IL MOSAICO

UN ESPERIMENTO GANDHIANO IN OCCIDENTE

 

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ADOTTO UNA MAMMA

MARCIA DELLA VITA IN PACE - VALSESIA 1992

la Marcia per la Vita in Pace (People's March for a Nonviolent Society) svoltasi in Valsesia nel 1986, anno dedicato dall'ONU alla Pace, viene ricordata al ParcoMagni di Borgosesia, di fronte all'albero della pace piantato nel corso della Marcia. Ai microfoni di TeleMonteRosa Riccardo Gramegna, promotore della Marcia e A.B.Bhardwaj, fondatore della Gandhi In Action e leader della delegazione di 30 attivisti gandhiani che parteciparono alla Marcia.

 

MARCIA PER LA VITA IN PACE - VALSESIA 1994

una festa, un picnic per la pace per ricordare la Marcia per la Vita in Pace, svoltasi in Valsesia nel 1986, Anno Internazionale della Pace delle Nazioni Unite. In Valsesia, una bimba di due anni, ShantiGaia Gramegna, fu ispiratrice e mascotte di una marcia originale... non di protesta ma di proposta.. la pace di tutti si fonda sulla pace di ciascuno di noi, sulla pace nelle famiglie e nelle comunita'.. cosi' la Marcia chiedeva ai Valligiani di fare la pace tra di loro e di contribuire cosi' alla pace nel mondo facendo la propria parte, come individui e come comunita'

 

MARCIA DELLA VITA IN PACE - VALSESIA 1996

come ogni anno, la Marcia per la Vita in Pace (People's March for a Nonviolent Society) svoltasi in Valsesia nel 1986, anno dedicato dall'ONU alla Pace, viene ricordata con una ''festa della pace locale'' e con ospiti alcuni personaggi gandhiani che avevano partecipato a quella Marcia.
Anche questa, a Varallo, la decima, ha partecipato A.B.Bhardwaj, fondatore della Gandhi In Action International

 

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COMUNITA' EUROPEA VALLI DEL SESIA

La Gandhi In Action Europea, ha elaborato una proposta di federalismo per l'Europa basato sul progetto che Gandhi aveva concepito per l'India post-indipendenza, una federazione di autonomie locali, libere, autonome ed autosufficenti. Nel 2000 si costitui' cosi la Comunita' Europea Valli del Sesia, libera associazione dei cittadini europei residenti nella comunita' locale, col l'emissione della Carta provvisoria di Identita' Europea.

 

LE DUE VALLI - VISITA ISPETTORE GANDHIANO 1998

S.V.Govindan, dell'Ashram di Vinoba Bhave, visita ogni anno la Valsesia, sia per partecipare alle celebrazioni degli anniversari della Marcia per la Vita in Pace (People's March for a Nonviolent Society) alla quale ha personalmente partecipato nel 1986, sia per far visita alla Cooperativa Le Due Valli, adottata dal 1986 dal movimento gandhiano e sede di quello che, in India, e' considerata una missione gandhiana nel mondo occidentale.

 

 

Riccardo Gramegna - Presidente della Cooperativa e Coordinatore per l'Europa della Gandhi In Action International

Ho servito la cooperativa dal 1984, prima come consulente e poi come presidente.

L'inserimento sociale e soprattutto lavorativo di persone emarginate nelle comunita' montane della Valsesia e Valsessera e' stata un'avventura entusiasmante sul piano umano e sociale.

Mi ha dato il privilegio di conoscere il disagio, di condividerlo e supportarlo con risultati sorprendenti. Mi ha impoverito finanziariamente, ma arricchito umanamente e spiritualmente. Aiutando un 'caso umano' in difficolta' si aiuta un nucleo famigliare e si aiuta l'intera  comunita' 

Con la Gandhi In Action International, l'esperimento di solidarieta' sociale ha assunto la valenza di missione gandhiana in occidente, stimolandoci ad agire localmente e pensare globalmente ed esperimentare la creazione di un portale di accoglienza per la molteplicita' del disagio locale tale da poter essere un prototipo replicabile in tutte le piccole comunita' locali del mondo.

 

 
 
 

sono un pazzo nonviolento

Foto di leduevalli2010

Mi son sempre definito come un handicappato psichico, perche’ ho da molto tempo capito di non essere normale.  Oggi per essere normale occorre avere caratteristiche e capacita’ che, sinceramente io non ho… non sono competitivo per esempio, io sono per la cooperazione e la solidarieta’ e qualsiasi competizione la vedo come una patologia del sistema, quale che sia, specie quella sul mercato ed in politica.

Oggi per essere ‘normale’ bisogna essere egoisti, badare ai propri interessi, accumulare e mettere da parte e io ne sono stato incapace, son diverso e quasi orgoglioso di fare la differenza. Normale e’ colui che e’ capace di stare nella norma, di conformarsi, di conoscere e rispettare le norme e io non ne sono mai stato capace … seguo la legge del buonsenso, dell’amore, e il mio giudice e’ la coscienza. Le leggi fatte dalle caste romane, quelle della prima repubblica italiana,  sono troppe, viziate da interessi e corruzioni, non le capisco, e se le capisco la mia coscienza obbietta e, per molte, mi impedisce di ubbidire.

Normale e’ tifare per una squadra, per una nazionale, schierarsi in una disputa, votare un partito, mentre io sono neutrale… mi piace il calcio giocato bene, non voto da vent’anni,  per non sentirmi complice delle malefatte degli ‘eletti’. Non delego nessuno per scelta consapevole. Non delego il potere, non collaboro con l’ingiustizia e non voglio condividerne la responsabilita’.

I normali sono preoccupati per la crisi, per la recessione economica, per la paura di perdere i loro patrimoni e cadere nella poverta’… Io prego che succeda in  fretta. Mal comune mezzo gaudio. Torneranno i valori umani, solidarieta’ e cooperazione, verranno fuori le persone giuste, cambieranno i sistemi e le regole del gioco e il bruco (vecchio mondo) diventera’ farfalla (nuovo mondo), quel mondo migliore che e’ possibile, eco-umano-sostenibile, agognato da tanti matti come me.

Sono nato ricco, benestante, e ho scelto volontariamente la poverta’. Invece che a fare soldi e a sfruttare il prossimo, mi sono dedicato a disperderli per aiutar la gente debole. Ho creato imprese non per far profitto, ma per dare opportunita’ di lavoro e di riscatto a persone emarginate, handicappate come me. E l’ho fatto fino a quando ho finito le risorse, e ho raggiunto l’obbiettivo di non aver nulla da perdere, la condizione del coraggioso.

E’ normale preoccuparsi per la salute ma io non vedo un medico da trent’anni per chiedergli come sto. Lo so io come sto e mi autogestisco il corpo senza pillole o tisane, ma col cibo, la respirazione e lo yoga della mente. Tengo sotto controllo e in equilibrio la relazione psicosomatica tra il mio corpo e la mia mente.

E’ normale anche avere la paura di morire, e anche li, io non ci sono. Non ricordo quando e chi mi ha fregato anche questa normalita’, ma da quando mi hanno detto, e poi ho capito, che io non sono il corpo e neppure il personaggio (entrambi morituri), ma son la vita, l’energia, l’essere spirituale (immortale) che usa corpo e personaggio come interfacce per agire nell’esperienza umana, sono pronto ogni momento a lasciare questo ‘reality’ senza rimpianti, attaccamenti o desideri inappagati.

 

 
 
 

SHANTI NOW (PACE ORA) IN LIBIA

Missione di Pace degli attivisti nonviolenti europei per il “cessate il fuoco” e per una soluzione nonviolenta del conflitto in Libia

Dopo pochi giorni dall’ingresso nel teatro della guerra dei leader delle nazioni europee e della NATO, e’ evidente che le soluzioni violente del conflitto civile libico stanno spianando la strada ad un graduale aumento dell’odio e della distruzione, dato che le cosiddette “missioni umanitarie” si stanno trasformando in un coinvolgimento diretto nel conflitto, con gli effetti collaterali delle vittime civili e il massiccio esodo dei rifugiati.

Sappiamo tutti che la violenza nutre la violenza e che la spirale della violenza e dell’ostilita’ di questa guerra si sta espandendo velocemente, scuotendo le coscienze dei cittadini del mondo.

Il tempo sembra appropriato per gli attivisti delle varie Associazioni dedicate alla pace e alla nonviolenza di scendere in campo, chiedendo ai leader delle forze armate coinvolte di cessare il fuoco e di esplorare possibili alternative nonviolente per risolvere il conflitto.

L’ingente e crescente numero dei rifugiati e migranti, che sbarcano in Europa all’Isola di Lampedusa con barconi e pescherecci carichi di persone che fuggono dalla crisi nordafricana, sta creando seri problemi agli abitanti della piccola isola mediterranea, superati ormai in numero dai richiedenti asilo.

Gli sbarchi continuano e se ne paventa uncostante aumento, mentre i piani di sfollamento dei rifugiati dall’islola restano incerti e in allestimento.

Cosi’ come il movimento pacifista si mobilito’ nel 1993, durante il conflitto nei Balcani, con la Marcia su Sarayevo, denominata MIR SADA, nello stesso modo e con gli stessi principi, una Marcia su Tripoli puo’essere organizzata in pochi giorni con il tamtam della rete e la mobilitazione delle organizzazioni nonviolente europee.

E’ importante che le Associazioni nonviolente  che sono accreditate con i governi delle nazioni europee coinvolte richiedano il consenso politico e la partecipazione dei loro paesi fornendo ai volontari il supporto logistico, i rifornimenti necessari e la promessa (in caso di buon fine della missione) di stanziare aiuti allo sviluppo e alla crescita delle comunita’ liberate dai tiranni e dal conflitto.

Usufruendo degli aerei e delle navi che partono vuoti dall’Italia e con destinazione Lampedusa per caricare i rifugiati destinati alle tendopoli allestite in varie regioni italiane, i volontari possono raggiungere Lampedusa e, a gruppi, imbarcarsi per le coste nordafricane.

I barconi e pescherecci che hanno portato i rifugiati possono essere dissequestrati e avere l’autorizzazione al ritorno da dove sono venuti, con a bordo i volontari partecipanti alla marcia, e impegnarsi a nontornare piu’ in Italia. 

Lo sbarco in Africa dei nonviolenti in missione di pace avrebbe sicuramente un forte impatto sulle persone che stanno fuggendo dai conflitti e sono in attesa di imbarcarsi per Lampedusa.

In un clima di “cessate il fuoco” i marciatori nonviolenti potranno confluire, accompagnati dalle popolazioni locali, in localita’ prestabilite e marciare verso Tripoli.

La proposta di risoluzione del conflitto civile Libico verte su concetto del Gram Swaraj di Mahatma Gandhi, ovvero la costituzione di una federazione di comunita’ e tribu’, libere, autonome ed autogestite, con un regime di democrazia diretta, e un parlamento federale dei loro rappresentanti in regime di sussidiarieta’ e di democrazia rappresentativa delle autonomie locali federate.

Gandhi In Action International non ha strutture organizzative per organizzare e gestire questa iniziativa, ma offre tutto il supporto e la partecipazione possibile a tutte quelle  Associazioni nonviolente che volessero far propria questa missione.

Confidiamo che la sensibilita’ e la disponibilita’ di 1000 attivisti nonviolenti sia un obiettivo facilmente raggiungibile e che la fattibilita’ e ragionevolezza delle proposte sia compresa dai governi e dall’opinione pubblica dei paesi interessati.

Le organizzazioni nonviolente interessate possono contattare la GANDHI IN ACTION EUROPA rivolgendosi a Riccardo Gramegna (+39 329 2298 656) riccardogram@libero.it

 

 
 
 

UNA CAMPAGNA PER LA DIFESA NONVIOLENTA

Gandhi In Action European Headquartes -  Valsesia, Maggio 1995 

La Prof. Suman Khanna presenta la Campagna di Legittimazione della Difesa NonViolenta denominata Shanti Sahyog (cooperazione per la pace). Nella prima parte descrive le differenze tra la violenza e la nonviolenza nella risoluzione dei conflitti e le cause fondamentali delle guerre.

 Quali sono i pilastri che sostengono le guerre e le soluzioni violente dei conflitti? L'industria bellica, il commercio internazionale degli armamenti, l'idea che le armi costituiscano un deterrente verso i potenziali nemici, l'orgoglio nazionalista e la tacita legittimazione dei cittadini ai loro governi.

Nel mondo sono spesi, ogni giorno, 2 milioni di dollari per le spese dei sistemi militari, soldi che potrebbero essere spesi per la salvaguardia ambientale e per sconfiggere la poverta' e la fame nel mondo.

Ognuno di noi ha legittimato la violenza nella risoluzione dei conflitti e ognuno di noi puo’ interrompere questo schema, seguendo la nostra coscienza e agendo di conseguenza.

“La legge della NonViolenza, che e’ la legge dell’Amore, 

e’ la legge della nostra specie” (Gandhi)

La Campagna internazionale di legittimazione della difesa nonviolenta (Shanti Sahyog) propone una serie di alternative alle spese militari e alcune iniziative per gli attivisti nonviolenti per ottenere la possibilita’ di scelta del servizio civile e dell’opzione fiscale a sostegno della difesa nonviolenta

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: leduevalli2010
Data di creazione: 08/12/2010
 

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TESTIMONIANZE - PROF.A.B.BHARDWAJ (INDIA)

Il Prof. Bhardwaj, fondatore della Gandhi In Action, si rivolge ai soci della cooperativa che festeggiano il ventesimo anno di attivita'. Dal 1984, il Prof Bhardwaj viene in Valsesia a monitorare i risultati dell'esperimento sociale gandhiano, divenuto dal 1986 sede del coordinamento europeo della Gandhi In Action International

 

FIACCOLATA PER LA PACE - VALSESIA 2003

la sensibilita' della Valsesia e dei valsesiani al tema della pace e' qui testimoniata dalla massiccia partecipazione alla fiaccolata per la Pace svoltasi a Borgosesia nel marzo del 2003. Dal 1986, Anno Internazionale della Pace, la Gandhi In Action Europea, con la Cooperativa Le Due Valli ha sollecitato la popolazione locale al tema della pace, intesa non soloo come assenza della guerra, ma come qualita' della vita in pacifica convivenza e cooperazione nella comunita' locale.

 

PREGO STIA SCOMODO

Un'intervista in tre parti a Riccardo Gramegna, Presidente della Cooperativa e Cordinatore per l'Europa della Gandhi In Action International, negli sudi di TeleMonteRosa, la TV locale della Valsesia

 

 

 

IMAGINE A MILANO 2 OTTOBRE 2009

Milano 2 ottobre 2009 - Nel giorno anniversario della nascita del Mahatma Gandhi, in Piazza Duomo, evento di lancio della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, in diretta su Radio Deejay e Lifegate radio, condotto dal Trio medusa, con la partecipazione di Francesco Sarcina, Emma Re, il coro di bambini Adamus, Vivia, e diverse migliaia di milanesi!!

 

TESTIMONIANZE - IL PROF.DESARDA (INDIA)

il Prof.Desarda dell'Universita' di Aurangabad, economista molto riconosciuto nel movimento gandhiano indiano ha visitato Le Due Valli nel 1995 e ha rilasciato lusinghieri apprezzamenti per le attivita' sociali svolte dalla cooperativa a favore delle fasce deboli della comunita' Valligiana. Nel filmato, alcune delle sedi delle piccole imprese di cui si compone il mosaico non-profit dellacooperativa

 

TESTIMONIANZE - S.V.GOVINDAN (INDIA)

S.V. Govindan, autore di diversi libri sul massaggio Ayurveda, vive nell'Ashram di Vinoba Bhave, il continuatore del progetto costruttivo del Mahatma Gandhi. Dal 1986 e' venuto in Italia ogni anno per monitorare l'andamento dei lavori della Cooperativa e riferirne in India.

 

LE DUE VALLI INTERNATIONAL

la cooperativa 'le due valli' ha sviluppato nel 1994 una nuova attivita' di importazione di 'carta a mano' realizzata in India, nelle piccole cartiere dei villaggi gandhiani. La ricerca di utilizzo delle carte khadi nella cartotecnica e la proposta commerciale al mercato internazionale aveva lo scopo di creare e aumentare le opportunita' di lavoro ai giovani nei villaggi rurali prima che li abbandonassero per andare verso le citta'. Nel 1997, la cooperativa ha presentato a Nuova Delhi, alla Gandhi Peace Foundation, i risultati della ricerca con una mostra multimediale "Small is Beautiful" inserita nel programma conclusivo delle celebrazioni "Jai Jagat Mahotsav", il giubileo d'oro dell'indipendenza Indiana, frutto della rivoluzione non-violenta del Mahatma Gandhi.

 

LE DUE VALLI - 20 ANNI DOPO

Fondata nel 1979, dall'iniziale forma assistenziale, la cooperativa si e' trasformata in un variegato mosaico di attivita' di servizi e produzioni artigianali gestite dai soci in spirito di solidarieta' e condivisione. L'esperimento sociale gandhiano ha dimostrato praticamente le possibili soluzione ai problemi delle fasce deboli ed emarginate di una comunita' locale. Nel 2000, si presenta alla comunita' valligiana con una festa alla proloco di borgosesia per i vent'anni delle sue attivita' sociali.

 
 

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