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Una improvvida corrida

Post n°265 pubblicato il 20 Settembre 2010 da gardiniablue
 

http://www.thepetitionsite.com/1/for-simone-righi39s-freedom/

Amici, firmate la petizione. Grazie

Cadice, grande città marittima sull’Atlantico, si è mostrata nello squallido scenario di derivazione fascista. Un artista di strada, affida i suoi cani ad un canile spagnolo, pagando la retta e li ritrova uccisi. Una manifestazione di protesta civile e pacifica, viene brutalmente repressa dalla polizia e  l’artista picchiato e arrestato. Due mesi di carcere con la prospettiva di 10 anni di reclusione. Ora, vi sarà il processo il 4 ottobre 2010, che lui affronterà a viso aperto, civilmente e coraggiosamente. Boicottiamo questa Spagna che ricorda la triste e funesta dittatura franchista.

 

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2010/09/17/386010-miei_cani_uccisi_senza_pieta.shtml



Sono passati quasi tre anni e la storia continua... il 4 ottobre 2010 inizierà il processo a Cadice ai due italiani che denunciarono l'omiciidio dei loro tre cani in una residenza canina privata di Cadice in Spagna.
 
Per Simone Righi il pubblico ministero oltre ad aver chiesto 10 anni di carcere sollecita una multa che se non venisse pagata aumenterebbe la pena. Simone ha dichiarato che si presenterà al proccesso fiducioso nella giustizia.
Tutto ebbe inizio il 13 settembre 2007, quando due italiani, Jo Fiori e Simone Righi, lasciano i loro tre cani, Holly, Vito e Maggie presso una pensione per animali privata, a pagamento e Associazione Animalista, "El Refugio" di Puerto Real (Cadice, Spagna). Il soggiorno di quattro giorni, fu concordato con il veterinario della struttura, Roberto Alfredo Parodi.
Il 17 settembre 2007, alle ore 8.30 del mattino, come da accordi, andarono a prendere i cani, ma non c’erano più, erano stai uccisi. Sconvolti pretesero vedere il cadavere di Holly, preso da un congelatore, impilato sopra ad altri cadaveri e sbattuto sopra un tavolo di alluminio, videro altri cani morti per terra, il forno crematorio, dove gli altri due cani, Vito e Maggie erano già stati bruciati. Il veterinario e l’operaio presenti fuggirono come lepri, tutti i cani nelle gabbie abbaiavano disperatamente. Rimasti soli dentro la struttura, chiamarono immediatamente le forze dell’ordine.
Arrivarono la Policia Nacional, la Guardia Civil, l’Unità Zoofila della Guardia Civil, il Seprona e scoprirono che la residenza era da tempo sotto indagine per maltrattamento animale e per la forma illegale utilizzata per sacrificare gli animali. Jo e Simone hanno denunciato i responsabili della struttura per Omicidio Volontario Continuato dei tre cani di proprietà, con Passaporto Internazionale e iscrizione all’anagrafe canina, membri della famiglia, per Falsa Testimonianza e Falsa Documentazione. Nonostante le tante denunce fatte precedentemente, il canile lager rimaneva aperto e convenzionato con una quindicina di Comuni per la raccolta dei randagi, soppressi per legge, dopo dieci giorni dall’entrata nel canile.
L’autopsia su Holly rivelò la presenza di un potente paralizzante muscolare, farmaco illegale per l’eutanasia, che garantisce all’animale una morte lenta, per soffocamento, cosciente e agonizzante sino all’ultimo respiro. La prova schiacciante che mancava da sempre e permise la chiusura del canile, oltre all’imputazione di cinque persone, chiamate a rispondere nel primo processo per omicidio animale che vede imputato un proprietario di canile privato. Procedimento Penale pionieristico in terra Iberica. Venti giorni dopo la morte dei cani, il 07 ottobre 2007, i due italiani decidono di partecipare a Cadice alla manifestazione animalista per la chiusura del canile (verrà chiuso a novembre 2007).
L’affluenza fu alta, circa 2.000 persone parteciparono, urlavano la loro indignazione lo sprezzo per la giunta di Cadice, convenzionata con il canile lager. Teofila Martinez Saoz, Sindaca di Cadice, Senatrice del PP e Primo Cittadino della città da oltre quindici anni, partecipava alla Messa celebrativa della Patrona della città, accompagnata dalla giunta comunale. I manifestanti si mossero verso la chiesa, Teofila Martinez uscì protetta dalle guardie del corpo e da un impressionante spiegamento di polizia. Passò attraverso una strada stretta, gremita di persone e se ne andò. Jo e Simone erano appoggiati contro una parete, quando due agenti si avvicinarono e senza ragione alcuna li strattonarono, riuscendo a catturare, percuotere a sangue e arrestare Simone (vedi video sottostante).
La vita si capovolse in un minuto, dopo tre giorni in cella d’isolamento, il Giudice sentenziò la detenzione di Righi senza cauzione, nonostante le immagini e i video che riprendevano l’evidente aggressione della Policia Local e Policia Nacional verso i due italiani. I capi d’accusa erano, “Intento di Attentato, resistenza a Pubblico Ufficiale e Disordine Pubblico”. Il 23 ottobre 2007, Jo fiori viene imputata con gli stessi capi d’accusa di Righi, interrogata il 31/10/2007, ma mai arrestata. Dopo due mesi di detenzione, due ricorsi, l’intervento dell’ex Console di Madrid Sergio Barbanti, del Ministro degli Esteri Franco Frattini, l’On. Marco Zacchera, Madame Brigitte Bardot, moltissime persone intervenute da tutto il mondo e il pagamento di 3.000€ di cauzione, Simone Righi fu rilasciato il 07 dicembre 2007, con obbligo di firma il quindici di ogni mese e il ritiro del passaporto.
Il prossimo 04 ottobre 2010 si apre il processo contro Simone Righi con richiesta di dieci anni di detenzione, richiesta sproporzionata e assurda, oltre a una multa in denaro, Jo Fiori, prosciolta temporaneamente dai capi d’accusa, sarà testimone di Righi al processo e teme che possano nuovamente cambiarle le carte in tavola. Vie ufficiose confermano la presenza del Governo durante il processo, Jo e Simone chiedono un impegno ufficiale poiché oggetto di un’ingiustizia e non vi sono i presupposti per una giusta sentenza.
Inspiegabile l’accanimento del Comune di Cadice, impegnato nel voler distruggere la vita di chi a suo tempo fece la cosa giusta, ovvero denunciare un mattatoio a cielo aperto camuffato da Associazione Animalista, colpevole dell’omicidio dei loro tre cani e migliaia di altri innocenti senza famiglia. Come dice Roberto Saviano, chi denuncia diventa criminale. L’intera vicenda sembra studiata ad arte per impedire ai due italiani di partecipare al processo contro il canile dove, anche il Comune di Cadice, convenzionato per anni con il canile lager, verrà chiamato a rispondere.
L’aggressione e la detenzione di Simone Righi, l’imputazione fortemente voluta dal Comune di Cadice e poi ritirata dopo due anni a Jo Fiori, la gratuita persecuzione psicologica, i danni economici, le limitazioni lavorative, i danni d’immagine per entrambi, sono il risultato di questi tre anni infinitamente faticosi, estenuanti, vissuti sul filo d'acciaio, come i funamboli. L’avvocato Libero Mancuso, che rappresenta i due italiani in Italia, definisce "aberrante la vicenda ed esente da qualsiasi logica". Le accuse si muovono su ipotesi e mai su prove certe. Una storia surreale, una storia che poteva capitare a chiunque, una storia di tutti.
L'On. Marco Zacchera ha presentato Interrogazione Parlamentare in data 15/09/2010 INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 15/10/2010 ZACCHERA - AL MINISTRO PER GLI AFFARI ESTERI
Per sapere, premesso che Il cittadino italiano sig. Simone Righi viene arrestato il 07/10/2007 durante una manifestazione animalista a Cadice (Spagna) contro il canile privato e pensione a pagamento "El Refugio" di Puerto Real (Cadice), all’interno del quale sarebbero stati uccisi numerosi animali 3 dei quali di proprietà del sig. Righi. Il ritrovamento del cadavere di uno di essi dentro un congelatore e la denuncia alle autorità competenti (Guardia Civil) consentirono la chiusura della struttura e l´incriminazione di cinque persone. L´autopsia di Holly rivelò l´utilizzo illegale di un paralizzante muscolare utilizzato per la soppressione degli animali, farmaco a poco prezzo che garantisce una morte lenta, cosciente e agonizzante all’animale. Righi stava partecipando alla manifestazione di Cadice, indetta da un´associazione di Madrid a sostegno di coloro che da anni si battevano contro la struttura, stranamente "difesa" dai Comuni convenzionati con la stessa per la raccolta dei randagi. Cadice era uno dei Comuni convenzionati. La differenza, rispetto ad altre denunce precedenti era che i tre cani uccisi erano di proprietà, dotati di passaporto europeo e iscrizione all’anagrafe canina in Italia, membri della famiglia. Durante la manifestazione la folla (2.000 persone) si mosse in prossimità della chiesa "Santo Domingo", dove si commemorava la Patrona della città (Virgen del Rosario). Alla funzione religiosa partecipava la Sindaca di Cadice, Teofila Martinenez Saiz (Senatrice del PP) e un gruppo di consiglieri Comunali. La giunta, uscendo dalla chiesa trovò i manifestanti che urlavano giustizia, chiedevano in coro la chiusura del canile lager. La delegazione passò attraverso i manifestanti, allontanandosi, poi inspiegabilmente un cordone di polizia si mosse verso Righi colpendolo ripetutamente, prima dell’arresto. Immagini e video testimoniano l´evento. Venti giorni dopo l´arresto Righi fu imputato di "Intento di Attentato alle Istituzioni, Resistenza a Pubblico Ufficiale e Lesioni Volontarie". Il 07/12/2007, dopo due lunghi mesi d´ingiusta detenzione e grazie all’aiuto del Governo Italiano e dei tanti sostenitori, Righi fu liberato, ma privato del passaporto e con obbligo di firma il 15 di ogni mese c/o il Tribunale. L´Avvocato José Ignacio Quintana ha fatto ricorso chiedendo il proscioglimento di Righi dalle assurde accuse, prive di fondamenta e prove circostanziali. Il 04/10/2010 verrà celebrato il processo contro Simone Righi con capi d’accusa ancor più pesanti e tali da fargli rischiare una lunga pena detentiva. Quali iniziative abbia intrapreso il Ministero, attraverso i nostri rappresentanti diplomatici in Spagna, perché al sig. Righi sia assicurato un equo processo e la più ampia possibilità di difesa. On. Marco Zacchera La faccenda è serissima, oltretutto negli anni sono addirittura duplicati i capi d'imputazione per "Attentato alle Istituzioni". La sensazione di poter sparire è forte, le ragioni tante, le possibilità di liberarsene poche. Se vuoi ti invio gli atti con la richiesta de Comune di Cadice, avvallata in toto dal PM.
Sono sfinita e così Simone...
IL 04/10/2010 SI APRE IL PROCESSO CONTRO SIMONE RIGHI CON I SEGUENTI CAPI D'ACCUSA:
Testo preso da Atto con Richiesta del Comune di Cadice. Pag 04.
- Tercero -
“El acusado Simone Righi, es autor de dos delitos de atentado, un delito de resistencia y cuatro faltas de lesiones”.
“L’imputato Simone Righi è autore di due delitti di attentato, un delitto di resistenza e quattro per lesioni volontarie”.
- Quinta -
“Procede imponer al acusado Simone Righi la pena de cuatro años y seis meses de prision, inhabilitacion para el ejercicio del sufragio pasivo durante el tiempo de la condena y multa de seis meses a razon de 6,00€/dia, por uno de dos delitos de atentado de que es acusado. La pena de nueve meses de prision, inhabilitacion para el ejercicio de sufragio pasivo durante el tiempo de la condena por el delito de resistencia de que igualmente es acusado. Y cuatro penas de multa de 45 dias cada una de ellas a razon de 6,00.-€/dia, con arresto sositutorio en caso de impago por las cuatro faltas de lesiones.”
"Procede imponendo all’accusato Simone righi la pena di quattro anni e sei mesi di prigione, inabilitazione per l’esercizio del suffragio passivo durante il periodo di condanna e multa di sei mesi stabilita in 6,00€/giornalieri, per ognuno dei due delitti di attentato per i quali è accusato. La pena di nove mesi di prigione, inabilitazione per l’esercizio di suffragio passivo durante il periodo di condanna per il delitto di resistenza del quale è ugualmente accusato. E quattro pene con multa di 45 giorni cada una oltre a 6,00€/giornalieri, con arresto sostitutivo in caso di mancato pagamento per le quattro aggressioni volontarie".

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ARTICOLO USCITO SU GEAPRESS

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ARTICOLO AGENZIA INTERNAZIONALE STAMPA ESTERO -AISE

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C'è una leggenda equadoregna  che racconta di un angelo con una sola ala: per volare ne sono necessarie due, dovrà così cercare un altro angelo, abbracciarlo e volare insieme a lui.

 
 
 
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