Creato da bibe.mt il 15/02/2007

RITORNI SENZA ANDATE

i fantasmi dell'arte

 

 

« Ci sono giorni...Luoghi »

Il Pianeta Selvaggio

Post n°142 pubblicato il 21 Ottobre 2015 da bibe.mt
Foto di bibe.mt

"...Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo"

Eugenio Montale

 

 

Ho letto alcuni dei commenti ai miei post. Ho letto anche i commenti ai commenti e le risposte ai commenti dei commenti. Ci ho riflettuto...

Da ragazzino ho visto un film d'animazione intitolato "Il pianeta selvaggio". Mi è rimasto impresso perché parlava una lingua che non comprendevo ma che comunque mi affascinava. Un'atmosfera che adesso so definire dechirichiana, metafisica. Adesso.

Non ho più voluto rivederlo, quel film. Temo il "progresso" tecnologico che è avvenuto anche nella mia mente. Un "progresso" che trasforma un trenino agognato da piccolo a Natale in una scatola multiaccessoriata di vagoncini che costa poche decine di euro e con istruzioni multilingue, eccettuata quella dei bambini.

Un "progresso" che trasformerebbe quel sogno in un superato filmettino d'animazione, che trasformerebbe il significato percepito in uno reale, che tradurrebbe il film in un oggetto ormai estraneo. 

Racconto in maniera succinta la trama. In un pianeta coesistono due razze. Una è dominante, l'altra è schiavizzata e massacrata dai più forti. Alcuni schiavi si impadroniscono di un razzo costruito dai padroni e arrivano su un altro pianeta, il pianeta selvaggio. Qui trovano dei corpi scolpiti giganteschi, monumentali, ma privi della testa. Poi vedono arrivare alcune sfere volanti. Colorate, bellissime, diafane, che si appoggiano sui colli recisi dando vita alle statue. Esse si muovono allora con grazia, con eleganza, con una dolcezza infinita, irreale. Ma i fuggitivi si accorgono che le sfere sono le menti e lo spirito dei padroni da cui sono fuggiti, e allora colpiscono quei corpi che si rivelano deboli, fragilissimi come i sogni, come le anime, come le sfere stesse. Distruggono così quei corpi e quelle menti e, successivamente, trovano la pace con gli oppressori di un tempo, scoperti nella loro dimensione più gelosamente nascosta. 

Gli schiavi hanno trovato la loro Libertà, la loro Dimensione, distruggendo l'anima dei loro violentatori. Una violenza necessaria, quindi, ma pur sempre violenza. Questo è ciò che ricordo di quel film.

Compio uno sforzo enorme a "spersonalizzare" i miei post. Solo i primi e uno o due degli ultimi hanno parlato del "forte", del "dominanate". Di me nella vita che vivo ogni giorno, rispetto alla fisicità mia e degli altri.

Gli altri messaggi sono manichini apparentemente acefali, perché vorrei che essi possano diventare i corpi per le tante sfere che sono in noi. Molti di voi sanno chi sono, io non vi conosco tutti, e voi non vi conoscete l'un l'altro di persona. Tutti vi firmate, come me, con nomi inventati, che a me già dicono qualcosa sulle base di partenza delle vostre sfere. Nomi, diminutivi, numeri che sono date di nascita, scherzosi soprannomi. Sfere oniriche, di anima, di ironia, di sfogo... 

C'è già la vita di tutti i giorni che ci codifica, che ci costringe ad ostentare un lato forte, rigido, disincantato. Un codice fiscale. Una patente. 

Non serve farlo anche qui. Scrivo questo perché tengo a voi, a ciascuno di voi, per quello che sinceramente mi mostrate, senza difesa. Perché ogni sfera che mostriamo qui è in noi, nostro malgrado. Non commentiamo i commenti, quindi, non colpiamo le statue di intimità altrui per conquistare una libertà che già possediamo, senza dover vincere sugli altri. Parliamo di noi, se lo vogliamo, e ascoltiamo gli altri, se lo vogliamo. Non esistono fraintendimenti se ciò che scriviamo non è tradotto da ciò che di noi vogliamo mostrare.

Nessuno deve essere considerato piedistallo per i monumenti altrui.  

Rileggete per piacere ciò che è scritto a destra, in alto, ovvero la "dichiarazione d'intenti" di Ritorni senza Andate. L'ho scritta anni fa, per questo vi prego di non fare dei commenti un continuo, degenerante, distruttivo "botta e risposta" tra persone.

Vi prego di restate qui, alle condizioni poste. Come anime anonime.

Accettiamo con serenità che questo blog diventi il vostro, il nostro, "Pianeta selavaggio"... 

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

COS'È RITORNI SENZA ANDATE

Ritorni senza Andate è un Blog, non una testata giornalistica. Non va considerato un prodotto editoriale ai sensi della Legge 62/2001. Ritorni senza Andate propone riflessioni, cerca di analizzare le contraddizioni, le meraviglie e le ipocrisie dell'animo umano. Purtroppo per voi mi arrogo il diritto di esserne io il rappresentante e la voce. Il Blog non accetta commenti anonimi o chiaramente istigatori di potenziali scontri più che di discussione. Grazie a chi legge e a chi trova il tempo di interagire con me. 

 

AREA PERSONALE

 

ULTIME VISITE AL BLOG

sbaglisignoraldo67alexenzo22bibe.mteles515daphne_65andrew_mehrtensDizzlymakandalansa007sabif72SANDRA1977vita1954cnasserit
 

FACEBOOK

 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963