancore quello che uno porta dentro... è solo dispiacere per una vita rubata... rubata alle proprie origini ove ognuno ha il diritto di vivere o di scegliere liberamente e non essere costretti ad emigrare per colpa di chi non ha creato le condizioni lavorative nel luogo di residenza e di origine... purtroppo da giovani si fanno tanti errori che con la maturità diventano tali... allora ti rendi conto che non era una conquista emigrare in cerca di una realtà meno misera di quella offerta nel proprio paese... ti accorgi che è una sconfitta... che la realtà sociale ti ha costretto a migrare... stò leggendo anch'io il libro di Pino Aprile e mi rendo conto che i miei pensieri avevano un fondamento... mi vengono alla mente le valige di cartone dei primi emigranti, le navi stracolme che partivano per le americhe, le sofferenze subite da tutti i meridionali per colpa di una unione che nessuno ha mai voluto veramente...!!! a parte quei quattro ideologi che hanno armato quella squadra di mercenari e tagliagole chiamati "mille"... come vede la guerra è sempre in atto fin dall'unione...perche non è stata un'unione voluta dal popolo, ma solo unìunione voluta dai savoia a scopi espandistici e di sfruttamento....!!!!
(Rispondi)
 
 
caterpilarcinzia
caterpilarcinzia il 03/11/10 alle 16:47 via WEB
Condivido quanto scrivi. Con simatia Cinzia
(Rispondi)
 
solitudineNA
solitudineNA il 02/11/10 alle 09:22 via WEB
Hai perfettamente ragione ma non credo che ci sarà mai una guerra civile, quelli della lega non sono così furbi come vogliono far credere, sanno che se si taccano dal meridione dove andranno a vendere le loro merci le loro auto dovranno fare i conti con l'europa e il nord dell'europa sai che riderei danesi che chiamano terroni o sporchi meridionali italiani i lombardi. C'è sempre qualcuno nel mondo che è a sud, noi non c'è la prendiamo con i popoli africani e anche loro stanno a sud e noi al nord. Se avessimo solo un pò di attributi basterebbe non comprare più le merci che vengono dal nord tipo panettoni, cotechini, pandori, parmiggiano e altro visto che siamo vicini al natale e privileggiare i nostri prodotti. Come vedi non serve rivangare vecchi fasti che non torneranno più o recriminazioni sterili che non hanno più agganci con la realtà oggi siamo globalizzati con cina e india che scalpitano alla porta basterebbe esere più attaccati alla propria terra e guardare con distacco i terroni del nord ciao Pasquale
(Rispondi)
 
 
articolo_1971
articolo_1971 il 02/11/10 alle 10:45 via WEB
HAI SOLO DA METTERE IN ATTO CIò CHE AFFERMI,CONTENTO TU!!!!!!
(Rispondi)
 
navigare2003
navigare2003 il 02/11/10 alle 10:45 via WEB
ciao a tutti, attenzione a quello che si dice.... il sud italia è patrimonio del mondo. la cultura che ce nel mondo è niente alla conoscenza della fede. pole pole acuna matata ragazzi......... piano piano riuscira il mondo ad avere una pace.
(Rispondi)
 
sciarpowsky
sciarpowsky il 02/11/10 alle 11:31 via WEB
Guarda che non ti ho letto interamente perchè mi è venuto il vomito.....Ed io sono un Napoletano DOC ormai in estinzione.......Tuttoquello che dici sara' vero..anzi e' vero ma la colpa è tutta nostra........e non dico altro perchè sicuramente saprai quanto siamo codardi oggi come popolo napoletano. E' quanto egoisti per non parlare della nostra classe politica e come diceva Pappagone ho detto tutto.
(Rispondi)
 
witog
witog il 02/11/10 alle 12:13 via WEB
Le teorie qui esposte fanno acqua da tutte le parti, forse perché lei non conosce di persona il meridione d’Italia; in esso vivono persone coscienti, sommariamante più furbe che al nord! Persone che nel loro ambiente ci rivoltano come un calzino. Il meridione non ha alcuna intenzione di cambiare il suo pacato tenore di vita e forse, in molti, lo invidiamo. Sembra che il sud si lamenti, ma sono pochi sbandieratori a farsene incollimante portavoce; questi bramano solo visibilità e per loro, è il classico espediente che spesso attecchisce. Il sud non vuole perdere le formule d’assistenzialismo finora conquistate, non rinuncerà mai alle sue concrete certezze solidificate da secolare esperienza e nessun “imprenditore del sud” muoverà un dito se nella sua azione non sia prevista una sovvenzione sicura a fondo perso … Il governo ci ha provato per sessant’anni, invano e noi continuamo a porci un problema che non esiste, anch’io ci ho provato ed ho colto l’impressione, certa, d’essere loro concorrente, cioè rivale emblematico, non reale. Loro stanno bene così ed è questo l’unico motivo per cui non gradiscono intromissioni culturali e d’altro genere. La delinquenza sa sfruttare questo loro carattere, ma questo è un altro discorso. Su un fatto concordo: siamo superficiali, al sud molto meno. Un cordiale saluto
(Rispondi)
 
Lifex
Lifex il 02/11/10 alle 19:23 via WEB
allora io vi chiedo ... 150 di storia italiana non hanno insegnato nulla ...? la storia narra che i regnanti "piemontesi" ... di origini savoia ... quindi francesi ... hanno dato inizio a quella che oggi chiamiamo ITALIA. Il resto sono solo chiacchiere. Nemmeno Cavour ci credeva ma l'impresa di Garibaldi gli fece cambiare idea. Opportunismo volle che il progetto andò avanti ... ma per gli europei l'Italia è solo la definizione geografica di una penisola ... alla pari di penisola scandinava ... iberica o balcanica, dove non a caso i paesi sono divisi. Molte regioni della penisola italiana furono conquistate senza il vero consenso popolare ... per questi era importante essere liberati ... e che dire del veneto ... annesso ... la cui repubblica serenissima ha una storia di oltre 1000 anni ... altro che 150 !!!
(Rispondi)
 
battiuncolposecisei1
battiuncolposecisei1 il 02/11/10 alle 19:36 via WEB
leggo questi commenti e sorriso anche se per la verità mi viene da piangere...i nostri antenati hanno combattuto tanto affinchè si arrivasse ad avere un'Italia unita e nel 2010 si devono sentire ancora questi discorsi...Che meschini che siamo!!! Forse dovremmo capire che siamo un unico popolo , non dovrebbero esistere differenze , buttarsi fango addosso serve a ben poco. Mizzica altro che pace nel mondo,tolleranza e solidarietà tra i popoli, ma se già il razzismo parte da uno stesso popolo figuriamoci !!!! Mi piacerebbe capire quando cerchiamo di insegnare ai bambini l'accettazione delle diverse culture se non dovremmo invece fare un corso accellerato ai grandi che poco sanno dare l'esempio. Sono schifata a leggere certe cose,ps parlo da siciliana e sono orgogliosa di esserlo non per le problematiche che la mia terra vive, ma per certi valori che come popolo abbiamo.
(Rispondi)
 
Lifex
Lifex il 02/11/10 alle 19:59 via WEB
“L’Italia è un’illusione, anzi un miraggio”. A pronunciare queste parole non è stato qualche pericoloso secessionista, ma nientemeno che il poeta Mario Luzi che, soprattutto nei suoi ultimi anni di vita, è stato un intellettuale di riferimento dell’establishment patriottardo. Che l’Italia come concetto politico sia un’idea del tutto inconsistente non è certo una novità. Pochi, però, hanno il coraggio di gridare al mondo che “il re è nudo”. Uno di questi è il Prof. Sergio Salvi, studioso di consolidata fama accademica specializzato nello studio di movimenti autonomisti e di “nazioni senza stato”. Nel saggio L’Italia non esiste, Salvi analizza l’artificiosa concezione di stato che si è concretizzata nella penisola e che oggi compatta la classe dirigente in un feticistico culto della patria che unisce destra e sinistra, liberali e comunisti, preti e massoni… Nessuno ha mai pensato seriamente all’esistenza di uno stato italiano fino al XIX secolo e tutta la storia della penisola si svolge dalla più remota antichità fino alla fine dell’Ancien Régime sul Leitmotiv del particolarismo. Con la Rivoluzione francese si diffonde il mito della patria “una e indivisibile” attorno al quale si costruisce una nuova entità territoriale. La nascita dell’Italia come stato unitario avviene quasi per caso, senza nemmeno una strategia organica: i monarchici di Cavour e i repubblicani di Mazzini arrivano al traguardo seguendo strade diverse e la classe dirigente risorgimentale si trova a dover gestire situazioni del tutto impreviste. Il nuovo stato nasce quindi come un mostro di Frankenstein, composto dai cadaveri degli stati preunitari cuciti fra di loro. L’Italia unita è la tipica espressione dell’internazionalismo massonico; quanto di più lontano si possa immaginare dalle teorie tedesche del “sangue e suolo” che in quegli stessi anni si sviluppavano in Germania. All’epoca dell’unificazione gli Italiani non avevano nemmeno una lingua comune, poiché il volgare fiorentino era solo lingua letteraria. Del resto ancora oggi nel Sud della penisola la lingua italiana è poco praticata e la popolazione si esprime abitualmente in dialetto. Inoltre la divisione regionale del nuovo stato viene effettuata sulla base di considerazioni erudite ispirate alle antiche regioni romane, che spesso non riflettono più la realtà. I regimi politici che si sono succeduti in Italia hanno cercato, ognuno a modo suo, di dar vita a un culto della patria, ma sembra che non siano stati molto convincenti: Salvi analizza vari movimenti autonomisti che hanno operato nella seconda metà del XX secolo: Sicilia, Sardegna, Sud Tirolo, Val d’Aosta, fino ad arrivare alle teorizzazioni macroregionali di Gianfranco Miglio. L’ultima parte del libro è dedicata al movimento indipendentista della Lega Nord, che ha rappresentato il più importante tentativo di contestazione dell’assetto statuale italiano e che, pur in un contesto culturale ostile a ogni idea identitaria, ha avuto il merito di far entrare nel dibattito politico parole come “federalismo”, “autonomia”, “indipendenza”… Il risveglio civile della Padania rappresenta la reazione della società sana del Nord che non vuole farsi risucchiare da un sistema di potere mafioso che è espressione delle connotazioni psicorazziali della popolazione meridionale, nonché del carattere criminogeno della democrazia di mercato. Il volume, infine, è corredato da un’interessante cartografia che espone le varie ipotesi di suddivisione territoriale della penisola. tratto da http://www.centrostudilaruna.it/litalia-non-esiste.html
(Rispondi)
 
gimotto1949
gimotto1949 il 02/11/10 alle 22:31 via WEB
Il risveglio civile della Padania rappresenta la reazione della società sana del Nord che "non vuole farsi risucchiare da un sistema di potere mafioso che è espressione delle connotazioni psicorazziali della popolazione meridionale"...! Mmmm...mi sa che in questo momento,al governo e che sostiene questo governo...non proprio "limpido"...siano "padani" ed un affarista di Arcore...che sembra che di mafia se ne intenda...! Aggiungo...per sentito dire nei media nazionali...!
(Rispondi)
 
picciro
picciro il 03/11/10 alle 14:16 via WEB
semplicemente...stupendo.....questo articolo...sto leggendo questo libro.. grazie.....
(Rispondi)
 
gallipoli5
gallipoli5 il 03/11/10 alle 15:20 via WEB
ho vissuto a milano dal 62 all'89 e conosco bene l'infame guerra padana contro il sud. Un Sud prima espropriato dai Savoia d'ogni sua grande e media attività industrialeepoi espropriato dai padani d'ogni sua giovane e qualificata energia umana e poi ancora d'ogni stanziamento finanziario statale della presunta cassa per il mezzogiorno che finiva nelle voraci tasche di confindustria milanese che si impegnava solo per la posa della prima pietra di fantomatici capannoni industriali ed oggi discriminato anche dagli stessi beoti leghisti. Da decenni denuncio la necessità dell'ostruzionismo nei confronti dell'invasione del sud di prodotti padani edi Benetton in particolare ma tutto è inutile, gli scaffali dei supermercati di tutto il sud continuano ad essere ancora pieni prodotti padani e per giunta di scarsa qualità.
(Rispondi)
 
zanigio2
zanigio2 il 03/11/10 alle 16:19 via WEB
Ed è una realtà di profonda differenza tra Nord e Sud, in termini di «dare e avere» tra le regioni e lo Stato. Lo dice il Cgia di Mestre che in uno studio appena realizzato sul residuo fiscale nel 2007, evidenzia ancora una volta che solo cinque regioni in Italia vantano un residuo attivo, ossia danno all' amministrazione statale (in termini di imposte, tasse e contributi) molto di più di quanto ricevono (sotto forma di trasferimenti e di servizi pubblici). E che queste regioni sono quasi tutte del Nord: Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia Romagna. L'eccezione «attiva» è il Lazio, i cui dati risentono sensibilmente della presenza della capitale. E tra queste regioni la più «solidale», quella cioè che manda allo Stato centrale la quota più consistente di risorse, è la Lombardia.
(Rispondi)
 
zanigio2
zanigio2 il 03/11/10 alle 16:21 via WEB
MA COME accennato all'inizio a colpire è anche che il residuo fiscale è aumentato e non diminuito tra il 2002 e il 2007. In Lombardia del 47 per cento, in Piemonte del 33 per cento e in Veneto del 32 per cento. Incrementi che sono altrettanti argomenti a favore di coloro che nel Nord, e non solo, invocano un'accelerazione sul federalismo fiscale. Ma rovesciando la classifica, quali sono le regioni che invece percepiscono dallo Stato più di quato danno? Le situazioni di maggior passivo sono quelle della Sicilia che ha un residuo fiscale negativo di quasi 22 miliardi, la Campania -17 miliardi e la Puglia -13 miliardi.
(Rispondi)
 
zanigio2
zanigio2 il 03/11/10 alle 16:23 via WEB
La Toscana presenta un deficit pari a -776 milioni di euro, mentre per la Liguria il residuo fiscale è anch'esso negativo e si attesta sui 3,304 miliardi di euro. Con il segno meno anche le realtà a Statuto speciale come il Trentino Alto Adige (-2,177 miliardi di euro), il Friuli Venezia Giulia (-2,104 miliardi di euro) e la Valle d'Aosta (-617 milioni di euro).
(Rispondi)
 
federoma6
federoma6 il 03/11/10 alle 16:53 via WEB
il testo è angosciante, tuttavia è sincero stiamo andando in disgrazia
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963