Creato da: giancla56 il 27/11/2004
Una bacheca, appunto. Un posto dove attaccare foglietti, post-it, annotazioni. Dove appendere pensieri, foto, emozioni, immagini, riflessioni, sfoghi, sentimenti,sorrisi, incazzature e pianti. Ma non una bacheca privata, solo mia. Anche di quelli che, se vorranno, potranno usarla.

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« col fiato sospeso.lettere al Riformista »

Breaking news: l' arresto di Provenzano.

Post n°859 pubblicato il 12 Aprile 2006 da giancla56
 
Foto di giancla56




Palermo, 11 aprile 2006 (Ansa).

Dopo quarantatré anni di latitanza, arrestato Bernardo Provenzano, il Capo dei Capi di Cosa Nostra.
I retroscena svelati in conferenza stampa.

Dopo quarantatrè anni di latitanza è stato arrestato nella sua casa di Corleone Bernardo Provenzano, Capo dei Capi di Cosa Nostra.
La brillante operazione, la cui prima ideazione si fa risalire al Prefetto Cesare Mori (1929), è stata resa possibile grazie ad uno schieramento di uomini e modernissime tecniche investigative mai viste prima.

Per oltre trentasei mesi (a tasso zero, compresa assicurazione RC, incendio e furto) uno staff di specialisti ha sorvegliato la villetta, utilizzando microfoni direzionali (ma anche no), visori ad infrarossi, rilevatori di vibrazioni del suolo, analizzatori di odori umani, software di controllo telefonico gestiti dal Team Infostrada di Bombay, guidato dal sedicenne Rabindranath Algore (da poco strappato a suon di miliardi di euro alla concorrente IndiaCom).

Alle 20:11 di martedì, la Veggente di Viggiù (già utilizzata con successo nel caso del rapimento del volpino di Britney Spears) segnalava la presenza di Provenzano nella cucina.
Non bastava, non si potevano commettere errori. Si è dunque atteso ancora.
Alle 21:00, dopo un'attesa snervante, Marvellous Man, il tecnico dell'ultravista, ha fornito l'attesa conferma: "C'è - ha gracchiato negli interfoni - Non so per quanto ancora, ma adesso lo vedo".
Nel frattempo, un caccia Stealth invisibile (giunto in volo dalla base di Tampa, in Florida) volteggiava sulla zona, sorvegliando, coordinando e battendo le manine.
Al segnale, circa quindicimila appartenenti a Polizia, Carabinieri, NOCS, Guardie Forestali, Volontari della Protezione Civile, Impiegati del Catasto e Veterani del Vietnam (che dalla Vigilia di Natale, quello del 2004, stazionavano attorno alla modesta dimora, occultati tra gli olivi o camuffati da paracarri e pietre miliari) hanno stretto il cerchio.

Un Dirigente della ASL XXX di Roma, travestito da Testimone di Geova e protetto da un giubbotto di Teflon antiaderente, ha bussato al portoncino.
L'anziana signora Provenzano, la Capa delle Cape, ha domandato dall'interno "Chi è?".
"Sono un Testimone di Geova, signora: devo consegnare un mandato di cattura transnazionale a Bernardo".
Aprendo rassicurata, pare che la vecchia abbia esclamato: "Ossignur, che paura! Pensavo fosse l'ufficiale giudiziario che mi vuol sequestrare la 126! Venga, venga. Bernardooooooo! Molla la Ventura, che c'è gente!"
Egli era lì, seduto su un vecchio divano che guardava Music Farm. Accanto, su un tavolino, un piatto di cicoria all'agro, che era stato seguìto da un agente della DIGOS fin dalla vicina Trattoria Zì Pe'.
Inquietanti le uniche parole del Primo Ricercato della Galassia, rivolte agli SWAT in tuta nera e maschere antigas che lo circondavano e gli puntavano contro le Spade Rotanti d'ordinanza: "Possiamo aspettare la pubblicità?".
Tra le mani stringeva un pizzìno, sul quale aveva appena vergato il suo ultimo televoto, probabilmente destinato ad uno dei suoi complici: sembra volesse nominare Cristiano Cristicchi.

La successiva perquisizione ha consentito di rinvenire nel piccolo bagno alcuni volantini elettorali del Partito dei Pensionati, riportanti vistosi segni, sulle prime indecifrabili.
Immediate analisi del RIS di Albenga hanno consentito di appurare la natura di quegli strani geroglifici color marròn. I volantini erano stati appena usati per lo scopo per i quali erano stati in origine stampati:detergere le fisiologiche deiezioni del latitante. L'odore, in effetti, aveva già fatto sospettare l' Appuntato Mangiò, abituale consumatore di cicoria, che al suo superiore aveva confidato sottovoce: "Secondo me, è merda."

Il felice esito, all'arrivo alla Centrale Operativa (temporaneamente acquartierata presso il vicino Bar Stazione. Colà, alcuni immigrati rumeni, evidentemente alticci per i cinque o sei litri di birra consumati, intonavano cori di "Du-ce, Du-ce, Du-ce", prontamente dispersi dal Ministro Pisanu in persona, che commentava: "Mo' pure gli immigrati urlano Du-ce! Du-ce! Ma questi, ce l'hanno la tessera di Forza Italia? Eccheccazzo!"

W l' Itaglia!

 
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