Creato da barblog.paolo il 11/05/2008
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Post n°225 pubblicato il 29 Giugno 2009 da barblog.paolo
Alla fine la Confederations Cup va al Brasile All’Ellis Park di Johannesburg non basta il primo tempo forse migliore mai disputato dalla nazionale americana in tutta la sua storia per strappare al Brasile la Confederations'Cup. I verdeoro riaprono la finale grazie alla doppietta del solito Luis Fabiano - miglior attaccante del torneo - e chiudono i giochi con il goal di Lucio a 5 minuti dalla fine: 3-2 e pronostico rispettato. Nella ripresa, gli uomini di Dunga accentuano la pressione sugli USA e accorciano squadra e distanze, grazie al 2-1 firmato Luis Fabiano su cross di un Maicon versione Cafu. Il laterale destro dell'Inter impressiona per condizione atletica, progressione, precisione negli appoggi. Gli USA sono vivi grazie al cuore e alla sagacia tattica di un Donovan a tutto campo, ma un'iniziativa di Kakà sulla sinistra porta Robinho a concludere sulla traversa regalando all'implacabile Luis Fabiano il più comodo dei tape in: 2-2 al 28'. La partita è vivace, interessante, non avara di giocate ed emozioni. E ancora una volta, come nella semifinale contro il Sudafrica, il Brasile estrae dal cilindro il colpo decisivo quando il risultato sembra ormai inchiodato sul pari. Al 39' basta un attimo di distrazione americana per concedere a Lucio l'incornata che vale match e coppa:3-2.
Il Brasile di Julio Cesar e Maicon ha sconfitto 3-2 (10' Dempsey, 27' Donovan, 28' e 46' st Luis Fabiano, 39' st Lucio) gli Usa nella finale della Confederations Cup, ribaltando il doppio vantaggio americano dei primi 45 minuti, e aggiudicandosi per la terza volta in assoluto il torneo, giunto all'ottava edizione. |
Post n°224 pubblicato il 06 Aprile 2009 da barblog.paolo
Pellisier: crediamo nella salvezza Ieri nel match che il Chievo ha disputato contro la Juventus, conclusosi con il pareggio per 3 a 3, il protagonista e match-winner, autore di una tripletta è stato l'indomabile Sergio Pellisier. Lui, capitano e leader del Chievo, ci crede. Crede nella salvezza e, da trascinatore, vuole dare un grande contributo ed essere protagonista nel portare la sua squadra alla permanenza in Serie A. Sergio Pellissier crede fortemente nella salvezza del Chievo. Il prossimo avversario dei veneti, la Juventus, non spaventa l'attaccante gialloblù: "Sappiamo che non sarà facile perché loro sono più forti di noi. Nel calcio, comunque, può succedere di tutto e staremo a vedere cosa accadrà. Noi crediamo alla salvezza, pur sapendo che nel nostro cammino dobbiamo affrontare le formazioni più forti. Per quanto riguarda me, sto benissimo al Chievo. Ogni anno c’è una sfida nuova, - ha detto Pellissier ai microfoni di Radio Kiss Kiss - quella di riuscire a compiere un’altra impresa. Quest’anno a detta di tutti eravamo spacciati, invece siamo li a lottare e vogliamo a tutti i costi salvarci". |
Post n°223 pubblicato il 06 Aprile 2009 da barblog.paolo
Che non fosse aria di rimonta, lo si era capito già nel pomeriggio. Il pareggio strappato dal Chievo non permette il lamento facile, se non per il regalo sul fotofinish che ha orientato il risultato. Piuttosto, quel primo tempo giocato con poca testa e altrettanto cuore deve far riflettere su una squadra che di ritorno dalle soste perde spesso l’orientamento. Che poi l’Inter abbia allungato a più nove sancisce il verdetto del campionato e regala al testa a testa dell’Olimpico altri connotati: il risultato influirà sugli umori di una giornata, ma non più sull’esito finale del campionato. (Tratto da LaStampa.it) |
Post n°222 pubblicato il 23 Marzo 2009 da barblog.paolo
SCUDETTO, LA JUVE CI CREDE Il trionfo della Juve sul campo della Roma riaccende l'entusiasmo dei bianconeri, che, aspettando Inter-Reggina, sono ora distanti solo quattro punti dalla vetta della classifica. Quella dell'Olimpico sarà una serata da ricordare soprattutto per Vincenzo Iaquinta, autore di una doppietta. Il centravanti calabrese ora avverte i rivali nerazzurri, e ammette di credere nella rimonta: «La classifica la guardiamo eccome, ma soprattutto guardiamo a noi stessi. Siamo a meno quattro dall'Inter e abbiamo ancora lo scontro diretto in casa: dobbiamo crederci per forza. Con la Roma abbiamo dato una dimostrazione di for aza, noi ci siamo. E contro la Reggina gufiamo l'Inter». E' più ottimista del solito anche Claudio Ranieri: «Pensiamo a noi stessi - ha dichiarato a fine partita - , l'Inter è la super favorita, è davanti, se rallentano e si fermano... chissà». |
Post n°221 pubblicato il 17 Marzo 2009 da barblog.paolo
La fame è una molla potente. E’uno stimolo che ti spinge a superare anche gli ostacoli più grandi e ad andare oltre i propri limiti. Se aveva fame, Filippo Inzaghi dovrebbe averla placata abbondantemente. Ma la sua fame di gol diviene ogni giorno più grande, è ferocia allo stato puro, istinto predatorio, pulsione al cannibalismo. Filippo Inzaghi è il trionfo dell’uomo normale: madre natura non gli ha dato lo spunto irresistibile, né l’arte dribblatoria del 10. Non gli ha dato il dono del talento purissimo, né le stimmate del fuoriclasse. Gli dei del calcio gli han regalato, però, qualcosa che nessun centravanti prima di lui ha mai avuto: istinto purissimo, sublimato al punto da avvicinarlo più alla specie animale che agli umani: è lo stesso dono dei rapaci, dei grandi predatori, è la capacità di non fallire il colpo nell’attimo fuggente. Può somigliare a Paolo Rossi, a lui piace l’accostamento con Gary Lineker. Ma Inzaghi è unico. Unico e solo. Perché la sua fame non è avidità di danaro, ma la gioia sincera e infantile del giocare del calcio.In lui scorre adrenalina pure, quella che spande nell’aria a ogni esultanza. Filippo Inzaghi nella vita ha fatto esattamente ciò che sognava di fare e oggi è un uomo pienamente appagato, realizzato, soddisfatto. Ma non un uomo finito. Il pensiero della pensione non lo sfiora affatto e se gli chiedi di fissare una scadenza non ti dà una risposta precisa, semplicemente perché non la conosce. E’grato al Milan almeno quanto il Milan è grato a lui, perché non scorda quel rinnovo contrattuale arrivato a sorpresa prima di volare ad Anversa per la seconda operazione. La fiducia è merce che non si compera né a metri, né a peso. Lo sa il Milan, lo sa Superpippo. Che non ha più niente da dimostrare, ma ancora molti traguardi da inseguire |
Inviato da: barblog.paolo
il 31/07/2008 alle 14:02
Inviato da: terpix
il 30/07/2008 alle 10:23
Inviato da: barblog.paolo
il 25/06/2008 alle 13:48
Inviato da: principessa_fatina
il 24/06/2008 alle 09:23