VietatoEssere

L’ incastro 

Riassunto, giusto per capire i personaggi e il racconto.

…vivevano insieme da poco tempo un rapporto molto intenso, ma come succede in tutte le coppie, di tanto in tanto avevano quei piccoli/grandi ostacoli da superare, come in questo caso dove lui sente la situazione senza via d’uscita. Il rapporto pare incastrato, lui non si sente considerato e lei non si sente rassicurata.

Entrambi sono a letto, lei dorme e lui scrive,  non riesce a dormire…e mentre scrive pensa, ed i suoi pensieri sono rivolti esclusivamente a lei, a come districarsi da questa difficile situazione.

…Sì va bene, abbiamo litigato, è stato un semplice disguido, uno di quei disguidi che poi non ci si parla per tutta la sera ed ora siamo a letto…è come trovarci insieme nella stessa stazione ma con il pensiero che stiamo  prendendo un treno diverso con una destinazione contraria.

Lei dorme ed io l’amo

E dorme profondamente, nonostante i problemi che abbiamo. Un opinione diversa del rapporto ci porta a situazioni a volte insostenibili, questo almeno per me, forse troppo sensibile alle attenzioni.

Va bene tu affermi che io sono sensibile solo dove voglio io, e in pratica l’unico mio fine è quello di tutti i maschi, ma io sono diverso e non è vero che per me fare l’amore sia come mettere un gettone in una macchinetta che tutto si mette in moto

E tu? Dici di volere un rapporto basato sulla fiducia, sulla verità, sulla stima,  e che il resto dei problemi non ti riguardano più di tanto, che non sono importanti.

Ecco  dove è la differenza, ma dove sono le tue attenzioni per me?

Eppure io l’amo

E non  ci posso far niente, perché l’amo

Incredibile…ma come fai addormentarti, tranquillamente, in momenti come questi,  dove ci sono cose importanti da chiarire. Anzi sono problemi urgenti, inderogabili! Capisci cosa significa inderogabili?…

Si…dormi dormi… perché sai che io ti amo.

Non ti accorgi nemmeno che ti sto guardando, scrivo e ti guardo. Per me sarebbe assurdo addormentarmi, tu invece dormi, immobile…

Heiii… guarda che per me fai finta di dormire, non ci credo molto che tu dormi…

Ma lei dorme e sono io che vorrei che fingesse.

Si... lo penso io…perché l’amo e l’amo incastrato da quel desiderio legato a questo letto.

…Ecco dovresti svegliarti e chiedermi cosa c’è,  cosi chiariamo quelle cose in sospeso e poi…si poi… facciamo l’amore.

… hei…guarda che le incomprensioni servono anche a fare l’amore.

Ma lei dorme…ed io l’amo

Dorme davvero…sento il suo  respiro,  è profondo. 

E questo mi fa terribilmente  arrabbiare.

Eppure l’amo.

Io ho bisogno di sapere se tu mi ami, voglio la conferma che continuo a piacerti…

Non lo sai? Quando si è innamorati uno vuole sempre sapere se le cose stanno nel modo giusto.

Se tu mi amassi vorresti le stesse cose

Dice che ha sofferto troppo in passato e, pertanto, non vuole più soffrire.

Vuole un rapporto sereno che io non riesco a dare.

Ma cosa vuole io per dirti che ti amo te lo direi facendo l’amore.

Anche tu potresti fare cosi!

Vorrei che le attenzioni che ho per te fossero ricambiate ma questo non succede ed io mi arrabbio soprattutto con me stesso perché penso che a volte dovrei pensare più a me stesso e non sempre dare.

Ma lei dorme… e io l’odio…

…Si ti odio perché ti amo.

Ed io da sveglio mi dispero scrivo e mi dispero, ci sto mettendo tutto il mio pensiero perché penso che con la telepatia lei possa svegliarsi, ma niente da fare. Dorme

Eppure io l’amo

Heiii... svegliati…guarda che sono un tipo pericoloso!… non vedi? Quella che ho in mano per scrivere non è una penna stilografica… è un coltello affilatissimo e se non ti svegli e sciogli quest’incastro, ti trafiggerà il cuore…ma dove è il tuo cuore?

No…non ne hai …ed io vedo gia il tuo sangue fluttuare dal petto…fluttuare, come amo questo verbo, sembra un paradosso ma e pieno di vitalità, una vitalità sospesa, ondeggiante, un eterno movimento irregolare, ritmico e mi viene anche in mente il moto perpetuo…

Si… vedo una fluttuazione continua del tuo sangue…

Certo finirò in galera…ma quest’aspetto non mi piace perché se non vieni a trovarmi tu …non la sopporterei… e se il tuo sangue fluttua tu non puoi venirmi a trovare…e poi ora provo tanta tenerezza per te…

Perché ti amo

E tra le mani ho di nuovo la penna stilografica, incastrato tra il pensiero che tu non mi ami abbastanza e la voglia di fare l’amore…

-sei agitato?  Mi chiede.

-solo un po’…rispondo

Ma lei pare voglia rigirarsi per dormire…ma poi sembra ripensarci e…

      -     Hai voglia di fare l’amore?

      -     No, non ci pensavo nemmeno (falso come giuda)

-         E tu?

-         No…come potevo pensarci,  stavo dormendo!

-         Come mai ti sei svegliata? (Chiedo sapendo benissimo che sarebbero bastati pochi minuti di conversazione per svegliarla completamente e poi avrebbe fatto l’amore…)

-         Mi sono svegliata… e tu perché sei agitato?

-         Solo un po’ di tensione (le dissi cercando la sua mano)

-         Ma dai …tu? Tensione?… non ci credo

-         Non sono mica fatto di ferro…

-         Dai non ci credo

-         Si sono bloccato, ho delle tensioni che non fanno dormire.

-         Dove?

-         Al basso ventre

-          Scemo!

-         Si …ho delle tensioni e allora scrivo

-         Ma cosa scrivi?

-         È tutto un discorso sull’incastro, vuoi che te lo legga? (Risposi pensando che ormai era fatta)

-         No!… non leggere dimmelo in due parole, ma proprio due… (lei ha sempre paura che poi mi divaghi)

-         L’incastro …in due parole?…è un gioco perfetto…è l’unione di due pezzi…è fare in modo che la sporgenza dell’uno si inserisca perfettamente nella rientranza dell’altro…

-         Mi vuoi bene? (Lei lo chiede sempre prima di fare l’amore…)

-         Ma Certo! Amore!

-         Ma non me lo dici mai! (???!!!! Imbarazzante)

-         Ma lo penso sempre

Ed eccola tirare un grande sospiro e stiracchiarsi…lei si stira sempre prima di fare l’amore.

E cosi, superati quei tre minuti il mio animo si era placato, tutti quei problemi erano scomparsi, dando il via a quel meraviglioso gioco d’incastro.

Già…c’è voluto un incastro per uscire da una situazione incastrata…e le spiegazioni di cui avevo bisogno non servivano piu… forse ha ragione lei quando dice che noi uomini pensiamo solo a quella cosa… ma non è vero.

Ecco queste sono le cose che, come per incanto, danno spiegazioni là dove il dovere delle spiegazioni sembravano di vitale importanza… ma non credo che lei sia molto convinta. Ma io non ho piu i dubbi che avevo e stranamente mi sento felicemente stupido. Ma il tutto mi consola perché giustificato dal fatto che un uomo può vivere bene, anche nella sua stupidità.

Eppure l’amo.

(liberamente tratto da “L’ incastro” di E.R.)
NB: il racconto prosegue ed il protagonista che analizza la sua stupidità nelle varie situazionî... confrontandola con l'altro sesso, col sentimento e con altre funzioni.